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VI Commissione - Verbale

Seduta del 04-07-2018 ore 09:30
congiunta alla IX Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Emanuele Rosteghin, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Luca Battistella, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Enrico Gavagnin, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Emanuele Rosteghin, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Sara Visman, Giancarlo Giacomin (sostituisce Gianpaolo Formenti), Bruno Lazzaro (sostituisce Nicola Pellicani), Silvana Tosi (sostituisce Maika Canton)

 

Altri presenti: Sindaco Luigi Brugnaro, Direttore Maurizio Carlin, Direttore Affari Istituzionali Fondazione Giorgio Cini - Renata Codello

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Visita alla Fondazione Giorgio Cini e alle mostre sull'Isola di San Giorgio.

Verbale

La VI Commissione (congiunta alla IX Commissione) è convocata mercoledì 4 luglio 2018 alle ore 09:30 presso Isola di San Giorgio - Fondazione Giorgio Cini - con il seguente ordine del giorno:
1. Visita alla Fondazione Giorgio Cini e alle mostre sull'Isola di San Giorgio.

PELLEGRINI: alle ore 09.35 e constatato il numero legale,in qualità di presidente della IX Commissione, apre ai lavori di commissione.

CODELLO: in veste di Direttore Affari Istituzionali dell Fondazione Giorgio Cini, nel riportare i saluti del Direttore Generale ,illustra la storia dell'isola e della stessa fondazione, come riportato nel sito della Istituzione - http://www.cini.it
La Fondazione Giorgio Cini fu istituita da Vittorio Cini, in ricordo del figlio Giorgio, con lo scopo di restaurare l’Isola di San Giorgio Maggiore, gravemente degradata da quasi cento cinquant’anni di occupazione militare, di reinserirla nella vita di Venezia e di farne un centro internazionale di attività culturali.“La Fondazione ha per scopo di promuovere il ripristino del complesso monumentale dell’isola di San Giorgio Maggiore e di favorire la costituzione e lo sviluppo nel territorio di essa di istituzioni educative,sociali, culturali ed artistiche, occorrendo in collaborazione con quellecittadine già esistenti”.La rilevanza dell’impresa, una delle maggiori – come iniziativa privata – del XX secolo, è testimoniata, oltre che dall’investimento iniziale per il restauro, dalle manifestazioni promosse e ospitate e dal patrimonio, soprattutto artistico, che è conservato alla Fondazione sull’Isola e dal 1984 anche presso la Galleria di Palazzo Cini a San Vio.La Fondazione oltre alle proprie attività di ricerca, mostre e convegni, spettacoli e concerti, accoglie congressi e convegni di qualificate organizzazioni scientifiche e culturali e ospita iniziative di assoluta importanza nel campo dei rapporti internazionali (in primis i due incontri dei G7 svoltisi nel 1980 e nel 1987).La presenza dei maggiori intellettuali ed artisti, nonché di personalità della politica e dell’economia e il ricordo che ne serbano gli studiosi e gli ospiti che l’hanno frequentata sono un’ulteriore testimonianza del ruolo della Fondazione Giorgio Cini. La Fondazione Giorgio Cini fu istituita nell’aprile del 1951 sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, la quale fu concessa dal Demanio a fronte dell’impegno di restaurare e riportare all’antico splendore l’ex monastero benedettino facendone un centro di istituzioni culturali, artistiche, sociali ed educative.
Dopo centocinquanta anni di occupazione militare, gli spazi dell’ex monastero di San Giorgio versavano in condizioni disastrose. L’intervento di restauro filologico consentì di ricostruire le sale più importanti del complesso monumentale, riportandole all’aspetto originario: tornarono così a risplendere la Biblioteca del Longhena, il Cenacolo Palladiano, il Chiostro del Palladio e il Chiostro del Buora.Per affrontare la situazione socialmente disagiata e povera nelle tradizionali forme di educazione e di istruzione del dopoguerra, la Fondazione creò: il Centro Marinaro, il Centro Arti e Mestieri e il Centro di Cultura e Civiltà.Fu istituita la “Scuola di San Giorgio per lo studio della Civiltà Veneziana” ispirata al modello degli istituti per advanced studies dei paesi anglosassoni; con la funzione di centro propulsore, catalizzatore e coordinatore di iniziative e ricerche scientifiche.
La Scuola era costituita da quattro Istituti: l’Istituto di Storia dell’Arte, l’Istituto di Storia delle Lettere, della Musica e del Teatro, l’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano, l’Istituto Venezia e l’Oriente.
PEA: presidiede ai lavori di Commissione ricordando la presenza del Consigliere Delegato Battistella in rappresentanza del Sindaco.
CODELLO: invita a proseguire la visita alla struttura dopo aver sostato presso il chiostro palladiano (http://www.cini.it/tours/chiostro-palladiano) proseguendo la visita al Cenacolo palladiano (http://www.cini.it/events/il-cenacolo-palladiano-dellisola-di-san-giorgio-maggiore-restaurato ) "Dopo un anno di chiusura per importanti lavori di restauro strutturale e funzionale il Cenacolo Palladiano e il facsimile delle Nozze di Cana di Paolo Veronese tornano alla fruizione pubblica" ed illustrando i lavori di restauro compiuti con " l’inserimento di un nuovo pavimento, un nuovo rivestimento ligneo delle pareti interne del refettorio, seguendo un’idea filologica che non mira a tentare di riprodurre gli originali bassorilievi e le modanature degli scranni lignei di epoca rinascimentale, ma che punta a creare, attraverso le linee moderne ed essenziali e ai preziosi intarsi di noce e rovere, una nuova visione dello spazio monumentale nel rispetto delle proporzioni, delle prospettive e dei materiali che caratterizzavano il progetto originale. ".

BATTISTELLA: evidenzia , in riferimento alla digitalizzazione dell'opera del Veronese, attualmente collocata presso il museo del Louvre di Parigi, come tale elemento della nuova tecnologia contribuisca a comprendere l'arte e rendere possibile ,come nel caso delle Nozze di Cana , la ricollocazione nella struttura che accoglieva l'opera originariamente.
CODELLO: nel proseguire la visita con particolare attenzione verso la sala delle fotografie, lo scalone e la biblioteca del Longhena ,la nuova sede bibliotecaria della Manica Lunga- realizzata negli spazi dell’ex-dormitorio del monastero, opera di Giovanni Buora, riprogettata dall’architetto Michele De Lucchi e aperta al pubblico dal gennaio 2010 e la vista dall'alto del labirinto di Borges- Ci sono volute oltre 3000 piante di bosso per creare questo dedalo che ha una sola via d'uscita, come tradizione vuole, ed è un omaggio singolare ma quanto mai centrato allo scrittore argentino ideato dall'architetto Randoll Coate. Ispirato al racconto “Il giardino dei sentieri che si biforcano”, è disseminato di oggetti di ispirazione borghesiana ed offre un percorso lungo circa un chilometro . Invita i presenti a proseguire l'itineria con la visita che, ospita nel parco dell’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia Vatican Chapels, il primo Padiglione della Santa Sede alla Biennale Esposizione Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia. Uno spazio di circa un ettaro e mezzo che accoglie 10 cappelle realizzate da 10 architetti internazionali. Un luogo sospeso nella laguna, tra acqua, cielo e terra, ideale per ospitare un padiglione votato alla riflessione e all’esperienza spirituale, perfettamente coerente con la storia e la missione della nostra Istituzione Dieci architetti di comprovata esperienza e diversa formazione proporranno e realizzeranno altrettante cappelle, indagando le possibilità offerte dai differenti materiali. Nella progettazione e realizzazione delle strutture sarà prestata particolare attenzione anche alla possibilità di riutilizzare le cappelle dopo l’esposizione, nella tutela e nel rispetto dello spazio naturale circostante. Ricorda che le opere esposte sono provenienti da Italia, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, USA, Australia, Brasile, Giappone, Cile/Serbia e Paraguay, gli architetti si confronteranno con una nuova tipologia edilizia: le cappelle, infatti, sono di solito identificate come parte di un più vasto spazio religioso e ambiente di culto, come una chiesa o cattedrale, mentre qui le cappelle saranno isolate e collocate in un ambiente naturale e astratto – il bosco – metafora del peregrinare della vita.

PEA: a conclusione della visita ringrazia i presenti con particolare attenzione alla dott.ssa Codello per l'esauriente ed interessante visita alla fondazione Cini, il consigliere delegato Battistella ed apre ad un breve dibattito.

VISMAN: pur ritenendo molto interessante la visita chiede se si debba ritenere come propedeutica a qualche progetto da parte del Consiglio Comunale.

PEA: rassicura che l'intento era di far conoscere la fondazione ed avere l'opportuinità di visitare il padiglione del vaticano della 16 Biennale Architettura -2018 e dando rilievo non solo al mondo della culturo ma al contributo dato dalle aziende locoli nel consentire l'allestimento delle cappelle e riconoscendo come il Comune di venezia punti verso l'eccellenza ed quanto proposto durante la visita lo dimostri pienamente. Ribadisce l'importanza di investire nella cultura e di rendere ancor piu' partecipe la cittadinanza di conoscere e vivere l'offerta culturale che la città di Venezia e l'intero Comune tutelano per i luoghi della cultura presenti sul territorio.

CODELLO: concorda con la presidente Pea ,ribadendo ll'importanza di far congiungere ed unire cultura con le eccellenze operative sul territorio.

PEA: conferma che l'intento di congiungere la VI e la IX commissione e per ribadire la coesione di interessi tra cultura ed innovazione ed evidenzia come Venezia sia un modello di ispirazione di molte altre città europee.

BATTISTELLA: chiede quale destino subiranno le installazioni del padiglione del Vaticano collocate nei girdini della Fondazione Cini.

CODELLO: accenna che vi sono diverse proposte , a partire dalla Polonia che sarebbe intenzionata ad acquistarle , che siano danate per volontà del Papa ad altri paesi oppure immaginare per l'edizione della Biennale Arte 2019 di integrare le Cappelle con altre opere. Conclude ricordando che l'allestimento ha avuto una incredibile risonanza, grazie anche ad una copertura giornalistica mondiale .

SCARPA R: evidenzia come un tale allestimento riesca ad emozionare con il loro messaggio e quanto significativo sia l'intero allestimento nel contesto della Fondazione.

BATTISTELLA: ricorda che sono opere che devono essere vissute nella loro attualità.

CODELLO: ricorda che l'intero progetto sia opera di una idea di Francesco Dal CO cher si è operato al fine di poter realizzare l'esposizione ospitata dalal fondazione Cini.
PEA: rinnovando i ringraziamenti per i molteplici interventi , chiude i lavori di commissione alel ore 11,30 .

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 18-02-2019 ore 10:34
Ultima modifica 18-02-2019 ore 10:34
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