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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 403

da Assessore Massimiliano De Martin

Venezia, 3 agosto 2016
n p.g. 2016/368165
 

Al Consigliere comunale Sara Visman


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 403 (Nr. di protocollo 47) inviata il 02-07-2016 con oggetto: controlli sul rispetto del protocollo Venice Blue Flag

 

L’Assessorato all’Ambiente tramite il Servizio Aria, rumore, elettrosmog ha iniziato ad occuparsi della tematica delle emissioni in atmosfera in area portuale a partire dal 2007.
In quell’anno, infatti, dopo la pubblicazione dello studio ARPAV sulla stima delle emissioni portuali, che aveva rilevato un contributo significativo delle navi alle emissioni complessive di polveri sottili in atmosfera all’interno del territorio comunale, era stato promosso un tavolo tecnico a cui avevano preso parte oltre al Comune, l’Autorità Portuale, la Capitaneria di Porto e una trentina di compagnie di navigazione passeggeri (crocieristiche e traghetto).
Il tavolo aveva approvato un accordo, il cosiddetto Venice Blue Flag, con cui erano stati assunti precisi impegni finalizzati alla riduzione delle emissioni in atmosfera dalle navi. In particolare l’accordo prevedeva che le navi, nel transito dalle bocche di porto del Lido sino all’area portuale della città e durante le fasi di sosta in porto, adottassero misure ulteriori rispetto agli standard imposti dalla normativa allora vigente.
Al fine di approfondire e condividere tra i diversi soggetti istituzionali e non, le conoscenze in merito alla complessa questione dell’inquinamento atmosferico, a partire dal 2009 è stato avviato il “Tavolo di coordinamento tecnico per la valutazione dei dati ambientali di PM10”. Anche a questo tavolo è stata affrontata la questione dell’inquinamento atmosferico originato dalle navi; sono stati presentati gli studi svolti dall’Università Ca’ Foscari - Dipartimento di Scienze Ambientali, commissionati dall’Autorità Portuale, studi che sono proseguiti sino al 2011.
Nel 2010, l’Assessorato all’Ambiente, anche sulla base di segnalazioni giunte da cittadini residenti in prossimità della zona di San Basilio - Santa Marta, ha richiesto ad ARPAV l’esecuzione di opportune indagini di qualità dell’aria finalizzate ad approfondire la tematica e contestualmente sono stati convocati alcuni incontri con la stessa ARPAV, l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto al fine di chiarire e approfondire la conoscenza sulla tipologia e modalità di controllo delle navi e per verificare la possibilità di individuare idonee misure di attenuazione dell’impatto delle emissioni dei camini delle navi, che preoccupano la popolazione in particolare quando sono ormeggiate in banchine prossime ai centri abitati.
A seguito di questi incontri, è stato chiesto formalmente alla Capitaneria di Porto (unico organo competente nello svolgere attività ispettiva all’interno delle navi) di svolgere opportuni controlli sul rispetto della normativa al momento vigente sulle emissioni delle navi (il sopracitato D. Lgs n. 205 del 9 novembre 2007), controlli che, come riferito dalla stessa Capitaneria, riguardano (per legge) solo la documentazione a bordo delle navi. L’Amministrazione comunale ha comunque richiesto ed ottenuto anche l’effettuazione di analisi dei combustibili prelevati a bordo.
Dal 1 gennaio 2010 è entrato in vigore il D. Lgs. n. 205 del 9 novembre 2007 (che ha recepito la Direttiva 2005/33/CE in relazione al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo) per cui il tenore di zolfo per le navi all’ormeggio è divenuto obbligatorio allo 0.1 %; le successive edizioni dell’Accordo Venice Blue Flag hanno esteso l’applicazione (volontaria) del valore dello 0,1% per il tratto di navigazione bocche di porto banchina e viceversa.
Le ultime due edizioni dell’Accordo (2015 e 2016, con validità aprile-dicembre) siglate da questa amministrazione hanno previsto lo 0.1 % di tenore di zolfo anche per il tratto di navigazione a partire dall’ingresso della bocca di Porto del Lido. Va ricordato, altresì, come l'attività della crocieristica sia concentrata proprio nei mesi estivi, risultando molto limitata nella stagione autunno invernale.
Con riferimento al quesito posto con l’interrogazione in oggetto, si comunica che in merito all’attività di controllo esclusivamente di competenza della Capitaneria di Porto di Venezia, sono stati riferiti i seguenti dati relativi al corrente anno solare, su tutte le tipologie di navi:

navi controllate: 47
prelievo di combustibile effettuati: 94
sanzioni amministrative elevate: 5

 

Massimiliano De Martin

 
  1. Sara Visman
  2. Archivio atti
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 03-08-2016 ore 09:37
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