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IX Commissione - Verbale

Seduta del 29-05-2017 ore 09:00
congiunta alla V Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Felice Casson, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Gianpaolo Formenti, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman, Rocco Fiano (sostituisce Felice Casson), Deborah Onisto (sostituisce Giovanni Pelizzato)

 

Altri presenti: Assessore Francesca Da Villa, Assessore Massimiliano De Martin, Vice Capo di Gabinetto Derek Donadini, Funzionario Dennis Wellington , Consigliere Comunale Nicola Pellicani

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Zona Franca Porto Marghera
  2. Discussione della mozione nr. d'ordine 106 (nr. prot. 42) con oggetto "Mozione nr. 11, collegata al punto nr. 2 dell'ordine del giorno “Linee programmatiche di mandato 2015-2020 del Sindaco Luigi Brugnaro” - ZONA FRANCA A PORTO MARGHERA ", inviata da Nicola Pellicani

Verbale

Alle ore 9.15 il Presidente della IX Commissione Consiliare Paolo Pellegrini di concerto con la Presidente della V Commissione Consiliare Lorenza Lavini, constatata la presenza del numero legale assume la presidenza della commissione e dichiara aperta la seduta illustrando l'ordine del giorno. Quindi da la parola al Dott. Wellington

WELLINGTON spiega che per Zona Franca si intende una porzione delimitata del territorio nazionale in prossimità di un porto o di un aeroporto in cui il regime fiscale e doganale viene derogato al fine di favorire lo svolgimento di attività economiche. Le zone franche sono zone di particolare disagio socio- economico e sono finalizzate a sostenere in ambiti ristretti delle piccole e medie imprese. Ci sono zone economiche speciali in ambiti ristretti con riconoscimento di agevolazioni. Poi ci sono le le Zone franche doganali previste in tutto il mondo. In Europa hanno agevolazioni e sono limitate dalla normativa europea. In Italia sono riconosciute come zone franche Venezia, Trieste e Gioia Tauro. Trieste ha delle deroghe rispetto al regolamento europeo. Nel 1948 il Punto Franco di Venezia fu istituito nella zona di San Basilio. Nel 2013, con decreto interministeriale, è stata autorizzato il trasferimento del Punto Franco di Venezia in un'area ricompresa nella cinta doganale, posta tra i varchi portuali di Via del Commercio e di via dell'Azoto. La zona ha un'area di circa 8 mila metri quadrati e gode dello status di Zfd. Il soggetto responsabile di tale area è l'autorità portuale. Le speciali norme doganali vigenti nel punto franco comportano vantaggi di tipo economico, amministrativo- burocratico e di sicurezza. Le merci provenienti da Paesi esterni all'Unione Europea possono rimanere nella zona franca mantenendo lo stato estero. L'introduzione in zona franca è una speciale destinazione doganale che consente di custodire le merci importate senza limiti di tempo, senza pagare dazio fino a quando non si decida una diversa destinazione doganale. C'è la possibilità anche di assembrare merci provenienti da paesi diversi. L'Amministrazione comunale, visti i numerosi vantaggi, ha promosso strategie e azioni finalizzate all'allargamento e alla valorizzazione della Zona Franca anche in altri ambiti dell'area industriale di Porto Marghera. Ma la normativa prevede che l'allargamento venga fatto con un decreto interministeriale. Con delibera del 19 gennaio 2016 la Giunta comunale ha espresso parere favorevole alla proposta dell'Autorità Portuale di Venezia relativa all'ampliamento della zona franca nelle aree del Terminal autostrade del mare di Fusina. Il Comune ha partecipato anche al tavolo tecnico promosso dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Negli interventi previsti dal " Patto per lo sviluppo della Città di Venezia" sottoscritto tra il Sindaco di Venezia ed il Presidente del Consiglio dei Ministri è previsto l'Ampliamento della Zona Franca Doganale di Venezia ed aree ricomprese in ambito portuale anche non contigue e all'isola di Murano. Inoltre nell'ambito di un progetto europeo è stato inserito uno studio per capire i vantaggi per accelerare la procedura per riconoscimento dello status di Zfd di tale zone. Altri vantaggi sono quelli legati alla burocrazia ed ai controlli

Alle ore 9.28 entrano i Consiglieri Canton, Formenti e Scano

PELLICANI illustra la sua mozione dove chiede che la Giunta si impegni a superare quanto stabilito dal decreto interministeriale del 22 marzo 2013 coinvolgendo nella zona franca oltre la zona di Porto Marghera anche le isole della città storica ( Arsenale e Murano). Nota che si vuole puntare ad un ampliamento della Zona franca e crede che la valutazione andrebbe fatta con l'autorità portuale. E' vero che Trieste beneficia di previsioni normative che Venezia non può adottare. Dato poi che nel "Patto per lo sviluppo della Città di Venezia" è previsto l'ampliamento della Zona Franca Doganale è importante capire cosa ne pensa il Presidente del porto

Alle ore 9.36 entrano le Consigliere Faccini e Tosi

PELLEGRINI ritiene che la Zona franca venga utilizzata non solo per la sospensione dei dazi ma per la trasformazione di materie prime che poi vanno esportate. La cosa è diversa dalla extraterritorialità. E' vero che per estendere la zona franca di Trieste basta un decreto prefettizio ma questo non non è sufficiente se poi non ci sono gli imprenditori che vengono ad investire e a produrre sul nostro territorio. E' pensabile che Murano diventi zona franca tenendo conto che è soggetta ad attività turistiche

Alle ore 9.43 entra il Consigliere Alessandro Scarpa

DEREK DONADINI sottolinea che la Zona franca deve essere chiusa e controllata. Trieste ha un regime diverso ma ha una legge diversa. Gli 8 mila metri quadrati si possono anche espandere ma l'autorità portuale è contraria alla istituzione sul territorio di Zfd a macchia di leopardo. C'è la possibilità di un ampliamento vincolato e la questione è stata affrontata a Roma ma la cosa non è semplice. Murano non rientra nella zona franca ma è stata inserita nelle aree di crisi complessa. Per quanto riguarda però i benefici di tale aree si è ancora all'inizio

GIACOMIN nota che Trieste gode di un regime fiscale più favorevole rispetto a Venezia e non capisce per quale motivo non si possa fare lo stesso a Venezia

WELLINGTON risponde che il riconoscimento di Zona franca di Trieste ha origine da trattati di pace mentre a Venezia il riconoscimento è stato fatto con decreto interministeriale

SAMBO chiede chiarimenti sul riconoscimento di zone franco urbane. Chiede inoltre se il Comune si sta informando sulla possibilità di una Zona franca a Murano

WELLINGTON risponde che il riconoscimento di zona franca è soggetto a normative nazionali ma si confronta anche con il regolamento doganale europeo. Per il riconoscimento di zone franche urbane devono essere dimostrati dei requisiti che Murano non ha e inoltre un indice di disagio socio- economico. Però Murano è stata riconosciuta come area di crisi complessa. E' stato mandato infatti un dossier al comitato di coordinamento che attesta l'isola come area di crisi complessa. Tale comitatone dovrà poi elaborare una prima bozza di piano. Entro 90 giorni ci sarà un primo contatto con le organizzazioni sindacali

Alle ore 10.00 entra la Consigliera La Rocca

LAZZARO non capisce perchè manchi la volontà di agire prendendo esempio dal Porto di Trieste visto che la zona franca ha fatto decollare l'economia di quel territorio e rappresenta un grosso concorrente per il porto di Venezia

PELLEGRINI crede che la zona franca non sia solo un porto ma una zona dove arrivano merci dall'estero e poi ripartono. E quindi auspica anche una zona franca vicino all'aereoporto

VISMAN trova auspicabile che la zona franca venga ampliata. La parte produttiva di Murano poi dovrebbe essere considerata come polo produttivo ex novo, limitandola a un'area specifica dell'isola. Inoltre se Murano viene considerata zona complessa è più facile ipotizzare per l'isola una legge speciale

WELLINGTON risponde che Murano è facilitata per l'inserimento nell'accordo di programma. Inoltre il fatto che l'isola abbia un'area circoscritta è una cosa positiva

SCANO ricorda che il Consiglio Comunale, in merito all'Agenzia di Sviluppo, ha votato un passaggio sulla zona franca e chiede perchè la cosa è stata scritta quando è di competenza dell'autorità portuale. Chiede inoltre se l'Agenzia di Sviluppo per quanto riguarda la zona franca ha un ruolo attivo e a che punto si è sul piano regolatore portuale

PELLEGRINI informa che è stata chiesta un'audizione con il nuovo Presidente del porto, il quale si è riservato di venire in Commissione dopo il comitatone

WELLINGTON fa presente che l'Agenzia di Sviluppo è stata votata in Consiglio Comunale ma non vuole sostituirsi all'autorità portuale ma solo gestire per promuovere vari tipi di attività

Alle ore 10.15 entra il Consigliere D'Anna

FERRAZZI osserva che si stanno discutendo mozioni con troppo ritardo. L'Amministrazione comunale ha creato l'Agenzia di Sviluppo che dovrebbe servire per attrarre capitali da investire sul territorio, ma fin qui questa agenzia non ha ottenuto nessun risultato e si è dimostrata solo un carrozzone vuoto. Si parla della Zona franca doganale di Porto Marghera e di esterderne lo status ad altre aree del territorio ma manca una programmazione ampia a livello comunale. Sarebbe opportuno come Commissione sentire l'idea dell'Amministrazione sullo sviluppo del porto a livello di sistema e sui singoli interventi. La modifica della legge 84 sui porti da un enorme potere su questi

CROVATO dichiara di essere in disaccordo con il Consigliere Ferrazzi in quanto fa polemiche strumentali e infondate contro la Giunta che sta lavorando bene e con il massimo impegno

RENZO SCARPA trova che la discussione sia interessante ed è sbagliato non legare le decisioni ad una strategia. Incominciano ad impensierire le dimensioni del territorio confrontandole con i numeri del porto commerciale, del porto crociere e dell'areoporto che creano inconvenienti non più sopportabili

PELLEGRINI crede che il Sindaco avesse già delineato le idee sullo sviluppo del porto. Parlare di troppa economia però è un concetto sbagliato. Ritiene poi che mescolare lo sviluppo portuale con i problemi dei flussi turistici sia un rimescolamento che fa solo confusione. Bisogna tenere distinti lo sviluppo economico da una regolazione doverosa dei flussi turistici

FIANO evidenzia che la Cina ha scelto il porto del Pireo perchè le navi sono più piccole

FORMENTI chiede se la mozione viene inviata in Consiglio comunale

PELLICANI rinvia al Consiglio il dibattito sulla mozione e in tale sede verranno fatte le opportune valutazioni

La mozione viene licenziata ed inviata in Consiglio Comunale

Alle ore 10.41 esaurito l'ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 14-06-2017 ore 11:43
Ultima modifica 14-06-2017 ore 11:43
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