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Interrogazione nr. d'ordine 1793

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1793 19 24/01/2020 Ottavio Serena
 
Sindaco
Luigi Brugnaro
 
e p. c.
Alla Presidente della X Commissione
 
inoltrata a
Assessore Francesca Zaccariotto
27/01/2020 26/02/2020 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
delega29-01-2020Leggi

 

Venezia, 24 gennaio 2020
nr. ordine 1793
n p.g. 19
 

Al Sindaco Luigi Brugnaro


e per conoscenza

Alla Presidente della X Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Torre Cita di Marghera. Ritardi nei lavori, con difficoltà e forti disagi per i residenti.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

PREMESSO CHE:

- il Comune di Venezia, come qualsiasi proprietario di immobili locati è tenuto, per Legge, a garantire la sicurezza e la corretta manutenzione del proprio patrimonio abitativo;

- la Torre in oggetto, sita in via B. Longhena n. 27A è stata costruita nel 1973, ed è di proprietà del Comune di Venezia. Ospita una settantina di famiglie distribuite in 68 alloggi per un totale di circa 250 residenti. È dotata, inoltre, di 4 autorimesse con 12 posti auto ciascuna;

- si è appreso della grave situazione igienico-strutturale nella quale si trova la Torre, grazie ad una delle molte segnalazioni fatte dai Cittadini residenti. Infatti, nel mese di ottobre 2017, gli inquilini, esasperati, inviarono una e-mail a tutti i Consiglieri comunali, denunciando situazioni di particolare disagio generale con aspetti preoccupanti quali ad esempio:

a) sicurezza dell’edificio per la presenza di danni strutturali dovuti a mancata manutenzione con caduta di pezzi di calcestruzzo, di piastrelle, di intonaco, degli scarichi pluviali;

b) igiene interna ed esterna, per la presenza di liquami e odori nauseabondi, provenienti dalle condotte fognarie con relativa invasione di “pantegane” anche lungo le scale;

c) sicurezza personale a causa delle porte sempre aperte per serrature non funzionanti con presenza di estranei lungo le scale e gli androni e pianerottoli trasformati in dormitori e latrine oppure come luoghi per incontri di sesso o spaccio;

d) impianto antincendio non funzionante e contemporanea sottrazione degli estintori da parte di estranei che avevano libero accesso ai locali;

e) infiltrazioni diffuse di acqua piovana anche all’interno degli appartamenti.

CONSIDERATO CHE:

- pubblicamente il Sindaco di Venezia, il 21 gennaio 2020, ha affermato quanto segue, e si riporta integralmente: “Torre 27 della Cita: la ristrutturazione prosegue! Fatti concreti per far rinascere la Città. Recuperiamo un simbolo di Marghera. L'avevamo promesso e grazie all'efficientamento e al riassetto di bilancio abbiamo potuto programmare l'intervento. Grazie ad Insula impegnata nella riqualificazione per un investimento totale di 600mila euro: facciate Nord ed Est completate; iniziati i lavori per le facciate Sud e Ovest; completeremo con l'adeguamento delle luci dei vani scala; realizzeremo nuovo impianto centralizzato";

- in un articolo di stampa del 12 aprile 2019, recante la foto del Sindaco in sopralluogo, lo stesso Sindaco afferma: “Iniziati i lavori alla torre 27 alla Cita. Finiremo prima di Natale dopo 270 giorni di cantiere, un segnale forte è importante per gli abitanti di Marghera”. L'articolo (allegato 1) conclude confermando: “L'impresa ha aperto ufficialmente il cantiere dal 1 aprile con l'obiettivo di terminare le opere prima di Natale”;

- in un’interrogazione del 24 aprile 2019 dal titolo: “Lavori di riqualificazione edilizia della Torre D3 di Marghera. Gravi problematiche e criticità “, venivano evidenziati i seguenti punti:

1. con Consiglio Comunale del 21 dicembre 2017, mediante deliberazione n. 57, si annunciò finalmente che durante la notte erano stati trovati 600.000,00€. per effettuare i previsti lavori alla Torre D3;

2. i lavori erano stati preannunciati già per l'estate 2018. Poi per fine anno 2018, poi ancora per il 2019. E intanto la situazione presso la Torre è andata peggiorando sempre più;

3. nella Deliberazione n. 337 del 22 ottobre 2018 della Giunta Comunale, al quadro economico generale è riportato un finanziamento totale di 600.000,00€., come di seguito ripartito: A. totale lavori €. 320.572,95 - B. totale sicurezza €. 144.563,16 - C. somme a disposizione della stazione appaltante (rilievi, costo del Personale, pubblicità, I.V.A., verifiche ecc.) €. 134.853,09. Risorse dichiaratamente insufficienti a garantire tutti gli interventi necessari tanto che vari condomini, dopo la lunga attesa, durata anni, sono molto perplessi e preoccupati circa i lavori che la società che ha vinto l'appalto dovrà effettuare, prevedendone alcuni (togliere le controfinestre), ritenuti dagli stessi condomini come essere negativi, e non prevedendo, ad esempio, il rifacimento delle fognature, che, considerando l'invasione dei ratti in atto, risulta essere di fondamentale importanza. Come altresì non è prevista la manutenzione sia degli alloggi ancora sfitti sia di quelli già occupati;

4. in data 12 aprile 2019, infine, si apprende che: "L'impresa ha aperto ufficialmente il cantiere dal 1 aprile 2019, con l'obiettivo di terminare le opere prima di Natale 2019";

5. su quale base sia stata stanziata la somma di 600.000 € evidentemente insufficiente anche per la presenza della percentuale destinata alla Società Insula, e se siano previsti ulteriori finanziamenti per completare almeno i lavori ritenuti indispensabili;

6. se gli inquilini residenti subiranno disagi elevati rispetto alle previsioni, e se i lavori, inizialmente previsti per il mese di luglio 2018, poi slittati a Natale 2018, ma iniziati il 1 di aprile 2019 termineranno realmente entro il Natale di quest'anno.

SI CHIEDE AL SINDACO:

- poiché l'articolo 18 ed in particolare l'articolo 19 del capitolato speciale di appalto prevedono che il tempo utile per dare ultimazione ai lavori sia di 270 giorni naturali e consecutivi, decorrenti dalla data del verbale di consegna, di chiarire perché non è stata osservata tale scadenza. Evidenziando che lo stesso Sindaco ha più volte stigmatizzato e confermato tali termini;

- poiché l'articolo 21 del succitato capitolato speciale di appalto prevede, a determinate condizioni, la possibilità di proroghe con congruo anticipo comunque non inferiore a 45 giorni rispetto alla scadenza del termine medesimo: se siano state concesse proroghe, ed esplicitarne i motivi;

- se, come è previsto all'articolo 22, ci siano state sospensioni dei lavori, e quali siano stati i tempi, e/o i motivi di tali sospensioni. E se ce ne siano in prospettiva;

- di chiarire, quindi, quali siano tutte le ragioni per cui il cantiere risulta ancora aperto con i lavori in forte ritardo;

- di chiarire, altresì, se ha chiesto chiarimenti alla Società partecipata Insula incaricata della gestione e controllo circa i ritardi finora accumulati, in quanto, in caso contrario, non si comprenderebbe perché lo stesso Sindaco continui a parlare di "efficientamento della Amministrazione Comunale";

- se le somme stanziate siano sufficienti o necessitino di essere implementate;

- quando intenda a questo punto (visto che i lavori dovevano iniziare in estate 2018; poi a Natale 2018; poi il 1 aprile 2019 - e dall'allora sopralluogo del Sindaco sta trascorrendo quasi un anno - con termine a Natale 2019) consegnare l’immobile, poiché i Cittadini stanno subendo forti disagi da anni e sta trascorrendo un altro inverno.


Allegati
 
Allegato 1 (PDF - 118 kb)

 

Ottavio Serena

 
 
Pubblicata il 24-01-2020 ore 15:19
Ultima modifica 24-01-2020 ore 15:19
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