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I Commissione - Verbale

Seduta del 22-03-2018 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin, Maurizio Crovato (sostituisce Giorgia Pea), Ermelinda Damiano (convocato), Alessio De Rossi (sostituisce Marta Locatelli), Bruno Lazzaro (sostituisce Andrea Ferrazzi), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Silvana Tosi (sostituisce Giovanni Giusto), Sara Visman (assiste)

 

Altri presenti: Presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, Direttore Francesco Vergine, Funzionario Tiziano Michieletto.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione dell'esame della Proposta di Deliberazione PD 391 del 23/10/2017: Regolamento interno del Consiglio comunale. Modifiche, integrazioni e nuova denominazione.

Verbale

SAMBO: : alle ore 09.49.01, constatato il numero legale e dando lettura dell'ordine del giorno riguardante la Prosecuzione dell'esame della Proposta di Deliberazione PD 391 del 23/10/2017: Regolamento interno del Consiglio comunale. Modifiche, integrazioni e nuova denominazione, su questioni e domande inerenti l'art 7 bis Interrogazioni con richiesta di risposta orale e question time .

PELLIZZATO: nel merito del comma due del menzionato ar 7 bis , evidenzia che viene data una scadenza temporale senza che siano discusse entro 30 giorni come riportato nel precedente ex comma 4 del precedente art 7 e si rende necessario apportare la dicitura "devono essere trattate".

FIANO: considera il comma 2 restrittivo nella sua nuova definizione e chi non svolge in qualità di presidente di commissione entro la data dei 30 giorni la discussione della interpellanza significa elimanere il lavoro di competenza della commissione stessa.

 PELLIZZATO: riporta che verrà tutto spostato nel question time e si rischia cosi' di scavalcare il ruolo svolto dalle commissioni

CENTENARO: manifesta perplessità che sono emerse nei precedenti interventi e ritiene sia necessaria una riflessione in merito.

LAZZARO: ricorda l'impossibilità di poter dare una risposta entro 30 giorni e chide delucidazioni, rivolgendosi al dott. Vergine, diquante discussioni avvengano in un mese e di conseguenza di pensare attentamente a come si vuole procedere.

DE ROSSI: titiene necessaria una riflessione e chide vi sia una risposta in commissione apposita, con il contributo sia di tecnici e valutare un possibile emendamento per fare la dovuta sintesi.

VISMAN: lamenta il rischio che le interrogazioni scritte possano andare in question time e che la risposta possa arrivare da un delegato da parte dell'assessore di riferimento.

SAMBO: prega i consiglieri di attenersi alle domande.

SCANO: chiede. Con riferimento al dott. Vergine, come si possa semplificare la procedura ed ootenere che la risposta da parte di un assessore sia pubblicata sul web .
VERGINE: ritiene che la proposta di modifica degli atti ispettivi incida sulla tipologia degli atti , pur cambiando le modalità i tempi di risposta non cambiano stando all'art 43 del Testo Unico degli Enti Locali (DUEL) mentre i 30 giorni di risposta sono una regola fissata ed il Consiglio Comunale cerca di fare una esemplificazione e comunque viene svolto il lavoro di commissione. I termini rimangono gli stessi e non possono esserci sanzioni agendo in ambito politico e quindi si tratta di una modalità sulle scelte del Consiglio che viene semplificato pur attenendosi alla prassi dei lavori di commissione.

MICHIELETTO: riferendosi alla domanda posta dal cons Scano, dichiara che e' possibile estrapolare risposte orali ed inserirle come risposte nella pagine pagine didicate allatto riportato di quanto detto in Consiglio.

SAMBO: chiede chiarimenti del significato di "un delegato".

VERGINE: si intende un delegato di un altro assessore oppure di un tecnico.

VISMAN: pone la questione se il delgato abbia la giusta competenza a rispondere e chieste delucidazioni sia in grado di poterlo fare.

VERGINE: ribadisce che il delegato debba essere in grado di poter dare le adeguate risposte e non sia un incaricato con competenza generica.

SAMBO: chiede fino a che punto un delegato possa rispondere di una scelta politica. Inoltre ,sempre attenendosi al comme due dell'art 7 bis ritiene necessaria una formulazione temporale anche dal punto di vista giuridico ed infine al comma tre cosa si intende esattamente per "procedura del question time".

TOSI: esprime la propria contrarietà che la risposta non avvenga entro i 30 giorni riportati dal comma in questione.

DAMIANO: richiede che eventualmente come Gruppi vengano inviate le proposte poste dai consiglieri.

VERGINE: nel merito del comma due art 7 bis ritiene che se si vuole che l'atto rimanga di competenza delal commissione si possa semplicemente riportare "su richiesta del proponenete" .

DE ROSSI: ritiene interessante quale proposta , consentendo la responsabilizzazione sull'urgenza della proposta del proponente.

PELIZZATO: pone attenzione al comma quattro "...una volta iscritte nell'apposito elenco
allegato all'ordine del giorno del Consiglio,..." passino ai Gruppi politici e alla Presidenza se trasttarle in quale Consiglio . Ritiene che quanto proposto "non sia un automatismo".

MICHIELETTO: conferma che l'iter sia la trattazione in commissione e di seguito secondo la procedura prevista.

PELIZZATO: ritiene sia meglio ripristinare l'ex art 8 . abrogato nella tabella comparata in discussione.

VISMAN: considera che un atto scaduto dopo i 30 giorni si debba , attraverso i capogruppi, decidere quali inserire anche se si corre il rischio che un atto possa essere trattato con una tempistica superiore ai 30 giorni.

SAMBO: opportuno dare una spiegazione al concetto espresso di automatismo.

DAMIANO: conferma che il menzionato comam 2 si debba considerare già un automatismo.

VERGINE: conferma che è automatico che entra nell'ordina del giorno del Consiglio ma che sarà poi la presidenza , con i capigruppo, decidere la procedutra da attuare e non si viene a garantire che possano essere inserite nel primo Consiglio previsto.

SAMBO: afferma che potrebbero essere inserite come avviene per l'ordine della mozioni.

VERGINE: riconferma che la procedura sarà come da automatismo.

MICHIELETTO: come gia' riportato nell'articolo in questione.

VISMAN: chiede quanti atti saranno trattati prima del Consiglio.

MICHIELETTO: ricorda che nel comma quattro che il numero delle trattazioni saranno decise dagli stessi capigruppo.

SAMBO: con riferimento all'art. 7 Ter " Interrogazioni con richiesta di risposta scritta" chiede se vi è la possibilità di andare direttamente in Consiglio.

PELLIZZATO: considera se una interrogazione con risposta scritta diventi poi orale una volta portata ibn commissione.

LA ROCCA: nel citare il comma due dell'art 7Ter vuole comprendere la motivazione del rinvio ,se si tratta di una questione formale oppure sostanziale e se non vi siano conseguenze di merito. Pone il quesito di quanti rinvii ci possono essere e quale criterio viene adottato.

DE ROSSI: sulla questione di attribuzione della competanza chide in merito ai termini quando partono.

VISMAN: ritiene sia da fare una distinzione tra risposta scritta e quella orale , e se poi seguono il medesimo risultato quando la facoltà è di ricevere risposta orale o scritta.

SCANO: lamenta che non vi è mai giustificato del rinvio.

MICHIELETTO: procede alla lettura dell'abrogato art 8 presente nella tabella comparata in discussione.

VERGINE: ricorda che nella proposta attuale , riportata dall'art 7Ter che la comunicazione scritta sia motivata sul rinvio , che ritiene che tale proposta sia garantista per il proponente l'interrogazione. Prosegue affermando che al comma tre si consente al consigliere proponente di avere risposta verbale in aula e non scritta . Ribadisce la questione legata all'automatismo altrimenti si rende necessario intervenire sul Regolamento stesso.

MICHIELETTO: riferendosi alal questione delal decorrenza dei termini da quando viene presentato l'atto di introdurre ,da parte dell'assessore entro 5 giorni a chi attribuire la comptenza dell'atto .

FIANO: sull'art 7 Ter condivide la prima parte mentre ritiene opportuno togliere il comma tre dello stesso articolo.

VERGINE: ribadisce che si tratta di una modalità al fine di tutelare il proponente.

VISMAN: considera il terzo comma non velocizzi la risposta con il rischio che siano inviate direttamente in Consiglio.

LA ROCCA: nel considerare che almeno un 15% delle interpellanze siano evase nei tempi previsti chiede se si debba ritenere evasa una volta ottenuta la risposta in commissione. E sulla "non competenza" e' possibile ottenerla in tempi brevi al fine di poterla affidare a chi di competenza.

SAMBO: ritiene sia necessario rivedere il sistema e dividere tra quelle che richiedono risposta scritta e verbali ,oltre a scorporare quelle di "non comptenza".

DE ROSSI: ritiene che l'atto ispetti possa contenere piu' assessori per consentire chi eventualmente possa gestire la questione oppure inviarle con automatismo.

MICHIELETTO: ricorda che l'interrogante sceglie l'assessore e la commissione in quale intende avere risposta in base ai referati di competenza e nel caso di atti riguardanti più commissioni venga convocata una congiunta in una unica commissione dando l'onere al proponente a chi riferirsi.

VISMAN: con riferimento al comma quattro dell'art 7 chiede come vengono trattate le interrogazioni.

MICHIELETTO: riconosce che vi sia un problema di rendere l'appicativo usato di poter tradurre quanto riportato dal Regolamento e nel caso di delega sarà da inviare al Sindaco il referente alla trattazione di competenza.

VERGINE: ritiene che nei casi dubbi per alcune materie sia necessaria una delega da parte del Sindaco .

DAMIANO: riprende quanto riportato nel comma quattro : Le interrogazioni relative a fatti o
argomenti identici o strettamente connessi formano oggetto di una sola discussione."
.

DE ROSSI: propone a tutela del richiedente una modifica dell'art 7 Ter con obbligo di consegnare ai consiglieri la risposta scritta al primo Consiglio utile.

TOSI: afferma che non comprende la necessità di quanto espresso.

DE ROSSI: puntualizza che nel sucessivo Consiglio l'assessore debba dare una risposta scritta su scelta dei capogruppi stessi.

VERGINE: ritiene possa essere una proposta da valutare nel caso un assessore non comptente per materia vi sia l'intervento del Sindaco che darà la delega opportuna e questo puoì' essere ina taluni casi parziali e che sia necessario studiare come proposta.

CANTON: ritiene sia necessario licenziare la delibera in in consiglio visto la tempisticca prolungata dei lavori della commissione in corso.

PELLIZZATO: ritiene che vi sia il tempo necessario per attuare i lavori di comptenza della commissione stessa.

CANTON: lamenta tempi troppo dilungati.

DE ROSSI: confida sul rendere piuì snelli i tempi di lavoro della commissione pur riconoscendone l'importanza.

ONISTO: propone di stabilire entro l'autunno quale scadenza temporale dei lavori di commissione.

LAZZARO: ritiene che la democrazia consenta di procedere con criterio nei tempi che sono necessari.

SAMBO: alle ore 11.38 chiude i lavori di commissioni, rinviando al proseguimento secondo il calendario previsto.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-01-2019 ore 09:50
Ultima modifica 08-01-2019 ore 09:50
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