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I Commissione - Verbale

Seduta del 18-01-2018 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Barbara Casarin (sostituisce Maika Canton), Maurizio Crovato (sostituisce Enrico Gavagnin), Alessio De Rossi (sostituisce Chiara Visentin), Giancarlo Giacomin (sostituisce Marta Locatelli), Bruno Lazzaro (sostituisce Andrea Ferrazzi), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Silvana Tosi (sostituisce Giovanni Giusto), Sara Visman (sostituisce Davide Scano)

 

Altri presenti: Presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, Direttore Francesco Vergine, Funzionario Tiziano Michieletto

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Prosecuzione dell'esame della Proposta di Deliberazione PD 391 del 23/10/2017: Regolamento interno del Consiglio comunale. Modifiche, integrazioni e nuova denominazione.

Verbale

Alle ore 9:50 la consigliera Sambo assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Propone di partire dall’art.2 e fa presente d’aver inviato una mail per chiedere chiarimenti alla Presidente del Consiglio e alla Segreteria Generale in merito alla possibilità, richiesta da più consiglieri, di allargare la discussione anche alla VII, senza aver ricevuto risposta. Oggi si trattano due commi, abrogati, che riguardano le petizioni e gli istituti della partecipazione, per cui in attesa di capire dalla Segreteria Generale come procedere propone di rinviare la discussione su questi due punti, anche per avere il parere del Presidente della VII per l’eventuale congiunta.

DE ROSSI chiede d’intervenire sull’ordine dei lavori per chiarire questo aspetto: bisogna ricercare la legittimità per poter convocare anche con la VII commissione, per evitare il rischio di eventuali segnalazioni dalla Procura della Repubblica. Chiede al Segretario Generale di esprimersi in forma scritta al riguardo.

SAMBO chiede di avere indicazioni al riguardo per poter procedere con la convocazione della prossima commissione; ricorda che è da mesi che chiedono chiarimenti al riguardo, è interesse di tutti i consiglieri partecipare e per questi molti hanno richiesto che la commissione fosse congiunta.

VERGINE risponde che la competenza è della I^ commissione, ed è possibile convocare assieme alla VII^ previo accordo tra i due Presidenti: per ragioni di economicità ritiene opportuno che le riunioni con la VII^ siano concentrate alla fine dei lavori, le parti che interessano la VII^ vanno portate in calce e concentrate a fine dei lavori sul testo, posticipandole. Ricorda che, riguardo gli Istituti di partecipazione, ci sono lo Statuto e il Regolamento degli Istituti di partecipazione, oltre a quanto previsto nei vari Regolamenti della municipalità. Per ragioni di economia, costi e tempi, ribadisce, è meglio concentrarsi alla fine, in I e VII.

DAMIANO condivide.

SAMBO accoglie la proposta ricordando però che i consiglieri Lazzaro e Tosi chiedevano altro.

MICHIELETTO riprende l’illustrazione dall’articolo 2. Legge tutti i commi. Riguardo al comma 3 spiega esservi un errore, in quanto già previsto dall’articolo 1 al comma 2 bis, per cui andrà modificato o stralciato. Il comma 3 bis serve per porre rimedio ad errori di forma.

PELIZZATO chiede conferma che il comma 3 dell’art.2 venga quindi eliminato, facendo notare come siano comunque leggermente diversi, in quanto uno riporta le parole “di norma” che sono significative.

DAMIANO conferma che resterà il solo art. 1 comma 2 bis.

PELIZZATO chiede cosa si intenda per “modificazioni di coordinamento tecnico”.

MICHIELETTO risponde che si tratta sempre di questioni di forma, non di sostanza.

CENTENARO fa sapere che è d’accordo sui contenuti del comma 3 bis, però bisogna prevedere l’informativa alla Presidenza del Consiglio in caso di modifiche.

PELLEGRINI fa sapere che le eventuali modifiche vanno fatte prima,, altrimenti la Segreteria Generale potrebbe riscrivere la delibera: la forma è anche sostanza.

ROGLIANI si dice d’accordo col Consigliere Pellegrini.

VISMAN chiede che vengano informati tutti i consiglieri comunali via mail quando vi sono correzioni dopo l’approvazione della delibera.

TOSI condivide quanto dichiarato dal Consigliere Pellegrini.

SAMBO condivide a sua volta: sostiene che quantomeno i capigruppo dovrebbero esser informati di eventuali modifiche, così come si fa ad esempio per i verbali. Comprende le proposte dei Consiglieri Pellegrini e Visman.

COTENA sul comma 2, in riferimento ai 3 giorni, chiede sia aggiunto “lavorativi”.

DE ROSSI si dichiara d’accordo col passaggio ai Capigruppo ma si è posto lo stesso dubbio del Consigliere Pellegrini: se ad esempio sono coinvolti i pareri tecnici come si gestiscono?

GIACOMIN fa sapere che eliminerebbe il comma 3 bis, gli sembra un di più.

TOSI ribadisce il pensiero del consigliere Pellegrini: le modifiche vanno fatte prima e in caso la Delibera, se modificata, deve ripassare in Consiglio.

LAZZARO interviene sull’ordine dei lavori: si appella a tutti i consiglieri per dire che la commissione va fatta congiunta, in modo che quando la delibera arriverà in Consiglio vi saranno meno emendamenti: queste commissioni riguardano tutti i consiglieri e vanno fatte congiunte per poter lavorare bene e meglio.

TOSI concorda col consigliere Lazzaro.

SAMBO riassume la risposta fornita dalla Segreteria Generale ad inizio riunione.

LAZZARO afferma che una volta si poteva fare, oggi no.

SAMBO chiede al consigliere De Rossi se, su questo, vada bene quanto riferito dalla Segreteria Generale o se ritenga lo stesso di voler ricevere una risposta scritta.

DE ROSSI risponde che deve leggere il verbale prima di fornire una risposta a tal riguardo.

FIANO cita un paio di esempi quali casi simbolo per far capire quanto sia difficile, a volte, distinguere tra forma e sostanza.

LA ROCCA, sui 3 giorni di trasmissione dei documenti di bilancio, ritiene che siano limitativi in quanto ci sono centinaia di pagine di materiale da analizzare e studiare: 3 giorni sono pochi e chiede di portarli almeno a 7 o comunque a 5 lavorativi.

MICHIELETTO sul comma 2 si è deciso di lasciare immutata la formulazione esistente: vista l’importanza del documento i consiglieri debbono ricevere i documenti di bilancio almeno 3 giorni prima. Ricorda che il regolamento di contabilità parla di 25 giorni a disposizione dei consiglieri prima di andare in Consiglio, questa è un’ulteriore garanzia.
Alle ore 10:35 esce il consigliere Lazzaro.

VERGINE sul comma 3 bis fa sapere che il senso è quello di poter intervenire dopo l’approvazione delle Delibere; talvolta gli emendamenti possono provocare dei problemi di allineamento del testo, allora l’intervento della Segreteria Generale è solo formale per evitare discrepanze. Nulla vieta che questo sia soggetto ad approvazione o comunicazione. Analogamente è contenuto nei regolamenti dei Consigli comunali di Firenze e Torino che passa in lettura.

PELLEGRINI precisa che quanto letto dal Direttore è un elenco stringente di cose formali, mentre il nostro testo è diverso, per cui chiede un passaggio quantomeno ai capigruppo.

FIANO chiede una risposta agli esempi che ha fatto in precedenza.

MICHIELETTO risponde che se una Municipalità non viene citata o se l’attribuzione di una Commissione non è corretta i Consiglieri vengono informati di tali errori, l’importante è darne informazione.

VERGINE spiega che il Comune di Firenze mette questa facoltà in capo alla Presidenza del Consiglio, mentre non ha senso metterlo in capo ai Capigruppo che non hanno competenze in questo senso.

DAMIANO propone di togliere le parole “alle modificazioni di coordinamento tecnico”.

SAMBO ritiene condivisibile darne informativa ai consiglieri come chiesto dalla Consigliera Visman.

PELIZZATO chiede venga data notifica a tutti i Consiglieri con un procedimento di silenzio/assenso: le sembra di buon senso.

DAMIANO non condivide.

TOSI propone di aggiungere le parole “correzioni meramente sintattiche”perché spostare anche una sola virgola può modificare il senso di una frase.

FIANO condivide il pensiero della consigliera Tosi.

SAMBO pure.

MICHIELETTO tiene a precisare che il lavoro di pubblicazione delle Delibere è meramente tecnico e deve rispettarne forma e volontà. I passaggi in Capigruppo sono un aggravio pesante per le pubblicazioni delle delibere che invece debbono essere celeri, inoltre i Capigruppo hanno competenze diverse.

VISMAN ribadisce la richiesta di prevedere la sola informativa ai consiglieri.

DAMIANO si riserva di decidere.

LA ROCCA fa notare che il Regolamento di Contabilità parla di 25 giorni in cui il materiale deve stare a disposizione dei consiglieri, il Regolamento del Consiglio parla di 3 giorni, allora delle due l’una. Va chiarito e reso sensato il tutto. Concorda con la consigliera Tosi sulle correzioni di sintassi.

DE ROSSI sostiene che il combinato disposto dei due regolamenti (bilancio e Consiglio) tuteli sufficientemente il ruolo del Consigliere.

DAMIANO si riserva di decidere sulla richiesta della consigliera La Rocca.

SAMBO, sui commi 4 e 5 abrogati che riguardano le petizioni, fa presente come già anticipato che se ne discuterà in commissione congiunta con la VII, alla fine dei lavori, come suggerito dalla Segreteria Generale.

DAMIANO afferma che tra l’altro va tenuto conto che l’istanza di allargare alla VII commissione è pervenuta dalla consigliera Tosi che è presente a tutte le Commissioni e dal consigliere Lazzaro che se ne è andato via pur avendo la delega.

ROGLIANI afferma che è un comportamento sbagliato.

COTENA concorda.

PELIZZATO ritiene che l’importante è il contenuto della richiesta del consigliere Lazzaro.

DAMIANO ribatte che è una polemica strumentale fatta dal consigliere Lazzaro che è venuto solo per fare quell’intervento.

DE ROSSI concorda.

SAMBO passa all’articolo 3.

MICHIELETTO legge l’articolo 3 in tutti i suoi commi.

Alle ore 11:04 rientra il consigliere Lazzaro.

LAZZARO interviene sull’ordine dei lavori per precisare che è stato chiamato fuori dalla Commissione per una lettera arrivata dalla Russi, chiede alla Presidente del Consiglio di riferire davanti a lui quanto ha dichiarato. Si è assentato per lavorare.

DAMIANO risponde che anche in Commissione si sta lavorando e chiede di proseguire coi lavori. Ringrazia il Consigliere d’esser rientrato.

SAMBO chiede di procedere comma per comma.

LA ROCCA sul comma 3 chiede il senso della parola “convenientemente”.

VERGINE precisa che serve per Mestre dove non vi sono divisori, un rinvio a modalità tecniche elastiche, a seconda dei mezzi disponibili.

SAMBO passa al comma 4.

PELLEGRINI afferma che il comma 4 va definito meglio per capire chi può effettivamente accedere alla parte della sala consiliare.

DAMIANO spiega che il senso sta nel fatto che vuole evitare che gente esterna si sieda sugli scranni, come spesso succede.

COTENA suggerisce di aggiungere per gli addetti ai lavori.

D’ANNA accoglie il suggerimento del consigliere Cotena.

LA ROCCA afferma si tratta di un comma che apre a problematiche formali non da poco, chiede quale sia il problema da risolvere.

DAMIANO informa che il problema è il continuo viavai durante il Consiglio, non è gestibile: serve più ordine in quella parte dove c’è troppo movimento.

LAZZARO precisa che negli scranni dei consiglieri non si deve seder nessuno, perché il voto è una cosa personale, nemmeno gli Assessori debbono sedersi li perché hanno i loro scranni.

DAMIANO aggiunge che nemmeno i segretari possono.

LAZZARO ribadisce che li possono sedersi solo i consiglieri.

DE ROSSI concorda col consigliere Lazzaro. Chiede alla Segreteria Generale di definire di preciso chi sia addetto ai lavori, per capire come comportarsi, nel rispetto dei ruoli di tutti.

TOSI aggiunge che anche la giornalista privata del Sindaco deve rimanere al suo posto.

D’ANNA si appella alla saggezza del consigliere Lazzaro, in quanto i vari dipendenti dell’ufficio di Gabinetto o della Segreteria del Sindaco anche in passato giravano per gli scranni. Va bene in ogni caso specificare chi è addetto ai lavori.

GIACOMIN sostiene sia difficile addentrarsi e specificare le singole presenze consentite: spesso anche i cittadini entrano nella parte riservata ai consiglieri, magari per questioni di amicizia, sta parlando in linea generale.

TOSI chiede se durante la pausa del Consiglio si possa entrare.

DAMIANO le risponde affermativamente, in caso di sospensione.

LA ROCCA fa presente che non si sta discutendo nella giusta direzione in quanto spesso la confusione la fanno i Consiglieri stessi, è una questione comportamentale.

DAMIANO ritiene si tratti di buon senso, chiede che le siano inviate le proposte di modifica sul comma 4.

TOSI annuncia che presenterà un emendamento sul comma 4.

LA ROCCA fa presente che persone estranee al Consiglio sono tutti eccetto i Consiglieri.

SAMBO passa al comma 6. Apre il dibattito sulla questione del “capo scoperto”, di recente attualità. Ricorda il caso del giorno precedente della praticante avvocata di Bologna presentatasi in Tribunale col capo coperto in quanto di religione islamica, ma riporta come esempi anche le kippah o i cappelli delle suore. Si dichiara favorevole al volto scoperto mentre chiede vada tolto l’obbligo del capo scoperto.

DAMIANO si dice d’accordo nel togliere il riferimento al capo lasciando così solo quello al volto scoperto.

PELIZZATO aggiungerebbe una formula, che deve ancora definire nel dettaglio e che può esser decisa assieme, intendendola quale forma di cortesia per i vari credi religiosi.

LA ROCCA afferma che il tema è dare garanzia dell’identificazione, su richiesta, in qualsiasi momento. Sempre sul comma 6 aggiunge che va sempre garantito il diritto di protestare, per cui ad esempio chiunque può entrare con un cartello.

LAZZARO ritiene che i cittadini possano portare tutti i cartelli che vogliono assumendosi la responsabilità di quanto scritto.

Alle ore 12:00 la presidente Sambo, constatando che la discussione del comma 6 appare ancora lunga, propone di riprendere la discussione da tale comma nella prossima seduta e, facendo così presente che l'esame della proposta di deliberazione proseguirà in altra seduta, dichiara chiusa la stessa.
La commissione approva.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 19-01-2018 ore 16:47
Ultima modifica 19-01-2018 ore 16:47
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