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I Commissione - Verbale

Seduta del 21-06-2018 ore 09:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Maurizio Crovato (sostituisce Francesca Rogliani), Alessio De Rossi (sostituisce Chiara Visentin), Giancarlo Giacomin (sostituisce Marta Locatelli), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Silvana Tosi (sostituisce Enrico Gavagnin), Sara Visman (sostituisce Davide Scano)

 

Altri presenti: Presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, Direttore Francesco Vergine

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione dell'esame della Proposta di Deliberazione PD391 del 23/10/2017 : Regolamento interno del Consiglio comunale. Modifiche ,integrazioni e nuova denominazione.

Verbale

SAMBO: alle ore 9.16, risconterato il numero legale,apre ai lavori di commissione con il proseguimento della proposta di delibera nmero 391 per quanto riguarda il titolo III della commissioni consiliari.
MICHIELETTO: in riferimento al riodino della scrittura per quanto riguarda la formazione dei gruppi consiliari ne inizia la lettura dell'articolo 21: Gruppi Consiliari 1. I Gruppi consiliari si formano e proseguono nel corso del mandato, di regola, in relazione alle liste dei candidati, alle quali appartengono i/le Consiglieri/e eletti. Possono, comunque, essere costituiti nuovi Gruppi consiliari purché il numero dei componenti non sia inferiore a tre (3) Consiglieri/e ad esclusione del Gruppo Misto che può costituirsi anche con un solo Consigliere/a. (Comma riformulato - Delib. C.C.
n.187 del 23.11.1998) 1 bis. Il/la Consigliere/a che nel corso del mandato si dimetta dal
proprio Gruppo e non comunichi che intende appartenere ad un altro Gruppo già esistente, entra a far parte del Gruppo “misto”, senza necessità dell'accettazione di cui al comma 1 quinquies. (Comma aggiunto con Delib. C.C. n.33 del 20.2.1995 - modificato con Delib.C.C. del 27.6.2005 n.95)
1 ter. Al Gruppo “misto” spettano gli stessi diritti previsti per gli altri Gruppi consiliari dall’art. 7 dello Statuto. (Comma aggiunto - Delib.C.C. n.33 del 20.2.1995) 1 quater. Il/la Consigliere/a candidato/a Sindaco, presentato da più liste, non risultato eletto nelle elezioni amministrative di
ballottaggio, ha la possibilità, qualora non intenda aderire anessuno dei Gruppi di cui è stato
candidato né di avvalersi delle facoltà previste ai precedenti commi1 e 1bis, di costituire un Gruppo indipendente al quale non può partecipare nessun altro Consigliere/a ed individuato con ilcognome del/la candidato/a Sindaco. (Comma aggiunto – Delib. C.C. del 27.6.2005 n.96) 1 quinquies. I/le Consiglieri/e possono chiedere, nel corso del mandato, di confluire in un altro
Gruppo già esistente, comunicando al/la Presidente del Consiglio il Gruppo cui intendono appartenere. Tale richiesta deve essere sottoposta al Gruppo di destinazione perl’accettazione; in caso di disaccordo decide il/la Capogruppo il quale invia conseguente comunicazione scritta
alla Presidenza del Consiglio (Comma aggiunto - Delib. C.C…….)
2. abrogato 3. Entro dieci (10) giorni dalla prima seduta del Consiglio dopo le elezioni, ciascun Gruppo consiliare è tenuto a comunicare al/la Sindaco ed al/la Presidente del Consiglio il nome del/la Capogruppo; in difetto di comunicazione, sarà considerato Capogruppo il/la Consigliere/a più
anziano del Gruppo stesso, ai sensidel comma 4. (Comma modificato - Delib. C.C. n.104 del 26.7.99)
4. Consigliere/a anziano è colui che, con esclusione del/la Sindaco, ha riportato la maggior somma di voti ottenuta addizionando ai voti di lista i voti di preferenza e, a parità di voti, il più anziano d'età. (Delib. n.165 del 17.9.1993 del Commissario nelle competenze del Consiglio Comunale)
5. Abrogato 6. Abrogato.

SAMBO: apre al dibattito in aula.

FIANO: chiede se la'desione al gruppo sia automatica.

VISMAN: domanda se chi esce da un gruppo sia obbligato ad aderire al gruppo misto , con unico segretario, con altre figure che rappresentano diverse idee politiche.

DE ROSSI: chiede un chiarimento per qunto riguarda l'istituzione di un gruippo mistoe la definizione di un capogruppo ,oltre alal gestione della figura del consigliere anziano cosa accade.

MICHIELETTO: non vi è in quest'ultimo caso una disciplina specifica per il gruppo misto.

DAMIANO: afferma che si autodisciplina da solo il gruppo misto.

MICHIELETTO: dando lettura della proposta di modifica del regolamento all'articolo 21 bis , che disciplina la funzione del capogruppo, che in mancanza di un accordo viene disciplinata dalal presidente del consiglio. Ricorda che la seduta dei capigruppo non e' pubblica .

SAMBO: chiede se sulla conferenza è previsto un termine per la convocazione, entro le 24 ore, e se tale dicitura potrebbe essere inserita.

CENTENARO: ricorda che in taluni casi si possa fare richiesta di convocazione urgente dei capigruppo.

D'ANNA: pone all'attenzione il proprio caso facendo presente che nel proprio simbolo viene riportato il vognome dell'assessore Zaccariotto ,che ha deciso di passare tra le file di Forza Italia, quindi chiede cosa accade al proprio simbolo e logo di appartenenza.

CANTON: sulla questione del consigliere D'anan ricorda che il gruppo misto attualmente esistente sia composto da conmsiglieri di minoranza e non di maggioranza.

TOSI: propone che ci si possa inserire in un gruppo di maggioranza già esistente.

FIANO: pensa sia possibile che venga cambiato il nome dela lista di apaprtenenza.

SAMBO: ritiene si debba dare una risposta tecnica in merito.

MICHIELETTO: conferma la possibilità del cambio di nome di lista non essendo disciplinato dal regolamento alcuna indicazione al riguardo.

MENARDI: ricorda esistano emendamenti che consentono il cambio di denominazione di un gruppo sexondo una procedura ammessa.

CENTENARO: ricorda un caso precedente dove però fosse necessario un terzo "consigliere" componente per poter cambiare denominazione al gruppo.

D'ANNA: conferma la propria intenzione di richiedere ala Segreteria Generale di poter proseguire la propria attività con il solo "Lista Domani".

VISMAN: propone l'abrogazione dell'articolo 21 comam 1 quarter .

SAMBO: chiede di poter proseguire dando lettura dell'articolo 22.

MICHIELETTO: nel ricordare che riguarda la costituzione della commissioni consiliari. Art. 22 (*)
Costituzione delle Commissioni
consiliari 1. Entro un mese dalla prima seduta del Consiglio comunale dopo le elezioni, con propria deliberazione il Consiglio costituisce le Commissioni consiliari permanenti, definendone le rispettive competenze nonché il numero dei componenti di cui è costituita
ciascuna Commissione consiliare 2. Abrogato 2 bis. Il numero di componenti per ciascun Gruppo consiliare da assegnare alle Commissioni è stabilito dal/la Presidente del Consiglio, informati i/le Capigruppo, sulla base del principio di proporzionalità e in ragione di almeno un componente per ogni Gruppo. 3. La nomina dei componenti le Commissioni avviene con disposizione del/la Presidente del Consiglio su designazione dei Capigruppo consiliari. (Comma modificato – Delib. C.C. n.104 del 26.7.99) 4. abrogato 5. Il Consiglio, a maggioranzaassoluta dei propri membri, può costituire una Commissione consiliare straordinaria con compiti d'indagine, secondo quanto previsto dall'articolo 6 bis dello Statuto. La competenza di tale Commissione dovrà rientrare nell’ambito delle materie attribuite al Consiglio e avere riguardo a questioni inerenti l’Amministrazione comunale. Il termine dei lavori della Commissione straordinaria dovrà essere stabilito nella deliberazione di costituzione. 6. Abrogato 7. Abrogato.

SAMBO: chiede se vi siano domande in merito all'articolo 22.

PELLIZZATO: chiede in merito alle commissioni straordinarie se sono ristrette a compiti specifici e chiede perche' tale restingimento espressi al coma 5 dell'articolo 22.

MICHIELETTO: dichiara che nel Testo Unico all'rticolo 44 comme 2 sono specificati i compiti di controllo e garanzia delle commissioni straordinarie.

VERGINE: riferendosi al citato articolo 44 che fa riferimento a commissioni straordinarie e che la direzione di tali commissioni spetta all'opposizione.

SAMBO: chiede su quali basi siano definite le presidenze dell'opposizione.

VERGINE: afferma siano prefissate da norme vigenti e che per decreto le commissioni straordianri per quanto riguarda controllo e garazia spettino alla minoranza.

DE ROSSI: chiede ai tecnici del nuovo testo di regolamento come sia accertato il numero dei componenti di tali commissioni.

MICHIELETTO: dichiara che tale procedura sia fissata con delibera.

LA ROCCA: afferma se tale assegnazione avvenga su base proporzionale ed in caso di cambio dei gruppi politici cosa accade.

MICHIELETTO: conferma il calcolo proporzionale e ricorda che con l'istituzione dell'atuale gruppo misto vi sia stata una "perdita" nella maggioranza.

PELLIZZATO: ritiene che un calcolo proporzionale riguardi 17 consiglieri escludendo i singoli componenti di lista (consiglieraCanton,consigliere Scarpa A., etc) e riferendosi al regolamento in atto a Firenze dove si afferma che ciascun consigliere possa partecipare ad un massimo di 3 o 4 commissioni.

SAMBO: ricorda che nel caso dei Firenze le commissione vengono calendarizzate in modo fissato settimanalmente.

PELLIZZATO: chiede perchè non ci si attenga come in passato ad un calendario della commissioni.

DE ROSSI: chiede se vi siano atti di sola competenza di Giunta.

VERGINE: ricorda che alcune materia sono attribuite con delibera di giunta "saltando" le commissioni, secondo quanto previsto dallo Statuto che risulta essere il medesimo per tutte le regione ad esclusione di quelle che godono di uno statuto speciale.

VISMAN: lamenta che delle delibere di giunta siano a volte "publicizzate" sula stampa ancor prioma che gli stessi consiglieri ne siano a conoscenza ,facendoli trovare cosi' impreparati. Chiede se non vi sia modo che possano rientrare a livello informatico a disposizione dele commissioni.

SAMBO: ritiene sia necessario siano "caricate" nel portale del Comune quanto approvato in Giunta, lamentando che cio' avviene talvolta con giorni di ritardo.

DE ROSSI: afferma che i capogruppi siano informati ma ritiene che si possa velocizzare la pubblicazione o per lomeno avere una bozza prima delal pubblicazione stessa.

TOSI: ritiene opportuno che talune delibere di giunta possano "transitare" in commissione.

CENTENARO: ravvisa che sia "sensibilità" da parte dell'assessore informare il consiglio comunale tramite le commissioni e non ritiene che sia il caso di normare tale pratica.

DE ROSSI: chiede se via sia una tempistica per la pubblicazione di un atto.

VERGINE: riprendendo l'articolo 12 dello Statuto ,viene trasmesso al Prediente del Consiglio e tutti capogruppi ne ricevono tempestivamente copia e puo' accadere che la pubblicazione dell'atto subisca dei ritardi. Afferma che non sia normato il tempo trascorso tra l'approvazione delal delibera e la sua pubblicazione.

MICHIELETTO: ricorda che a partire dallo scorso anno si sono ristretti i tempi di pubblicazione.

DE ROSSI: conferma la necessità di inserire nel sito istituzionale quanto "deciso"e dare maggiori informazioni dettagliate.

VISMAN: chiede se le delibere di giunta abbiano una finestra di tempo per presentare delle osservazioni per u nperiodo di tempo.

VERGINE: ricorda che accade nel cado di delibere aventi oggetto aspetti urbanistici mentre per eventuali osservazioni da parte dei consiglieri significherebbe modificari i compiti attribuiti alla Giunta ed allo stesso Consiglio comunale.

DE ROSSI: ritiene che possa accadere attraverso atti ispettivi da parte dei consiglieri ma ne riconosce il rischiodi competenze.

TOSI: propone che ogni delibera di giunta venga illustrata in commissione.

SAMBO: ricorda che la giunta è l'organo esecutivo dell'ente locale.

VERGINE: ritiene che ipotesi di delibere di giunta possano essere formulate una interlocuzione tra Giunta e Consiglio ma fatica a pensare a come si possa concretizzare la cosa e ricorda che esistono gli atti ispettivi in generale. Infine ricorda che in termini generali per quanto riguarda eventuali bandi sono sotto la respondsabilità dei dirigenti amministrativi.

SAMBO: ritiene che per delibere con particolari caratteristiche possano passare nelel commissioni referenti per competenza di materia. Rinvia il proseguimento della proposta di delibera 391 ad una prossima seduta e chide i lavori di commissione alle ore 10.47.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-01-2019 ore 09:52
Ultima modifica 08-01-2019 ore 09:52
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