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VII Commissione - Verbale

Seduta del 08-03-2017 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Silvana Tosi

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Silvana Tosi, Rocco Fiano (sostituisce Giovanni Pelizzato), Deborah Onisto (sostituisce Paolino D'Anna), Monica Sambo (assiste), Matteo Senno (sostituisce Marta Locatelli), Sara Visman (sostituisce Davide Scano)

 

Altri presenti: Vicesindaco Luciana Colle, Funzionario Marco Bocca, Dirigente Insula S.p.A. Alessandra Bolognin

 

Ordine del giorno della seduta

  1. riordino del patrimonio abitativo del centro storico di Venezia

Verbale

Alle ore 11:30 il consigliere Giacomin assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Legge l'ordine del giorno e lascia la parola alla Vicesindaco.

COLLE informa di voler analizzare con i consiglieri quanto comunicato alle associazioni nell'incontro tenuto a Ca' Farsetti alcuni giorni fa, ampliando il dato anche per la terraferma. Passa in illustrazione le slides preparate per la commissione odierna. Analizza i bandi precisando che a breve uscirà il nuovo bando ERP. L'Opera Pia Coletti a Cannaregio prevede l'assegnazione di 71 appartamenti a giugno, inoltre l'IRE sta predisponendo un bando per 3 alloggi per famiglie numerose in centro storico. Per i 10 alloggi del Piruea al Lido propone di convocare una commissione ad hoc. I lavori di potenziamento delle reti del gas alle ex Conterie a Murano termineranno entro l'estate, mentre le bonifiche e le opere di urbanizzazione primaria sono in corso. Aggiunge bisognerà valutare anche la possibilità di fare un bando nuovo per l'autorestauro ma con uno snellimento procedurale rispetto a quelli passati, oggi infatti prevedono delle procedure troppo lunghe e farraginose.

GIACOMIN propone di convocare un'ulteriore commissione invitando anche Ater e informa che le slides verranno messe a disposizione dei consiglieri.

PELLEGRINI domanda cosa si intenda con Social housing e afferma che il prezzo di vendita degli appartamenti dell'ex complesso La Fontaine è irrisorio, sostiene valgano molto di più. Ritiene che la domanda da porsi è se la politica della casa a Venezia è tesa a trovare casa per gli ultimi che sono in difficoltà o mira a ripopolare la città, e che analogo discorso vale per Mestre. Afferma che per ripopolare serve la classe media, non la classe degli ultimi; bisogna fare come per il Coletti che è stato legato a chi ha il proprio lavoro a Venezia.

COLLE prende spunto dall'ultimo suggerimento del consigliere Pellegrini per spiegare che la linea è quella di continuare col Social Housing e che il nuovo bando ERP sarà concentrato di più in terraferma e prevederà più punti per chi vuole rientrare dalla terraferma in centro storico. Per la questione economica sollevata dal consigliere lascia la parola alla dirigente di Insula che ha seguito la vicenda.

BOLOGNIN informa che il valore di vendita degli appartamenti dell'ex complesso La Fontaine è stato definito con una Delibera di Giunta, per un valore di 2.100€ al metro quadro commerciale, proprio per favorire la residenzialità della classe media: si tratta di un'operazione nata molti anni fa. Spiega che il Social Housing si applica a chi detiene dei redditi troppo alti per accedere all'ERP ma comunque non sufficienti per accedere ai canoni di mercato. Anche i canoni del Social Housing sono fissati con delibere di Giunta.

FIANO propone di convocare una commissione invitando anche IRE al fine di conoscere la sua situazione patrimoniale e capire, ad esempio, quali prospettive vi siano per l'ex Umberto I° su cui esisteva un progetto di riqualificazione. Chiede come sono stati definiti i canoni di locazione per il Coletti. Sostiene che il Comune non debba diventare una società immobiliare. Chiede di prestare attenzione, nei prossimi bandi, anche a chi ha più di 40 anni che, per questo limite d'età, ha trovato esclusione ad esempio dal bando del Coletti.

COLLE comprende il pensiero di Fiano ma spiega che dev'esserci una linea di demarcazione, con l'intento di riportare nuova linfa in centro storico, anche se è ovvio che possano esserci situazioni sfortunate come ad esempio, per il Coletti, di chi ha 40 anni e sei mesi. Informa che faranno avere i criteri utilizzati per il bando del Coletti. Precisa che il Social Housing prevede delle regole, che magari vanno riviste; si tratta di una materia in continua evoluzione. Per quanto riguarda l'IRE propone una commissione congiunta con l'Assessore alla Coesione sociale.

PELLICANI sottolinea che la tematica della casa è una delle grandi questioni all'attenzione di un'amministrazione, è un'emergenza; pone l'accento sul numero di alloggi sfitti. Aggiunge che bisogna rispondere ai problemi di povertà di questo paese e precisa che il Comune non deve fare l'impresario ma creare le condizioni per il Social Housing. Chiede se il patrimonio illustrato nelle slides comprenda quello delle Ipab.

COLLE risponde di no, quello illustrato è solo quello del Comune.

PELLICANI chiede cosa stia facendo l'Amministrazione per rimettere in circolo gli alloggi che non sono in condizione d'esser assegnati e quale sia la domanda di alloggi.

COLLE ribadisce l'intenzione di convocarsi in commissione con Ire e, per quanto riguarda gli alloggi sfitti, informa che due settimana fa sono state approvate due delibere di Giunta per un ammontare di 1 milione e 300 mila euro per riprendere a fare manutenzioni, recuperare e mettere a reddito gli alloggi. Aggiunge che il numero di richieste è elevato: il bando aperto per l'ERP ha circa 3000 domande che ovviamente non possono esser soddisfatte dalle sole proprietà del Comune; c'è bisogno anche dell'Ater.

FERRAZZI sostiene che oggi la Vicesindaco abbia fatto una fotografia dell'esistente mentre bisogna capire quali sono le politiche che vogliono portare avanti al riguardo dopo quasi due anni di Giunta; chiede quindi che nelle prossime commissioni si affrontino le delibere e gli atti nel dettaglio. Tiene a precisare che il Social Housing risponde a criteri diversi dell'ERP, serve per riqualificazioni, rivitalizzazioni e socializzazioni di aree, ed ha un maggiore margine politico. Conconrda con le politiche che vogliono andare anche incontro ai ceti medi ma il diritto all'abitazione va garantito, per cui l'ERP va potenziato sempre di più. Afferma che casa, lavoro e salute sono tre diritti basilari. Chiede se e come il Comune intenda rapportarsi con Ater che detiene circa il 50% delle unità abitative del Comune di Venezia ed è un buco nero. Aggiunge d'aver proposto che l'Ater diventasse comunale, come avvenuto positivamente in alcune Provincie della Toscana, in quanto il Comune è l'ente più vicino, più veloce nel dar risposte ai cittadini. Conclude ricordando che all'interno del Comune di Venezia c'era un gran lavoro di raccolta ed analisi di dati fatto dalla Consulta della Casa e della Residenza e sostiene sia un errore averla sciolta.
Alle ore 12:15 escono i consiglieri Lavini, La Rocca, Senno.

COLLE in merito al dialogo con Ater dichiara che quest'ultima è in fase di riordino e che comuqne il problema dell'Ater sussiste, ne ha parlato in più occasioni anche con esponenti politici nazionali, è una questione da approfondire. Afferma che se fosse tutto patrimonio del Comune sarebbe gestito in altro modo. Spiega che la Consulta della Casa e della Residenza è in una fase di limbo su cui stanno riflettendo, ma comunque il polso della situazione è sotto controllo, tenuto dalle politiche per la Residenza. Illustra una serie di numeri che riguardano gli sfratti in città.

SCARPA R. afferma che i numeri sono importanti ma bisogna conoscere anche il programma su questo tema. Chiede come mai non siano state aggiunte anche delle interpellanze all'ordine del giorno della commissione. Domanda quante risorse servono per recuperare tutto il patrimonio abitativo del Comune. Informa che oggi gli sfratti sono circa 6 al giorno, molti dei quali per morosità, il che evidenzia che parte della popolazione non riesce neppure a pagarsi l'affitto, proprio per questo serve un piano. Aggiunge che si è sempre parlato di Social Housing in locazione, mai in vendita, e che quella del Lido rappresenta un'eccezione dovuta al fatto che l'Amministrazione precedente non aveva i soldi per pagarsi gli appartamenti. Valuta sia troppo ingarbugliato beneficiare, a seguito di un piano di recupero, di appartamenti acquistabili a basso costo per poi rivenderli a più del doppio agli stessi cittadini che hanno già contribuito, con la collettività, al pagamento delle opere: ritiene sia meglio, se possibile, evitare di imbarcarsi in questa vicenda e di mettere gli appartamenti in locazione, anche per altri casi come in via Pividor al Lido. Chiede come mai, da giugno 2015 ad oggi, il bando no sia mai uscito.

COLLE risponde che la delibera è pronta e la porteranno in Commissione:la futura vendita è normata da leggi nazionali, è una usuale vendita-riscatto ai sensi di una norma dello Stato. Per l'aspetto economico lascia la parola alla Dirigente di Insula.

BOLOGNIN spiega che i canoni economici sono stati fissati dall'Amministrazione che ha voluto vendere alcuni appartamenti in quanto aveva deciso di acquistarli visto il prezzo vantaggioso dell'operazione anche se a quel tempo non poteva farlo (per dei vincoli normativi) e quindi ha chiesto a una sua società di farlo.

SCARPA R. chiede se il Comune abbia disponibilità di 1 milione e 200 mila euro da destinare per l'acquisto di suddetti appartamenti per poterli poi dare a Insula per metterli in locazione.

COLLE risponde che la scelta dell'Amministrazione è stata di spendere 1 milione e 200 mila euro per il recupero della residenzialità con le manutenzioni.
Alle ore 12:30 esce il consigliere Ferrazzi

PELLEGRINI vorrebbe si meditasse sul fatto che il Comune non deve fare l'immobiliarista ma deve fare il punto con quello che ha; sostiene che piuttosto che avere degli appartamenti di elevato valore in centro storico in locazione a cifre basse, sarebbe meglio venderli e reinvestire i ricavi per acquistarne di più in zone più defilate della città: sono situazioni da valutare. Sulle vendite a riscatto ritiene ci sia il rischio che vengano rivendute o affittate, creando dei privilegi.

COLLE precisa che in centro storico il Comune non ha intenzione di vendere nulla, e neanche Ater. Le vendite riguarderanno la terraferma. Ad oggi si nota uno sbilanciamento a favore dell'ERP in quanto ad esempio alcuni alloggi pensati per il Social Housing sono finiti in ERP per gestire delle emergenze (sfratti) e vanno quindi riequilibrati.

CENTENARO ricorda che in centro storico sono state fatte negli anni diverse convenzioni, con degli interventi di recupero con beneficio pubblico che chiede se, alla fine, sia stato effettivamente realizzato. Cita gli esempi dell'ex Scalera e dello Stucky alla Giudecca, dell'Orto botanico a Cannaregio.

COLLE concorda con quanto afferma il consigliere Centenaro, informa che per la Scalera è stata definita la transazione per il fallimento della società e a breve si conoscerà la tempistica per i 50 alloggi.

Alle ore 12:40 il presidente Giacomin, non essendoci ulteriori domande e svoltasi regolarmente la riunione, dichiara chiusa la seduta ricordando l'impegno preso di riconvocare altre commissioni sul tema con Ater e con Ire: quest'ultima congiuntamente alla terza.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 10-03-2017 ore 08:46
Ultima modifica 10-03-2017 ore 08:46
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