Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Commissioni consiliari > V Commissione > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

V Commissione - Verbale

Seduta del 13-06-2017 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Felice Casson, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Gianpaolo Formenti, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Giancarlo Giacomin, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman, Rocco Fiano (sostituisce Felice Casson), Deborah Onisto (sostituisce Maika Canton), Paolo Pellegrini (assiste), Francesca Rogliani (sostituisce Luca Battistella), Silvana Tosi (sostituisce Giovanni Giusto)

 

Altri presenti: Assessore Massimiliano De Martin, Direttore Raffaele Pace, Direttore Antonio Iannotta, , Dirigente Vincenzo de Nitto, Funzionario Massimo da Lio.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione n.185 del 17.05.2017: Variante n.10 al Piano degli Interventi, relativa alla viabilità di accesso alla Macroisola Prima zona Industriale di Porto Marghera. Presa d'atto di non pervenute osservazioni ed approvazione.
  2. Esame della proposta di deliberazione n. 198 del 31.05.2017 – Provvedimenti per la tutela dell'integrità fisica, funzionale e sociale della Città Antica. Variante normativa n.18 al piano degli Interventi/VPRG per la Città Antica.

Verbale

Alle ore 09.45 la Presidente della V° Commissione Consiliare legge l'ordine del giorno ed invita i tecnici a spiegare la proposta di deliberazione numero 185.

DA LIO inizia la spiegazione e l'illustrazione della proposta di deliberazione relativa all'accordo di programma tra MISE (Ministero Sviluppo Economico), Regione Veneto, Comune e Autorità Portuale di Venezia. Spiega la viabilità con inquadramento territoriale, indicando le direzioni del traffico delle varie strade. Illustra lo scopo della delibera rispetto alla modifica del vigente piano regolatore facendo sapere che non sono pervenute osservazioni.

DE MARTIN evidenzia quest’ultimo aspetto e chiede di spiegare meglio la scelta progettuale.

DA LIO illustra la situazione territoriale limitrofa, ricordando che la zona confina con la ferrovia, quindi il progetto ha dovuto fare delle scelte precise, per evitare passaggi sopra i binari.

PELLEGRINI dichiara che da due mesi sta aspettando il progetto già chiesto all'Assessore Zaccariotto, ma che non l’ha mai ricevuto. Evidenzia il problema dell'attraversamento pedonale per i lavoratori presente in questa zona.

DA LIO sottolinea che l'attraversamento verso l'ingresso verso lo stabilimento Breda sarà a raso.

FERRAZZI chiede se chi arriverà da Venezia attraversa la zona di passaggio pedonale.

DA LIO conferma che la situazione per chi attraversa la strada a raso sarà identica all'attuale situazione, il nuovo progetto farà diminuire il traffico di passaggio.

LAVINI ritiene che questo argomento potrebbe essere approfondito con la quarta commissione.

DE MARTIN chiede che vengano specificate le date di pubblicazione.

DA LIO la data di presentazione delle osservazioni è terminata oggi.
Alle ore 10.14 entra il consigliere comunale Crovato.

FERRAZZI ricorda che la variante al piano degli interventi è stata fatta in piena estate. Informa che questo progetto è fermo da due anni , e che i proprietari del Vega non l'hanno nemmeno visto. Questo evidenzia pertanto che poche persone hanno fatto un vero approfondimento e forse per questo motivo non sono giunte le osservazioni. Chiede che venga spiegato meglio il progetto perché non si capisce dove passano i pedoni.

LAVINI Informa che chiederà al presidente della quarta commissione una riunione ad hoc per spiegare meglio il progetto.

LAZZARO sottolinea la possibilità di riunire una riunione di Commissione congiunta V° e IV° sull'argomento, per poter andare in Consiglio comunale con le idee chiare sul progetto.

LAVINI ritiene quindi opportuno riunirsi ancora una volta con una riunione di Commissione congiunta V°e IV° sul progetto viabilistico.

PACE ricordando che si tratta di una Variante al Piano degli Interventi ma che il progetto non è compreso in questo provvedimento quindi ritiene sensato un approfondimento ad hoc.

LAVINI invita i commissari ed tecnici a discutere il secondo punto all'ordine del giorno, la proposta di deliberazione numero 198/2017, che è già stata illustrata dei tecnici il 6 giugno 2017.

DE NITTO spiega sinteticamente la proposta di deliberazione e il motivo di strutturazione di questo provvedimento è dovuta alla volontà di applicare l'articolo 14 del D.P.R.380/2001 introducendo criteri di qualità. Specifica la questione dei parcheggi e il reperimento degli stessi. Precisa le fattispecie previste da questa proposta deliberativa. Fa sapere che le zone del Tronchetto e della Giudecca non sono previste e considerate da questo provvedimento. Prosegue con la spiegazione rispetto all'orientamento amministrativo che questa proposta di deliberazione vuole portare avanti, evitando i cambi d'uso diretti mediante semplice pratica edilizia, ponendo quindi, con questo nuovo provvedimento dei criteri e strutturando la situazione sulle deroghe demandando al Consiglio comunale la potestà di decidere; ovvero si valuterà caso per caso con progetti definitivi. Spiega le tipologie dove è consentito il ricettivo.

PACE pone una riflessione sulla legittimazione del potere confermativo, facendo riferimento all'articolo ) della Costituzione che limita la proprietà privata per tutelare i beni storici e monumentali presenti sul nostro territorio. Ricorda che la deroga è prevista per legge per tutta l'area di interesse pubblico.

IANNOTTA sul potere confermativo, in materia urbanistica, c'è anche l'articolo 41 della Costituzione. Ricorda che ci sono tre sentenze sul Centro Storico Veneziano,che limitano l'apertura di esercizi per la somministrazione di bevande e beni.

SCANO chiede se sia possibile arricchire le motivazioni in delibera su questo provvedimento rispetto alla residenza e al suo mantenimento. Sottolinea che in questo provvedimento c'è la volontà di redigere una graduatoria di valore sui criteri. Chiede se sia dannoso mettere come regola il ricorso alla procedura di costruire in deroga. Sul regime di salvaguardia chiede spiegazioni sul fatto che si possa alienare per fare alberghi. Chiede le motivazioni sul perché solo Giudecca e Tronchetto sono escluse dal blocco di deroga. Ricorda che sui parcheggi la VPRG nella normativa l'articolo 28 parla di cessioni di superficie destinate servizi.

IANNOTTA ritiene che integrare le motivazioni sia una buona idea anche per strutturare meglio il provvedimento. Risponde che il permesso di costruire in deroga con i criteri fissati ora potrebbe non risultare più eccezionale. Sottolinea che comunque la delibera determina delle limitazioni e chiarisce meglio le situazioni.


PACE spiega che la giurisprudenza sull'articolo 14 DPR 380/2001 inizia ad essere corposa. Spiega che il Consiglio comunale con questa delibera si auto vincola ponendo dei criteri generali.

DE NITTO sui criteri non c'è una gerarchia tutti sono sullo stesso piano e anche la localizzazione della struttura avrà un suo valore; Pone una riflessione sull'articolo 28 delle n.t.a.

SCANO ricorda le emendamenti presentati sugli standard, poi bocciati.
Alle 11.05 entra consigliere Alessandro Scarpa.

DE NITTO chiarisce che fino all'approvazione del PAT si applicava la legge regionale 61/85 e successivamente la legge regionale 11/04. Spiega la disciplina degli standard in centro storico derivante dal fatto che in Venezia non ci sono le auto.

VISMAN chiede l' inserimento in delibera di una descrizione di cosa si intenda per B&B altrimenti si danneggia il residente che ospita per arrotondare. Ipotizza che l' UNESCO abbia chiesto queste limitazioni ma in Italia e sopratutto a Venezia, il B&B e diverso da come viene inteso generalmente.

DE NITTO chiarisce che sui B&B l'Unesco non c'è chiesto nulla e che comunque a Venezia il B&B è considerata una attività d' impresa. Precisa che sui punti A B C D, relativamente al regime di Salvaguardia era giusto precisare le fattispecie.

R.SCARPA condivide pienamente l'obiettivo della proposta di deliberazione. Ritiene che mantenere questi criteri potrebbe aprire una questione sul numero di richieste simili. Esprime il proprio disaccordo sulle esclusioni. Evidenzia che l'assenza di individuazione dell'obiettivo crea una incoerenza con il PAT.

IANNOTTA spiega che i criteri non vincolano il Consiglio comunale all’approvazione o meno di un cambio di destinazione d'uso mantenendo la capacità discrezionale. Spiega che sulla questione della residenzialità riferito al PAT questa delibera non la tratta direttamente ma semplicemente va a gestire le eventuali limitazioni che il Consiglio comunale deciderà di approvare sulle strutture ad uso turistico.
Alle ore 11:20 escono i consiglieri Scano e A.Scarpa.

DE NITTO spiega che il documento del Sindaco chiarisce che per quanto riguarda Centro Storico veneziano si deve aumentare la residenzialità. Sottolinea che sui criteri non c'è limitazione, il Consiglio comunale valuterà i casi volta per volta.

R.SCARPA chiede spiegazioni su eventuali limitazioni nel caso in cui vengano riproposte richieste simili a casi già provati.

FERRAZZI ritiene che questa proposta di deliberazione apre a pericolosissimi precedenti vedi il caso Locatelli. Esprime la propria contrarietà a questa proposta di deliberazione.

IANNOTTA anche senza questa proposta di deliberazione, le richieste arriverebbero in ogni caso agli uffici.

DE NITTO spiega il procedimento sulle deroghe. Informa che le istanze arrivano senza progetto definitivo pronto. Sottolinea che i criteri sono generali e non specifici e il legislatore comunque con la deroga di fatto vuole migliorare la situazione edilizia generale.

PELLEGRINI risponde alla consigliera Visman sulla questione dei B&B a Venezia, sottolineando che in Italia le famiglie intestano le case ad ogni singolo membro, quindi risulta importante capire se questi B&B siano veramente di supporto economico alle famiglie, oppure stiano svuotando la città dalla residenza. Pone una riflessione sulla genericità dei criteri adottati e sul conseguente possibile aumento del contenzioso. Chiede che vengano chiarite alcune frasi ritenute poco chiare. Ritiene che il Consiglio comunale approverà solo quello che la dirigenza decide. Chiede se è stata valutata preventivamente la quantità di richieste che arriveranno gli uffici.

DE NITTO spiega che gli uffici non respingono nessuna istanza di deroga, e che con questa proposta di deliberazione il Consiglio comunale deciderà su queste istanze. Spiega che i criteri sono generali proprio perché la decisione finale spetta al consiglio. Specifica il concetto di uso razionale dell'immobile.

FERRAZZI ribadisce che governare la residenza limitando le unità ricettive è un'idea positiva ma lo strumento giuridico che questa proposta di deliberazione descrive non è utilizzabile. Propone che le distinte azioni d’ uso vengano gestite con una rivisitazione delle tipologie. L'uso della deroga inserisce il concetto di interesse pubblico presentato anche da privati ma con motivazioni discrezionali. Propone una riflessione sulla procedura l'articolo 18 della legge regionale 11/04. Legge il parere del Consiglio di Stato sulla questione della deroga e cioè in sintesi che non può in sintesi diventare una prassi corrente. Ritiene che la deroga al limite può essere applicata solo con carattere restrittivo, che la politica deve stabilire le regole generali e non di volta in volta per volta. Propone di aprire un dibattito con gli ordini professionali.

IANNOTTA sottolinea che il concetto di discrezionalità del Consiglio comunale, è ribadito all'articolo 14 del d.p.r.380/2001 che è stato stabilito dal legislatore. Sottolinea come la proposta di deliberazione voglia gestire questa discrezionalità. Sull'assenza della consultazione ci si deve riferire alla sentenza del TAR Veneto che si espresse nel 2011 descrivendo che in ogni caso, la mancanza di una azione consultativa non invalida il documento.

FIANO sottolinea che la norma parla di concertazione qui invece è stata fatta solo informazione.
Alle ore 12:10 esce il consigliere Ferrazzi entra il consigliere A.Scarpa.

SAMBO chiede delle specifiche sull' esclusione delle zone della Giudecca e Tronchetto. Ritiene che la delibera sia debole dal punto di vista giuridico. La finalità di limitare gli alberghi è positiva e comunque è preferibile continuare la discussione su questa proposta di deliberazione per chiarirci meglio le idee prima di arrivare in Consiglio comunale. Sottolinea l'importanza di discuterne con gli ordini professionali.
Alle ore 12:15 entra il consigliere Paolino D'Anna.

LAVINI formalmente le categorie professionali, fino ad ora, non sono state coinvolte.

CENTENARO evidenzia che tutte le forze politiche concordano sull'obiettivo generale della proposta di deliberazione. Sottolinea che bloccare i cambi di destinazione ad turistico è un obiettivo del Sindaco. Chiede maggiori certezze, e ritiene che delibera verrà impugnata sicuramente, quindi propone di aumentare le motivazioni. Ricorda che la classificazione di edifici può essere variata con la commissione scientifica. Ribadisce l'implementazione di questa proposta di deliberazione con maggiori specifiche.

SCANO chiede come questa proposta di deliberazione incida sulla VPRG Città Antica.

DE NITTO specifica che la normativa già approvata nella VPRG Città Antica è valida.

FIANO chiede maggiori approfondimenti e sulla questione delle concertazione con le categorie ed i cittadini in generale. Chiede maggiori spiegazioni sul beneficio pubblico e la sua quantificazione.

VISMAN chiede per quali motivazioni la proposta di deliberazione non viene applicata nei territori di Murano e Burano.

DE NITTO nel documento del Sindaco si incentivano le varie attività con metodi diversi in zone diverse dal centro storico veneziano.

DE MARTIN spiega che questa proposta di deliberazione non blocca le varie istanze che già da tempo giungono agli uffici comunali. Ricorda che la numerazione degli elenchi di cambio di destinazione è arrivata al numero 50 e che pertanto questi cambi d'uso già avvengono. Sottolinea che questa proposta di deliberazione cerca di affrontare questo problema tentando di limitare una situazione che non si può più ritenere normale Ricorda che l'Unesco chiede alle città come Venezia di essere tutelate. Precisa che la questione Locatelli, è stata risolta con una procedura di buon senso. Ribadisce che questa proposta di deliberazione è da considerarsi uno degli strumenti per controllare il fenomeno del cambio di destinazione d'uso. Propone l'ulteriore riunione per discutere ed analizzare questa proposta di deliberazione.

Alle ore 13.00 la Presidente Lorenza Lavini chiude la riunione di commissione.

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 12-10-2017 ore 09:56
Ultima modifica 12-10-2017 ore 09:56
Stampa