Seduta del 21-06-2017 ore 12:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Chiara Visentin
Consiglieri presenti: Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Maurizio Crovato (sostituisce Paolo Pellegrini), Alessio De Rossi (sostituisce Marta Locatelli), Giancarlo Giacomin (sostituisce Ciro Cotena), Bruno Lazzaro (sostituisce Maika Canton), Nicola Pellicani (sostituisce Felice Casson), Renzo Scarpa (sostituisce Ottavio Serena), Silvana Tosi (sostituisce Chiara Visentin), Sara Visman (convocato)
Altri presenti: Assessore Paolo Romor, Assessore Francesca Zaccariotto, Direttore Raffaele Pace, Dirigente Angelo Patrizio, Funzionaria Natalia Menardi, Claudio Franzoi sindacalista CISL
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12:15 assume la presidenza la consigliera Sambo e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Propone di invertire l'Ordine del Giorno iniziando dal secondo punto, dalla discussione dell'interpellanza nr. 507 con oggetto "Chiusura Ufficio Anagrafe di Murano", inviata da Sara Visman.
La commissione approva.
VISMAN ricorda che l'interpellanza è del 9/10/2016 e riguarda la chiusura dell'ufficio Anagrafe di Murano, quando era stato appeso un cartello con scritto che dal 10 ottobre l'ufficio sarebbe rimasto chiuso. Passa in lettura l'interpellanza. Sa che in seguito c'è stato un ripensamento, forse si è trattato di un malinteso, oggi l'ufficio è aperto 2 giorni a settimana, non è tanto. Lo stesso personale apre a Burano 3 giorni a settimana e a Murano 2.
Alle ore 12:17 esce il consigliere Crovato.
PATRIZIO spiega di non aver dettagli sulla chiusura temporanea che forse è un malinteso. Ha chiesto chiarimenti alla responsabile dell'ufficio Anagrafe che ha confermato gli attuali orari, che potrebbero cambiare se cambiano le esigenze. Assicura che l'ufficio rimane attivo e vicino ai cittadini.
ROMOR aggiunge che il servizio è confermato come in passato, per tutelare le fasce deboli della popolazione: stanno inoltre valutando la possibilità di estendere il servizio. Il Comune di Venezia ha attivato anche il servizio on-line, che non sostituisce quello presente nel territorio, per ottenere i certificati da casa.
CENTENARO ricorda le difficoltà e i malumori per un fatto increscioso, oggi i cittadini veneziani debbono prendersi un giorno di ferie per fare la carta d'identità, chiede quindi che l'Anagrafe apra anche al sabato mattina, almeno un ufficio in centro storico ed uno in terraferma.
LA ROCCA condivide la richiesta del consigliere Centenaro e chiede, per comprendere maglio la situazione, quale sia il numero delle pratiche che vengono fatte a Murano in un anno e da cosa potrebbe derivare la differenza di cui si è accennato in precedenza. Ricorda che Murano ha il doppio degli abitanti di Burano. Sostiene che il servizio vada ampliato.
PATRIZIO risponde che chiederanno i numeri ai responsabili dell'Anagrafe.
La Presidente Sambo chiede alla consigliera Visman se si ritiene soddisfatta rispetto al dibattito svolto.
VISMAN risponde che le dispiace non sapere ancora chi sia il responsabile di quel famoso cartello. Rileva che il problema è parzialmente risolto, capisce che Burano è più distante di Murano dal centro storico, motivo per cui crede che siano previsti i 3 giorni di apertura, e si augura che anche a Murano si possa arrivare all'apertura di tre giorni. Si dichiara parzialmente soddisfatta.
FERRAZZI in merito alla richiesta fatta dal consigliere Centenaro ricorda che è stata votata una mozione, ancora nel 2015, cui non è poi stato dato seguito. Propone venga inviata una nota congiunta I e X commissione che chieda ufficialmente riscontro di questa mozione, condividendo la richiesta del consigliere Centenaro che trova di buon senso.
Alle ore 12:32 la Presidente Sambo, esaurito il secondo punto iscritto all'Ordine del Giorno, passa alla trattazione del primo “Discussione dell'interpellanza con oggetto Bando di gara per il servizio di distribuzione gas ambito Venezia 1", lasciando la parola al consigliere Fiano per l'illustrazione della stessa.
FIANO ricorda la commissione del 16/12/2015 e la successiva approvazione in Consiglio comunale della Proposta di Deliberazione in data 18/12/2015: si parlò fin da subito di iter complesso, per un bando plurimilionario e non si dava per scontato il ricorso da parte di Italgas. In seguito sono arrivate le notizie di stampa da cui deriva la presente interpellanza. Poi c'è stato il controricorso e l'ordinanza del Tar del Lazio che indica la competenza del Tar del Veneto. Obiettivo è esser informati sull'iter. Un altro aspetto importante è quello che riguarda la sicurezza e la manutenzione degli impianti e chiede se l'Amministrazione abbia preso in esame la possibile transazione con Italgas.
Alle ore 12:40 la Presidente Sambo, per questioni organizzative, propone di sospendere la trattazione del primo punto iscritto all'Ordine del giorno e passare al terzo “Discussione dell'interpellanza 586 con oggetto Adesione tardiva all'Associazione denominata Avviso pubblico", lasciando la presidenza della Commissione al consigliere Senno dato che lei stessa è la proponente dell'interpellanza.
La commissione approva.
Il consigliere Senno assume la Presidenza e chiede alla consigliera Sambo di illustrare l'interpellanza nr. 586.
SAMBO illustra l'interpellanza e le richieste contenute, in particolar modo si sofferma sulla necessità di capire le ragioni del ritardo della richiesta d'adesione che è del 2017.
MENARDI informa che l'iter per l'adesione è stato completato il 23 gennaio 2017 con la risposta dell'Associazione; il tempo trascorso è stato breve: la domanda è del 19/1, la risposta dell'Associazione il 21/1. Spiega che l'Amministrazione si è attivata subito e per un periodo di tempo ci sono state delle comunicazioni tra il Comune di Venezia e l'Associazione necessarie per chiedere chiarimenti sulla documentazione da produrre, il tutto è avvenuto nella fase di riorganizzazione della macchina comunale, oggi la competenza è tornata sotto la Direzione amministrativa e affari istituzionali. L'Associazione ha poi comunicato che per il 2016 non vi erano più i tempi tecnici per procedere in quanto l'ufficio di Presidenza dell'Associazione che valuta le nuove adesioni era in scadenza a Novembre e, per questo motivo, Avviso Pubblico ha invitato il Comune a rinviare l'iter al 2017, con il nuovo ufficio di Presidenza insediato che si è riunito a gennaio 2017, arrivando così alle date prima menzionate.
SCANO chiede chi sia il referente per l'Amministrazione comunale.
MENARDI risponde che è il Sindaco.
Il Presidente Senno chiede alla consigliera Sambo se si ritiene soddisfatta rispetto al dibattito svolto.
SAMBO ringrazia per la risposta e ritiene un peccato che non ci sia un rappresentante politico oltre la figura del Sindaco che immagina esser pieno d'impegni. Ritiene sia un investimento importante aver aderito a quest'Associazione. Si dichiara parzialmente soddisfatta.
Alle ore 12:55 il Presidente Senno, esaurito il terzo punto iscritto all'Ordine del Giorno, lascia la presidenza alla consigliera Sambo che riprende la trattazione del primo punto “Discussione dell'interpellanza con oggetto Bando di gara per il servizio di distribuzione gas ambito Venezia 1" precedentemente sospesa.
VISMAN afferma che l'interpellanza chiede di conoscere esattamente i criteri del bando, domanda se siano già stati individuati.
PACE risponde affermativamente, la gara è già stata fatta.
VISMAN chiede se sia vero che non ci sarà più il pronto intervento e se le manutenzioni non seguiranno più gli standard attuali.
ZACCARIOTTO desidera fare un quadro completo, a 360°, della vicenda che è estremamente tecnica. Oggi l'Amministrazione comunale ha in piedi un paio di contenzioni sulla vicenda, un primo con l'Autorità per l'Energia che non può bocciare il bando, un secondo con Italgas con cui a sua volta sono in piedi due ricorsi, sulla valutazione della rete e sul bando. Con Italgas esisteva una concessione, questa è la prima gara che viene fatta, perché imposta entro il 31/12/2015 al fine di evitare sanzioni. La concessione con Italgas risale al 1970 e scadeva nel 2012, poi prorogata. Ad oggi, con il ricorso in piedi, è sempre Italgas che sta continuando con la gestione: tutta la rete è assicurata. La questione odierna è anche sul tavolo del Governo, si augura esca presto una legge per fare chiarezza e chiede al Direttore Pace di fornire dei chiarimenti giuridici. È stata riconosciuta la competenza del TAR del Veneto e sul servizio dichiara che non ci sono problemi, in risposta alla consigliera Visman, in quanto la gara non limita le manutenzioni e gli interventi alla rete principale rispetto le derivazioni secondarie.
PACE concorda nel giudicare la questione complessa che deriva dall'attuazione della liberalizzazione del servizio del Gas. Dal 2000 in poi ci sono più soggetti che vendono il Gas a livello commerciale ma non è ancora stato liberalizzato il servizio di distribuzione. L'Autorità per l'Energia svolge un ruolo di garante del servizio stesso e delle modalità con cui va gestito, quindi non crede sia possibile quanto riferito dalla consigliera Visman anche per quest'elemento di garanzia. La gara è stata bandita nel rispetto delle indicazioni date dall'Autorità per l'Energia, tuttavia fin da subito si è notata la difficoltà nella valutazione della rete che è l'operazione preliminare. Il Comune ha fatto una valutazione in contraddittorio con Italgas, secondo le linee guida del Ministero, e poi tale valore andrà riconosciuto al gestore uscente se non sarà lo stesso ad aggiudicarsi la gara. Ricorda che ci sono 8 Comuni che fanno parte dell'ambito Venezia 1 di cui quello di Venezia è il capofila, detenendo circa 141.000 punti di riconsegna (contatori) su 223.000 all'interno del suo territorio. Precisa inoltre d'intervenire in quanto con la precedente Amministrazione era responsabile dei rapporti con gli altri Comuni ed ha seguito la vicenda rimanendo erede della conoscenza in questa materia. Fa un excursus sulla storia del Gas a Venezia, sui diversi usi cui era destinato e sui vari processi tecnologici collegati. La Legge Speciale per Venezia del 1973 ha vietato l'uso del cherosene e imposto quello del Gas costituendo di fatto una sorta di monopolio nella vendita, motivo per cui il Comune ha costituito la Veneziana Gas. La convenzione è del 1970 e prevede che gli impianti siano fatti proquota e che restino della società per 30 anni, poi prorogati a 40, dopodiché passano sotto la proprietà del Comune. Nel rispetto dei principi contabili è stato valutato il valore di rimborso della rete del Gas, poi Italgas ha presentato ricorso al TAR senza sospensiva e il Comune ha predisposto il bando di gara. Italgas ha impugnato anche questo e anche il Decreto ministeriale collegato e ha fatto ricorso al TAR del Veneto che per competenza funzionale ha rinviato al TAR del Lazio che ha risposto essere competenza territoriale, chiedendo anche al Consiglio di Stato che ha dato ragione per cui si è tornati al TAR del Veneto. Una sorta di querelle infinita. Affronta un aspetto tecnico: il valore tra VIR (Valore Industriale Residuo) e RAB (Regulator Asset Base), per valutare gli ammortamenti che i gestori delle reti fanno agli impianti e che è presente in bolletta, deve restare entro il 10%. Il Comune di Venezia deve garantire il vincolo da ricavi di distribuzione: illustra una serie di vincoli cui il Comune deve sottostare. Nel preparare il bando di gara è stato fatto un vero e proprio piano economico e finanziario per poter sostenere i vincoli e degli investimenti un po' più cospicui. Il Comune deve garantire il rapporto del 10% tra VIR e RAB. L'autorità per l'Energia è entrata nel merito della valutazione della rete, è quindi iniziata una fitta interlocuzione con 18 richieste di chiarimenti e altrettante risposte, finché l'Autorità stessa con con una decisione nel merito ha bloccato “formalmente” la gara. A questo punto il Comune di Venezia ha impugnato tale decisione al TAR della Lombardia. Adesso si è in attesa di una decisione che arriverà, le cause del TAR che ha unito i ricorsi sono state discusse il 5 aprile e quest'ultimo ha 30 giorni ordinari, non perentori, per prendere delle decisioni. Il 29/6 c'è l'udienza al TAR della Lombardia dove il Comune contesta all'Autorità per l'Energia la sua decisione che ha bloccato la gara.
VISMAN chiede se in base alla convenzione la rete del gas, e quindi il suo valore, doveva comunque rientrare al Comune di Venezia.
PACE risponde affermativamente ma solo nel 2025, poi è stata imposta la chiusura delle convenzioni al 2012, per legge, per cui il Comune sostiene che la responsabilità sia della legge nazionale e non sua, nel 2025 il valore della rete sarebbe pari a zero perché ammortizzato al 100%. Il Comune ha fatto il calcolo dell'Ammortamento dal 1970 che è il valore che va corrisposto all'aggiudicatario.
LA ROCCA chiede se si possa far qualcosa contro quest'atteggiamento di Italgas fatto chiaramente per dilazionare i tempi.
PACE risponde che questa sembra essere la strategia di Italgas che non si permette di giudicare, resta in attesa della sentenza del 29/6.
SCARPA R. esprime apprezzamento per il lavoro fatto che è notevole e merita sostegno. In merito ad alcune valutazioni sullo svolgimento delle Commissioni, tiene a precisare che è vero che il Regolamento prevede alcune cose, ma allora il suo rispetto pedissequo deve valere per tutto, ad esempio anche per i tempi di risposta. Interrogazioni e interpellanze sono gli unici strumenti di controllo che un consigliere ha per svolgere le proprie attività ispettive, è chiaro che quando un'interpellanza trova risposta dopo 6 mesi perde rilevanza, ma comunque servono per poter informare e per non poter dire di non essere a conoscenza dei fatti descritti.
FRANZOI vuol far presente, in qualità di sindacalista CISL ma anche a nome di CGIL e UIL, alcuni elementi di riflessione. La gara del Gas è un'occasione straordinaria per un riordino del settore che è molto redditizio e poco regolamentato, ogni Comune infatti fissa le proprie regole. L'Autorità per l'Energia impone delle regole minime di servizio e ogni territorio poi tara le necessità sulla base dei luoghi dove vive. Sostiene che il bando di gara sia troppo piegato sulle necessità del Comune capofila piuttosto che sul necessario adeguamento degli impianti. Si aspettava che nella convenzione ci fosse menzione alla specificità per Venezia, alle manutenzioni, così come ai servizi di reperibilità e le emergenze, c infine al fatto che il personale che deve eseguire manutenzioni e gestire le emergenze dev'essere quello attuale. Il Comune di Venezia ha peccato di timidezza, Venezia 1 e Venezia 2 ricalcano la dimensione della città Metropolitana mentre forse si poteva fare una gara unica e coinvolgere soggetti diversi anziché quello solito. È vero che con le continue proroghe non muta la situazione per gli utenti però restano molte e troppe incognite, in questa situazione più avanti si va e meglio è per Italgas, invece l'iter va accelerato. Le reti sono in declino costante.
La Presidente Sambo chiede al consigliere Fiano se si ritiene soddisfatto rispetto al dibattito svolto.
FIANO risponde affermativamente.
SAMBO chiede al Direttore se vuole rispondere alle dichiarazioni del sindacalista Franzoi.
PACE dichiara di prender atto dell'intervento di Franzoi e non ritiene di rispondere visto anche il contenzioso in corso. Il bando è stato scritto nei limiti in cui si poteva scrivere, per garantire la concorrenza senza limitarla.
SCANO chiede se non ci sia un maggior rischio di incidenti a Venezia.
PACE risponde che non gli risulta.
Alle ore 14:00 la Presidente Sambo, esaurito l'ordine del giorno e non essendoci ulteriori domande, dichiara chiusa la seduta.
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