Seduta del 22-06-2016 ore 11:00
congiunta alla III Commissione e alla XI Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman
Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Sara Visman, Saverio Centenaro (sostituisce Lorenza Lavini)
Altri presenti: Funzionario Paolo Carestiato, Presidente dell' Associazione Masegni e Nizioeti Alberto Alberti.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.50 assume la presidenza il consigliere Gavagnin e constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed invita il consigliere Senno ad illustrare il contenuto della mozione presentata in Consiglio comunale ed all'ordine del giorno della riunione.
SENNO premette di aver chiesto più volte i dati alla direzione della Polizia locale, dati che non sono mai stati trasmessi e per portare a conoscenza dei commissari le motivazioni della mozione legge l'ultima parte dell'atto presentato.
Alle ore 11.51 esce il consigliere D'Anna.
GAVAGNIN sottolinea come il fenomeno delle scritte selvagge sui palazzi e monumenti della città sia grave e da perseguire.
D'ESTE considera che questo tema è caro a tutti, è un fenomeno importante ed almeno si deve riuscire a rallentarlo con l'adozione di sanzioni più gravi approvando nuovi regolamenti.
GIANOLLA spiega che negli ultimi 3 anni ci sono state 30 denunce di writers, perlopiù giovani ragazzi che si scusano affermando di attuare una qualche forma artistica; chi viene scoperto che deturpa, viene denunciato; si sta formando una banca dati e non è possibile dare la pena massima ma si può alzare la sanzione.
SENNO suggerisce di predisporre ed assegnare degli spazi adeguati permettendo ai writers di attuare la loro passione ma va fatta una seria azione per fermare il degrado.
COLLE condivide la proposta del consigliere Senno ma si deve riflette su cosa fare in Città Antica perché la legislazione già prevede le sanzioni per coloro che deturpano beni vincolati dove è prevista anche l'azione penale o lavoro gratuito per la cittadinanza; bisogna coinvolgere la Soprintendenza.
SAMBO afferma di non condividere l'azione dei writers mentre l'atto vandalico non ha attinenza con la giornata mondiale per il rispetto dell'ambiente; condivide la proposta di individuare degli spazi da dedicare a questo fenomeno mentre si dichiara in disaccordo con il possibile divieto dell'uso delle vernici.
COTENA chiede di conoscere l'età dei ragazzi fermati mentre deturpano i palazzi o gli spazi monumentali.
GIANOLLA risponde che i giovani hanno un'età che va dai 16 ai 30 anni.
VISMAN sostiene che dove si definisce l'uso delle vernici biodegradabili appare essere in contrasto con i punti precedenti.
LA ROCCA dichiara che il tema è interessante, la situazione va vista nel suo insieme e va valutato l'aspetto preventivo; il compito del Consiglio comunale è mettere le basi per un'educazione rivolta soprattutto alle scuole per formare un positivo senso civico; sostiene che l'inquinamento in generale provoca più danni sui monumenti che l'azione di qualche individuo.
SENNO condivide quanto detto dalla consigliera La Rocca.
CARESTIATO premette di essere il responsabile dell'organizzazione del contrasto a questo fenomeno; dietro scarabocchi e sigle c'è spesso un graffettaro che pone queste scritte per aumentare la sua fama. Dietro una Tag c'è una sigla, quello dei 4 Cantoni è un murales, il writer è un surrogato dell'arte, dare gli spazi liberi poco limiterà l'azione di queste persone perché la loro attività è illegale ed è in funzione all'azione di illegalità.
GIUSTO concorda con quanto affermato dal funzionario Carestiato, ricorda di aver realizzato dei murales,oggi il writer è illegale e funziona proprio sull'illegalità; soprattutto nei centri storici quando si imbratta un monumento. Questa azione viene spesso accettata e quindi serve maggiore severità. Il danneggiamento è più forte da chi usa vernici a lenta essiccazione.
Alle ore 12.15 esce il consigliere Serena, alle ore 12.21 esce il consigliere Fiano.
CROVATO asserisce che questo fenomeno risulta un atto vandalico quando di manifesta sui muri dei palazzi veneziani; ricorda il concorso bandito a Mestre per i giovani writers; suggerisce di permettere l'uso di bombolette ecologiche e biodegradabili e a suo parere si possono bandire da Venezia le bombolette che usano vernici indelebili.
VISENTIN propone di distinguere la parte artistica da quella vandalica come lo descrive il testo della mozione anche per le possibili soluzioni; il divieto di vendita ed uso delle bombolette va gestito intelligentemente.
Alle ore 12.30 esce la consigliera La Rocca.
FACCINI dichiara che la vendita delle bombolette non può essere vietata o limitata; gli spazi vanno trovati per permettere la libera espressione dei giovani e concorda col distinguere la Tag dagli atti vandalici.
D'ESTE per senso civico è giusto affermare che chi imbratta gli edifici è un delinquente; esiste un problema sociale ma nel contempo afferma di insistere per un inasprimento della sanzione da inserire nel regolamento di Polizia urbana.
TOSI concorda con il testo della mozione e propone di togliere il divieto di vendita delle vernici e la ricerca di spazi dedicati.
FACCINI sostiene che parlare di repressione mette in difficoltà.
GAVAGNIN dichiara che è evidente che a Venezia centro storico esiste il fenomeno dell'imbrattamento; appare chiaro che si deve tener conto della mozione presentata perché è stata predisposta per dare una visione diversa tra chi danneggia e chi cerca di esprimere una forma artistica; forse sarà necessario adeguare il testo a quanto sta emergendo dal dibattito.
VISMAN propone di fare in modo che sulle confezioni di bombolette appaia una scritta al pari di quelle che sono sui pacchetti di sigarette ricordando che quei colori non devono essere usati sui muri cittadini e con i riferimenti di legge.
GIUSTO si dichiara convinto che l'unica soluzione per combattere questo vandalismo sia la previsione di una severa sanzione.
GAVAGNIN propone alla luce di quanto emerso, che il consigliere Senno apporti le modifiche al testo in modo da renderlo più condiviso e sottoporlo all'esame delle commissioni in una prossima riunione.
LAZZARO afferma che la questione del dipingere sui muri è molto sentita tra i bambini che per esempio a Trivignano, con il Grest che ne coinvolge 170, hanno dipinto la scuola; invita a modificare la visione da adulti per cambiare anche la situazione tra i giovani; le regole vanno comunque rispettate.
GIUSTO esprime un consiglio tecnico proponendo di far utilizzare i gessi usati dai “madonnari” piuttosto che le vernici.
Alle ore 12.50 il presidente Gavagnin dichiara chiusa la riunione con l'impegno di riconvocare le commissioni su questo argomento.
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