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VII Commissione - Verbale

Seduta del 29-05-2018 ore 16:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Silvana Tosi

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Francesca Faccini, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Silvana Tosi, Maurizio Crovato (sostituisce Alessio De Rossi), Enrico Gavagnin (sostituisce Barbara Casarin), Giovanni Giusto (sostituisce Ciro Cotena), Bruno Lazzaro (sostituisce Nicola Pellicani), Deborah Onisto (sostituisce Paolino D'Anna), Monica Sambo (sostituisce Andrea Ferrazzi), Matteo Senno (sostituisce Marta Locatelli), Sara Visman (assiste)

 

Altri presenti: Vicesindaco Luciana Colle, Funzionario Mario Carulli, rappresentante Istituto Italiano Castelli Andrea Grigoletto

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione esame della Proposta di Deliberazione PD 198 del 08/05/2018: Acquisizione di beni immobili di proprietà dello Stato oggetto di domanda di attribuzione a titolo non oneroso ai sensi dell'art. 56-bis del D.L. 21.06.2013 n. 69 convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 9.8.2013 n. 98 (Federalismo Demaniale) – terzo stralcio. - esame dei pareri pervenuti dalle Municipalità

Verbale

Alle ore 16: 30 il consigliere Giacomin assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Ricorda che le domande sono già state poste nelle commissioni precedenti ed è arrivata una tabella con gli importi e un elenco degli immobili. La tabella è già stata messa a disposizione dei consiglieri tra i documenti condivisi.

COLLE, sulla questione Brube, legge una nota del Demanio: l'importo di 26.400€ annui, che netti ammontano a 13.000 circa.

CARULLI informa che questa si collega al parere della municipalità di Mestre, che passa il lettura. Si tratta di un mobile da valorizzare al fine della messa a reddito, poi nel 2023 si vedrà.

PELIZZATO chiede chiarimenti sulla durata del contratto di sei anni.

CARULLI precisa che nella pubblica amministrazione non c'è il rinnovo tacito del contratto, per cui nel 2023 torna in piena disponibilità del Comune.

VISMAN chiede chiarimenti sui alcuni beni del primo stralcio, inseriti nella tabella consegnata oggi, che avevano parere negativo.

CARULLI spiega che per alcuni hanno preferito rinunciare, per altri è stata fatta una nuova richiesta al demanio.

SAMBO chiede chiarimenti sul parere della Municipalità di Venezia in relazione all'immobile di Santa Croce che ha allegato parere negativo.

CARULLI risponde che è fatto un emendamento che lo sostituisce.

SAMBO crede, ma deve aver conferma, che il verbale della Municipalità di Venezia dica altro. Avevano compreso che c'era un parere negativo alla delibera.

CARULLI risponde di sì ma che era stato spiegato che si trattava di un problema tecnico.

SAMBO precisa che era stato detto che l'emendamento sarebbe stato portato in commissione il giorno dopo, cosa che non è avvenuta: per questo avevano un problema a votare una cosa senza le opportune e giuste osservazioni.

CARULLI precisa che il parere non è stato portato ma presentato.

SAMBO comunque tiene a rilevare quanto ha detto. Chiede il valore degli immobili specie del terzo stralcio.

COLLE illustra la tabella e precisa che i valori del terzo stralcio sono stati richiesti e dovrebbero arrivare entro giovedì, ma non è fondamentale per il voto, è un valore patrimoniale in più.

SAMBO ad esempio sull'immobile di Santa Croce, ricorda che è stata fatta una valutazione per cuicostava troppo restaurare e per questo è stato deciso di vendere.

COLLE risponde che è stato fatto uno studio di fattibilità, i dati del Demanio li può dare.

CARULLI precisa che potrà dire la valutazione.

SAMBO chiede informazioni sulla batteria EMO.

COLLE spiega che si trattava di un parere negativo in quanto la nota del Demanio indicava la sola parte della viabilità che poteva esserci data, un parere positivo ma parzialmente.

CARULLI precisa che la batteria è arrivata tardi in ufficio, ad agosto.

SAMBO chiede se ci siano altri beni con verifica di interesse culturale in corso.

COLLE risponde di sì e li legge: beni per cui è stata chiesta la verifica e non è arrivata alcuna documentazione ma possono arrivare in qualsiasi momento; potrebbero anche non essere vincolati. Restano in stand-by, se arrivano dopo possono essere trasferiti ai sensi dell'articolo 5 comma 5.

SAMBO chiede su Brube.

CARULLI informa che non è vincolante per l'amministrazione, fino al 2023 resta così da contratto. Si subentra nel contratto in essere che è messo a reddito. Stanno assieme la messa a reddito e l'alienazione del Demanio, ma questo non vuol dire che si voglia vendere. Tecnicamente dovrà andare nel piano delle nazioni.

ONISTO chiede, sui 5 pareri negativi, se è stato detto di no per questioni di opportunità.

CARULLI spiega di sì ma poi per tre dei cinque è stata rifatta la domanda. Sull' ex caserma Guardia di Finanza, sulla batteria Marco Polo e Emo. Sulla Guardia di Finanza sono arrivate due domande, sulla Marco Polo una e sulla Emo zero.

COLLE ribadisce che si portava a casa la proprietà del bene con la sua valorizzazione: l’Iter non si interrompe.

ONISTO chiede sui forti Santo Stefano e San Piero di Pellestrina e che anche Marco Polo: su quelli è stato dato parere favorevole e la manina trasferimento nel primo stralcio.

CARULLI risponde che sono state vincolate come beni culturali.

SCARPA R. condivide la preoccupazione della consigliera Onisto: è il motivo che l'ha spinto a preoccuparsi per gli eccessivi tempi trascorsi, proprio perché qualche bene avrebbe potuto cambiare la sua situazione, come avvenuto per Brube. La proposta di delibera in questione ha14 beni e 6 di questi sono di probabile utilizzo diretto, con finalità collettive, ma gli altri 8 beni sono da valorizzare in un'ottica di mercato. Non sa se questa dicitura, riportata in tabella, non abbia peso perché il Consiglio ha già deciso cosa farne. In passato non era riportata in delibera una previsione d'uso come in questo caso. La Municipalità di Mestre chiede per esempio che Brube passi a finalità collettive. Sostiene manchi la fattispecie di destinazione dei beni alla rivitalizzazione della città e di supporto e innovazione alle attività tradizionali.  Fa l’esempio della pesca e degli spazi di cui ha bisogno per le attività di supporto. Chiede se ora sia possibile inserire questa fattispecie “per la rivitalizzazione della città e per il sostegno delle imprese”.

COLLE afferma che un immobile da destinare per attività istituzionali per la collettività e che ha la descrizione attuale, comprende quanto chiede il consigliere Scarpa. Non stanno dando indicazioni drastiche. Pensa ad esempio agli immobili degli Alberoni che possono essere usati per quello che chiede il consigliere Scarpa.

SCARPA R. afferma che vada messo in delibera. È una descrizione d’uso, non un vincolo d'uso.

CARULLI precisa che comunque ci sarà una messa a reddito, ma con un canone abbattuto; afferma si può togliere la colonna della tabella di pagina 2 e 3 della PD da “in particolare” in poi.

ONISTO chiede di togliere la tabella.

CARULLI dichiara che può essere fatto l'emendamento che toglie la tabella da “in particolare” in poi.

SCARPA A. si augura che queste proprietà possano andare alle associazioni locali, per l’agricoltura e la pesca, al fine di mantenere delle attività che stanno scomparendo.
Alle ore 17: 25 escono i consiglieri Onisto e Centenaro.

COLLE ribatte che sicuramente saranno collegate al territorio.

VISMAN chiede se di quest’elenco di cui è stato chiesto il trasferimento, se alcuni verranno vincolati nel futuro, cosa succederà.

CARULLI spiega che, una volta approvata la delibera, viene trasmessa al Demanio che trasferirà i beni che non saranno oggetto di vincolo.

COLLE fa sapere che esiste con i beni che stanno facendo verifica del valore storico-culturale, che restano in limbo e per i quali demanio chiede sempre il progetto di valorizzazione.

VISMAN  afferma che allora bisogna preparare la valorizzazione.

SAMBO chiede se c'è già la volontà della maggioranza di definire i progetti anche lanciando concorsi di idee per la definizione dei progetti d'uso come prevede la convenzione di Faro e se questo essere aggiunto nel deliberato.

COLLE risponde negativamente: il deliberato serve al Demanio; vede la richiesta piuttosto come una mozione, sono due temi distinti. Intanto se ne acquista la proprietà, poi una proposta sarà successiva.

SCANO chiede su un passaggio della delibera

COLLE risponde che se il Demanio perde un canone, questo gli viene rimborsato dal Comune che lo riscuote.

GRIGOLETTO afferma la proposta delibera risulta illegittima ai sensi dell'articolo 1 della 241. Infatti su 4 dei 14 beni è adottato il federalismo demaniale semplice e non culturale: non ha senso se sono culturali; serve un programma e gli accordi di valorizzazione. I 4 beni che sicuramente avranno valorizzazione sono: Forte Barbarigo, la batteria Emo, la batteria Rocchetta e il fabbricato della palazzina del comando Campalto: la sovraintendenza li vincolerà di sicuro. Chiede su Pellestrina: la batteria Marco Polo è bellissima ed ha un progetto con le scuole.

SAMBO dichiara d’aver trovato una proposta di delibera di altri Consigli che prevedono la valorizzazione, per cui quanto chiedeva prima è possibile in relazione ai concorsi di idee eccetera

COLLE ribadisce che va fatta l'acquisizione di beni.

Alle 17: 45 il Presidente Giacomin, esaurito l’ordine del giorno e non essendoci ulteriori domande, invia la delibera in discussione in Consiglio comunale e dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 10-08-2018 ore 16:59
Ultima modifica 10-08-2018 ore 16:59
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