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X Commissione - Verbale

Seduta del 30-06-2016 ore 14:30
congiunta alla VIII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman, Giovanni Giusto (sostituisce Luca Battistella), Lorenza Lavini (sostituisce Gianpaolo Formenti)

 

Altri presenti: Assessore Michele Zuin, Direttore Piero Dei Rossi, Presidente della Casinò di Venezia Gioco S.p.a. Maurizio Salvalaio, Direttore Generale della Casinò di Venezia Gioco S.p.a. Eros Ganzina, Amministratore Unico della CMV S.p.a. Andrea Martin, Presidente della Casinò di Venezia Meeting & Dining Services S.r.l. Simone Cason, Consigliera d'amministrazione della Casinò di Venezia Gioco S.p.a. e Meeting & Dining Services S.r.l Adriana Baso, Funzionario Michele Dal Zin.

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Aggiornamento della situazione economico - patrimoniale del gruppo Casinò di Venezia.

Verbale

Alle ore 14:35 la consigliera Locatelli assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Legge l'ordine del giorno e, dopo aver ringraziato i presenti, lascia la parola all'Assessore.

ZUIN premette di non aver voluto inviare anticipatamente ai consiglieri il materiale che verrà illustrato ora in commissione in quanto ritiene più corretto analizzarlo insieme: scopo dell'illustrazione è far vedere la situazione com'era quando sono entrati in carica – come maggioranza – nel 2015 rispetto quella attuale. Passa in illustrazione le slides e spiega quanto segue. A pag. 2 è spiegata la struttura del Gruppo C.M.V. S.p.A., a pag.3 l'ipotesi di privatizzazione del 2011-2015, a pag.4 la nuova prospettiva dell'attuale Amministrazione, insediatasi a giugno 2015, che vuole abbandonare il percorso della privatizzazione e per questo ha nominato i nuovi CdA di CMV S.p.A. e di Cdi VG S.p.A.. A pag. 5 e 6 è spiegato come sia stato apportato un miglioramenti degli attivi delle 2 società e come CMV abbia conferito alla propria controllata CdiVG un ramo d'azienda, un asset del valore complessivo di perizia di circa 90,3 milioni di € che include gli immobili di Ca' Vendramin e di Ca' Noghera. Il tot. del Patrimonio netto è di € 9.887.452. A pag. 7 è descritta la situazione della rinegoziazione dei prestiti nel tentativo di stabilizzarla, occorre una prospettiva di liquidità adeguata. L'intenzione dell'Amministrazione è vendere i terreni del Quadrante per ripianare i debiti. Fino a pag. 8 sono descritti i contenuti e gli effetti del conferimento del ramo d'azienda, specificando che spostando gli immobili nella CdiVG quest'ultima non paga più gli affitti ma i debiti collegati, riportando la situazione al periodo pre-ipotesi di privatizzazione. A pag. 9: nominato nuovo Direttore Generale tecnico, più competente sul gioco, ed è stato approvato dalla Società un Budget con risultato economico in pareggio. Il Comune di Venezia ha tolto l'art.23-bis dalla convenzione. Nei primi 5 mesi le previsioni di budget sono state rispettate. Analizza la differenza tra 2016 rispetto al 2015. Come Entrate a favore del Comune di Venezia, per la convenzione del 25%, ci sono circa 23 milioni di €, depurati delle tasse per circa 7,5 milioni, così resta un'Entrata netta, prevista come spesa corrente, per circa 15,5 milioni nel 2016. Nel 2015 questi 15 milioni hanno subìto varie ricapitalizzazioni, rinunce a credito o altro, che li hanno fatti scendere da 15 a 5,5. Nel 2016 invece i 15,5 dovrebbero rimanere tali, ad oggi non sono previste operazioni straordinarie. Analizza, per ogni società, i bilanci 2015 messi a raffronto con i budget 2016 (pagine 10 e 11).

MARTIN illustra i bilanci e budget, riportati a pag.10, di CMV S.p.A.. Precisa che gli effetti sull'operazione si vedranno più avanti. Nel 2015 i ricavi per l'affitto sono stati di 5.700.000€, mentre sono 950.000 nel 2016, come unico ricavo: nel 2016 CMV non avrà quindi più gli affitti delle Case da Gioco e affitto antenne Telecom ecc. Altre poste però sono in positivo, ad esempio il costo del personale, ridotto a circa 51.000€. Gli accantonamenti sono passati da € 4.668.198 a 344.193 che è il costo dell'Ammortamento del Palazzo del Lido. La gestione finanziaria da -4.880.326 a -1.442.702, e comprende gli interessi per i mutui delle due case da gioco che prima erano un onere per CMV. La gestione straordinaria passa da 50.377 (consuntivo 2015) a 10.347.375 (budget 2016), con plusvalenze per il conferimento a CMV di beni artistici ed immobili. Per il 2016previsti 4 milioni in meno di ricavi (da affitti) che però si riverberano in miglioramenti per la Casa da Gioco.

PELLICANI chiede informazioni sul valore delle aree del Quadrante

ZUIN risponde che il valore stimato è di circa 13 milioni di euro, cifra che corrisponde non al valore di vendita ma al valore di acquisto rivalutato

PELLEGRINI chiede quanto possa valere vendere, se si riesce, la partecipazione che si detiene del Casinò di Malta.

MARTIN risponde che tale vendita ha un valore ininfluente, è già svalutata.

ZUIN in riferimento al Casinò di Malta, si auspica di uscirne in velocità, in quanto oggi tale partecipazione apporta più rogne che altro.

SALVALAIO precisa che il CdA di CdiVG si è insediato il 7 ottobre 2015 ed è intervenuto subito sul controllo dei costi, delle consulenze ecc.: oggi non ci son più affitti da pagare ma aumentano i mutui. Spiega che il delta tra il risultato economico consuntivo di controllo di gestione al 31/5/2016 e il Budget dello stesso periodo è positivo per circa 114.000€ (pag.11), quindi le previsioni di budget sono state confermate, anzi migliorate. Sono aumentate le spese d'ospitalità, una voce collegata all'aumento del gioco, soprattutto per Venezia, che serve per portare clienti. Evidenzia inoltre un leggero aumento del costo del personale dovuto alla riduzione del carico Irap che deve tornare ai dipendenti in conseguenza a quanto previsto dal contratto di lavoro.

CASON premette che la società Meeting & Dining S.r.l. si occupa di ristorazione ed eventi collegati, di tutto quello che non è direttamente il core business: lavora prevalentemente per la Casa da Gioco ma si sta aprendo anche verso l'esterno. La perdita di un milione di € circa (bilancio 2015) è dovuta dalla non attuazione di progetti della vecchia gestione del Casinò, mentre per il 2016 è prevista una perdita di circa 400mila €, con un miglioramento, in conseguenza alla riduzione dei costi. Il delta budget/consuntivo sulla situazione al 31/5/2016 è positivo per circa 150.000€. Aggiunge che pochi sanno che M&D ha due anime: una per cibo, eventi ecc. e un'altra che riguarda la parte del gioco on-line, di cui sono stati precursori per i Casinò, anche se poi non è esploso come si voleva, rispetto ad altri giochi on-line. Il settore del Gioco on-line è in perdita perché si porta dietro il fardello dell'Ammortamento iniziale, per questo bisognerà valutare attentamente possibili scelte alternative alla gestione diretta.

GANZINA sostiene d'aver trovato una situazione migliore rispetto quella prevista (Focus: l'andamento degli incassi a pag.13). Precisa si sta discutendo di due sedi completamente diverse e che i risultati dei primi 5 mesi sono estremamente positivi. L'andamento degli incassi dei Tavoli è positivo, mentre le Slot della sede di Ca' Noghera sono in perdita, pur essendo diventate il motore degli incassi. La perdita del 2,8% delle slot di Ca' Noghera è comunque recuperabile, si augura si riuscirà a far meglio. Il totale degli incassi della sede di Venezia registra un + 30%, mentre la sede di Ca' Noghera ha saldo a zero. In totale gli incassi registrano un +5%, forse caso unico in Italia. L'anno scorso le slot sono calate del 7%, bisognerà lavorare su Ca' Noghera. Ca' Vendramin è invidiato in tutta Europa per il cosiddetto “Chemin de fer”, continueranno a investire sui Vip players e per questo, proprio se si parla di giocatori forti, ricorda che il risultato può essere molto variabile. Tornando al budget si augura d'arrivare a un 5% in più, chiudendo a 105 milioni invece che a 100. Sostiene sia da arricchire il prodotto Slot a Ca' Noghera, apportando delle innovazioni molto importanti, per fine agosto. A budget sono stati inseriti 800.000€ per rinnovare le slot. Si augura un aumento di clienti abbinato a campagne di Marketing ed altre attrazioni e serate particolari, comunque valuta buono il risultato raggiunto sinora.

CASON illustra l'organigramma di CdiVG, descritto a pag.20, in cui sono state allocate più correttamente alcune risorse, in una struttura più equilibrata possibile.

ZUIN precisa che Dirigenti e Quadri del Casinò non si possono licenziare ma debbono essere ottimizzati.

SALVALAIO aggiunge che una particolare attenzione è stata prestata al recupero crediti del Casinò

SERENA dichiara che, non avendo ricevuto nessuna documentazione al riguardo, si era comunque stampato i conti del 2015 e preparato una serie di domande cui sono già state fornite delle risposte in questa prima parte di commissione. Aggiunge avrebbe preferito ricevere prima i dati illustrati perché in questo modo si sarebbe risparmiato l'analisi fatta, che è già superata, in particolare per quanto detto da Salvalaio, ritenendosi a questo punto soddisfatto delle proiezioni positive dopo i dati degli anni precedenti. Chiede chiarimenti sulle grosse differenze che vi sono, in termini di costi, tra le spese per il personale, anche delle diverse società. Nota che i due milioni sui risparmi di costi del personale non vi sono più.

ZUIN risponde al consigliere Serena che le grosse differenze di costo del personale sono dovute al fatto che M&D e Casinò hanno due contratti di lavoro completamente diversi, ad es. l'ultimo comprende le mance ecc.

LA ROCCA pone due domande: con la prima chiede un focus sulle procedure antiriciclaggio, con la seconda chiarimenti sull'iniziativa e le feste denominate “Tentazioni”: chi le paga, se esistano appalti che le riguardano e quali siano i benefici che ne derivano.

SALVALAIO per quanto riguarda l'antiriciclaggio afferma che esiste una struttura creata ad hoc, per conoscere chi viene a giocare, in una stretta collaborazione con le autorità giudiziarie e amministrative: il denaro arriva con assegni o con carte di credito, in ogni modo è tutto tracciato.

CASON su “Tentazioni” spiega che è un'idea, un investimento che M&D ha fatto per valorizzare Ca' Vendramin, per renderlo disponibile alla città. Si tratta di un dinner show, tra Circle du soleil e varie compagnie artistiche: in pratica si cena guardando uno spettacolo fatto sul piano nobile del palazzo. Gli effetti benefici derivano che altri chiedono spazi e cenano, gli piacerebbe diventasse un evento di tendenza culinaria-artistica, caratterizzato dal palazzo, per valorizzare il bene immobile della struttura e fargli creare reddito.

LA ROCCA chiede quanto siano costati gli eventi e quanti giocatori si siano poi fermati, quanti invitati paghino e maggiori informazioni di dettaglio

CASON le risponde che a una serata media di “Tentazioni” partecipano 60 persone, al costo di 100€ cadauno.

CATTAROSSI spiega che finora sono state fatte 8 serate e che l'evento è stato solo pubblicizzato nei pontili, per un investimento di circa 40/50 mila euro. Sul numero degli invitati dipende dalle serate.

PELLICANI si riserva di rivedere i conti con più attenzione e desidera allargare il discorso. Ricorda che nel corso degli anni i trasferimenti dal Casinò alle casse comunali sono via via diminuiti da 107 milioni ai 15 attuali. La passata Amministrazione voleva privatizzare e, sostenendo di non voler difendere nessuno, dichiara che la politica anche vecchia è stata fallimentare con il Casinò. Chiede quale sia il piano industriale del Comune per rilanciare oggi il Casinò, dato che non vede e non ha sentito quale sia la politica per rilanciarlo. Si dice convinto sia importante parlare della sede, dell'automazione e del marketing e domanda cosa voglia fare l'Amministrazione, se rilanciare per avere un Casinò competitivo o stare a guardare gli spiccioli. Chiede che fine abbia fatto l'idea della nuova sede. Chiede conferma se il debito complessivo ammonta a 140 milioni di € e quale sia il valore del Quadrante di Tessera.

ZUIN risponde che la prima esigenza di Giunta e Consiglio è stata quella di metter in sicurezza la Società, una cosa che hanno già fatto e che è già parte del piano industriale. Aggiunge che con le società indebitate per 140 milioni di € e con le casse del Comune messe così, è difficile parlare di una nuova sede: gli investimenti previsti ammontano a 1,7 milioni di euro. Sostiene non sia difficile dire chi ha causato 140 milioni di € di debiti: va fatta e messa in atto anche una revisione dei rapporti con i dipendenti. Il piano industriale è già in itinere e andrà messo in atto. Riguardo il Quadrante di Tessera, spiega che il livello di indebitamento del gruppo CMV fa sì che debbano vendere i terreni, il cui prezzo dipenderà dalle funzioni e dal mercato: i valori in gioco li fa il mercato ma entro fine 2017 andrà fatto.

SALVALAIO informa che ieri è stata fatta una riunione con tutti i Casinò europei e che la situazione non è delle migliori: quello di Montecarlo ad esempio chiuderà con un forte passivo.

PELLEGRINI pone delle domande tecniche sui dati presentati: la differenza tra incasso e valore della produzione e un confronto con con gli altri Casinò italiani negli ultimi anni.

CASSON risponde che la differenza è data dalla percentuale (25%) che va al Comune.

SALVALAIO sui rapporti con gli altri Casinò specifica che quello di Venezia è sempre il più efficiente nei giochi lavorati, il problema è dato dalle slot, per cui servono investimenti e marketing. A favore, rispetto agli altri, c'è il già citato Chemin de Fer, mentre gli altri sono in difficoltà, compresi quelli che pensavano di trovarsi in situazioni d'eccellenza.

SCANO auspicava arrivasse un Direttore Generale come Ganzina, esperto di giochi. Chiede se sulle slot l'andamento negativo degli incassi fosse funzionale alla vendita, cioè se ritengono che in passato fosse stato gestito male per poterlo vendere e se sia pensabile attuare delle azioni di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori che hanno causato 140 milioni di € di debiti, ad esempio nei confronti di Ravà e la consulenza da 166.000€. Sostiene che i 140 milioni di € siano debiti costruiti per poter trasferire maggiori introiti al Comune; chiede informazioni sui biglietti omaggio e sui 50 pasti garantiti ogni sera alla M&D, quanto frutti il logo e se CdiVG paghi il canone d'uso, quanto siano costate le buonuscite del personale. Chiede se siano inadempienti le società del Casinò che non hanno trasmesso il piano di razionalizzazione del personale al Comune come aveva chiesto il Commissario perché, sempre in tema di personale, sostiene che una società privata può fare certe azioni sul personale, non solo ad esempio pagare le buonuscite anticipate ma anche – ad esempio – dichiarare lo stato di crisi e ottenere contratti di solidarietà.

ZUIN sull'azione di responsabilità risponde che è il socio che decide, quindi è il Comune che risponde, non il Consiglio di Amministrazione. Sostiene, precisando si tratti di una battuta, bisognerebbe fare un maxi-processo, ma che tale scelta non è all'evidenza di questa Amministrazione. Precisa che l'”Azienda Casinò” non è in crisi e che, togliendo la convenzione del 25% del compenso al Comune di Venezia ,salirebbe per utili ai livelli delle prime aziende in Italia: ribadisce che forse il “gioco” in Italia è in crisi, ma non quest'azienda. Per questo ribatte al consigliere Scano chiedendo come potrebbe dichiarare lo stato di crisi. Le perdite ci sono state perché c'è sempre stata la necessità di rispettare la convenzione del 25%. Sul piano di razionalizzazione del personale afferma avrebbe dovuto presentarlo Ravà, nel 2014, e che l'attuale gestione risponde per quanto le compete da quando è entrata in servizio in avanti.

CASON in merito ai biglietti omaggio precisa che servivano per attrarre i soggetti che avrebbero poi potuto portare clientela, sui pranzi garantiti si trattava di una gestione esterna che oggi non c'è più. Sostiene che l'ammortamento del Marchio sia una partita di giro e che, tra i vari costi, va inserita l'Iva che non si può dedurre, e precisa che le altre Case da gioco diano l'11% e non il 25 al Comune.

SCANO domanda se vi siano altri soggetti che gestiscono giochi all'interno della Casa da Gioco.

GANZINA risponde affermativamente ma precisa si tratta solo solo di certi giochi specifici, per alcuni tornei molto tecnici o giochi nuovi.

SCARPA R. apprezza che tutto quello che si poteva fare nel breve periodo sia stato fatto: ora bisogna capire cosa e come fare nel medio-lungo periodo. Capisce che ci sia una crisi del settore gioco e domanda quale potrebbe esser la politica per recuperare i giocatori persi. Sui costi fissi e di personale afferma che nessuno vuole licenziare ma che questo resta il nodo cruciale: una situazione rischiosa data dal fatto che i costi sono fissi mentre i ricavi variabili. Il Casinò è il massimo esempio di come i costi del personale debbano essere rapportati con gli incassi, mentre sono gli stessi di quando portava al Comune 100 milioni l'anno.

SALVALAIO precisa che le regole sul personale sono state scritte da altri e che negli ultimi anni il personale è stato ridotto di circa 100 dipendenti.

GANZINA precisa che nel 2007 sono state concesse più di 50.000 macchine slot nei bar, poi c'è il gioco on line, con un'offerta che è notevolmente cambiata nel tempo Obiettivo è recuperare clienti, migliorando parco macchine e servizio, con nuove macchine, di livello europeo.

CASON rileva che il mercato on line in Italia è di 821 milioni di € di cui il Casinò di Venezia ha lo 0,11% di share; si tratta di un mercato difficile.

CROVATO ricorda come esempio di spreco della passata gestione la consulenza per più di un milione di euro data alla società Erede Pappalardo di Milano, e sostiene che sia stato un peccato aver “perso il tratto” del gioco on line dopo esser stati tra i primi a proporlo. Sostiene che a Macao abbiano puntato tutto su divertimento e benessere, per questo occorrono coraggio, idee forti, abbinando il logo Venezia col brand Casinò, un luogo di cultura dove si può andare al Casinò. Bisogna puntare su una nuova Tessera, facendo vedere al cittadino che il Casinò dev'essere qualcosa di proprio.

CASON afferma che i soldi a disposizione per gli investimenti sono pochi, ad oggi sono stati organizzati degli eventi che sembrano tampone ma sono il massimo che potevano fare, e che sono orgogliosi di lavorare per far ottenere soldi alla Città.

BASO condivide la visione descritta dal consigliere Crovato, di un Casinò che faccia parte dell'offerta turistica complessiva della città. La sede è un museo, gli eventi servono proprio per far capire che il Casinò non è solo il posto dove si gioca ma l'intento è quello di aprirlo alla città, organizzando mostre e altro, in una visione polifunzionale del palazzo, per avvicinarlo a molti brand.

FIANO sostiene che i veneziani abbiano una buona immagine del Casinò perché sanno che con questo si pagano parte dei servizi sociali e altri. Chiede come avvenga il recupero crediti, in quale quantità e quale sia e quanto incida il costo di gestione del palazzo. Si augura non si realizzi la terza sede, dato che ce ne sono già due: al riguardo domanda cosa preveda per le sedi il Consiglio di amministrazione. Infine chiede quale sia lo stato delle relazioni sindacali, visto che il buon esito di un'impresa dipende anche dai rapporti con i dipendenti.

ZUIN risponde che in questo momento non sono previste variazioni dalle sedi storiche e non esclude si possa tornare temporaneamente nella sede del Lido, anche se questo comporterebbe la chiusura di quella di Venezia, dato che la concessione è per due sedi. Precisa vi sia anche un livello di valore, da tenere in considerazione, per la sede storica veneziana, che non è legato al semplice costo di gestione.

CASON condivide quanto dichiarato dall'Assessore ricordando che la sede storica è fondamentale per attrarre certi tipi di giocatori.

SALVALAIO risponde al consigliere Fiano spiegando che sono stati recuperati 1,2 milioni di € di crediti.

VISMAN chiede informazioni sulle diverse attività che si svolgono in palazzo, in particolare quella dedicata ai ragazzi, che si svolge il giovedì.

CASON spiega alla consigliera che il palazzo è aperto, non si deve giocare per forza, quella del giovedì è un aperitivo per ragazzi comunque maggiorenni.

CATTAROSSI su quest'ultimo punto precisa che comunque chi vuole bere o mangiare riceve un coupon con cui deve registrarsi.

GANZINA afferma che è loro interesse mantenere una dialettica viva e propositiva con i Sindacati.

Alle ore 17:30, esaurito l'ordine del giorno e non essendoci ulteriori domande, la Presidente Locatelli ringrazia i presenti e dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 22-02-2017 ore 10:50
Ultima modifica 22-02-2017 ore 10:50
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