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II Commissione - Verbale

Seduta del 13-09-2018 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Ottavio Serena, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Ottavio Serena, Chiara Visentin, Sara Visman, Saverio Centenaro (sostituisce Bruno Lazzaro), Maurizio Crovato (sostituisce Giorgia Pea), Alessio De Rossi (sostituisce Luca Battistella), Elena La Rocca (sostituisce Davide Scano), Francesca Rogliani (assiste), Silvana Tosi (assiste)

 

Altri presenti: Assessore Giorgio D'Este, Direttore Marco Agostini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione dell'esame della proposta di deliberazione n.271 del 14.06.2018 - Nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana.

Verbale

Alle ore 15:30 il consigliere Gavagnin assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Ricorda che oggi cade il ventennale della morte dell’Istruttrice di Vigilanza Silvia Meggiolaro, coglie l’occasione per ricordare la sua memoria. Riparte dall'articolo 21,  titolo III, capo 1, che è stato trattato per cui passa all'articolo 22. Propone di raddoppiare il numero delle commissioni per andare avanti più celermente coi lavori.

D'ESTE chiede di andare avanti in tempi più rapidi.

PELLIZZATO chiede di fare un calendario sul lungo periodo.

SAMBO, sempre sull'ordine dei lavori, ricorda che, riguardo le autorizzazioni sul suolo pubblico per i banchetti, era stato promesso un maggior chiarimento sia tecnico che politico per le nuove norme restrittive per le associazioni. Chiede se vadano applicate anche partiti.

GAVAGNIN riprende dall'articolo 22.

AGOSTINI illustra l'articolo 22 e cita alcuni esempi chiarificatori quali la Biennale e gli adesivi, si introduce con chiarezza il divieto e la sanzionabilità. Vanno trovate delle forme condivise e regolamentate per segnalare alcune cose, per cui il divieto va messo e poi va disciplinato

VISMAN chiede informazioni sulle epigrafi e su come verranno trattate.

AGOSTINI informa che sul Regolamento è riportata la parte in negativo, quella che costituirebbe reato; in molte città vi sono delle specie di bacheche.

VISMAN ritiene complicato affiggere delle bacheche in una città come Venezia.

PELIZZATO sia per le epigrafi che per la segnaletica, ad esempio riguardo i padiglioni della Biennale, ritiene sia da intervenire sull'aspetto positivo e trovare una soluzione intelligente. Bisogna ragionare a livello sistematico, individuando spazio e modalità, bisogna normare in maniera nuova e positiva.

D'ANNA condivide quanto detto dalla consigliera Visman: vanno individuati degli spazi nei singoli quartieri, è un problema da non sottovalutare.

TOSI spiega che le epigrafi sono una necessità indispensabile, non è una trasgressione, va fatto un comma apposito nel Regolamento.

GIUSTO afferma che il male minore è quello dell'epigrafe che è un avviso nei luoghi di passaggio, strategici e riconosciuti: non va dato alcun provvedimento e non vanno presi provvedimenti, serve una deroga totale.

AGOSTINI fa presente che il Regolamento non li cita.

D'ESTE afferma che bisogna utilizzare buon senso e rispetto, ma ne va fatto un cenno nel regolamento.

SAMBO condivide quanto detto dal consigliere Giusto: ricorda che per altri tipi di finalità e comunicazioni servono delle bacheche, è una necessità e bisogna prevedere questa possibilità.

D'ESTE si dice critico su questo e sostiene che servano a poco.

SAMBO ricorda alcuni esempi di bacheche già presenti in città, non solo Venezia ma anche in terraferma.

DE ROSSI chiede al Presidente di raccogliere tutte le richieste di chiarimenti per poi dare parola all'Assessore senza fare un botta e risposta.

GAVAGNIN passa agli articoli 23 e 24.

AGOSTINI illustra l'articolo 23: la cosa è la implicita ma non c'era una sanzione specifica. Sull'articolo 24 spiega che, in alcuni casi, si può fare chiedendo l'autorizzazione ad esempio transennando la zona.

LA ROCCA, sull'articolo 24, si dichiara assolutamente in disaccordo e chiede perché mai una persona non possa lavarsi la macchina per strada: lo ritiene un eccesso e ribadisce la propria contrarietà.

AGOSTINI le risponde che è una questione ambientale.

GAVAGNIN passa agli articoli 25 e 26.
Alle ore 16:10 escono i consiglieri Fiano e Serena.

AGOSTINI informa che l'articolo 25 c'è da sempre: sono stati chiariti gli orari e altre cose. Aggiunge che anche l'articolo 26 è un classico, la novità è che si disciplina nelle zone di grande transito.

GIUSTO chiede se, in teoria, l'esistente sia accettato.

AGOSTINI risponde affermativamente.

SAMBO afferma che occorre salvaguardare le corde già esistenti.

LA ROCCA fa notare che o si scrive che il preesistente è salvo oppure non è così.

AGOSTINI invita i consiglieri interessati a presentare un emendamento al riguardo.

GAVAGNIN passa agli articoli 27, 28, 29, 30 e 31.

AGOSTINI spiega che l'articolo 27 è una norma tipica, un classico esempio al riguardo è dato da chi dà da bere ai fiori.

LA ROCCA si dichiara in disaccordo, lo ritiene eccessivo.
Alle ore 16:30 esce la consigliera La Rocca.

AGOSTINI illustra l'articolo 28: ricorda che c'è sempre stato e ne cita alcuni esempi. L'articolo 29 tratta una norma che c'è già e riguarda la manutenzione della transitabilità nelle strade secondarie.

GIACOMIN afferma che alcuni negozianti dicono che non sia compito loro mentre in passato lui stesso aveva evidenziato che invece lo era.

AGOSTINI ribatte che si lo è. Ricorda che l'articolo 30 è una norma tradizionale e che l'articolo 31 ha qualche cosa di aggiuntivo: sono stati chiariti alcuni obblighi

GIACOMIN chiede se le violazioni dell'articolo 31 vadano segnalate alla Polizia Municipale.

AGOSTINI risponde affermativamente.

VISMAN chiede se valga anche nei confronti dell’Amministrazione: se si avvisa la Polizia Municipale chiede se quest'ultima può sanzionare anche il Comune.

AGOSTINI risponde di si e che nel caso verrà sanzionato il dirigente.

GAVAGNIN passa all’articolo 32 in cui si inizia a parlare del tema del decoro.

AGOSTINI ricorda che l'articolo 32 esisteva già ed è solo stato specificato meglio.

VISMAN sostiene che l'articolo sia disatteso sistematicamente.

AGOSTINI ritiene che adesso che ci sono più uomini si sanzionerà di più: si tratta del classico caso di chi va in giro per la città senza indossare la maglietta.

PELIZZATO sul comma 3 chiede quale sia la ratio.

AGOSTINI afferma che riguarda le persone che fanno il cambio d'abiti sulla pubblica via.

GAVAGNIN passa all'articolo 33.

AGOSTINI informa che è stato chiarito meglio; le fontane - ricorda come esempio - servono solo per abbeverarsi.

SAMBO, sul comma 3, chiede se non vi sia già una sanzione pecuniaria.

AGOSTINI le risponde affermativamente e che il motivo per cui è stato inserito è perché in questo modo si può dare il Daspo. Sull'articolo 34 precisa che esiste già anche se scritto in altro modo.

SAMBO fa notare che i supermercati oramai restano aperti fino alle 22:00 e che quindi in questo modo dopo le 19:30 non si potrebbe più vendere ad esempio una birra.

AGOSTINI precisa che non si vieta la vendita ma il consumo: il tema è evitare i cocci di vetro e le bottiglie rotte.

SAMBO ribatte che non è così in quanto c'è scritto che il “divieto di vendere alcolici di qualsiasi gradazione” e ritiene le 19:30 un orario troppo restrittivo.

AGOSTINI afferma che si può spostare l’orario dalle 19:30 alle 21:00.

TOSI legge il comma 1 dell'articolo 34 e puntualizza che va esteso anche “in piedi” e chiede di togliere le parole “ostruire la normale circolazione” perché va vietato anche se non si ostruisce.

GAVAGNIN afferma che va aggiunto “in modo da ostruire”: il punto fondamentale è non ostruire la circolazione.

PELLEGRINI ritiene di no, per lui seduti è sempre vietato ma in piedi no.

VISMAN afferma che ostruire la viabilità è una cosa e non poter mangiare è un'altra: sul punto 2 chiede quali siano i contenitori di vetro o ceramica di cui si parla.

AGOSTINI le risponde che si intendono bicchieri e piatti.

VISENTIN sul primo punto, chiede se consumare al suolo sia sempre vietato e se la sosta in piedi sia vietata solo se si ostruisce il passaggio.

AGOSTINI risponde di sì: va inteso bene che il gelato camminando lo si può mangiare, ad esempio.

FORMENTI, sul punto 4, riguardo i negozi di vicinato, intende che nell'arco della giornata non si possono vendere bottiglie di alcolici aperte ma dopo le 19:30 neanche chiuse.

DE ROSSI chiede quale sia lo spirito.

AGOSTINI risponde che 19:30 era l'orario di chiusura standard dei negozi.

DE ROSSI propone di posticiparlo alle 20:00.

VISMAN chiede di posticipare alle 21:00.

Alle ore 17:10 il Presidente Gavagnin propone di riprendere la prossima volta dall'articolo 34 e, non essendoci ulteriori domande ed esaurita questa parte di trattazione, ricorda quindi che l'esame della proposta di deliberazione proseguirà in altra commissione e dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 17-09-2018 ore 16:07
Ultima modifica 17-09-2018 ore 16:07
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