Seduta del 28-09-2017 ore 10:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin
Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Maurizio Crovato (sostituisce Giorgia Pea), Alessio De Rossi (sostituisce Chiara Visentin), Giancarlo Giacomin (sostituisce Marta Locatelli), Nicola Pellicani (sostituisce Felice Casson), Silvana Tosi (sostituisce Giovanni Giusto)
Altri presenti: Assessore Paolo Romor, Direttore Francesco Vergine
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10:25 il consigliere Cotena assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta; riprende gli argomenti trattati durante l'ultima commissione ricordando che erano stati proposti alcuni emendamenti.
ROMOR riepiloga a grandi linee gli argomenti oggetto degli emendamenti, vale a dire l’aggiunta della parola “anche”, la riduzione a 15 giorni dei tempi di risposta e la questione del passaggio delle richieste di accesso agli atti per l'ufficio della Presidenza.
Alle ore 10:30 il presidente Cotena propone di sospendere la Commissione.
La Commissione approva.
Alle ore 10:40 il presidente Cotena, constatata la presenza del numero legale, riapre i lavori di commissione.
ROMOR presenta l'emendamento di Giunta numero uno che riguarda: il comma 3 dell'articolo 39; i 15 giorni e non 7 per evitare il rischio di bloccare le attività degli uffici. Legge l'emendamento.
DE ROSSI ringrazia per aver inserito l'anticipo a 15 giorni, così come chiesto dalla consigliera Pea, e chiede se sia possibile inserire e discutere prima questo emendamento a prescindere dalle tempistiche di presentazione.
SCANO si dice contrario a questa proposta in quanto esiste una tempistica di presentazione degli emendamenti: su questo bisogna discutere, resta un emendamento di Giunta che non dice tutto e per questo infatti hanno presentato degli altri emendamenti, come gruppo 5 Stelle, presentati precedentemente a quello di Giunta.
DE ROSSI chiede se l'emendamento di Giunta sia stato consegnato fuori termine.
SAMBO ricorda che spesso le è stato risposto dalla Presidente del Consiglio che gli emendamenti, anche se presentati con solo 5 minuti di ritardo, vengono rigettati. Inoltre era stato più volte ribadito che la Giunta ha gli stessi termini dei gruppi, per questo chiede che siano mantenuti i termini di presentazione.
VERGINE precisa che l'accordo era di convocarsi per oggi per discutere l'emendamento, motivo per cui il termine fissato per ieri di scadenza degli emendamenti non poteva valere per questo emendamento. L'articolo 15 comma 3 del Regolamento del Consiglio spiega come avviene l’ordine di discussione degli emendamenti.
SCANO chiede di valutare gli altri punti riportati negli altri emendamenti, legge alcuni emendamenti che riguardano l'articolo 39, il fatto che il Segretario Generale e il personale debbano mantenere il riserbo, chiede di mettere un meccanismo sanzionatorio per incidere sulla retribuzione di risultato in caso di mancata risposta nei termini.
DE ROSSI al riguardo sostiene si dovrebbe incidere sui parametri di valutazione più che sul 5% chiesto dal consigliere Scano, per incidere sulla pesatura della performance: potrebbe essere un impegno, una mozione collegata.
GAVAGNIN sostiene vada benissimo riprendere i concetti sulla responsabilità del dipendente pubblico ma è una situazione ridondante e doverosa.
SCANO sostiene sia meno scontata se deve passare per l’ufficio della Presidenza.
ROMOR per gli altri emendamenti dichiara che, per correttezza, attende i pareri. Sulla sanzione economica a naso gli sembra di difficile applicazione, la questione del riserbo è ridondante. Sulla questione ufficio della Presidenza o della Segreteria generale ha già detto che come ha fatto fino ad oggi funziona allora non si va a cambiare. Ribadisce che è in attesa di parere sugli altri emendamenti.
DE ROSSI chiede l'implementazione dell’ufficio della Presidenza per il lavoro aggiuntivo.
LA ROCCA chiede come si faccia a dire che questo meccanismo funziona e continua a citare due esempi con cui non ha funzionato: in particolare un caso che riguarda i servizi educativi. Ricorda ancora due casi successi quest'estate quando ha chiesto all'ufficio della Presidenza una mano per individuare l'ufficio di competenza cui indirizzare la richiesta d’accesso agli atti e le hanno risposto che non è compito loro. Allora fino ad oggi non si può dire che il meccanismo funzioni. Lo trova una mancanza di rispetto. Chiede di registrare con audio le commissioni.
SCANO cita un altro caso emblematico, di cui ha già parlato e per cui sono già passati 48 giorni col filtro della presidenza.
ROMOR ribatte che il singolo caso non è significativo.
DE ROSSI coglie positivamente le segnalazioni di qualche potenziale disservizio, dovuto magari alla carenza di personale, anche per tutelare i dipendenti.
SCANO chiede ai consiglieri di maggioranza cosa osti al traslare la competenza dalla Presidenza del Consiglio alla Segreteria Generale: sostiene che la funzione di filtro lo possa fare anche il Segretario generale, che in assenza del Direttore generale ne fa le sue veci ed è la figura più competente per svolgere queste funzioni. Per quanto riguarda le sanzioni chiede che al dottor Vergine di dare indicazioni per un emendamento che più o meno riporti le linee di pensiero che ha espresso.
SAMBO città un ulteriore esempio: dal 6 luglio al 28 agosto e altri; non c'è un filtro che funziona, l’ufficio della Presidenza del Consiglio dovrebbe sollecitare gli uffici e verificare la completezza delle risposte, non si può dire che oggi questo avviene così, per cui sarebbe bene inserire la responsabilità in un organo più tecnico e meno politico, per dare maggiori garanzie.
DE ROSSI risponde che c'è già una figura di riferimento che è il dottor Vergine: l'ufficio della Presidenza è come ulteriore garanzia.
SCANO ribatte che l’ufficio della Presidenza è un organo politico che non dà garanzie.
PELLICANI ritiene più vantaggioso che il filtro lo faccia la Segreteria generale, i dirigenti del Comune infatti rispondono a questo e non alla Presidenza del Consiglio, al fine d’avere maggiori garanzie.
VERGINE informa che i pareri sui vari emendamenti non sono ancora pronti. L'ipotesi di passare in capo al Segretario generale ha senso però tiene a puntualizzare che dal punto di vista normativo il Segretario generale non ha funzioni di gestione ma di assistenza e che fino a pochi giorni fa il Segretario generale era sostitutivo del dirigente, oggi il potere sostitutivo va dalla PO al dirigente ai direttori al direttore generale al segretario generale. Le due cose non si combinano bene: l'esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza del dirigente e l'eventuale ruolo di responsabilità per l’evasione del diritto di accesso dei consiglieri.
GAVAGNIN chiede una commissione sulla responsabilità ai dipendenti.
SCANO chiede se siano mai state fatte delle mail di sollecito da parte dell'ufficio Presidenza che ritiene avrebbe dovuto essere presente oggi in commissione.
Alle ore 11:30 entra la presidente Damiano.
SAMBO leggi due emendamenti presentati. Si ricorda di un altro caso che ritiene molto grave e significativo ed è quello di richiesta del dossier UNESCO che è arrivato prima ai giornalisti che a lei nonostante la sua richiesta di accesso agli atti.
Alle ore 11:35 il Presidente Cotena, esaurito l’ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.
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