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I Commissione - Verbale

Seduta del 29-03-2018 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Enrico Gavagnin, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ermelinda Damiano (convocato), Alessio De Rossi (sostituisce Chiara Visentin), Giancarlo Giacomin (sostituisce Marta Locatelli), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Renzo Scarpa (sostituisce Ottavio Serena), Silvana Tosi (sostituisce Giovanni Giusto), Sara Visman (sostituisce Davide Scano)

 

Altri presenti: Presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, Direttore Francesco Vergine, funzionario Tiziano Michieletto.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione dell'esame della Proposta di Deliberazione PD 391 del 23/10/2017: Regolamento interno del Consiglio comunale. Modifiche, integrazioni e nuova denominazione.

Verbale

SAMBO: riscontrato il numero legale apre, alle ore 10.01, ai lavori di commissione con all'ordine del giorno : art 7,7bis e 7ter dalla tabella comparata del Regolamento interno del Consiglio Comunale, ricorda che saranno discussi gli articoli ed a seguire la trattazione in ambito politico da parte dei consiglieri.

PELIZZATO: pone attenzione su alcuni aspetti: questione riportata nel precedente regolamento in cui la mancata risposta ad interrogazioni entro i prefissati 30 giorni comportava un richiamo morale da parte della presidenza con lettera di rammarico,mentre nella nuova formulazione del regolamento non si riscontra quanto riportato dall'art. 8 bis (Art. 8/bis (*)Mancata risposta1.Qualora il Sindaco e gli assessori non rispondano alle interrogazionie/o interpellanze nei terminiprevistidall’art. 8/bis dello Statuto [...] il/la Presidente invierà a nome del Consiglio, una lettera di deplorazione e rammarico), propone sia rinserita la nota di rammarico nel nuovo regolamento.

I consiglieri Tosi,Lazzaro e Gavagnin concordano con tale proposta.

DE ROSSI: afferma che non e' mai accaduto si sia dovuti ricorrere alla lettera di rammarico.

VERGINE: afferma che in passato accadeva su richiesta del proponente.

DE ROSSI: dichiara che se si tratta di un automatismo puo' essere mantenuto nel regolamento.

PELIZZATO: teme che un eventuale scatto automatico potrebbe risultare troppo frequente, propone che sia inserita un atto di deplorazione per la mancata risposta dopo i 30 giorni previsti, anche per inviare un messaggio regolamentato che il Consiglio stesso di attenersi ad un dovere da parte dell'assessore convocato.

DE ROSSI: nel ritenere tale formula un automatismo lamenta che possa comunque far sorgere eventuali complicanze.

GAVAGNIN: ritiene che il proponente passati i 30 giorni sia legittimato a chiedere cosa accade al proprio atto, superati i termini e ritiene che sentiti eventualmente i capigruppo ,venga inviata richiesta al/alla presidente ad intervenire sull'eventuale lamentela del proponente.

SCARPA R: ricorda che allo stato attuale e' regolamentato che il/la presidente ,su eventuale segnalazione, possa intervenire su chiunque ,sindaco compreso e non puo' esimersi dal mancato intervento e nel caso dei previsti 30 giorni, e nell'accertarsi dei motivi dell'eventuale ritardo e giungere ad inviare una lettera di segnalazione.

DE ROSSI: pone una questione alla presidente in carica ,chiedendo se possa intervenire autonomanente su tanti altri temi.

DAMIANO: lamenta vi sia una confusione di base e ricorda che la lettera di ramamrico e' atto astremo e che di solito tende a comunicare ai presidenti di commissione eventuali ritardi e comunque già accade che vi siano segnalazioni da parte della presidenza del consiglio .

SCARPA: dichiara che risulta invece comunque grave il ritardo anche dopo mesi senza che il Consiglio Comunale intervenga.

VISMAN: ritiene che in caso della scadenza dei 30 giorni, senza che debba partire la lettera di rammarico , ma ritiene vi sia un richiamo a quell'assessore che non si rende reperibile nemmeno in Consiglio abdicando ai propri doveri amministrativi e chiede quindi un sollecito da parte della presidenza.

SAMBO. Prosegue i lavori con la trattazione degli articoli 7,7bis e 7 ter.

TOSI: ribadisce la propria contrarietà in merito ai termini dei 30 giorni e fa notare la differenza tra risposta scritta ed orale nel caso delle interrogazioni e ritiene che in entrambe i casi devono essere trattate secondo la tempisticva prevista.

LA ROCCA: ritiene sia ,nel merito dell'articolo 7 la reintroduzione sia di interpellanze che delle interrogazioni mentre si dice concorde su quanto menzionato nell'articolo 8bis del precedente regolamento ed invece propone l'abrogazione in quello attuale. Si dichiara contraria al limite temporale prefissato in tre minuti preferendo siano necessari almeno cinque e conclude nel merito alla richiesta di risposta scritta che sia poi pubblicata ed essere accessibile a tutti.

DE ROSSI: ricorda che gli aspetti degli articoli in trattazione sono stati affrontati anche in altre commissioni e che a metà del percorso generale saranno indicate le "nostre" considerazioni in merito.

SCARPA R.: considera la cancellazione delle interpellanze ,confluite nelle interrogazioni , comunque sempre mantenedo la modalità di discussione in commissione.

SAMBO: ricorda che interrogazioni e interpellanze vengono integrate e ci si è attenuti nel nuovo articolo 7 a quanro espresso nel regolamento della Camera del Senato. Riprendendo l'articolo 7 ter - Interrogazioni con richiesta di risposta scritta- ritiene importante che vi sia una risposta scritta essendo spesso riportati dei dati specifici richiesti nella stessa interpellanza e nel merito ad una mancata risposta da parte dell'assessore venga solleditato con atto morale e ricorda che oltre ai tempi tecnici vi sia intenzionale mancanza a voler rispondere al proponente.

VISMAN: si dichiara perplessa e non ritiene opportuno che un assessore possa delegare qualcuno in sue vece. Inoltre ritiene importante la risposta scritta per le richieste espresse dal proponente e considera inadeguati i 3 minuti a disposizione per poter intervenire.

LA ROCCA: nel merito del terzo comme dell'articolo 7 -Le interrogazioni sono presentate informato digitale alla Segreteria generale che, le trasmette al/la Sindaco, ovvero all'Assessore/a competente cui l'interrogazione siriferisce.- per accertare la dovuta competenza e considera opportuno trovare una adeguata definizione per quanto riguarda il termine indicante la interpellanza/interrogazione.

SCARPA R: consideranto i tempi determinati alla discussione considera i prevuisti 3 minuti sia inevitabilemente superati , come spesso accade e propone alla presidente di ampliare il tempo a disposizione dei consiglieri.


SAMBO: proseguendo sull'ordine del giorno della commissione propone sia data lettura dell'articolo 9 -Mozioni.

MICHIELETTO: legge la nuova formulazione dell'art 9 dal testo comparato :
1. La mozione è atto volto,come strumento di indirizzo, a promuovere una deliberazione da parte del Consiglio in materie di competenza dell'amministrazione comunale e su questioni attinenti l'attività dell'Ente.Qualora approvata, la mozione diviene “Atto di indirizzo del Consiglio comunale”.
1 bis. Le mozioni possono essere presentate da ciascun consigliere alla Segreteria generale formato digitale. Sono iscritte nell’apposita parte seconda dell’ordine del giorno e sono, di norma, esaminate e discusse dopo le proposte di deliberazione.(spostato e modificatoda comma 6 di questo articolo 9)
1 ter. Le mozioni collegate alle proposte di deliberazione devono essere presentate alla Segreteria generale per la loro trattazione in Consiglio comunale non oltre quarantotto (48) ore prima dell'orario di convocazione della seduta. Esse sono trattate nella seduta di Consiglio immediatamente dopo le proposte alle quali siriferiscono.
1 quater. Durante la seduta de Consiglio comunale, nuove mozioni, aventi motivato carattere d'urgenza, valutato dal/la Presidente, possono essere presentate alla Segreteria generale. Qualora considerate urgenti dal/la Presidente, dette mozioni potranno essere esaminate e discusse nella stessa seduta in cui sono state presentate, secondo quanto disposto dall'articolo 17. Qualora il/la Presidente non valutasse il carattere d'urgenza delle mozioni presentate le stesse verranno iscritte all'ordine del giorno della successiva seduta.
2. Abrogato
3. Abrogato
4. Mozioni relative a fatti o argomenti identici o strettamente connessi, formano oggetto di una sola discussione.
5. Durante la trattazione delle mozioni in Consiglio comunale sono previsti la relazione del proponente e gli interventi, entrambi comprensivi delle dichiarazioni di voto, dei Consiglieri, nel limite di tre (3) minuti ciascuno. A conclusionedel dibattito è altresì possibile un intervento da parte della Giunta.(Nuovo comma - Delib. C.C. n.120 del 1.7.2002)
5 bis. Sulle mozioni è ammessa lapresentazione di emendamenti previamente depositati in Segreteria generale. Il Consiglio procede alla votazione della mozione emendata solo se proponente la mozione abbia espresso parere favorevole all'emendamento stesso.
6. Abrogato
6 bis. Ai fini della discussione è considerato proponente della mozione il primo firmatario. Qualora quest'ultimo non sia presente può essere sostituito da un altro dei firmatari.
6 ter. Se nessuno dei Consiglieri firmatari la mozione è presente alla seduta nella quale la mozione è trattata, questa viene dichiarata decaduta dal/la Presidente salvo che il Consiglio deliberi di procedere comunque alla trattazione.
7. Le mozioni che risultino sottoscritte da tutti i/le Capigruppo consiliari sono iscritte ai primi punti della parte seconda dell’ordine del giorno del Consiglio e poste in votazione senza relazione ed interventi. (Nuovo comma - Delib.C.C. n.120 del 1.7.2002)
8. Qualora le mozioni siano iscritte all’ordine del giorno del Consiglio da oltre tre (3) mesi, il/la Presidente le pone in votazione, con la sola relazione del proponente, salvo diversa richiesta di metterle in discussione, da presentare entro l'inizio della seduta, sottoscritta da almeno un terzo(1/3) dei componenti il Consiglio e senza votazione. Tale richiesta ha valore esclusivamente per la seduta nella quale viene presentata.
9. Qualora le mozioni siano iscritte all’ordine del giorno del Consiglio da oltre diciotto (18) mesi, esse decadono.

SAMBO: apre al dibattito.

VISMAN: nel riprendere il comma 1 dell'art. In merito alla definizione della competenze del Consiglio Comunale chiede siano forniti degli esempi pratici.

CENTENARO: chiede se nel caso di proposta di emendamento e viene chiesto di trasformarlo in mozione e' direttamente collegato e come tale deve essere trattato. E nel caso del comma 4 - Mozioni relative a fatti o argomenti identici o strettamente connessi, formano oggetto di una sola discussione -come vengono trattate singolarmente .

TOSI: ritiene nel caso dell'ar 4 ter comma 1 chiede siano stabiliti dei criteri di urgenza e che siano fissate dalla presidenza le eventuali urgenze.

DE ROSSI: ritiene sia necessario far sintesi dei lavori di commissione per concludere l'iter entro la stagione estiva per quanto riguarda le procedure di discussione del Regolamento in essere.

COTENA: chiede come mai nel caso del'art 9 -Qualora le mozioni siano iscritte all’ordine del giorno del Consiglio da oltre diciotto (18) mesi, esse decadono- sia stato fissato un tale termine temporale.

VERGINE: illustra che l'art 9 cerca di far sintesi , considerando quanto e' avvenuto in passato, sintetizzando la procedura. In merito alle mozioni di competenza dell'Ente comunale ricorda che,a tutela degli interessi della comunità, vi sono materie essenziali al quale per legge il Comune non puo' abdicare e sono funzioni irrinunciabili dell'Ente stesso. Nel caso dell'art. 1 ter e quarter si deve intendere l'introduzione della regola di semplificazione ed organizzazione generale per evitare la confusione che si genera durante la seduta.

DAMIANO: nel merito dell'art 1 quarter ritiene si debba inserire "se non è richiesto" la trasformazione di emendamenti in mozioni.

VERGINE: auspica ,non essendo un automatismo, si possa giungere ad una soluzione della questione.

DE ROSSI: ritiene ci si debba attenersi ad integrazioni che vanno riportate quale filtro ed inserire nelle mozioni ,che ripropongono emendamenti, con espressi pareri negativi.

TOSI: chiede quali criteri determinano l'urgenza dell'atto .

SAMBO: per ulteri approfondimenti ritiene che i lavori di prosecuzione riguardante l'articolo 9 saranno calendarizzati e chiude ai lavori dell'ordine commissione alle ore 11.49.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-01-2019 ore 09:36
Ultima modifica 08-01-2019 ore 09:36
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