Seduta del 09-05-2017 ore 16:30
Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi
Consiglieri presenti: Luca Battistella, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Nicola Pellicani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Francesca Rogliani (sostituisce Maurizio Crovato), Sara Visman (sostituisce Maika Canton)
Altri presenti: Assessore Michele Zuin, Dirigente Paola Ravenna
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 16:55 il consigliere Fiano assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Spiega che la riunione serve per capire le tipologie, gli accessi ai fondi e lo stato dell'arte dei vari FSE, FESR, PON Metro e cooperazione territoriale europea.
RAVENNA ritiene utile fornire una panoramica sui principi e alcuni flash sui progetti in piedi. È difficile sintetizzare le possibilità in Europa, ritiene però utile partire dalla strategia politica “Europa 2020” a sostegno dell'occupazione, della produttività e della coesione sociale in Europa. Si avvale di alcune slides che passa in rassegna. Le priorità di “Europa 2020” sono la crescita: intelligente, sostenibile, inclusiva. Da “Europa 2020” discendono obiettivi e programmi, ne analizza i principali per l'Ente pubblico. Il PON Metro fa parte del 5% della riserva dedicato per le città. Il POR Fesr fa parte dei piani operativi regionali. Il riciclo in tutti i settori del ciclo di produzione. L'Urban Innovation Action è un approccio integrato, ha 12 priorità, tema rilevante è l'economia circolare. Descrive l'Horizon e Urbact che finanzia lo scambio di buone pratiche e i piani d'azione tra le città, è un momento di confronto di diverse esperienze ad esempio per la progettazione di spazi pubblici; non finanziano investimenti. La cooperazione territoriale europea serve per ridurre i gap su certi indicatori quali l'educazione scolastica e altri tra le diverse regioni europee. Altro programma interessante è quello Italia-Croazia, con un bel budget. Tutte queste tematiche discendono da tre obiettivi di crescita: intelligenza, sostenibilità, inclusività. Tutti i programmi hanno degli assi/obiettivi tematici. POR Fesr prevede il recupero di case Ater non affittate più interventi per i senza fissa dimora. Fa una carrellata sui progetti in piedi: Resites, Smarter Together, Erudite, Life Vimine, Slow food CE.
BATTISTELLA sull'argomento tiene ad aggiungere che recentemente ha chiesto, in collaborazione con Venis, di creare una mappa per rendere evidenti questi progetti, per comprendere con un colpo d'occhio cosa c'è sul tavolo e capirne le ricadute sul territorio: a breve ci sarà una mappa per raccontare questo. Suggerisce un altro incontro sui possibili nuovi progetti.
LA ROCCA ringrazia per la convocazione, capisce che il tema è complicato e delicato ma ritiene sia importante entrarci, perché il bilancio europeo riguarda anche il Comune. Chiede maggiori informazioni sul piano operativo per la Città di Venezia, che è l'elenco delle attività che si faranno sul territorio nei prossimi 7 anni e sul progetto Agenzia per la coesione sociale intervento dell'Asse 3.
RAVENNA spiega che le decisioni su questo sono state prese dalle Politiche sociali, e valuta più utile riconvocarsi per l'Asse 3 con una riunione ad hoc. L'agenzia di coesione territoriale è stabilita dal PON Metro: come punto unico del disagio è stata indicata la richiesta della casa, attraverso l'intercettazione del fabbisogno della casa si vedono anche altri problemi di chi la richiede, per questo nasce lo Sportello unico delle prestazioni sociali: un sistema unico con una database unico . La direzione stessa del Sociale dichiara che la loro riorganizzazione deriva proprio dal PON Metro che finanzia questo database.
LA ROCCA chiede se sono progetti che, dopo il settennato, richiedono altri finanziamenti e se il personale che viene impiegato sia interno o esterno. Chiede inoltre se il PON Metro sia un finanziamento dato al Comune Capoluogo o alla città metropolitana e chi ne detenga titolarità e regia.
RAVENNA le risponde che il PON Metro è dato al Comune capoluogo e precisa che sul sociale, ad esempio, si punta il più possibile al personale interno. Col FSE poi si può rendicontare anche il personale interno come costo per l'Ente. La regia e la titolarità spettano al Comune di Venezia che deve fare un bando per far realizzare i progetti a soggetti esterni.
LA ROCCA ritiene utile convocare un'ulteriore commissione sull'Asse 3 del sociale e un'altra sul patrimonio.
SCANO chiede, relativamente ad un'operazione con fondi europei con un finanziamento ricevuto, se sia possibile sostenere la spesa e poi non ottemperare allo scopo per cui si sono ricevuti i finanziamenti.
RAVENNA risponde che è difficile che questo accada, in quanto i fondi europei sono a rendicontazione e i soldi non vengono quasi mai anticipati.
SCANO cita come esempio il progetto europeo Second Chance per la Torre di Porta Nuova situata all'interno dell'Arsenale di Venezia, dove con più di 500.000€ sono state acquistate attrezzature per allestire la Torre che poi non è mai stata assegnata a soggetti che vi svolgano attività culturali e risulta essere sempre chiusa tranne quando viene utilizzata da Vela S.p.A. per le sue attività. Il vincolo è di 5 anni.
RAVENNA spiega che la Commissione può chiedere indietro i soldi se il Comune non rispetta la delibera: i controlli sono stati fatti e Vela dichiara che non sono mai arrivate richieste d'utilizzo.
IPPOLITO Beatrice spiega che la locazione dei fondi, diretti e indiretti, avviene dopo la presentazione di un accordo di partenariato, avvenuta nel 2014. Sono fondi di cofinanziamento. In quei documenti sono indicati gli Assi. Chiede come si colleghi l'accordo di partenariato con l'agenda urbana per l'europa definita l'anno scorso. Dato che i progetti spiegati utilizzano fondi diversi, domanda in che modo si pone questo nuovo programma che non ha fondi diretti o strumentali specifici, da dove vengono questi fondi, e come mai non sia previsto nessun impegno sulla qualità dell'aria che è un piano prioritario.
RAVENNA spiega che il programma operativo nazionale città Metropolitana, che è il 5% del Fesr, è di fondi strutturali, tutto l'Asse 3 è fondo sociale e gli Assi 1, 2 e 4 sono FSE. Il patto di Amsterdam è stato siglato dopo ma l'agenda urbana europea è nell'accordo di partenariato. Sulla qualità dell'aria l'asse 2 è all'interno della mobilità sostenibile: ci sono parametri e indicatori che però l'Amministrazione non ha seguito preferendo altro, ad esempio le piste ciclabili.
Alle ore 18:00 il Presidente Fiano, non essendoci ulteriori domande, dichiara chiusa la seduta.
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