Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Atti dei Consiglieri > Interpellanza nr. d'ordine 476
Contenuti della pagina

Interpellanza nr. d'ordine 476

Logo Elena La Rocca
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
476 83 26/08/2016 Elena La Rocca
 
Sara Visman
Davide Scano
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
e p. c.
Alla Presidente della VII Commissione
01/09/2016 01/10/2016 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
ritiro27-03-2018Leggi

 

Venezia, 26 agosto 2016
nr. ordine 476
n p.g. 83
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della VII Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Valorizzazione sistema difensivo della laguna di Venezia e finanziamenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri 2016 - Interpellanza a risposta orale ai sensi dell’art. 8 del Reg. C.C.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che


- con DPCM del 25 maggio 2016 è stato approvato il bando con il quale sono approvati le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta;


- le città metropolitane, i comuni capoluogo di provincia e la città di Aosta sono ammessi a presentare i progetti entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del bando;

 

- ai sensi dell'art. 4, c. 1 'Oggetto dei Progetti': “i progetti devono avere ad oggetto la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta”;

 

- ai sensi dell'art. 4, c. 2 'Oggetto dei Progetti' “si considerano periferie le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale”;


- ai sensi dell'art. 4, c. 3 'Oggetto dei Progetti': “Gli interventi, da attuarsi senza ulteriore consumo di suolo, potranno riguardare”, (tra gli altri), “progetti di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico”;


- ai sensi dell'art. 7, c. 1 'Criteri di valutazione dei progetti' s'individuano i seguenti criteri:
"a) tempestiva esecutività degli interventi (fino a 25 punti);
b) capacità di attivare sinergie tra finanziamenti pubblici e privati, laddove il contributo finanziario di questi ultimi sia pari almeno al 25% dell'importo complessivo necessario alla realizzazione del progetto proposto (fino a 25 punti);
c) fattibilità economica e finanziaria e coerenza interna del progetto, anche con riferimento a singoli moduli funzionali (fino a 20 punti);
d) qualità e innovatività del progetto sotto il profilo organizzativo, gestionale, ecologico ambientale e architettonico (fino a 20 punti);
e) capacità di innescare un processo di rivitalizzazione economica, sociale e culturale del contesto urbano di riferimento (fino a 10 punti)
";


- ai sensi dell'art. 8 c. 2 Modalità di Finanziamento: “L'ammontare del finanziamento, nel limite complessivo di 500 milioni di euro (...) è determinato dal Nucleo di valutazione (...) fino a un massimo di 40.000.000 euro per il territorio di ciascuna città metropolitana e di 18.000.000 per i comuni capoluogo";


Considerato che


- in data 23 agosto 2016, diverse Associazioni hanno scritto al Sindaco metropolitano ed in particolare:
Istituto Italiano dei Castelli – Sezione Veneto
Italia Nostra – Sezione di Venezia
FAI – Delegazione di Venezia
Archeoclub d’Italia – Sede di Venezia
Centro Studi Storici di Mestre
Coop. Forte Carpenedo ONLUS – Mestre
Associazione dalla Guerra alla Pace – Forte alla Gatta – Zelarino
Comitato Forte Gazzera
Comitato Culturale Ricreativo Tessera
Il Caicio
Associazione Faro Venezia
Associazione Venezia Cambia
Associazione Abitanti in Isola – Pellestrina
Associazione Lido d’Amare
CAAL – Comitato Ambientalista Altro Lido
Comitato per il Forte San Felice – Chioggia
Comitato Certosa e Sant’Andrea
Amico Albero


- la nota delle Associazioni, che vede in lista soggetti impegnati su diverse aree periferiche del territorio, chiedeva al Sindaco di aderire al Bando succitato;


- tale nota suggeriva altresì molteplici possibili obbiettivi ai fini della riconversione delle aree e degli edifici del sistema difensivo lagunare, si indicano a titolo esemplificativo alcune di queste idee:
- Restaurare gli edifici esterni dei forti Gazzera, Carpenedo e Mezzacapo per ricavarne punti ristoro, foresterie e strutture di servizio ai visitatori potrebbe creare posti di lavoro e aumentare la fruizione e, di conseguenza, la sicurezza dei siti e dei quartieri circostanti;
- Recuperare i forti costieri di Lido e Pellestrina sarebbe l’occasione per innescare dinamiche di destagionalizzazione, in aree altrimenti prive di interesse nei mesi autunnali e invernali;
- Recuperare il ridotto di S. Erasmo rappresenterebbe un’occasione di rilancio della parte nord dell’isola. Attuare prime opere di consolidamento statico e aprire sentieri per il pubblico sarebbe un’azione concreta per arrestarne il degrado del Forte San Felice;
- Mettere in sicurezza i percorsi di visita di Forte S. Andrea porrebbe le premesse per evitare una sua futura privatizzazione, eventualità non ancora scongiurata
”;


- i firmatari hanno chiesto al Sindaco di Venezia e al Sindaco Metropolitano di partecipare al bando prevedendo una serie di interventi volti alla valorizzazione del sistema difensivo storico della laguna e al suo reinserimento nel ciclo attivo della città;

Considerato inoltre che


all'art. 3, c. 2, Soggetti proponenti, il bando prevede che “ Ai fini dell'individuazione degli interventi, gli enti di cui al precedente comma 1 (i richiedenti finanziamento) favoriscono la più ampia partecipazione all'attuazione dei progetti da parte di altri soggetti pubblici e privati


si interpella il Sindaco per sapere se


1) sia stato dato seguito alla richiesta dei soggetti firmatari della nota suddetta;


2) in caso affermativo, se siano stati coinvolti i soggetti firmatari in ottemperanza dell'art. 3, c. 2 già citato;


3) in caso negativo per quali ragioni non si sia deciso di aderire al Bando, posto che, ad esempio per il Forte di S. Andrea, esiste già una progettualità strutturata che poteva essere oggetto del finanziamento (in alternativa alla gestione in concessione a privati dello stesso);


4) se, in qualità di Comune di Venezia o Città Metropolitana, si sia partecipato al bando con progetti di natura diversa da quella suggeriti dalle Associazioni;


5) in caso negativo, per quali ragioni si è rinunciato alla possibilità di ottenere tali ingenti finanziamenti, posto che il Comune versa in difficilissime condizioni finanziarie

 

Elena La Rocca

Sara Visman
Davide Scano

 
 
Pubblicata il 26-08-2016 ore 14:56
Ultima modifica 31-08-2016 ore 09:25
Stampa