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I Commissione - Verbale

Seduta del 23-11-2017 ore 11:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Barbara Casarin (sostituisce Giorgia Pea), Maurizio Crovato (sostituisce Marta Locatelli), Alessio De Rossi (sostituisce Chiara Visentin), Giancarlo Giacomin (sostituisce Enrico Gavagnin), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Silvana Tosi (sostituisce Giovanni Giusto), Sara Visman (sostituisce Davide Scano)

 

Altri presenti: Abitanti e associazioni per l'Antico teatro di Anatomia, Presidente della Municipalità Venezia Murano Burano

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione degli abitanti e delle associazioni per l'Antico teatro di Anatomia

Verbale

Alle ore 12.00 la presidente Sambo, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e comunica di aver invitato i rappresentanti della Regione a partecipare a questo incontro ma che l’invito è stato declinato; riepiloga brevemente come è sorta la vicenda e ringrazia la presidente del Consiglio comunale per la sua partecipazione; dà quindi la parola ad un rappresentante dei cittadini.

SANTI Mario esprime preoccupazione per la vendita dell’immobile e cita alcune iniziative sorte da qualche settimana dai residenti della zona. Sostiene che la vicenda comporta la riapertura dell’edificio a uso pubblico e non di una occupazione; invita i consiglieri a riconoscere la pubblica utilità di quell’edificio al quale nel frattempo è stato interrotto il collegamento dell’energia elettrica. Infine fa notare la necessità di avere un regolamento comunale per l’uso degli spazi pubblici da parte dei cittadini.

BERMANI Riccardo spiega che il problema dell’uso è nato nel 2015 quando tre associazioni hanno chiesto alla Regione, in modo collaborativo, di favorire l’uso dei locali dopo la dismissione del dopolavoro; sembrava ci fosse una disponibilità ma è intervenuto il Demanio regionale che ha posto in vendita l’edificio. Il prossimo 25 Novembre scade il termine per far valere il diritto di prelazione da parte degli enti pubblici ed afferma che è importante che questo edificio sia fruito dai cittadini in modo libero piuttosto che diventare un ristorante.

LA ROCCA afferma che il Comune di Venezia ha comunicato alla Regione Veneto la possibile destinazione d’uso dell’edificio quale museo, teatro ed altra attività culturale; chiede se esiste un vincolo e la possibile decisione del Consiglio comunale di cambiare la tipologia della destinazione d’uso. Bisogna analizzare tutti gli aspetti anche tecnici e si dispiace dell’assenza di dirigenti comunali in grado di rispondere. Si congratula per tutte le iniziative attuate e sostiene che anche adesso il Comune potrebbe esercitare il diritto di prelazione oppure quali strumenti ha l’Amministrazione comunale per impedire l’apertura di iniziative come si paventano.

SENNO interviene sull’ordine dei lavori proponendo la convocazione di una riunione congiunta delle commissioni che hanno competenza sulle questioni che si devono analizzare.

MARTINI come presidente della municipalità di Venezia narra la valenza dell’area e dell’immobile per i cittadini residenti; rende noto che la municipalità ha partecipato alle iniziative intraprese e legge un documento sottoscritto dai capigruppo di maggioranza del Consiglio della municipalità.

ONISTO sostiene che è dirimente la presenza della Regione ma oggi i cittadini sono in attesa di una decisione del Comune ma è da considerare che l’edificio non è di proprietà comunale, chiede quali atti può decidere il Consiglio comunale. E’ bene raccogliere le proposte dei cittadini ma comunque deve essere la giunta comunale che prende una decisione possibilmente condivisa; è necessario evitare imbarazzi all’interno dell’Amministrazione comunale.

SAMBO afferma che i presidenti delle commissioni conoscono bene le competenze attribuite alle commissioni; se si riesce a prendere una decisione, si può presentare alla giunta comunale quali intendimenti hanno i consiglieri e cosa può essere fatto.

PELIZZATO condivide quanto espresso dalla presidente Sambo ; certo il compito della commissione è quello di ascoltare le istanza dei cittadini quando esiste un disagio; si deve cercare di invertire la situazione ed affermare l’inversione dei processi di alienazione del patrimonio. Bisogna dare un segnale diverso e positivo ed invita a non discutere tra maggioranza e opposizione sulla questione.

FERRAZZI rileva l’importanza che ha assunto la realtà e il tema dell’occupazione; nel corso del tempo l’aspetto urbanistico è stato trattato principalmente nell’individuazione di standard pubblici; oggi gli spazi pubblici vengono occupati da interessi privati; propone di incontrare la Regione per definire la proprietà ma ricorda che comunque la programmazione urbanistica è di competenza del Comune e quindi intanto si deve promuovere un incontro con la giunta comunale per verificare quanto è necessario per la salvaguardia della città che viene travolta dall’eccessivo turismo non governato da questa Amministrazione.

GASPERINI Gianpaolo, consigliere della municipalità di Venezia precisa che il Consiglio di municipalità ha bocciato il documento letto dal presidente Martini e ricorda che il Comune approvò una deliberazione per l’acquisto dell’immobile in questione nel 1993 ma dopo non si diede corso alla decisione in quanto l’Arcigay occupò l’edificio col sostegno dei Versdi; dopo ci fu una continua occupazione con diversi usi; è pur vero che le precedenti amministrazioni si sono attivate per favorire molte attività in favore del “sociale”; si potrebbe trovare una soluzione affittando dalla nuova proprietà l’edificio.

LA ROCCA prende atto che la commissione sta discutendo senza la presenza di un rappresentante della giunta e dei dirigenti che potrebbero indicare una soluzione: si devono convocare coloro che hanno competenza sulla faccenda e proporre una risposta.

SAMBO ricorda che è stata chiesta la presenza di un rappresentante della giunta ma è in corso proprio adesso una riunione; condivide l’opportunità di riconvocare una riunione con la VI commissione ma spiega che la presenza della presidente del Consiglio comunale Damiano rappresenta la disponibilità ad accogliere le istanze dei cittadini. Intervenendo di seguito, come consigliera, sostiene che il Campo San Giacomo è uno dei pochi luoghi “vivi” della città; questo è un fatto positivo e va salvaguardato e sarebbe opportuno che questo accadesse per tutta la città.

RUGGERO afferma che questa è l’occasione per dare consigli ai consiglieri comunali per evitare altre alienazioni. La realtà è diversa da quanto avvenuto in passato; si è nel frattempo ampliato il movimento tra i cittadini e le associazioni; a suo parere il primo atto da compiere è quello di contattare il ministero della Cultura; il secondo è di non procedere con il cambio di destinazione urbanistico.

GIACOMIN interviene sull’ordine dei lavori premettendo che sembra che il progetto sia nell’interesse della città, ci sono stati interventi di alcuni rappresentanti della Municipalità di Venezia e rileva che, pur essendo stati invitati i rappresentanti della Regione, questi hanno declinato l’invito e di questo se ne rammarica.

PASTEGA Giovanna rende noto che l’associazione Il Caiccio ha presentato un progetto per la costituzione di un centro di una rete cittadina e nazionale per la valorizzazione dei beni culturali e di progetti culturali anche in collaborazione con il dopolavoro dei dipendenti regionali che aveva là la sede; si sarebbero potuti ottenere anche dei contributi dall’Europa senza pesare sulle risorse cittadine. Racconta come viene vissuta dai residenti e non l’area del campo che è diventato un luogo della comunità. Riafferma la necessità di mantenere di proprietà pubblica l’edificio e trovare gli strumenti tecnico giuridici per impedire qualsiasi cambio d’uso urbanistico.

SAMBO informa che si attiverà per organizzare in breve tempo una riunione come richiesto dai consiglieri ed alle ore 13.15 dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 21-05-2018 ore 10:22
Ultima modifica 21-05-2018 ore 10:22
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