Seduta del 20-07-2018 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Francesca Faccini, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman
Consiglieri presenti: Barbara Casarin, Paolino D'Anna, Francesca Faccini, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Monica Sambo, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman, Rocco Fiano (assiste), Giancarlo Giacomin (sostituisce Gianpaolo Formenti), Francesca Rogliani (sostituisce Maurizio Crovato), Emanuele Rosteghin (sostituisce Nicola Pellicani), Silvana Tosi (sostituisce Alessandro Scarpa)
Altri presenti: Assessore Paola Mar, Dirigente Francesco Bortoluzzi, Funzionaria Gregolin Tiziana
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 9.47 il Presidente della IX Commissione Consiliare Paolo Pellegrini, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta illustrando l’ordine del giorno. Quindi dà la parola all’Assessore Mar
MAR spiega che la proposta di deliberazione in oggetto si innesca nel solco della risposta all’UNESCO e va ad incastrarsi con quella del Take – Away. Negli ultimi 5 anni i pubblici esercizi della città antica sono aumentati passando da 883 a 987. Le nuove aperture di locali, in considerazione del blocco negli ambiti di tutela, si è concentrato soprattutto lungo le direttrici di traffico che portano da Piazzale Roma e dalla stazione ferroviaria verso San Marco. Il regolamento per le Attività di Somministrazione di Alimenti e Bevande non è stato stravolto. Sono state soltanto estese le zone dove non si possono aprire nuovi esercizi pubblici e sono cambiati i criteri di rilascio delle autorizzazioni. Il Regolamento del 2012 è rimasto una traccia su cui lavorare. C’è l’obiettivo di approvare la proposta di deliberazione il prima possibile
PELLEGRINI ritiene che ci vorrebbe più tempo per studiare il documento ma se si lascia passare un periodo lungo si corre il rischio che ci sia un incremento di domande di nuove aperture di esercizi
ROSTEGHIN fa presente che è stato chiesto il confronto con il vecchio Regolamento. E’ necessario capire come avviare un percorso di miglioramento in terraferma in caso di degrado. Inoltre bisogna capire come riuscire ad affrontare la plus valenza pubblica del valore
VISMAN chiede, vista l’urgenza, se era possibile emanare un’ordinanza o una norma transitoria che bloccasse le aperture per permettere ai Consiglieri di approfondire la nuova proposta di deliberazione
PELIZZATO ritiene che l’iter di discussione del nuovo Regolamento dovesse essere organizzato meglio
SAMBO dichiara di essere perplessa in merito all’iter d’urgenza per l’approvazione del documento che lascia alla Municipalità solo 3 giorni per esprimersi. Ritiene importante capire la ratio di alcuni punteggi
GIACOMIN dichiara di essere soddisfatto che finalmente vengano messi dei paletti all’apertura di nuovi esercizi e ben vengano le limitazioni. Nella terraferma però le nuove aperture di locali potevano mettere ordine nelle zone degradate. Chiede quante domande sono giacenti
PELLEGRINI sottolinea che l’Amministrazione ritiene che il numero di esercizi del centro storico sia troppo abbondante. Chiede cosa è possibile fare sul passato. Si augura che tra un po’ di anni gli esercizi vecchi si adeguino a quelli nuovi
MAR spiega che il fenomeno dei flussi turistici in costante e disordinata crescita, tende a far perdere alla Città Antica la sua autentica identità e alle attività produttive la loro capacità di integrarsi con il relativo contesto, incentivando il proliferare di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e take away con un abbassamento dello standard di qualità del prodotto e con una compromissione del decoro urbano. Il nuovo regolamento da una parte blocca l’apertura di nuove attività aumentando gli ambiti di tutela che passano da 6 a ventuno, dall’altra aumenta gli standard di qualità minimi per poter aprire o spostare il proprio locale ( sempre però all’interno delle microzone) portando il punteggio a 200 in tutto il centro storico, in via Piave e nella parte storica di Mestre. I nuovi esercizi pubblici dovranno avere standard di qualità elevati
PELLEGRINI chiede sulla base di quali criteri sono stati dati i punteggi. Chiede inoltre se anche le categorie economiche hanno indicato dei punteggi
BORTOLUZZI risponde che non è possibile emanare un’ordinanza per bloccare le nuove aperture di esercizi. Si era pensato di inserire nel regolamento una clausola di salvaguardia ma non si può. In merito alla proposta di deliberazione è stato richiesto il parere anche delle categorie economiche. Il provvedimento perciò è conosciuto. Le domande potenzialmente giacenti che hanno maturato i requisiti nel 2018 sono 10/12. Quindi riferisce che quando il blocco di bar e ristoranti è stato reso pubblico i telefoni del SUAP non hanno mai smesso di squillare perchè erano tutti interessati ad aprire locali il prima possibile. Il nuovo Regolamento prevede una zonizzazione dell’intero territorio comunale e suddivide la città antica in 24 microzone di cui 6, caratterizzate da particolari esigenze di tutela ambientale, culturale, monumentale , paesaggistica, territoriale e storico- artistica , definite “ ambiti di tutela” dove non è consentito l’avvio di nuove attività nè il trasferimento di sede di attività ubicate all’esterno degli ambiti medesimi. I criteri di qualità sono stati lavori di esperienza ed un confronto con le categorie. Verrà premiato chi insonorizza i locali, usa sistemi e tecniche per la riduzione dell’illuminazione e del riscaldamento. Più punti a chi ha i servizi igienici maggiormente accessibili, se ha il wi- fi gratuito, e se tutela la cucina locale con la somministrazione di piatti tipici. La superficie minima dell’esercizio deve essere di 80 metri quadrati, che salgono a 100 per i ristoranti
VISMAN chiede cosa succede se un supermercato apre con un banco gastronomia
BORTOLUZZI risponde che la cosa non rientra nella proposta di deliberazione. Ma se è previsto che il banco non sporga all’esterno il supermercato deve attenersi alla norma
PELIZZATO chiede chiarimenti sull’autorizzazione per l’insediamento di attività di somministrazione alimenti e bevande aperte al pubblico in deroga al provvedimento, ove l’Amministrazione ne ravvisi il pubblico interesse
FIANO chiede se è possibile concedere deroghe anche nell’ambito dell’Area Marciana, in quanto è importante salvaguardare tale zona
SAMBO ritiene che al punto 2 del deliberato la dicitura “qualità delle strutture” potrebbe essere discrezionale e può essere a rischio di impugnature. Trova necessario definire la parola “ qualità” per evitare eventuali ricorsi
GIUSTO propone di tenere conto nel punteggio delle tradizioni veneziane per una sorta di sostegno a favori dei locali italiani. Tutelare la tradizione è un merito
ROSTEGHIN trova che non abbia senso che il Consiglio Comunale deroghi sul punteggio
RENZO SCARPA fa presente che la deroga ha lo scopo di garantire che il Consiglio non rimanga autolimitato dalle proprie regole. Nella proposta di deliberazione però si fa riferimento alla libera concorrenza. Trova che la debolezza del provvedimento stia nella difficoltà di contenere l’offerta. L’offerta seguirà la domanda ed è sbagliato contenere la domanda se c’è l’offerta
MAR crede che di sottofondo ci sia l’aumento del trend del turismo
PELLEGRINI sottolinea che uno dei sistemi per abbattere la domanda è contenere l’offerta
BORTOLUZZI precisa che i contingenti numerici sono stati tolti nei pubblici esercizi in quanto aboliti dalla norme regionali e nazionali. In merito esistono riferimenti ben precisi
PELIZZATO osserva che non è da escludere che l’offerta non influenzi la domanda. Il Comune può intervenire sulla premialità con un marchio di qualità e creando presupposti con regole chiare per modificare l’offerta
FACCINI nota che è stato aumentato il punteggio ma non nelle aree di tutela
BORTOLUZZI risponde che il punteggio di 200 è un buon limite
FACCINI fa presente che premiare l’assenza di apparecchi da trattenimento è una cosa pericolosa perchè i gestori non sempre dicono la verità
BORTOLUZZI risponde che in merito alle macchinette da gioco, i vigili stanno facendo controlli e stanno chiudendo molti esercizi
GAVAGNIN evidenzia che l’art. 9 del Titolo II del Regolamento fissa i requisiti strutturali e criteri di qualità per l’esercizio delle attività di somministrazione di alimenti e bevande. Si vuole un’ offerta di alta qualità. Chiede se gli organi di valutazione e controllo di tali requisiti strutturali e dei criteri di qualità sono giustamente dimensionati
BORTOLUZZI risponde che c’è una asseverazione dei tecnici per una verifica puntuale
GREGOLIN precisa che sono state implementate le verifiche. Alle aperture dei locali vengono richiesti determinati requisiti che poi vanno verificati
VISMAN chiede come era prevista precedentemente la deroga. Chiede inoltre come avviene il punteggio.É favorevole alla valorizzazione della cucina locale
GIUSTO puntualizza che sono da rivedere i punteggi per la tutela della tradizione. Si deve pensare al futuro della società dando orgoglio a Venezia e dando opportunità di lavoro.
SAMBO propone, in merito alla questione degli apparecchi da trattenimento, di togliere il punteggio nell’ambito di tutela di Venezia e alzarlo per la Terraferma
MAR ricorda che nell’ ambito di tutela vengono dati 10 punti agli esercizi che non hanno apparecchi da trattenimento. Si potrebbe aumentare il punteggio nelle zone che non sono soggette alla tutela
FACCINI chiede quali sono i casi in cui i locali già esistenti, adibiti a ristorazione. devono adeguarsi al nuovo Regolamento . Inoltre in quale situazione tali locali devono presentare la SCIA
BORTOLUZZI precisa che i subentri non rientrano nei casi di trasferimento
GREGOLIN spiega che il nuovo Regolamento non influisce nel caso di cambio di titolarità
Alle ore 11.50 escono I Consiglieri Rosteghin e La Rocca
VISMAN propone di togliere le slot machine nelle zone di ambito di tutela e alzare il punteggio a Murano
GIACOMIN propone di portare il punteggio a 200 nella zona di nuova viabilità in via Ca’ Marcello
Alle ore 11.55 il Presidente dichiara chiusa la seduta
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