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I Commissione - Verbale

Seduta del 24-05-2018 ore 09:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Matteo Senno, Ottavio Serena, Barbara Casarin (sostituisce Marta Locatelli), Alessio De Rossi (sostituisce Chiara Visentin), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Silvana Tosi (sostituisce Alessandro Scarpa)

 

Altri presenti: Presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, Direttore Francesco Vergine

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione dell'esame della Proposta di Deliberazione PD391 del 23/10/2017 : Regolamento interno del Consiglio comunale. Modifiche ,integrazioni e nuova denominazione.

Verbale

SAMBO: alle ore 09.17 ,riscontrato il numero legale apre ai lavori di commissione con ll proseguimento dei lavori su modifiche ,integrazioni e nuova denominazione. Del Regolamento interno del Consiglio comunale , con riferimento all'articolo 16 e 17 .
MICHIELETTO: dichiara che l'attuale definizione dell'articolo 16 è stata ampliata rispotto alla precedente, dandone lettura: Art. 16 Mozione d'ordine e fatto personale. 1. Si è in presenza di mozione d'ordine quando un Consigliere/a intervenga al fine di richiamare il Consiglio al rispetto della legge e del regolamento ovvero sullo svolgimento della seduta. 2. Nella discussione delle mozioni d’ordine, dopo il relatore, ha la parola un oratore a favore ed uno contro la proposta, nei limiti di tre (3) minuti ciascuno. 3. Si è in presenza di fatto personale quando, in un precedente intervento, un oratore abbia espressamente citato un Consigliere/a censurandone la condotta, attribuendogli fatti non accertati od opinioni contrarie a quelle espresse, criticandone l'operato, il modo di comportarsi, le qualità fisiche o morali, od offendendolo. 4. L’intervento per fatto personale è volto a replicare alle affermazioni di cui al comma 3. 5. Sulla richiesta di intervento per mozione d'ordine o per fatto personale, il/la Presidente può concedere la parola nel limite di tre (3) minuti. Può altresì toglierla qualora chi l'ha avuta divaghi sull'argomento. 6. Le richieste di intervento per mozione d'ordine o per fatto personale hanno la precedenza nella discussione. Art. 17 Oggetti non iscritti all'ordine del giorno 1. Ove, successivamente alla convocazione, sorga la necessità di sottoporre al Consiglio nuove proposte di deliberazione o mozioni con carattere d'urgenza e non vi sia opposizione da parte di almeno un terzo (1/3) dei componenti, queste vengono iscritte all'ultimo punto dell'ordine del giorno nella parte ad esse dedicata. Per le proposte di deliberazione è necessario procedere alla convalida nella seduta successiva con apposita deliberazione.2. abrogato.
SAMBO: chiede se vi siano domande in merito ai due articoli letti.
DE ROSSI: ritiene generico quanto affermato al comma 1 dell'articolo17, non riscontrato sia legato ad un argomento preciso.
DAMIANO: ricorda che l'articolo 17 si applica i a tutte le proposte di deliberazioni o mozione.
GAVAGNIN: riprendendo il comme 3 dell'articolo 16 ritiene vi debba essere citato per nome e cognome il consigliere nel merito del "fatto personale".
DAMIANO:concorda che deve esserci specifica designazione del nome.
PELLIZZATO: considera che non puo' essere ristretto al solo nome e cognome quando risulta evidente ed inequivocabile il riferimento ad uno specifico consigliere. In merito all'articolo 17 chiede delucidazioni e ritiene si debba richiedere una inversione rispetto a quanto riportato nella proposta " non vi sia opposizione da parte di almeno un terzo (1/3) dei componenti" ma che vi sia opposizione da parte di un terzo dei componenti e di conseguenza il dovuto accoglimento della richiesta espressa.
TOSI:nel merito dell'articolo 16 ritiene che oltre allo specifico nominativo del consigliere sia inserito anche "il gruppo" dando cosi' modo ad uno dei componenti di poter replicare per tutelare l'eventuale denigrazione dell'area di comune appartenenza.
DAMIANO: afferma che se e' solamente nominale riguarda la spersona nello specifico e non il gruppo di appartenenza.
SAMBO: ritiene sia opportuno dare risposte ai quesiti emersi.
MICHIELETTO: ribadisce che, il comma 1 dell'art 16 riguarda le questioni attenenti la seduta in atto e se ci fossero eventuali dubbi interpretativi si potrebbe chiarire meglio il concetto.
DE ROSSI: ritiene che si debba intendere una definizione generica , anche memore di quanto accaduto in passato.
SAMBO: ritiene,pur condividendo il dubbio espresso,che non si possa trattare qualsiasi questione emerga durante la seduta dei lavori.
MICHIELETTO: ribadisce che la questione posta possa richiedere un intervento del Consiglio comunale per definire un intervento a favore o contro per poi richiedere una votazione ma che sia pertinente alla seduta di "quel momento in quella seduta ".
TOSI: propone di mettere una virgola al posto di " ovvero sullo svolgimento della seduta." come riportato la comma 1 dell'articolo 16.
SAMBO: chiede degli esempi di come negli anni siano state trattate le mozioni d'ordine e le tipologia ad essa collegate.

PERALE: ricorda l'iter di rinvio di una delibera in altra seduta di commissione oppure in Consiglio comunale e generalemtne trattati durante la seduta.
VERGINE: sintetizza ricordando si tratti di una mozione come le altre.
CENTENARO: afferma che la mozione d'ordine prescinde dal contenuto espresso.
FIANO: suggerisce al comma 1 della'rticolo 16 di riportare "e/o relativo al Regolamento".
VERGINE: cita la mozione d'ordine del regolamento della città di Torino, e su suggeriemtno della presidentre Sambo , anche della città di Firenze e quindi porpone si possa riscrive in altro modo il comma uno in discussione.
MENARDI: ricorda la contestualizzazione in riferimento alla seduta in corso nel rispetto della legge e dello stesso regolamento.
SAMBO: ricorda che nei citati regolamenti di Torino e Firenze meglio si adattano alla definizione richiesta.
DAMIANO: ritiene si debba riformulare la proposta scritta inerente il comma 1 della'rticolo 16.
TOSI: nel merito del comma 3 ritiene che al posto di "espressamente citato " sia modificato con "fatto riferimento".
DAMIANO: nel merito del richiesta dichiara di riservarsi in merito.
FIANO: nel merito dell'articolo 17 chiede se l'inserimentodegli " Oggetti non iscritti all'ordine del giorno[...]. vengono iscritte all'ultimo puntodell'ordine del giorno nella parte ad esse dedicata."
DAMIANO: ricoprda che la'rticolo 17 prevede solo l'inserimento mentre all'articolo 10 comma 3 della proposta di modifica del Regolamebnto si fa espresso riferimento alla "inversione [...] nella modifica dell'ordine di iscrizione di uno o più oggetti dell'ordine del giorno,[...] ".
LA ROCCA: sulla questione del "espressamento citato" ritiene assurdo far riferimento a nome e cognome in quando e' evidente a chi venga rivolta l'osservazione.
ROGLIANI: ritiene non necessario menzionare il nome e cognome di un consigliere ma di attenersi ad una definizione anche solo generica.
PELLIZZATO: ritiene che vi debba essere maggio chiarezza nel regolamentare la questione.
GAVAGNIN: ricorda che i consiglieri durante lo svolgimento del loro lavoro sono pubblici ufficiali.
SAMBO: ritiene si debba riformulare il comma in discussione considerando anche il ruolo ricoperto dala presidenza del consiglio.
DE ROSSI: in merito al "fotto personale" ritiene vi sia da parte dell'offesso possibilità di controbattere alle dichiarazioni di un collega.
FIANO: ricorda che in Consiglio dovrebbe prevalere la dialettica e nela caso di offese rivolte vi sono altri articoli specifici per gestire la situazione ed in merito al "fatto personale " ritiene sia argomentazione alla trattazione dell'ordine del giorno delal seduta.
GAVAGNIN: conferma che per quanto riguarda l'offesa vi è una regolamentazione esistente a tutela dela persona .

DE ROSSI: concorda che se l'offesa sia già disciplinata a codici e nomative ci si attenga alla loro aplicazione.

TOSI: ricorferma la propria proposta di inserire anche "il gruppo" e di dar modo al capogruppo di intervenire a difesa del consigliere offeso.
LA ROCCA: propone che al comma 3 dell'articolo16 ci si possa limitare a :"Si è in presenza di fatto personale quando, in un precedente intervento, un oratore abbia espressamente citato un Consigliere/a ." senza ulteriori riferimenti.
VERGINE: ricorda come in altri regolamenti sia riconosciuta alla presidenza del consiglio determinare il "fatto personale".
SCANO: ritiene ,che oltre ai risvolti penali ed al ruolo svolto dal presidente del consiglio, debba esserci modo alla parte offesa di poter dare immediata replica e lamenta che vi sia disparità di tempo negli interventi concessi a Sindaco ed assessori rispetto ai tre minuti concessi in replica ia consiglieri. Propone ,a seconda dei casi ,vi sia proporzionalità nel monitoraggio dei tempi concessi e che talvolta vi sia stata mancanza di intervento da parte della presidenza nel riportare alla correttezza negli interventi durante la seduta dei lavori.
CANTON: propone che a volte sia necessario dar tempo che si calmino i"bollori" e rientrare nei tranghi della corretta discussione da parte di tutti.

DE ROSSI: nel merito delle offese considera che si possa potenziare il potere di attivatre tassativamente il presidente del consiglio ad interrompere il corso dei lavori e rispristinare il corretto comportamento in aula.

LA ROCCA: concorda sul fatto di "abbassare l'emotività" ma ritiene si rischi di azzerare il diritto di replica e far modo che alla presidenza sia dato modo di gestire con correttezza gli interventi . Ritiene si debbano cancellare sia il comam 3 che 4 dell'articolo 16.
CANTON: considera che spetti alla presidente calmare gli animi durante i lavori del Consiglio.
TOSI: dichiara che la presidente debba intervenire tempestivamente al fine di prevenire eventuali "fatti personali".

DE ROSSI:ricorda che all'articolo 11 della proposta del nuovo regolamento si faccia riferimento ai compiti dela presidente del consiglio comunale.
VERGINE: propne si possa riportare gli articoli 11 ( Della direzione della discussione )e 13 ( Degli interventi nella discussione ) all'interno dell'articolo 16 per quanto riguarda il ruolo dei compiti della presidenza del consiglio.
PELLIZZATO: propone che si possa richiedere un ruolo anche al vice presidente del consiglio ed un ruolo da parte dell'ufficio di presidenza, ritenendo che l'articolo 11 dia esorbitanti poteri alla sola presidente.
SAMBO: chiede la ratio del'articolo 17 quando fa riferimento ad un terzo dei presenti.
MICHIELETTO: afferma interessare almeno un terzo dei 37 consiglieri componenti il consiglio e quindi che almeno 13 dei consiglieri assegnati si dichiarino contrari.
SAMBO: alle ore 10.50 chiude i lavori di seduta che proseguiranno in altra data.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-01-2019 ore 09:45
Ultima modifica 08-01-2019 ore 09:45
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