Sei in: Home > Comune > Consiglio comunale archivio 2015-2020 > Commissioni consiliari > VIII Commissione > Archivio atti > Verbale
Contenuti della pagina

VIII Commissione - Verbale

Seduta del 05-10-2016 ore 16:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Francesca Rogliani (sostituisce Luca Battistella), Monica Sambo (sostituisce Bruno Lazzaro), Sara Visman (assiste)

 

Altri presenti: Assessore Michele Zuin, Direttore Piero Dei Rossi, OO.SS. del Comune di Venezia: CISL Carlo Alzetta, UIL Mario Ragno, DICCAP Chiara Scarpa, CGIL Sebastiano Beraldo, DIREL Maria Maddalena Morino

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Discussione della mozione nr. d'ordine 187 (nr. prot. 2) con oggetto "Istituzione e Regolamento per il “Baratto Amministrativo”", inviata da Nicola Pellicani
  2. Quantificazione delle risorse economiche per la stabilizzazione del personale precario del Comune di Venezia

Verbale

Alle ore 16:10 il consigliere Fiano assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Ricorda che la Commissione odierna ha iscritti due punti all'ordine del giorno, di cui il primo tratta il cosiddetto “baratto amministrativo”, per il quale vanno verificati i presupposti e acquisiti elementi necessari per attivarlo nel Comune di Venezia dopo aver visto come lo gestiscono altri Comuni.

PELLICANI spiega si tratta di una mozione presentata in Consiglio comunale e da questo inviata in Commissione per approfondimenti. Legge l'atto che ritiene essere uno strumento utile alle persone in difficoltà a saldare i propri debiti col fisco svolgendo dei lavori socialmente utili. Si tratta spesso di crediti che il Comune fa fatica a recuperare, al fine di partecipare in modo virtuoso alla cura del bene comune, migliorando il senso civico, pur nella consapevolezza che vi sono sentenze che evidenziano alcune criticità, ad esempio per le questioni assicurative.

ZUIN spiega che hanno preso come riferimento il Comune di Milano per vedere com'è stata applicata la disciplina del baratto amministrativo nei grandi Comuni italiani. Precisa che la legge è del 2014 e il Comune di Milano ha presentato la delibera nel 2015, poi la Corte dei Conti si è pronunciata sull'argomento nel 2016. Il Comune di Milano non si è attenuto ai principi di legge che prevedevano che il baratto non vada esteso ai debiti del passato e che debba esserci una certa inerenza tra il tipo di debito ed il tipo di prestazione che si va a fornire per saldarlo: per questo non lo convince la linea tenuta dal Comune di Milano al riguardo. Sostiene inoltre che gli interventi debbano esser fatti in ambiti specifici: il Comune di Milano ha messo più di 105.000€ per interventi piccoli e ben definiti, in proporzione il Comune di Venezia ne metterebbe circa 30.000. Precisa ancora che Milano ha messo un importo così basso perché possono essere eseguiti solo certi tipi di lavori: pulizia, sgombero, tinteggiatura, in quanto a monte sta il fatto che le morosità, secondo le deliberazioni della Corte dei Conti, non si potrebbero fare: bisognerebbe predisporre una delibera diversa, solo per il futuro; per questo intravede una scarsa applicabilità, con problemi di assicurazioni e controllo. Afferma che per gestire il baratto si dovrebbero metter su tante cose, con presupposti sbagliati, per circa 100.000€ a Milano che andrebbero tarati su Venezia: il Comune rischia di ottenere più costi che benefici. È scarsamente applicabile, forse in Comuni più piccoli può avere una valenza diversa, ma ripete che in questo caso va messa in moto una macchina per cui il gioco non vale la candela. Spiega infine che l'articolo 24 della "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive" è stato poi ripreso dal Decreto Legislativo 50 del 2016 senza però esser riadattato sulle necessità, ad esempio per i debiti di tributi del passato, ma con valenza sempre per il futuro.

PELLICANI precisa che non è possibile riferirlo a debiti pregressi probabilmente perché questi sono iscritti tra i crediti attivi dei Comuni, ritiene però che il “baratto amministrativo” rimanga una misura ad alto valore simbolico in un momento di grave crisi, che la questione assicurativa si possa risolvere anche perché esiste già un ufficio del Comune che segue i lavori socialmente utili. Si tratta di sviluppare la cura del bene comune: richiede che la questione venga comunque monitorata.

ZUIN precisa di non essere contrario in linea di di principio, ma il problema è che attualmente non vi sono gli strumenti idonei per portarlo avanti.

SERENA afferma che è chiaro che non si può usare il baratto amministrativo per saldare i debiti pregressi che sono residui attivi per il Comune. Aggiunge d'aver reperito alcune informazioni e in particolare che il Comune di Bologna ha fatto richiesta alla Corte dei Conti che ha dato questa risposta, Mira non ha più provveduto a redigere il regolamento e ha fermato il tutto, a Bari l'Assessore al Bilancio è stato costretto a prolungare il bando di partecipazione al baratto perché non ha avuto nessuna richiesta: si tratta di parametri che non sono semplici da approfondire.

PELLICANI precisa che la mozione è precedente a molte delle situazioni poi verificatesi e che mantiene il suo valore simbolico.

LA ROCCA condivide la mozione e, pur comprendendo il punto di vista dell'Amministrazione, sostiene che quelle che sembrano piccole somme per l'Amministrazione possono non esserle per un cittadino, chiede quindi di rivedere la decisione sostenendo che questo serva per avvicinare il cittadino alle Istituzioni. Bisogna chiarire se ci sono delle difficoltà tecniche, quali le assicurazioni, e studiare gli errori degli altri Comuni per non ripeterli. Invita a convocare altre commissioni per approfondire l'argomento e a non rinunciarvi.

ZUIN non lo considera un lavoro di Commissione ma piuttosto un lavoro di un singolo Consigliere, visto che le Commissioni costano: precisa che il lavoro di raccolta di informazioni da parte degli uffici è stato fatto.

LA ROCCA ribatte che i 105.000 € del Comune di Milano, dal punto di vista del cittadino, non sono pochi.

PELLEGRINI si ritiene in linea con quanto dichiarato dall'Assessore, nutre preoccupazioni per come potrebbe funzionare. Chiede con quali quantità e con quale retribuzione potrebbe essere attuato, ad esempio, lo svuotamento di una cantina. Sostiene bisognerebbe metter in piedi un castello di controlli e strutture che rischiano di dimezzare il valore del baratto. Aggiunge che il Comune di Venezia non fa in proprio manutenzioni, anche se piccole, ma le appalta, per questo potrebbero sorgere anche problemi di competenza tra chi potrebbe fare i lavori.

SAMBO spiega si tratta di una proposta di collaborazione tra cittadino e Amministrazione; propone di attendere l'evoluzione giurisprudenziale della vicenda e di farsi carico di proporre la questione a livello nazionale perché, come idea di base, può essere proficua e interessante.

FACCINI condivide la mozione e, visto il disinteresse del momento, chiede agli uffici di verificare anche i futuri stanziamenti del Comune di Milano per vedere come evolverà la vicenda.

ZUIN si augura vi sarà una modifica che la renderà più adatta ai tempi, perché così com'è fatta rende difficile la partecipazione, come ha sostenuto il consigliere Serena. Ribadisce alla consigliera La Rocca che eventuali approfondimenti non li vede come un lavoro di commissione e, in ogni caso, le ricorda che può proporre una delibera ad hoc.

PELLICANI ricorda che la mozione è stata presentata il 20 gennaio 2016, nel frattempo sono intervenute sentenze della Corte dei Conti e altro, comunque ribadisce l'importanza sociale ed educativa della proposta, che ritiene essere un elemento utile, in quanto anche nel programma elettorale è ribadito che i cittadini debbono rendersi partecipi della gestione del bene pubblico. Afferma chiederanno ai parlamentari di adoperarsi per risolvere la questione e chiede che la mozione resti in carico alla Commissione in modo possa esser ritrattata in futuro.

Alle ore 16:50 il Presidente Fiano, esaurito il primo punto all'ordine del giorno che proseguirà in altra seduta, passa al secondo che riguarda la “Quantificazione delle risorse economiche per la stabilizzazione del personale precario del Comune di Venezia “. Ricorda che nella precedente commissione del 6 settembre scorso, congiunta alla X e XI, si è discusso a lungo sul punto che riguardava l'organizzazione del Personale educativo di Nidi e Materne comunali, mentre sul secondo (prospettive per il Personale precario del Comune di Venezia) è stata chiesta da più consiglieri una riconvocazione della commissione, anche per aver il tempo di chiedere dati sul precariato. Per questo motivo ha richiesto alla Direzione Risorse Umane i dati sul personale precario che sono stati forniti. Ricorda che durante quella commissione l'Assessore aveva ribadito che le risorse per i precari ci sono, si chiede perciò come intenda procedere l'Amministrazione.

ZUIN afferma d'aver già risposto a queste domande nella commissione precedente e ribadisce che le risorse per i tempi determinati sono confermate. Chiarisce che per il personale a tempo determinato, per il 2017, sono previsti più di 8 milioni di € comprensivi dell'assunzione di 70 vigili, mentre per il 2015 la cifra è inferiore, circa 6 milioni, perché appunto senza vigili. Precisa che questa è la risposta a quanto richiesto nell'ordine del giorno, riconfermando poi che le risorse ci sono, come già detto, e non vi è intenzione di spostarle. Spiega che è in atto una riorganizzazione del fabbisogno, non si è ancora in una fase decisionale ma di valutazione, con l'obiettivo di efficientare la macchina comunale, e che l'Amministrazione farà le sue scelte.

FIANO tiene a precisare che all'inizio l'VIII commissione era congiunta con X e XI ma poi i presidenti di queste ultime due non hanno voluto riconvocarle. Afferma che, visto che ci sono le risorse economiche e considerando il fatto che si sta parlando del destino delle persone, c'è la necessità di chiarire.

ZUIN conferma che ad oggi non è stata presa nessuna decisione, che non c'è ancora una determinazione del genere e tranquillizza solo sul fatto che i soldi ci sono: questo quanto da richiesta di convocazione.

FIANO ricorda che la scadenza dei contratti del personale precario è a dicembre.

ZUIN ribadisce che, assieme con l'Assessore Romor, hanno già risposto al secondo punto iscritto all'Odg della Commissione precedente.

FIANO ribatte che quando in quella commissione fu chiesto all'Amministrazione quale fosse il numero dei precari non fu data risposta, allora ritiene sia doveroso riconvocarsi.

LA ROCCA precisa che si è arrivati ad ottobre, con la scadenza dei contratti a termine tra due mesi, e per questo ritiene si debbano bandire nuovi concorsi. Aggiunge sarebbe troppo facile parlare delle famiglie che stanno dietro ai dipendenti che hanno contratti a termine, mentre preferisce puntare l'attenzione sull'efficienza amministrativa che va inevitabilmente a peggiorare se queste persone non verranno riconfermate.. Si tratta di una questione di programmazione, non chiede vengano assunti tutti a gennaio ma di bandire un concorso per un posto, al fine di salvaguardarne le competenze, nell'interesse dell'Amministrazione. Afferma che il problema dell'assenza dell'Assessore e della Commissione competente resta, e che la richiesta che esce da questa commissione è precisa.

ZUIN risponde che oggi è stato convocato su un argomento preciso e su quello intende rispondere: aggiunge che l'Amministrazione sta valutando e analizzando, in un percorso in mezzo tra il bianco e il nero.

SAMBO in riferimento all'Ordine del Giorno chiede se i soldi citati dall'Assessore servono per avere ancora precari o per deprecarizzare.

ZUIN le risponde che la cifra per il personale a tempo determinato non dirigenziale è di 8.274.000€.

SAMBO ricorda che nell'ultima commissione c'era stata una richiesta di convocazione di ulteriori commissioni proprio per non arrivare a decidere all'ultimo come successo con le maestre; precisa che dal numero dei precari, 119, mancano proprio le maestre. Afferma che il problema è che la maggioranza non vuole parlare di alcuni argomenti: chiede di aprire un bando per un posto al fine di salvaguardare le competenze e poi decidere cosa fare. Aggiunge che un ulteriore problema è dato dal fatto che chi ha superato i 36 mesi di contratto può far causa: anche per questo meglio assumere rispetto a dover pagare eventuali risarcimenti. Conclude che dalla precedente commissione è passato un mese e non ci sono ancora prospettive.

FACCINI desidera fare un appunto, precisando che il secondo punto iscritto all'Ordine del giorno odierno serve per conoscere quanti saranno gli investimenti non per il personale a termine bensì quanto sarà destinato per deprecarizzare, precisa che questo è quanto si chiede nell'Odg e su questo desidera avere una risposta.

SCANO ringrazia l'Assessore Zuin per la presenza e si dice dispiaciuto che l'Assessore Romor non abbia voluto partecipare. Analizzando i numeri letti dall'Assessore ricorda che la differenza tra 2015 e 2017 è di circa 2 milioni di € destinata all'assunzione di 70 vigili e, al riguardo, chiede a quanto ammonti la parte destinata al personale che si augura verrà stabilizzato, all'interno dei 6 milioni confermati. Ricorda che molti precari andranno a superare i 6 mesi di contratto. Spiega che nel DUP sono indicate assunzioni di un numero non precisato tra le 0 e le 200 unità dalle graduatorie 2014, in cui son presenti 43 persone, mentre l'altro personale, che non è in graduatoria, potrebbe esser riassunto con un nuovo bando o rinnovato nel 2017. Spiega ci sono varie casistiche di cui avrebbe voluto parlare con l'Assessore competente. Aggiunge che assumere 70 vigili a tempo determinato è contraddittorio, visto che si sta parlando di deprecarizzazione, pur condividendo la necessità di assumere vigili. Sollecita la convocazione di un'ulteriore commissione in presenza dell'Assessore competente, anche per discutere della carenza di personale educativo e delle ripercussioni che questa genererà nel servizio. Ritiene che in sede di variazione di Bilancio vada fatta la variazione del piano occupazionale per poter indire dei bandi di concorso.

PELLICANI prende atto delle parole dell'Assessore precisando che i precari meritano delle risposte rapide, riepiloga la situazione dei 43 e dei 76, e domanda cosa voglia fare l'Amministrazione, se dare delle risposte o creare ulteriori precari. Interpreta la mancanza di risposte come la volontà di non volere fare il bando. Ribadisce che questi lavoratori meritano delle risposte.

ALZETTA sottolinea come le 43 persone che hanno superato il concorso siano già state ritenute idonee da quest'Amministrazione e che almeno 54 scadono entro il 19 dicembre prossimo e non possono stare a casa. Aggiunge che le graduatorie 2010 sono scorse, per cui ritiene si possano indire nuovi concorsi. Aggiunge che il piano occupazionale è materia sindacale, per cui chiede la convocazione di un tavolo sindacale e la risposta dell'Assessore competente sui precari, visto che il tempo è oramai agli sgoccioli.

RAGNO chiede all'Assessore Zuin che si faccia portavoce di queste istanze, ribadendo la forte preoccupazione per i tempi ormai ristretti. Sottolinea il fatto che i precari del Comune oramai non sono più giovincelli, per cui avrebbero forti difficoltà a trovare una diversa collocazione lavorativa. Aggiunge la preoccupazione per quanto sta succedendo nelle scuole, che a giorni chiuderanno se gestite così. Spiega che la copertura dei 6 milioni di € non basta, e che sono 6 milioni aleatori se non si decide dove metterli. Chiede chiarezza e certezza, si domanda come stiano vivendo queste persone che non possono esser tenute così in sospeso.

SCARPA Chiara riformula quanto chiesto dalla Commissione, perché sostiene non sia stata data risposta alla domanda se vi siano risorse a bilancio per le stabilizzazioni, al fine di trasformare i contratti a termine in tempi indeterminati, non al 1° gennaio 2017 ma nel triennio. Domanda poi quando i Sindacati potranno discutere con l'Amministrazione. Teme che oramai sia tardi, va prevista una procedura di deprecarizzazione, con concorsi ai sensi del 165/2001. Precisa che non si chiede di stabilizzare ma di scorrere le graduatorie e di consentire a queste persone di partecipare ad un concorso pubblico.

BERALDO afferma che la Commissione è politica, per cui fa specie che la parte sindacale si ritrovi qui: vuol dire che i rapporti sindacali non funzionano. Chiede sia tradotto in un atto politico quanto detto oggi in Commissione e portato in Consiglio: c'è la possibilità di recuperare tutti i lavoratori. Aggiunge che la questione politica è anche economica se le famiglie rischiano di restare in strada; precisa che la Dirigenza ha sempre certificato che questo personale serve.

MORINO conferma che i Dirigenti hanno sempre attestato la necessità e il lavoro svolto dal personale precario, precisando che alcuni servizi sono retti quasi esclusivamente da questo personale. Afferma che il Piano Occupazionale non è stato condiviso, valuta positivamente il fatto che a bilancio vi siano i soldi, e che da qui la logica porterebbe a dire che l'Ente vuole deprecarizzare, per cui non capisce perché finora non si sia proceduto in questa direzione. Ricorda, come esempio, che l'anno scorso i 43 precari avrebbero potuto esser assunti per due anni. Per i 76, invece, che hanno fattispecie variegate, alcuni dei quali sono nei concorsi del 2010, l'Amministrazione deve trovare delle soluzioni: non è troppo presto per decidere, anche perché vanno fatte delle procedure concorsuali che necessitano di tempo. Aggiunge inoltre che non si possono assumere entro il 31/12, ma dal 1/1 si. Si dichiara preoccupata per i tempi. Questo, precisa, vale anche per i 3 dirigenti a tempo determinato. Per questi motivi chiede alle commissioni di affrontare fin d'ora queste problematiche.

SAMBO chiede quando sarà disponibile il dato esatto richiesto di quanto si mette a disposizione per deprecarizzare. Fa notare che dalle tabelle lette in precedenza si evince che le risorse messe a disposizione per il personale a tempo indeterminato sono diminuite, mentre le risorse per il personale a tempo determinato sono aumentate: fa notare che questo è l'esatto contrario di quanto chiedono.

ZUIN risponde che l'aumento indicato nelle tabelle, da 6 a 8 milioni di euro per il personale a tempo determinato, è dato dalla prevista assunzione dei vigili, e che nella diminuzione da 103 milioni di € a 99 del personale a tempo indeterminato incidono il fondo produttività e le fuoriuscite di personale. L'assunzione dei vigili, precisa, è legata all'emergenza sicurezza.

LA ROCCA domanda all'Assessore presente se si può impegnare a far presente ai suoi colleghi la gravità della situazione e convocare il tavolo sindacale: domanda inoltre al Consigliere Fiano di attivarsi per convocare un'ulteriore Commissione congiunta X e XI in presenza dell'Assessore Romor.

ZUIN fa sapere che informerà gli altri Assessori di questa situazione che comunque conoscono.

Alle ore 18:00 il Presidente Fiano fa presente che la convocazione e l'Ordine del Giorno non erano avulsi ma stabiliti ad hoc per conoscere il percorso per stabilizzare i precari, nell'interesse generale di tutta l'Amministrazione, quindi ringrazia i presenti per la correttezza del dibattito scaturito in commissione e, non essendoci ulteriori domande e preso atto di quanto emerso, dichiara chiusa la seduta.
La commissione approva.

 

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 10-01-2017 ore 17:01
Ultima modifica 10-01-2017 ore 17:01
Stampa