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V Commissione - Verbale

Seduta del 06-07-2016 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Felice Casson, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Gianpaolo Formenti, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman, Ciro Cotena (sostituisce Giancarlo Giacomin), Enrico Gavagnin (sostituisce Luca Battistella), Deborah Onisto (sostituisce Francesca Faccini), Nicola Pellicani (sostituisce Felice Casson), Monica Sambo (sostituisce Andrea Ferrazzi), Silvana Tosi (sostituisce Marta Locatelli)

 

Altri presenti: Assessore Massimiliano De Martin, Direttore Andrea Costantini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 327 (nr. prot. 25) con oggetto "Dotare la città di adeguate sale del commiato", inviata da Nicola Pellicani

Verbale

Alle ore 14.50 la Presidente della V Commissione Consiliare Lorenza Lavini, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta illustrando l'ordine del giorno. Quindi da la parola al Consigliere Nicola Pellicani.

PELLICANI spiega che l'Amministrazione comunale già dal 2009 si era prodigata per dotare la città di adeguate sale di commiato, riuscendo a partire dal 2010 a mettere a disposizione una sala dedicata per cerimonie laiche prima presso il cimitero di San Michele in Isola e poi nei cimiteri di Chirignago e Marghera. L'Amministrazione Comunale poi si era impegnata per l'ampliamento del numero di sale sul territorio, in modo da offrire a tutti i cittadini la possibilità di usufruire di luoghi dedicati al rito civile, in particolare individuando una nuova sala del commiato nell'area del cimitero di Mestre. Il 22 ed il 23 aprile 2016 la rete di Venezia Laica e il Circolo dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti ( Uaar) hanno promosso in Piazza Ferretto a Mestre una raccolta di firme volta a chiedere al Sindaco l'apertura in città di adeguate sale commiato dove svolgere funerali con rito civile. Quindi chiede se è nei piani dell'Amministrazione la soluzione del problema individuando spazi adeguati

COSTANTINI fa presente che i locali denominati sala del commiato e casa funeraria, come stabilito dagli art.16 e 17 dalla legge regionale n.18 del 4 marzo 2010, devono essere gestite da soggetti in possesso di determinati requisiti. La casa funeraria è la struttura gestita da soggetti autorizzati ad esercitare l'attività funebre che provvede, a richiesta dei familiari o altri aventi titolo, alla svolgimento di funzioni come: l'osservazione del cadavere, trattamento conservativo e custodia ed esposizione del cadavere. La sala del commiato è la struttura destinata, a richiesta dei familiari o altri aventi diritto, a ricevere e tenere in custodia per brevi periodi nonché esporre il feretro per la celebrazione di riti di commemorazione e di dignitoso commiato. La legge regionale non fa obbligo di essere dotati di una sala del commiato per gli enti pubblici. Sono attualmente in funzione due sale del commiato una presso il crematorio di Marghera e una nel cimitero di Chirignago. C'è il luogo di speciali onoranze che viene autorizzato dalla polizia mortuaria previo parere dell'ULSS

PELLICANI chiede se le sale del commiato devono avere caratteristiche particolari anche al di fuori dei cimiteri.

SAMBO è necessario avere un luogo adeguato e capiente dove poter dare un commiato laico; condivide ciò che è stato detto dal consigliere Pellicani. Afferma che solo l'atrio è capiente e decoroso, e ritiene necessario trovare un luogo più adatto..

DE ROSSI chiede il regolamento per l'occupazione delle sale.

COSTANTINI afferma che le sale del commiato vengono usate da qualsiasi religione e vengono utilizzate una ventina di volte l'anno.

DE MARTIN afferma che l'Amministrazione sta molto attenta all'uguaglianza e sono necessarie delle proposte che abbiano una fattibilità, importante capire come fare .

PELLICANI spetta al Comune regolamentare gli spazi preposti per i riti civili e si possono utilizzare le sale del Comune. La proposta concreta si può fare se c'è una volontà, in quanto un diritto civile dev'essere garantito.

SAMBO afferma che se c'è la volontà di fare questa scelta i tecnicismi spettano agli Assessori.

DE MARTIN precisa che una proposta dev'essere chiara e che non si può solo ipotizzare. San Leonardo non può esser utilizzata come sala di commiato, perché per normativa il luogo proposto può essere usato in modo esclusivo per quella specifica esigenza.

D'ANNA condivide la proposta ma sostiene si debba lavorare in modo unitario.

PELLICANI tiene a precisare che se si conviene che siano necessarie delle sale di commiato, anche ad uso esclusivo, è possibile reperirle tra quelle di pertinenza del Comune, al fine di individuare uno spazio da deputare al saluto laico. C'è una disponibilità a dare seguito alla necessità di una parte della cittadinanza a trovare un luogo appropriato.

SCARPA R. si dice concorde sul principio: è necessario trovare risorse e spazi ma le condizioni attuali vanno verso un ulteriore taglio degli stanziamenti. Condivide lo spirito dell'interpellanza ma si chiede quali possano essere spazi e costi, per cercare di dare equilibrio alle esigenze di più associazioni. C'è un possibilità di ampliare l'offerta degli usi degli spazi comunali anche per altre necessità.

CANTON chiede se sia possibile dotare uno spazio non utilizzato dal Comune e non destinato ad uso esclusivo.

COSTANTINI la norma dice che deve esserci un uso esclusivo, la Legge si riferisce al termine “struttura”, come spazio a sé.

PELLICANI chiede vengano individuati luoghi e costi e siano fatte delle scelte e ribadisce il diritto d'uguaglianza.

GIUSTO dichiara che vanno trovati i luoghi senza privarne l'uso ad altre realtà, è favorevole a una pari opportunità ma riscontra nell'interpellanza una intenzionalità di natura politica.

LAVINI chiede come sia possibile declinare questa proposta che unisce la sensibilità comune dei presenti.

GAVAGNIN afferma che sono molti i non credenti e ritiene sia necessario un tavolo tecnico: è un problema che non nasce oggi quello di trovare una giusta soluzione per istituire le sale del commiato

DE MARTIN spiega che il tema accomuna tutti, è un'esigenza decorosa per l'intero Comune, quindi è un progetto attuabile con la ricerca di fondi e stanziamenti per poterlo attuare. Valuta positiva la possibilità di fare un tavolo tecnico per garantire una progettualità concreta, che permetta nei prossimi anni di portare a termine il progetto.

LAVINI afferma che il tavolo si può avviare se c'è disponibilità partecipativa.

VISMAN sostiene ci sia un problema di uguaglianza, in quanto nelle chiese si fa tutto mentre nel laico si richiede un uso esclusivo: ritiene vi sia discrepanza nell'uso dello spazio laico ed ecclesiastico.

LAVINI chiede al consigliere se si ritenga soddisfatto della discussione

PELLICANI si dichiara non soddisfatto ma favorevole ad istituire un tavolo tecnico per ottenere risposte più complete, coinvolgendo ad esempio le associazioni che hanno raccolto le firme sull'argomento.

La Presidente Lavini, alle ore 16:00, non essendoci ulteriori domande ed esaurito l'ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 28-10-2016 ore 09:32
Ultima modifica 28-10-2016 ore 09:32
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