Logo della Città di Venezia
Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Commissioni consiliari > X Commissione > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

X Commissione - Verbale

Seduta del 31-07-2015 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Alessandro Vianello, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Luca Battistella, Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Silvana Tosi, Alessandro Vianello, Sara Visman, Alessio De Rossi (sostituisce Gianpaolo Formenti), Elena La Rocca (sostituisce Davide Scano), Giorgia Pea (sostituisce Chiara Visentin), Matteo Senno (sostituisce Ottavio Serena)

 

Altri presenti: Segretario Generale della Provincia di Venezia Stefano Nen.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del Commissario della Provincia di Venezia, Prefetto Cesare Castelli

Verbale

La presidente Locatelli, constatata la presenza del numero legale alle ore 10,25 sospende la riunione in attesa dell'arrivo del Commissario governativo Castelli ed alle ore 10.30 riapre la seduta con la presenza del segretario generale della Provincia Stefano Nen delegato dal commissario. Precisa che questa riunione rappresenta una prima tappa per fare un'analisi sul percorso istituzionale che porterà alla costituzione della città metropolitana tra i 44 comuni della ex provincia che dovrà continuare ad erogare alcuni servizi, ed a tal fine sarà necessaria la predisposizione di un piano strategico. Dà quindi la parola al segretario generale della provincia Stefano Nen.

NEN premette che lo statuto della città metropolitana sarà più vincolante di quello dei comuni; infatti c'è la possibilità di caratterizzare le funzioni programmatorie e di gestione; il rapporto tra istituzione e territorio valorizzando le autonomie presenti; avere la capacità di incidere sulle realizzazioni è piuttosto debole poiché queste sono di competenza della Regione. Tutto questo si deve fondare sul principio della volontarietà; lo statuto deve bilanciare i compiti del sindaco, del consiglio e della conferenza dei sindaci. Anche il piano territoriale generale è competenza della città metropolitana che potrà costruire i progetti solo per linee guida con il maggior consenso possibile. Ci sono poi due grosse questioni: la disponibilità di risorse e ricorda che la provincia è stata penalizzata fortemente con un prelievo 25-35 e 46 milioni negli ultimi anni. C'è un decreto che prevede il bilancio di previsione per il 2015-16 e 17; la seconda cosa riguarda il riordino delle competenze e funzioni date dalla legge ma anche quelle che assegnerà la regione ed il tutto dovrà essere accompagnato da congrue risorse delle quali però non si conoscono i criteri di assegnazione. C'è una sede di confronto che si chiama osservatorio.

Alle ore 10.39 esce il consigliere Scarpa A.

CROVATO afferma che Venezia sconta un anno di ritardo nella costituzione della città metropolitana; nel panorama italiano Venezia è diversa dalle altre città avendo una localizzazione diffusa e domanda se questo può essere un vantaggio.

NEN risponde che il vantaggio riguarda solo la possibilità di osservare le situazioni delle altre città ma che sono comunque diverse tra loro.

ONISTO chiede se ancora la formazione professionale è di competenza della città metropolitana.

NEN replica che tutte le competenze si sono affievolite per l'assenza di certezze dei finanziamenti; la Regione ha legiferato sul turismo di recente; la competenza sulla vigilanza è stata suddivisa tra tre istituzioni una parte rimarrà alla città metropolitana, una parte è trasferita ai comuni ed una parte sarà di altra istituzione; sui finanziamenti europei è la città metropolitana che dovrebbe attrezzarsi per captarli.

PELLICANI dichiara che la città metropolitana dovrebbe coinvolgere Padova e Treviso, questa legge comprende Bibione e non Mogliano Veneto molto più prossima a Venezia; occuparsi solo di caccia e pesca è molto limitativo, il piano strategico è fondamentale, la mobilità è un punto di forza; il confronto con la Regione sarà duro; sullo statuto il tema importante sarà la partecipazione non solo dei comuni ma anche delle presenze organizzate sui territori ed infine sarebbe importante che in capo alla nuova città ci fosse la gestione unica delle acque della laguna.

NEN spiega che ci sono regioni che hanno assimilato la città metropolitana alla vecchia provincia, altre invece hanno assegnato funzioni ben definite; la Regione deve valutare il valore della sussidiarietà nella gestione dell'area vasta. Oggi il sistema cambia perché le funzioni assegnate sono di programmazione e sarebbe complicato predisporre anche la relativa gestione.
LOCATELLI afferma che più che contrattare con la Regione è necessario condividere con questa istituzione ipotesi di lavoro.

LA ROCCA considera che il ritardo può tornare utile e dato che le altre realtà sono variegate, si potrebbe rintracciarne i modelli e definire una proposta condivisa e realizzabile.

NEN evidenzia anche la questione urbanistica e come verrà gestita e sottolinea l'importanza delle norme che indicano i principi del coordinamento.

FIANO rileva come la competenza sulla formazione rimane e pure quella sulle scuole superiori.

NEN a tal proposito riconferma che per la formazione professionale si è proceduto solo per gli atti obbligatori in quanto si è in attesa delle decisioni della Regione nel merito.

PELLICANI chiede se è possibile inserire nello statuto della città metropolitana norme che incentivino l'unione dei comuni e pure se si può intervenire per utilizzare i cospicui finanziamenti europei.

NEN spiega che esiste già una specifica norma (legge 56) che consente l'individuazione delle zone omogenee e come sia già previsto che il comune capoluogo abbia il compito di predisporre i progetti.

VISMAN domanda se il bilancio del nuovo ente comprenderà anche i debiti dei comuni ed eventualmente come saranno suddivisi e se è possibile garantire già nello statuto il divieto di mettere in atto queste operazioni.

NEN replica che il bilancio della città metropolitana è autonomo e non possono essere considerati i debiti dei comuni che ne fanno parte.

GAVAGNIN chiede cosa ne sarà degli agenti della polizia provinciale.

NEN precisa che inizialmente la Polizia provinciale era stata esclusa dalla legge 56 ma con la legge finanziaria il personale è stato soppresso per confluire nei comuni ma ora si sta procedendo per un ulteriore cambiamento che prevede per una parte di rimanere alle dipendenze della città metropolitana, una parte sempre in organico all'ente per specifiche funzioni ed altri ancora trasferiti ai comuni.

Alle ore 11.20 esce il consigliere Crovato.

LOCATELLI ringrazia il segretario Nen per l'esposizione e ricorda che è competenza della X commissione consiliare seguire lo sviluppo della città metropolitana che sarà ripreso dalla commissione dopo la pausa estiva; ricorda anche che il prossimo 9 Agosto sono state indette le votazioni per l'elezione del Consiglio della città metropolitana.

LAZZARO chiede quali saranno le competenza dei consiglieri comunali e quali quelle del nuovo ente.

NEN precisa che il comune di Venezia è al pari degli altri comuni e verrà mantenuta per tutti la propria autonomia, lo statuto è approvato dalla conferenza dei sindaci del nuovo ente.

SCARPA R. dichiara che la città metropolitana avrà poteri di coordinamento e programmazione mentre i comuni avranno il ruolo di gestione; i consiglieri eletti di Venezia dovranno fare riferimento ai consiglieri comunali del nostro comune; riguardo alla gestione unitaria delle acque della laguna ritiene difficile riuscire nell'intento essendo troppi gli enti competenti.

LOCATELLI sostiene che la città metropolitana dovrà fare da coordinamento e realizzare sinergie tra i singoli comuni per sviluppare nuovi servizi od ottimizzare quelli già erogati dai vari comuni, serve a tutti uno sforzo mentale verso una nuova visione del territorio, più ampia e meno particolaristica e, dopo aver ringraziato il segretario della provincia Nen per la disponibilità dimostrata, dichiara chiusa la riunione alle ore 11.35

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 10-09-2015 ore 13:15
Ultima modifica 10-09-2015 ore 13:15
Stampa