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I Commissione - Verbale

Seduta del 12-04-2018 ore 11:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin, Barbara Casarin (sostituisce Marta Locatelli), Alessio De Rossi (sostituisce Paolino D'Anna), Bruno Lazzaro (sostituisce Andrea Ferrazzi), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Silvana Tosi (sostituisce Giovanni Giusto)

 

Altri presenti: Presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, Direttore Francesco Vergine

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione dell'esame della Proposta di Deliberazione PD391 del 23/10/2017 : Regolamento interno del Consiglio comunale. Modifiche ,integrazioni e nuova denominazione.

Verbale

SAMBO: alle ore 11.22 riscontrato il numero legale , apre ai lavori di commissione affrontanto l'articolo 9 della proposta di modifica del Regolamento del Consiglio Comunale. Riprende il comma 1 dell'articolo :"Le mozioni possono essere presentate da ciascun consigliere alla Segreteria generale in formato digitale.[...]" chiedendo se sia possibile presentarle in cartaceo qualora vi fosse una particolare urgenza.
DAMIANO: con riferimento al comma 1quarter " Durante la seduta del Consiglio comunale, nuove mozioni, aventi motivato carattere d'urgenza, valutato dal/la Presidente, possono essere presentate alla Segreteria generale. [...]", ritiene si debba valutare la proposta da parte della Presidente Sambo.
FIANO: chiede se le mozioni siano equiparate agli emendamenti.
DAMIANO. Risponde che possono esserlo solo quelli collegati alla mozione, ma ritiene si possa valutare una eventuale modifica.
LA ROCCA: ritiene che nel comma 1 vi sia un restringimento dell'ambito della mozione stessa.
VERGINE: afferma che la deliberazione viene intesa come ambito della dimostrazione di volontà.
LA ROCCA: chiede spiegazioni sulle attività svolte dall'Ente.
DE ROSSI: ricorda che l'argomento è stato precedentemente trattato.
MICHIELETTO: conferma che l'Ente possa promuovere azioni anche riguardanti altri enti e dichiara che la definizione sia restringente solo per l'ambito della mozioni stesse.
LA ROCCA: ritiene opportuno fare un esempio di mozioni riguardante altro ente.
LAZZARO: lamenta che altri Enti "non si sa quanto ascoltano" ciò che il Comune esprime.
DE ROSSI: ritiene ci si debba attenere su "quanto possiamo fare" per il mandato ricevuto dai cittadini.
SAMBO: nel merito del comma 5 chiede perchè sia stato usato il termine "trattazione" ( " 5.Durante la trattazione delle mozioni in Consiglio [...]" e quale sia la scelta politica degli "interventi, entrambi comprensivi delle dichiarazioni di voto, dei Consiglieri, nel limite di tre (3) minuti ciascuno."
MICHIELETTO: spiega che "trattazione" sia da ritenersi termine più chiaro e che per quanto riguarda la procedura della mozione riguarda l'illustrazione da parte del proponente e la procedura di intervento comprensiva di voto sia la medesima come "già accade". Ricorda che la Giunta può intervenire come ritiene opportuno.
LA ROCCA: in riferimento all'1 quarter "carattere d'urgenza" chiede quali siano i requisiti oggettivi che ne definiscono l'urgenza stessa e sulla "decadenza" dell'atto quale sia la ratio che ne determina la decadenza stessa.
DAMIANO: ricorda che in caso di assenza del proponente avviene la prevista "decadenza" e deve essere appunto presente se vuole sia trattata ed evidenzia il senso di responsabilità "di ognuno".
SCANO: chiede se sia sostenibile un intervento inteso come parere e non sia specificato chi debba intervenire in conclusione dei lavori lamentanto una ingerenza impropria da parte della Giunta. Inoltre chiede se vi sia al vaglio di legittimità della mozioni da parte delal Segreteria Generale con i dirigenti di competenza.
VERGINE: ribadisce che al comma 1 quarter il "carattere d'urgenza" si riferisce ,su indicazione del proponente secondo una valutazuione espressa dal Presidente del Consiglio e ramemnta che non vi siano criteri specifici sullurgenza e che dovrebbero comunque essere una eccezione. Nel caso di assenza del proponente la mozione avviene quanto proposto nel come 6 bis "6 bis. Ai fini della discussione è considerato proponente della mozioneil primo firmatario. Qualora quest'ultimo non sia presente puòessere sostituito da un altro dei firmatari." , mentre al comma 5 riprende quanto riportato nella richiesta di modifica "[...] A conclusione del dibattito è altresì possibile un intervento da parte della Giunta.". Nel caso di mozioni collegate afferma che non vi sia una norma specifica relativa al collegamento tra mozioni e sia anche difficile riscontrare criteri che possano "definire un collegamento".
SAMBO: apre al dibattito in aula in merito all'articolo in illustrazione.
FIANO: chide nel merito del comma 1 quarter siano concessi al firmatario l'atto almeno 5 minuti di intervento.
LAZZARO: anch'esso ritiene che 3 minuti siano pochi.
PELLIZZATO: nel merito delle mozioni lamenta che spesso non siano trattate non perchè vi sia assente il proponente ma perchè non e' dato modo di trattarle e perciò propone una calendarizzazione della attività del Consiglio Comunale.
SCANO: nello specifico del comma 1 ritiene superflua la definizione di mozione e lamenta che le mozioni ritenute inamissibili politicamente subiscano una pregiudiziale politica se non ammesse poi al voto.
LA ROCCA: lamenta una autoriduzione dell'ambito della competenze del Consiglio Comunale imposte dagli stessi consiglieri, come limitante sia attribuire solo 3 minuti a disposizione.
VISENTIN: ritiene che in solo 3 minuti sia dato modo di esprimersi in modo piu' conciso e chiaro focalizzando il "messaggio" al fine di rendere fruttuoso il dibattito.
PELLIZZATO: conferma che i 5 minuti a disposizione siano indispensabili e che la btrevità degli interventi possano "impoverire" il dibattito.
SAMBO: nel merito dell'articolo 9 riscontra delle criticità a cui seguiranno degli emendamenti e propone di stabilire una volta al mese di smaltire le gicenze depositate mentre sulla questione dei minuti ritiene siano necessari 5 al proponente e mantenere i 3 minuti per eventuali interventi, con tempi più ridotti. Sulla questione dell'ultimo comma ( 9. Qualora le mozioni siano iscritte all’ordine del giorno del Consiglio da oltre diciotto (18) mesi, esse decadono.) ritiene si possa riproporle e ripresentarle.
DE ROSSI: pone attenzione al problema delle argomentazioni complese che emergono sulle relazioni dei proponenti e sulla questione relativa ai tre minuti a disposizione.
SAMBO: ritiene si debba fare comunque un distinguo nei casi riguardante i lavori di commissione per quanto riguarda l'illustrazione delle mozioni.A conclusione dei lavori alle ore 13.04, aggiorna alla prossima seduta .

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-01-2019 ore 10:01
Ultima modifica 08-01-2019 ore 10:01
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