Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Commissioni consiliari > I Commissione > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

I Commissione - Verbale

Seduta del 09-11-2017 ore 16:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Maurizio Crovato (sostituisce Enrico Gavagnin), Giancarlo Giacomin (sostituisce Marta Locatelli), Bruno Lazzaro (sostituisce Andrea Ferrazzi), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Nicola Pellicani (sostituisce Giorgia Pea), Silvana Tosi (sostituisce Giovanni Giusto), Sara Visman (assiste)

 

Altri presenti: Assessore Francesca Zaccariotto, Segretario Organizzativo Fondazione Musei Civici di Venezia Mattia Agnetti, Dirigente Marzio Ceselin, OO.SS. Fondazione Musei Civici di Venezia Roberta Costa, Donatella Ascoli, Monica Zambon

 

Ordine del giorno della seduta

  1. aggiornamento sulla gara d'appalto dei Musei Civici di Venezia

Verbale

Alle ore 16:30 la consigliera Sambo assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Legge l'ordine del giorno e fa un excursus sulla situazione fino ad oggi: a marzo c’è stato un primo sentore di modifica dell'appalto, con le organizzazioni sindacali che avevano chiesto l'inserimento della clausola sociale prima della pubblicazione del bando. Poi a fine marzo è uscito il bando, per l'amministrazione la clausola era inserita, per le Organizzazioni Sindacali e per i lavoratori no. Lo stesso appalto prevede poi la chiusura anticipata dei cosiddetti musei minori. È già stata fatta una commissione, per portare delle mozioni che chiedono l'inserimento della clausola sociale, ma è mancato il numero legale. Oggi c'è grossa preoccupazione perché è difficile riassumere tutti gli attuali dipendenti alle medesime condizioni: vi sono quattro appalti che riguardano circa 450 lavoratori, di cui quasi l’80% sono donne.

ZACCARIOTTO precisa che ha la delega dell'assessorato ma è difficile parlare di deleghe di indirizzo in questo contesto: è una procedura totalmente tecnica, per cui ritiene più opportuno sentire i tecnici. .

AGNETTI presenta lo stato dell'arte delle 4 gare: sono state espletate le procedure di valutazione. Per i bookshop hanno ricevuto tre proposte, valutate sotto il profilo dell'offerta tecnica e economica, e in ragione delle anomalie dell'offerta vincitrice è stata avviata un’istruttoria che si concluderà a giorni. L'attuale concessionaria va in scadenza il 31 gennaio 2018, per i bookshop l'assegnazione avverrà nei prossimi giorni. Per le 4 caffetterie hanno ricevuto una proposta dalla società Meeting & dining Services, che opera al Casinò, la cui offerta non ha avuto necessità di istruttoria tecnica, non si sono riscontrate anomalie: la proroga termina sempre il 31 gennaio. Queste due gare hanno previsto un rialzo dell'offerta, per cui vi saranno maggiori introiti per la concessione annua. Ai bookshop lavorano 17 lavoratori, in caffetteria 15 circa. Per i servizi di pulizia i bandi di gara sono organizzati non al massimo ribasso ma con l'offerta più vantaggiosa, sia tecnica che economica; sono impiegati circa 44 lavoratori: hanno ricevuto 8 proposte di cui 6 hanno superato il vaglio dell'offerta tecnica e di queste sei l'individuazione è stata fatta ad una ATI, la Miorelli di Trento, con un'offerta economica che prevede il ribasso della parte economica del 40%, motivo per cui è stata avviata un'istruttoria tecnica per chiedere chiarimenti. Due giorni fa hanno ricevuto una risposta, a giustificazione, che stanno vagliando: se le giustificazioni addotte non sono ritenute adeguate se ne possono chiedere altre, in questo momento non sa dire come proseguirà. La gara è di 2 anni più 1, con base d'asta di 1,2 milioni, per cui l'offerta economica con una riduzione del 40% è rilevante. Oggi non ha strumenti per dire se le giustificazioni ricevute siano sufficienti. L’ultima gara riguarda i servizi museali, con 283 persone assunte a tempo indeterminato più 64 tempi determinati. Sono stati indicati anche i part-time, le anzianità di servizio e altro per chi doveva formulare la gara. Hanno ricevuto tre proposte, valutate per la parte tecnica ed economica, al 50 e 50. La gara riguarda i servizi di accoglienza, biglietteria e altri. Sono impiegati inoltre 12 operatori di vigilanza armata. Delle tre proposte solo due potevano accedere all'offerta economica. In sede di offerta economica ha vinto l’ATI con Opera Laboratori Fiorentini con un ribasso economico del 23,85%, su una base d'asta di 9 milioni di € all'anno per tre anni. Allora hanno rilevato le condizioni per avviare l'istruttoria tecnica per anomalie, per cui sì è in attesa della valutazione delle risposte arrivate due giorni fa. Anche in questo caso la proroga vale fino al 31 gennaio. Le aziende che si sono proposte hanno proposto l'applicazione del contratto multiservizi.

PELIZZATO è chiaro che il Comune di Venezia è la stazione appaltante ma vuole capire se l'orientamento dell'amministrazione sia mantenere gli stessi posti lavorativi alle stesse condizioni.

TOSI accoglie favorevolmente il fatto che si sia aperta un'istruttoria tecnica e annuncia che, visti i ribassi e visto il numero di lavoratori coinvolti, ha inviato una lettera informativa al capo dell'ispettorato provinciale del lavoro. Ricorda che l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro che non deve essere sfruttamento, i lavoratori vanno tutelati e come chiede come sia possibile farlo con questi ribassi. Ricorda ad Agnetti le domande sulla presenza della clausola sociale fatte nelle precedenti commissioni al quale lo stesso aveva risposto affermativamente, ma non convinta di ciò ha chiesto il coinvolgimento della Direzione Provinciale dell’Ispettorato del Lavoro di Venezia, per dare informazioni certe ai lavoratori. Cita la sentenza 640 del 21 luglio 2017 del Tar Liguria. Ribadisce sia doveroso fare chiarezza.

ZACCARIOTTO si complimenta con la consigliera Tosi per la precisione della richiesta, e ricorda che lei ha competenze su gare e contratti, non su personale o cultura, per cui forse sarebbe stato più opportuna una commissione congiunta per valutare gli accordi fatti prima del bando di gara. È difficile per lei dare risposte o fare chiarimenti.

LA ROCCA chiede allora come possano fare per avere delle risposte.

SAMBO precisa che alla commissione odierna è stato invitato il Sindaco, che non è venuto. La convocazione ne prevedeva l'invito in quanto è anche vice-presidente della Fondazione Musei.

ZACCARIOTTO fa notare che l'ordine del giorno è l’aggiornamento sulla gara d’appalto, motivo per cui il Sindaco non c'entra e lei si ferma sulla sua competenza.

SAMBO ribalte di offrire la massima disponibilità per riconvocarsi, magari col Sindaco, in una commissione anche congiunta.

LA ROCCA chiede ad Agnetti dei chiarimenti sui ribassi, su quali sono gli elementi che vanno a comporre l'offerta tecnica.

CROVATO ritiene utile sentire i lavoratori per poi riaggiornarsi.

SAMBO precisa che sono previsti tre interventi da parte dei lavoratori.

CENTENARO non vorrebbe che in commissione odierna ci fosse contrapposizione, crede sia importante parlare dei posti di lavoro e ha fatto bene considera Tosi a porre il quesito. Ci sono degli elementi, in primis la richiesta di istruttoria tecnica, che vanno spiegati bene. Altra garanzia è data dal contratto multiservizi; non si è ancora arrivati alla fine per cui bisogna procedere, senza creare aspettative o problematiche che oggi non ci sono.

PELIZZATO, notando l'attenzione del Consiglio comunale sull’argomento, propone di produrre una mozione per garantire queste posizioni della cui importanza tutti sono consci. Chiede ad Agnetti i termini della clausola sociale inserita.

SCANO pone una serie di domande. La prima sulla commissione di gara, se erano previsti degli esterni competenti per materia. La seconda per conoscere i motivi per una così scarsa partecipazione al bando del servizio ristorazione, che dovrebbe avere un buon margine, mentre è stato partecipato da un solo soggetto, oltre al fatto che vi sono due lotti aggiudicati allo stesso soggetto. La trova una cosa anomala. Terza domanda sul ribasso: quanto pesa l'offerta tecnica e quanto quella economica, se ad esempio 50 e 50, forse si poteva e si doveva fare diversamente e far pesare di più l'offerta tecnica. Quarta domanda per sapere se sono rilevanti le notizie della stampa riguardo a Opera Fiorentina e alcune inchieste che la riguardano. Cita un articolo del Il Fatto Quotidiano da cui si evince che i vertici della stessa sono indagati.

PELLICANI chiede, sull'offerta tecnica, visto che ha prevalso la seconda classificata, di quanto fosse l'altro ribasso. Chiede se un ribasso del 23% sia una condizione mediamente normale.

FIANO afferma che si siamo qui allora è proprio perché non c'è certezza per questi lavoratori; chiede se nel bando e nelle offerte è incluso il mantenimento del numero e delle condizioni dei lavoratori. Chiede se esistono dei confronti con delle precedenti gare d'appalto e che un ribasso di 2,9 milioni su 9 milioni di appalto comporta sicuramente delle criticità perché ne andrà sicuramente a risentire la qualità del servizio.

CESELIN, in risposta al consigliere Scano sulla vicenda degli articoli di stampa, precisa che prima dell'assegnazione definitiva faranno le verifiche di rito tra cui quella sul casellario giudiziario della ditta aggiudicante.

AGNETTI informa che in commissione di gara le nomine sono fatte dall'amministrazione comunale hanno previsto anche professionisti esterni del settore. Cita alcuni nomi. Una voce interna, una esterna ed una del Comune. Le linee guida Anac indicano chiaramente che va ridotta al massimo la discrezionalità della commissione, i criteri che compongono l'offerta tecnica sono molto dettagliati, scomposti in sub-criteri. Invita a guardare il disciplinare di gara. Per quanto riguarda i lotti afferma che il codice, nella versione del 2015/2016 e rivista a maggio 2017, va proprio nella direzione della maggior lottizzazione possibile, proprio per favorire la partecipazione di più soggetti. Sulle clausole sociali informa nella versione del codice precedente a maggio 2017 era previsto fosse facoltativo inserirla, mentre da maggio è invece obbligatorio. Il tema è allora definire cosa si intende; è stato deciso così per evitare motivi di ricorso ed scongiurare l'annullamento della gara. I concorrenti attuali hanno proposto un contratto multiservizi, che all'articolo 4 prevede una sorta di clausola sociale. In merito ai ribassi ifa sapere che il secondo concorrente della gara principale aveva proposto un ribasso dell' 11,30%, ma è arrivato secondo. Stanno appunto facendo un'analisi istruttoria proprio per capire se l'offerta economica così formulata dal vincitore riesca a garantire sia i servizi sia il passaggio dei lavoratori come previsto dall'articolo 4 del multiservizi.

TOSI, per dare risposte ai lavoratori, chiede se Agnetti possa dare garanzie sulle retribuzioni, sull' anzianità e sulla conservazione del posto.

AGNETTI le risponde che può garantire la correttezza della procedura e delle verifiche, mentre non è in grado e non è neanche nelle sue competenze garantire altro.

SCANO, ancora sui lotti, chiede se non fosse meglio escludere escludere la possibilità che fosse lo stesso soggetto ad aggiudicarsi i due lotti. Chiede se non sia anomalo che si sia presentata una sola ditta per la ristorazione, con un rialzo bassissimo. Chiede se la Fondazione musei abbia fatto servizio catering negli ultimi anni.

AGNETTI risponde, per il fatto che si sia presentata una sola ditta, che in sede di sopralluoghi se ne erano presentate di più e che se il rialzo è basso è dimostrazione della marginalità dell'economicità che è stata data al servizio, significa che sono stati fatti bene i conti. Valuta positivo che l'offerta non sia stata ritenuta anomala.

CESELIN precisa che di norma si prevede la libera partecipazione ai lotti, si possono mettere dei vincoli ma quando ci sono più lotti, ad esempio 7 o 8, non come in questo caso che ce ne sono solo due.

La presidente Sambo lascia la parola alle organizzazioni sindacali.

COSTA parla a nome del sindacato USB e precisa che lavora da dieci anni nei musei. Sente parlare di correttezza delle procedure e offerte tecniche ma mai dell'aspetto umano della vicenda: in tutto il bando di gara i lavoratori sono sempre associati alla parola flessibile, che non vuol dire solo spostarsi tra le sedi. C’è una questione di professionalità che non appare mai, flessibile vuol dire spostarsi da una ditta all'altra e al riguardo cita l'articolo 2112 del Codice Civile che parla del trasferimento del ramo d'azienda e allora vuole essere trasferita come ramo d'azienda. Il Comune, conclude, senza le persone non è niente

ASCOLI, delegata Filcams CGIL, afferma che la situazione è contraddittoria: non crede che oggi si stia facendo discussione solo tecnica, perché il Sindaco poteva essere presente; la discussione oggi è sul destino di 450 lavoratori e personalmente il sindaco non l'ha mai visto in nessuna trattativa. Lo stesso aveva dichiarato che si trattava di una battaglia di pochi, ma in realtà non è così e questo deve essere chiaro. La verità è che la clausola sociale non c'è e non credono nemmeno sia definitiva l'attesa delle valutazioni, il problema è il bando stesso che non va, che è iniquo, ed è un attacco a tutto il patrimonio culturale della città, si tagliano ore di apertura dei musei. È un bando dannoso per tutti, con una gestione che appare privatistica dei musei: sono lavoratori Uniti che vogliono rivendicare il proprio diritti.

ZAMBON segretaria generale Filcams CGIL dichiara di parlare anche a titolo unitario con Uil e Cisl. Si dispiace di dover iniziare il discorso ricordando che purtroppo avevano detto che sarebbe finita così: non hanno infatti trovato una clausola sociale degna di questo nome nel bando. È stato detto loro che non si poteva scrivere perché era iperprotettiva per i lavoratori, con il rischio di ricorsi, ma come organizzazioni sindacali avevano chiesto un tavolo tecnico per parlare di questo e superare il problema ma evidentemente l'Amministrazione aveva altro a cui pensare. Assicurare a 450 famiglie ancora un lavoro è invece la priorità. Nel 1983 fu stabilito un protocollo d'intesa che prevedeva che i lavoratori passassero con l'appalto, vuole capire dove ci si sia persi. Le offerte raccolte e ricevute sono pericolose, l'appalto di guardiania è una situazione grave; inoltre prendono atto dai colleghi di Siena che l'azienda prima arrivata è già indagata in quel comune. Chiede pertanto al Comune di sospendere la gara e avviare un serio confronto, per capire come uscire da questa situazione. Ringrazia in particolar modo la consigliera Tosi, la situazione è grave e se non fermata in tempo produrrà danni irreparabili per la città di Venezia che non può essere esposta a questi rischi, anche di indigenza dei lavoratori stessi.

TOSI ritiene adeguata la richiesta di un tavolo tecnico e si augura venga accettata.
FIANO ritiene opportuno capire come andrà a finire l'istruttoria e poi rivedersi.

GIACOMIN tiene a precisare che la consigliera Tosi si è espressa come consigliera e non come maggioranza.

PELIZZATO vuol conoscere l'opinione della maggioranza.

ONISTO afferma che la discussione sta andando oltre, che nessuno ha detto che i lavoratori devono andare a casa. Le sembra possa stare in piedi la richiesta di tavolo tecnico e di incontro, per capire come procedono le istruttorie.

GIACOMIN chiede venga convocata un’eventuale commissione congiunta.

CROVATO dichiara che sono talmente rispettosi dei lavoratori che esigono chiarezza, le anomalie sono nate tanti anni fa, prima di questo Sindaco.

VISMAN sostiene che la clausola di salvaguardia vada enunciata in maniera precisa, ribadisce la richiesta di sospendere il bando e rivedere le gare d'appalto. Se non si va in conseguenza di ricorsi è assurdo non fare un tavolo tecnico.

LAZZARO afferma di sentir dire dalla maggioranza che la colpa è sempre del passato, allora chiede quando la colpa sarà di chi governa oggi, nel presente, visto che il bando è fatto nel presente.

SCANO chiede ad Agnetti, in qualità di Rup, se nei criteri di valutazione dell'offerta tecnica non ci sia nnulla per confutare quanto dicono i sindacati. Se c'è un ribasso anomalo spesso questo si scarica sul costo del lavoro.

AGNETTI precisa che una cosa sono i punteggi e le griglie che determinano l’offerta tecnica, altra cosa è la clausola di salvaguardia. Se si leggono i criteri si nota come molte caratteristiche richieste rispondono al personale oggi lavorativo. La clausola sociale si trova al all'articolo 53 del capitolato di gara. Il tema è la definizione della clausola. Crede si debba sottolineare l'importanza del contratto multiservizi, all'articolo 4, che è già una risposta. I rapporti con le organizzazioni sindacali sono aperti e li incontrerà non appena possibile.

VISMAN vuole una precisazione sull'articolo 4: chiede se è inadempiente la ditta uscente, allora chi entra non ha tutti quegli obblighi.

AGNETTI risponde che sono stazione appaltante e non datore di lavoro; l'articolo 4 prevede il coinvolgimento delle due ditte e delle organizzazioni sindacali nella fase di passaggio.

VISMAN ribatte che debbono essere supervisori per garantire ai lavoratori

AGNETTI risponde che ruolo di garanzia è dato dall'ufficio del lavoro.

SAMBO rinnova la richiesta di tavolo tecnico e offre la disponibilità ad aggiornare la commissione.

ZACCARIOTTO crede sia possibile far sintesi in due punti, in quanto non c’è una posizione diversa tra maggioranza e opposizione quando si parla di lavoro. In primisi la richiesta sulle due anomalie, non ancora conclusa, è una garanzia che bisogna avere da parte di tecnici. Con una distinzione fondamentale tra ruolo del tecnico e quello del politico. Le anomalie se sono ritenute tali non daranno luogo ad alcuna aggiudicazione. Non sa se ci dovrà essere un tavolo tecnico su questo. Ricorda poi la segnalazione all'ispettorato del lavoro fatto dalla consigliera Tosi che darà un'ulteriore garanzia. Ribadisce di non aver seguito l'impostazione prima della gara e si fa carico di riportare al Sindaco tutte le considerazioni emerse e a relazionarlo.

Alle ore 18:40 la presidente Sambo, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 18-01-2018 ore 16:37
Ultima modifica 18-01-2018 ore 16:37
Stampa