Seduta del 06-10-2017 ore 15:30
congiunta alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman
Consiglieri presenti: Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Rocco Fiano, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman, Giorgia Pea (sostituisce Luca Battistella)
Altri presenti: Assessore Paolo Romor, Dirigente Silvia Grandese, Presidente Regionale FISM Veneto Stefano Cecchin
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15:45 la consigliera Rogliani assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta; legge l'ordine del giorno e lascia la parola all’Assessore per l’illustrazione della proposta di deliberazione.
ROMOR specifica che si parla di scuole materne in un'ottica di contributi e sussidiarietà: il comune partecipa come contributo a supporto E integrazione dove esistono altre scuole; In altri casi invece sono l'unica scuola come a Burano e Sant'Erasmo. È stato proposto l'importo di 810.000 euro, come negli ultimi due anni, che è storicamente il 15% in meno di quanto fatto in precedenza. Non fa una promessa ma oggi i conti sono in sicurezza, non consentono di rimpinguare la cifra ma si augura però, per il futuro, di poterlo fare. Aggiunge che comunque questa proposta di delibera ha un’assunzione di impegno triennale, il che è un elemento di stabilità e i conti sono in miglioramento. In previsione poi c’è un criterio oggettivo e automatico per la suddivisione degli importi tra le varie scuole, anche su richiesta della Fism, è stato inserito questo criterio automatico scevro da qualsiasi valutazione personale. Criterio proposto dalla Fism discende dall’applicazione della legge regionale. Illustra il criterio così come scritto nella PD, all'articolo 6 e nelle tabelle.
DE ROSSI chiede come venissero distribuiti i fondi fino ad oggi, per fare chiarezza.
VISENTIN chiede cosa si intenda per zone periferiche e disagiate. Esprime apprezzamento per le agevolazioni triennali, vista l'importante funzione che svolgono le scuole paritarie, sostiene sia uno sforzo importante. Bene anche l'oggettività dei criteri per attribuire in modo chiaro le risorse, apprezza questa delibera.
VISMAN chiede un po' di numeri al riguardo.
FIANO afferma che, al di là del 2016, anche prima i contributi erano triennali e quindi sostiene non sia una novità. Chiede in che misura il contributo incide sul costo complessivo e se in alcune scuole vi siano maggiori richieste di aiuto di contributi.
GRANDESE informa che le scuole oggetto di contributo sono 37 per il 2016 e 2017 e 36 per il 2018, in quanto non aprirà più la scuola dei Gesuiti. Negli anni precedenti c'era la deliberazione del Consiglio ogni tre anni ma non c'era un regolamento; venivano utilizzati i criteri indicati dalla Regione e, in più, venivano dati dei contributi una tantum per particolari esigenze. L'idea del regolamento è per adeguarsi alla Regione e non dover fare più passaggi. Dopo l'approvazione della PD si farà una Determina per i tre anni, con un budget complessivo già fissato anche se non fisso per ogni scuola. Sulle scuole periferiche è stata lasciata una parola generica perché potrebbero esserci altre situazioni, anche se difficile, ad oggi si parla di Burano e Sant'Erasmo. Le scuole paritarie hanno una retta per cui c'è già una sorta di distribuzione per reddito ed esigenze, poi le scuole hanno gestioni autonome, non si può entrare nel merito delle loro tariffe.
CECCHIN sostiene che quello del contributo sussidiario è un riconoscimento importante, che va a 35 scuole, 95 sezioni e più di 2000 bambini; è stato scelto come Fism di rivedere i criteri per adeguarli di più a quelli regionali rispetto a quelli statali. Cita una serie di esempi sui contributi di 810.000€, diviso 2.000 bambini, fa circa 374€ per 10 mesi come contributi del Comune; €500 dallo Stato e 186€ dalla Regione Veneto. È quindi importante l'orizzonte temporale di 3 anni anche per garantire le risorse umane. Il costo standard di un bambino su 10 mesi in centro storico è di circa €3.500 mentre fuori del centro storico varia tra 2800 e 3000: la differenza la mette la famiglia. Chi va alle statali paga di buoni pasto circa 70/80€ al mese, senza la retta; circa la metà o un terzo. Bisogna tenersi strette le scuole paritarie importanti per tenere viva la comunità. Ci sono circa 220 dipendenti per le 35 scuole, tra docenti e non docenti e altrettanti volontari attivi. Il parametro OCSE dice che nel 2016 a giugno il Miur ha indicato la cifra di €5.700 come costo standard. Il Veneto riesce a far risparmiare allo Stato. Fornisce altri dati della Fism: a livello regionale 350/400 mila veneti hanno a che fare con le loro scuole; il motto della Fism è “prima i bambini”.
LA ROCCA chiede, in riferimento all'articolo 6, se i €1.000 sono un tetto massimo di stanziamento e come si arrivi a quantificare questa cifra.
ROMOR risponde che la cifra complessiva è di 810.000 euro e si prevede un criterio trasparente e automatico: si applica il criterio delle norme regionali. A monte ci sono i punti 1 e 2 dell'articolo 6 che fanno riferimento a Burano e Sant'Erasmo che vengono tolti dagli 810.000€, il restante viene distribuito come da tabelle: sono 45.000€ su 810.000.
GRANDESE spiega che i 1000€ sono valutati rispetto al pregresso, per garantire il funzionamento.
GIACOMIN ringrazia l'amministrazione per il regolamento e tiene ad evidenziare il risparmio che danno queste scuole paritarie e le ringrazia per l'orario elastico.
VISMAN chiede informazioni sui criteri: è più comodo siano automatici e si chiede quante scuole ci siano in centro storico. Chiede se non ci sia il rischio che alcune di queste, che magari godono di un riconoscimento storico più elevato, accentrino su di loro le iscrizione svuotandone altre, col rischio che con questo criterio le scuole più accattivanti si trovano con più soldi; è un osservazione più che una domanda. Chiede se facciano la customer satisfaction.
ROMOR spiega che si è cercato di applicare un criterio trasparente: capisce la preoccupazione ma è difficile creare un criterio che entri in quel merito.
PELIZZATO chiede quale sia la logica per cui si aumenta il contributo della tabella all'articolo 6, chi ha più bambini in teoria fa più economie di scala, chiede come siano parametrati.
ROMOR risponde che è così, come principio aumenta il parametro ma è nel senso che sostiene il consigliere Pelizzato.
GRANDESE al riguardo tiene a precisare che il coefficiente aumenta in rapporto alle sezioni: si da poco di più ma perché ci sono più insegnanti da retribuire, non cresce proporzionalmente.
LAZZARO fa sapere che la scuola paritaria di Trivignano ha un “buco” di 70.000€ da ridurre, anche con piccoli passi, è una cifra enorme per la comunità. Chiede come sia possibile avanzare soldi dalla regione per 3 anni: i fornitori vanno pagati subito; chiede che chi deve dare i soldi li dia, un appello rivolto alla Regione. Non si può chiudere la scuola materna a Zelarino con 60 o 70 bambini: spera che anche il Comune cerchi di aiutare queste scuole di periferia, con un aiuto aggiuntivo.
DE ROSSI precisa che non è stata data risposta alla sua domanda, nel dettaglio, se nel Comune di Venezia c'erano dei contributi diversi, vuole sapere cosa accadeva prima.
CENTENARO risponde che però allora bisogna guardare tutto.
ROMOR afferma che secondo lui il consigliere De Rossi sta parlando di eventuali diseguaglianze; in precedenza oltre all'applicazione dei contributi venivano dati dei contributi una tantum.
GRANDESE informa che per questo basta vedere le delibere precedenti anche quella dell'anno scorso, di luglio-agosto 2016.
LAZZARO riprende il discorso su Trivignano, alla cui scuola serve un aiuto: se arriva si va avanti altrimenti dice che è difficile. Concorda sul regolamento e ribadisce che la scuola Trivignano è in difficoltà, una situazione che esula dalla proposta di deliberazione.
VISENTIN comprende l'allarme del consigliere Lazzaro ma le situazioni singole sono molte, bisognerebbe analizzare i bilanci di ogni scuola, mentre questo regolamento vuole aiutare tutti in maniera uniforme.
Alle ore 16:55 la Presidente Rogliani, esaurito l’ordine del giorno, propone di inviare la proposta di deliberazione in Consiglio comunale per la discussione e dichiara chiusa la seduta.
La commissione approva.
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