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VII Commissione - Verbale

Seduta del 15-04-2016 ore 15:00
congiunta alla II Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Renzo Scarpa, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Altri presenti: Vicesindaco Luciana Colle, Assessore Renato Boraso, Presidente della Municipalità di Favaro Veneto Marco Bellato, Vice Presidente della Municipalità di Favaro Veneto Ugo Battistelli, Consigliere della Municipalità di Favaro Veneto Alessandro Baglioni, Consigliere della Municipalità di Favaro Veneto Claudio Giubillo, Direttrice Alessandra Vettori, Dirigente della Regione Veneto Stefano Pregel, Presidente Istituzione Bosco e Grandi Parchi Giovanni Caprioglio, portavoce associazioni animaliste Cristina Romieri, Tesoriere Istituto Italiano dei Castelli Andrea Grigoletto, Presidente Il Forte ASD Marino Dalle Fratte, Presidente Centro Studi Storici di Mestre Roberto Stevanato, Vice Presidente associazione VECA (Venezia Eventi Cavalli Ambiente) Elettra Vivian, giornalista Domenico Cardone.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 274 (nr. prot. 9) con oggetto "Quale futuro per Forte Cosenz? Ampliamento del Bosco o deposito container - ai sensi dell’art. 8 del Reg. C.C. ", inviata da Davide Scano
  2. Discussione della mozione nr. d'ordine 284 (nr. prot. 62) con oggetto "Forte Cosenz", inviata da Monica Sambo

Verbale

Alle ore 15:15 la consigliera Visentin assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Illustra i due punti all'ordine del giorno, ringrazia i presenti e invita i proponenti a presentare i due atti in esame per poi aprire una discussione unica per entrambi, viste le affinità degli argomenti trattati con la mozione e l'interpellanza.

SCANO precisa che era stato chiesto alla Presidente il rinvio della Commissione, dal 7 aprile ad oggi, per consentire una maggior partecipazione delle associazioni che si sono spese per far vivere i forti negli ultimi anni. Illustra la propria interpellanza passando in lettura i passaggi principali. Spiega che l'Amministrazione si è mossa male in quanto ha chiesto di gestire solo 3 ettari sui 10 complessivi, mentre è stata accolta la domanda della Regione Veneto, che già oggi ha in disponibilità la casa del Maresciallo, concessa in uso all'Ocrad (Organismo Culturale Ricreativo Assistenza Dipendenti della Regione Veneto), e che ha presentato un progetto per la gestione dell'intero compendio. Ritiene che in questo modo la gestione del Forte viene messa a rischio per svolgervi delle funzioni improprie, collegate alla Protezione Civile; fa presente che l'area è fortemente vincolata. Per questo, sostiene, va difeso l'interesse pubblico ad avere a disposizione tutto il compendio, per garantire una maggior tutela dell'intero complesso e delle aree boschive adiacenti, ricordando che la destinazione della casamatta richiesta dal Comune era per farvi un centro informativo e d'accoglienza del bosco. Afferma che come oggi esiste una concessione a favore dell'Ocrad, ma un domani vi potrà essere un'analoga concessione del Comune, senza cacciare nessuno. Chiede chiarimenti su un doppio programma di valorizzazione stilato dagli uffici comunali.

VISENTIN, nel ringraziare la Municipalità di Favaro Veneto per l'ospitalità, lascia la parola al Presidente di quest'ultima ed in seguito alla consigliera Sambo per l'illustrazione della propria mozione.

BELLATO porge i saluti della Municipalità, ringrazia e augura buon lavoro ai presenti in sala.

SAMBO chiarisce che la parte della mozione che richiedeva la commissione è, ovviamente, già stata esaudita, e per questo ringrazia Presidente e Assessore. Aggiunge che questa vicenda ha origine negli anni '80 quando si sono prese delle decisioni sul Bosco di Mestre, fino ad arrivare ai giorni nostri, nel 2015, quando il programma di valorizzazione riguardo la casa del Maresciallo è stato rigettato per delle questioni tecniche, non di contenuto. Sostiene che la casa del Maresciallo permetterebbe di valorizzare al meglio il Bosco ma che il problema sta nel fatto che anche la Regione Veneto ha presentato dei progetti, con un programma di valorizzazione che non ritiene consono in quanto gli obiettivi della Regione si concentrano su attività in contrasto con quelle storiche del Bosco, portate avanti dalle associazioni negli ultimi anni. Cita come esempio positivo il programma di valorizzazione redatto dal Centro Studi Storici di Mestre.

FERRAZZI desidera andare direttamente alla fase operativa: il Comune di Venezia ha valorizzato i Forti anticipando il c.d. Federalismo Demaniale, escluso quello di cui si sta parlando. Sostiene vi sia stata un'elevata attenzione da parte del Comune, in passato, anche per i Parchi e il Bosco di Mestre, due situazioni che stanno bene insieme e si integrano. Precisa che il Commissario ha fatto la richiesta solo per una parte del Forte Cosenz mentre la Regione Veneto per la parte più consistente, sostenendo che però la finalità dev'essere quella collegata al Bosco (accoglienza, informazione, formazione) e, per questo, ritiene corretto tornare all'idea politica che era in piedi prima del Commissario, quella cioè d'avere a disposizione tutti i Forti. Ritiene che vi sia anche un problema di destinazione, che dev'essere consona. Chiede se l'atto ufficiale sia già stato sottoscritto o meno e l'apertura di un tavolo di confronto con la Regione, anche per chiedere complessivamente il bene, in quanto l'art.2, al comma 5, lettera a), del decreto legislativo 85/2010, parla di sussidiarietà, adeguatezza e territorialità sostenendo che, proprio per questo, il primo Ente cui vengono attribuiti di solito i beni è il Comune, che può organizzare anche la programmazione urbanistica.

BAGLIONI ringrazia per la convocazione della commissione che, si augura, possa servire a fare un po' di chiarezza. Legge uno stralcio del programma di valorizzazione regionale che ritiene contraddittorio e incoerente tra la parte della descrizione storica del Forte e quella che descrive i programmi che si vogliono portare avanti in futuro. Poiché ritiene la Protezione Civile un tema estremamente delicato, chiede se vi siano dei piani della Protezione Civile stessa che prevedano qualcosa in quell'area; si definisce altresì perplesso sul progetto dell'agriturismo descritto nel progetto della Regione e valuta rischioso lo strumento del Project Financing, un tema da seguire con attenzione. Chiede che venga confermato l'indirizzo fornito già 6 anni fa dalla Municipalità con un Ordine del giorno collegato al Bosco.

COLLE ringrazia i presenti e prende spunto dagli interventi che l'hanno preceduta per precisare quanto segue. Il bene è ancora proprietà dello Stato, non del Comune, ed è sottoposto a dei vincoli storico-artistici che sono di conseguenza soggetti alla valutazione del Demanio e della Sovrintendenza regionale. Il Piano di valorizzazione del Comune è stato cassato dal Demanio in quanto ritenuto parziale, dopodiché la Regione Veneto ha presentato un progetto di valorizzazione in proprio. Il 4 aprile scorso è stato fatto un ulteriore tentativo di passaggio in Demanio che ha avuto esito negativo in quanto non si può ripresentare un progetto già fatto. Oggi ha chiesto la presenza di un funzionario della Regione proprio per provare a portare dei chiarimenti al loro progetto di valorizzazione, che prevede la possibilità di co-uso del Forte, in una collaborazione tra enti territoriali locali, senza che vi siano privati: non vuole ne nasca una guerra fratricida tra enti locali. Con un accordo con la Regione, il Comune recupera qualcosa rispetto al progetto cassato. In generale conclude affermando che qualsiasi cosa il Comune chieda al MiBACT, quest'ultimo lo conceda solo a fronte di un adeguato investimento per cui, conoscendo le disponibilità finanziarie attuali del Comune, ritiene di valutare positivamente, in questo momento, una collaborazione con la Regione.

PREGEL dichiara d'esser presente oggi in commissione per chiarire lo spirito dell'iniziativa regionale che non è stato ben compreso dai giornali. Precisa che la Regione aveva già preso informazioni sul Forte nel 2011 e poi nel 2013 ha presentato domanda, avviando un dialogo con la Sovrintendenza; nel momento in cui il Comune di Venezia ha fatto domanda quindi esisteva già il progetto della Regione. Afferma che la legge 56/2014 (c.d. legge Del Rio), all'art.1 comma 90, sempre secondo i principi di adeguatezza e sussidiarietà, dà la priorità all'Ente la cui finalità organizzativa è prioritaria rispetto le attività del bene. Aggiunge che comunque la Regione sta cercando di venire incontro alle esigenze del Comune di Venezia, e proprio per questo l'accordo di valorizzazione non è stato ancora volontariamente firmato, per poterlo adeguare maggiormente a quanto richiede il Comune. Sostiene stiano cercando una sinergia per soddisfare tutti, al riguardo precisa che hanno fatto un incontro proprio il mese scorso con i rappresentanti dell'Istituzione del Bosco. Spiega che per eliporto e Protezione Civile il Forte verrebbe usato per avere un ausilio eccezionale, in situazioni d'emergenza, mentre è d'accordo con l'inserimento del Comune di Venezia per prevedere la destinazione a fini sociali e culturali 364 giorni l'anno. Chiede d'aspettare la chiusura del documento definitivo prima di criticarlo: il programma di valorizzazione terrà conto del parere della Sovrintendenza e delle richieste del Comune di Venezia. Ribadisce la questione dell'eccezionalità.

GIUBILLO sostiene che, per il fatto che l'Amministrazione non ha soldi, si perdano delle opportunità importanti, sia per il Forte che per il territorio che potrebbe svilupparsi col Forte, assieme a delle attività agricole. Tutto il campo trincerato è una grande possibilità turistica che non si sta valorizzando, Forte Cosenz non può essere un magazzino.

CANTON chiede quanto costi la concessione alla Regione.

PREGEL le risponde 6.000€ l'anno.

CAPRIOGLIO ritiene Forte Cosenz essenziale per lo sviluppo futuro del Bosco e sostiene servano idee e realismo, unendo l'utile al dilettevole, e che il suo compito sia operativo. Fa un breve riepilogo delle vicende che hanno riguardato il Forte negli ultimi anni. Nel 2009 è è stata inoltrata al Demanio la richiesta d'acquisizione del Forte per farvi un info-point in ingresso al Bosco di Mestre. Nel 2010 l'Assessore al Patrimonio ha comunicato che il Demanio non voleva cedere al Comune la cosiddetta Casa del Maresciallo, visto che nel frattempo l'Ocrad era già presente. Nel 2014 con la gestione commissariale si è ripresa l'attività per richiedere l'acquisizione del Forte. Precisa che sotto il nome Forte Cosenz vi sono i seguenti elementi. Il Forte, che è in realtà un bunker vincolato su cui si può fare ben poco: utile per ospitare alcune funzioni, ricordandosi però che è senza luce naturale. Gli spazi in gestione all'Ocrad. La Casa del Maresciallo. I prati umidi. Spiega che col bilancio dell'Istituzione Bosco e Grandi Parchi non si possono fare grandi opere di recupero, chiede che di conseguenza venga aumentata la disponibilità economica a bilancio per poter creare servizi. Afferma, precisando di non voler fare alcuna polemica, che sui prati umidi non può atterrare un elicottero. Chiede che almeno la casa del Maresciallo venga concessa al Comune e che venga cassato il progetto della Protezione Civile. Su stabilità e questioni economiche precisa che se da un lato il Comune deve impegnarsi per restaurare Forte Cosenz con un esborso di circa 120.000€, dall'altro non intravede nessuna possibilità per il recupero del Bunker per cui servono disponibilità finanziarie ben superiori a quelle che immagina abbia il Comune. Per questo pensa sia da sfruttare il rapporto con la Regione, in una collaborazione per un progetto di museo di Storia Naturale non territorializzato, chiedendo fondi all'Europa, per garantire la necessaria stabilità di programmazione.

STEVANATO informa che hanno formulato un progetto che ricalca quanto si sa sul Forte, compatibile con il Bosco, grazie ai contributi aggiunti delle associazioni che vi hanno lavorato. Precisa che il Forte si trova in zone umide, confina col fiume Dese e che il Comune di Venezia ha già acquisito 9 Forti su 10 e questo sarebbe appunto il decimo, trovandosi privato di un patrimonio che avrebbe potuto avere a costo zero. Chiede al Comune di reiterare la richiesta di gestione del Forte al Demanio e, solo in subordine, aprire un dialogo con la Regione Veneto per la valorizzazione di tutta quell'area, con una convenzione chiara e semplice che tenga conto delle associazioni presenti.

SAMBO domanda quali siano i motivi per cui non si può ripresentare la domanda di concessione del bene e se possono rispondere alle domande fatte dal consigliere della Municipalità Baglioni sulla Protezione Civile.

COLLE risponde che presenterà domanda a MiBACT e Demanio per verificare la possibilità di presentare un nuovo progetto in funzione del trasferimento e che girerà la loro risposta non appena ricevuta.

SAMBO dichiara di aver tenuto, come riferimento per i suoi interventi, quanto scritto nel programma della Regione.

PREGEL le risponde che quanto citato dalla consigliera Sambo deriva dal programma della Regione presentato quando quest'ultima aveva tutta la concessione, mentre oggi la situazione è diversa, come affermato in precedenza.

COLLE tiene a precisare che il progetto presentato dal Comune è stato cassato, mentre oggi la Regione ha preso di nuovo in considerazione il Comune come interlocutore.

SAMBO ribatte che vi siano luoghi più idonei ad ospitare la Protezione Civile per le emergenze e non si ritiene soddisfatta dal programma della Regione esistente.

CENTENARO afferma di voler fare un passo in avanti, dato che da più di un anno si rincorrono errori fatti in precedenza. Sostiene che si debba prendere atto che la situazione è quella rappresentata dall'Assessore Colle e dal Dirigente Regionale Pregel, per questo valuta conveniente che si prenda tutto la Regione e poi vi sia un accordo solo per la gestione, con una collaborazione con la Regione, senza diventar proprietari dei 7000 metri quadri con la Casa del Maresciallo. Sostiene che il Bosco dev'essere una risorsa che si autosostenga.

PELLICANI non condivide lo spirito del consigliere Centenaro. Pur comprendendo si tratti di un iter complicato, afferma che anche la Regione è istituzione che rappresenta i cittadini e che questi ultimi non vogliono che la Protezione Civile sia messa lì ma in un'area alternativa. Conclude che in Comune c'è un patrimonio costruito con fatica negli anni, composto da Forti e Boschi, che va difeso.

BATTISTELLI porta come contributo la sua idea personale che, qualora si decida di andare avanti con l'acquisizione del Forte, prevede debba esserci un progetto solido che non gli faccia fare la fine di Forte Pepe o Rossarol; per questo condivide la linea del consigliere Centenaro di un Bosco che sappia autofinanziarsi e autogestirsi. Chiede che diventi una struttura al servizio dei cittadini, dove poter giocare e fare barbecue.

DALLE FRATTE dichiara che l'associazione “Il Forte ASD” vantava 1.400 tesserati e lavorava all'interno del Forte, tenendo a precisare che in quel periodo il Forte ha ospitato tutti. Sostiene che il problema stia in capo alla gestione dell'Ocrad da cui è invece esclusa la cittadinanza, ritiene si tratti delle solite opportunità della casta, valutando vergognoso che il Forte non sia dato alla cittadinanza.

PREGEL ribatte che il procedimento in essere ha lo scopo proprio di rendere pubblico e fruibile il bene a tutta la cittadinanza, con l'obiettivo d'arrivare ad un progetto di valorizzazione che è stato ritardato solo per farvi entrare il Comune e che altrimenti si sarebbe già concluso.

GRIGOLETTO legge uno stralcio che riguarda il campo trincerato di Roma auspicando che la Sovrintendenza adotti analoghe direttive MiBACT anche per il campo trincerato di Mestre. Tiene a precisare che la proprietà è dello stato per tutti e 9 gli ettari, di cui un 20% in concessione a Ocrad dal 1/1/2006, con contratto 6+6 e con contributi dalla Regione a Ocrad. Richiama il DPR 296/2005 e l'Art 5 c. 5 del D.Lgs. 85/2010, ritenendo che la domanda della Regione sia scaduta e che comunque riguardi la normativa sul Federalismo Demaniale Culturale e che quindi non contempli la possibilità d'ospitare la Protezione Civile. Sostiene che il Comune di Venezia possa ripresentare la domanda su due aree diverse. Riguardo ai costi precisa che il progetto completo prevede 120.000€ per la Casa del Maresciallo. Chiede venga aperta un'indagine formale sui motivi per cui l'Istituzione Bosco e Grandi Parchi non abbia presentato un progetto per l'intera area. Propone alla Presidente della Commissione una chiavetta USB contenente informazioni e studi sul Forte.

La Presidente Visentin lo invita, qualora voglia fornire documenti ai consiglieri, ad inviarli all'indirizzo mail della segreteria della VII^ commissione come normalmente avviene.

SERENA chiede per quali motivi non siano mai stati denunciati i fatti descritti negli interventi che l'hanno preceduto e per i quali esprime le proprie perplessità.

ROMIERI parla a nome di varie associazioni animaliste e di 4.000 persone che hanno firmato per estendere il divieto di caccia ai Boschi di Mestre e che credono nell'unitarietà del campo trincerato e di una sua destinazione culturalmente valida. Sostiene esista la possibilità di accedere a finanziamenti europei per far sì che la cittadinanza si appropri del bene e della sua area naturale. Chiede che i consiglieri si esprimano sulla chiusura alla caccia delle aree dei boschi.

VIVIAN precisa che lavora con la sua associazione per realizzare un centro d'ippoterapia e esprime le proprie perplessità in quanto le sembra che manchi un'indicazione precisa sulle finalità attuali dei Forti. Sostiene manchi una reale politica sul destino dei Forti, sollecita il Comune sull'uso e sugli scopi che debbono avere boschi e fortificazioni.

CARDONE afferma d'aver avuto l'incarico di scrivere un articolo su due Forti, Sant'Andrea e Cosenz, su cui nutre delle perplessità riguardo al fatto che la legge del Federalismo Demaniale parla di vantaggio alla comunità locale che oggi non intravede. Si tratta di un Forte abbandonato a sé stesso, di cui solo una piccola parte ristrutturata, sempre con denaro pubblico (Ocrad), con un investimento pari a circa 300.000€. Precisa che Ocrad è semplicemente concessionario dell'area fino al 2017 e si definisce colpito dal fatto che sembra che la Regione abbia diritto sull'area per la domanda presentata a suo tempo. Dal punto di vista economico afferma sia bene che i progetti si autosostengano ma che, proprio per questo, il progetto prevedeva una serie di attività che poi sono state eliminate. Aggiunge che la Regione potrebbe comunque finanziare il Comune, che a fine concessione bisogna comunque fare una gara e che la cifra di 120.000€ è minimale ma va recuperata con le attività. Ritiene fondamentale la questione della Protezione Civile: chiede venga valutata la possibilità di creare nelle aree limitrofe a Porto Marghera un grande centro per la Protezione Civile.
Alle ore 17:30 esce la consigliera Sambo.

La Presidente, in riferimento all'interpellanza nr d'ordine 274 con oggetto "Quale futuro per Forte Cosenz? Ampliamento del Bosco o deposito container - ai sensi dell’art. 8 del Reg. C.C. ", inserita come primo punto all'ordine del giorno, chiede al consigliere Scano se si ritenga soddisfatto della risposta.

SCANO dichiara di ritenersi soddisfatto della discussione scaturita ma crede sia più che opportuno ripresentare una domanda completa per ottenere l'intero compendio. Aggiunge che ha notato una cosa sul programma di valorizzazione depositato dalla Regione che lo rende incompleto, cioè il fatto che non dice nulla del fabbricato destinato al corpo di guardia (restaurato da Ocrad), dando per scontato che la destinazione sia quella attuale. Conclude che come Movimento 5 Stelle si daranno da fare anche con i propri Parlamentari.

La Presidente, constatata l'assenza della consigliera Sambo, prende atto che non è possibile concludere il punto 2 all'o.d.g., ma si riserva di far contattare la proponente per valutare la possibilità di invio dell'atto in Consiglio Comunale.

Alle ore 17:50 la presidente Visentin, preso atto di quanto emerso dal dibattito e non essendoci ulteriori domande, esaurito l'ordine del giorno, dichiara chiusa la riunione.
La Presidente ribadisce a Grigoletto l'invito, qualora voglia fornire documenti ai consiglieri, ad inviarli all'indirizzo mail della segreteria della VII^ commissione. Grigoletto si riprende la chiavetta USB.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 02-11-2016 ore 14:58
Ultima modifica 02-11-2016 ore 14:58
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