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I Commissione - Verbale

Seduta del 16-06-2016 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena

 

Consiglieri presenti: Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Enrico Gavagnin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Alessio De Rossi (sostituisce Giancarlo Giacomin), Giovanni Pelizzato (sostituisce Felice Casson), Nicola Pellicani (sostituisce Andrea Ferrazzi), Silvana Tosi (sostituisce Marta Locatelli)

 

Altri presenti: Coordinatore nazionale dell'Associazione Avviso Pubblico Pierpaolo Romani, Consigliere Delegato Anticorruzione Ottavio Serena, Consigliera comunale Monica Sambo, Dirigente Carlo Salvatore Sapia

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del Coordinatore nazionale dell'Associazione Avviso Pubblico
  2. Prosecuzione dell'esame della Proposta di Deliberazione P.D. n. 113 del 21/03/2016: Adesione all'Associazione denominata “Avviso Pubblico”

Verbale

Alle ore 11:15 il consigliere Cotena assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

SAMBO ricorda che si tratta del terzo e si augura ultimo incontro per approfondire la proposta di deliberazione riguardo l'adesione all'associazione “Avviso Pubblico”; ringrazia il coordinatore nazionale dell'Associazione e il gruppo Scout di Mestre 2° presenti in commissione. Questi sono stati gli organizzatori di un incontro, tenutosi al Palaplip a Mestre più di un anno fa, durante il quale i candidati Sindaco presenti si erano presi l'impegno di sottoscrivere e partecipare all'associazione Avviso Pubblico. Chiede se sia possibile presentare un emendamento per citare con una formulazione propositiva, all'interno della Delibera, l'impegno preso in quell'occasione.

COTENA aggiunge che al primo punto dell'ordine del giorno è iscritta l'audizione del Coordinatore nazionale dell'Associazione Avviso Pubblico Pierpaolo Romani cui dà il benvenuto e lascia la parola dopo aver salutato il gruppo Scout.

ROMANI ringrazia per il secondo invito ricevuto e ricorda che anche lui era presente all'incontro citato in precedenza. Consegna al Presidente di Commissione la chiavetta USB “Conoscere le mafie, costruire la legalità – Piano formativo regionale Veneto 2014/2015” augurandosi che i contenuti vengano messi a disposizione di tutti i consiglieri. Invita i presenti a partecipare il 24 giugno prossimo, a Polistena in Calabria, alla prima marcia degli amministratori “sotto tiro”, minacciati. Aggiunge che anche nel Nord-Est, specie nel Veneto, vi sono stati episodi di minacce agli Amministratori locali, e che l'obiettivo è far convergere in Calabria molte persone, alcune addirittura sotto scorta, per dire agli italiani che vi sono ancora persone che fanno politica in maniera trasparente e per far sentire agli Amministratori minacciati la propria vicinanza. È la prima volta che in Italia si organizza un evento del genere che sarà seguito da varie testate giornalistiche tra cui Rai News. Passa in seguito a parlare della Carta di Avviso Pubblico, spiegando che la prima versione risale al 2012 e si chiamava Carta di Pisa, poi in seguito alla manifestazione “Contromafie” svoltasi a Roma nel 2014 è stata ribattezzata Carta di Avviso Pubblico, che in pratica è un codice etico-comportamentale sorto dal forte bisogno di dire che i politici non sono, appunto, tutti uguali. È uno strumento che serve proprio a questo e su cui hanno lavorato per più di un anno, con 11 bozze: non è stato calato dall'alto ma costruito dal basso. Precisa che la Carta di Avviso Pubblico non è rigida, non si prende così com'è oppure nulla, può essere anche un riferimento, una base di partenza su cui costruire - ad esempio - la Carta di Venezia. L'adesione ad Avviso Pubblico e la sottoscrizione alla Carta (individuale o collettiva) sono distinte, quest'ultima non è quindi indispensabile per poter aderire alla prima. La Carta di Avviso Pubblico dà indicazioni comportamentali, prevede divieti (ad esempio regali) e sanzioni: non è un codice di belle intenzioni ma è un codice intelligente, i cui principi e indicazioni si ispirano agli Art. 54 e 97 della Costituzione, con l'intento di tradurre in comportamenti specifici questi principi. Cita alcuni esempi, tra cui il tema dei bandi pubblici (tramite concorsi o esigenze particolari) e quello di dover dichiarare e rendere trasparente, se sei soggetto politico, chi ti finanzia la campagna elettorale. Informa che sono stati emanati 412 decreti di scioglimento di Comuni per Mafia, in alcuni casi anche al Nord Italia, per cui invita a tener alta l'attenzione. Sostiene esista un problema di selezione del personale politico ma anche un problema di elettori e che la Carta di Avviso Pubblico serve anche a questo, ai cittadini per ribadire e aiutarli ad indicare chi non si comporta correttamente: occorre una forte partecipazione civica. Fa sapere che alcuni Sindaci, nei bandi per selezionare i Dirigenti, hanno messo come condizione la sottoscrizione della Carta di A.P.. Allo stesso modo come associazione chiedono ai Comuni di attivarsi nei confronti di chi non rispetta i principi della Carta. Specifica che anche i temi del clientelismo e delle pressioni indebite sono trattati nella Carta. Oggi 24 Comuni su circa 8.000 in Italia hanno sottoscritto la Carta di A.P. ma, al di là del numero, l'attenzione va posta sul percorso. La Carta in ottobre prossimo compirà 2 anni e andrà aggiornata in base alle nuove norme, il Consiglio Regionale del Veneto ha preso spunto dalla Carta di A.P. per scrivere un codice di comportamento dei Consiglieri regionali, la Carta vuol'essere uno strumento concreto, per valutare e misurare. Sul sito sono elencati tutti gli Enti e le singole persone che hanno sottoscritto ufficialmente l'atto.

COTENA chiede delucidazioni sulla possibilità di sottoscrivere l'adesione all'associazione Avviso Pubblico ma non la Carta. Precisa che anche il Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici tratta questi argomenti, però la Carta è più forte.

ROMANI risponde affermativamente: oggi su 358 Comuni che aderiscono ad Avviso Pubblico solo 24 hanno sottoscritto anche la Carta, che invece è stata sottoscritta da molti singoli Consiglieri.

ONISTO ritorna sullo Statuto esprimendo le proprie perplessità sulla sovrastruttura che andrà a crearsi: chiede informazioni sulla struttura di Avviso Pubblico, sull'organismo di 21 soci e sull'ufficio di Presidenza, affermando che, di tutta questa macchina, chi ha in mano le decisioni sono 3,4 persone che decidono e impegnano risorse. Domanda in quali termini di costi aderisca l'Amministrazione, dovendosi avvalere di consulenze e di personale, per svolgere funzioni, attività commerciali e altro. Ribadisce si tratti di una struttura molto grande, per portare avanti degli obiettivi anche giusti, e che l'Amministrazione sta già lavorando sui temi dell'Anticorruzione. Chiede ancora quali siano i costi reali oltre a quelli d'iscrizione e informazioni sulla catena decisionale.

ROMANI risponde alla Consigliera Onisto che non è proprio così: vi sono alcuni Comuni che hanno aderito all'Associazione e sottoscritto al contempo la Carta, altri che hanno aderito prima ad Avviso Pubblico a dopo aver aver fatto un percorso anche alla Carta. Ribadisce non sia un obbligo aderire. Fa sapere che è da 10 anni in Avviso Pubblico, di cui è coordinatore nazionale, e che per 8 anni ha fatto parte della Commissione Antimafia; è assunto a tempo indeterminato in Avviso Pubblico dal 2006. Sostiene che la crescita dell'Associazione vada governata con le persone. Aggiunge che un Ente Locale non deve aderire e basta, dev'essere convinto e partecipare attivamente. Avviso Pubblico svolge un'attività di monitoraggio di quello che succede nei territori di tutt'Italia. Poi l'Associazione si avvale di una Segreteria, di un dipartimento Organizzazione (al riguardo nella sezione Amministrazione trasparente sono indicati Curriculum e stipendi dei dipendenti): in pratica sono lui più altre 3 persone assunte a tempo indeterminato. Si avvalgono poi di altri collaboratori, ad esempio per l'ufficio stampa. Vi sono inoltre 21 persone che rappresentano praticamente dei riferimenti territoriali, vale a dire un coordinatore per Regione, per monitorare, coordinare e dare una mano qualora partano dei progetti. Persone e strutture sono pensate in base ai bisogni, servirebbero più persone perché il lavoro sta aumentando, anche per garantire la dovuta qualità. Le persone, precisa, si rendono necessarie per governare una struttura che svolge molte attività: da anni in Italia non c'è Legge o Regolamento Antimafia che non contatti l'Associazione per chiedere pareri: proprio per questo servono persone preparate.

ONISTO precisa che è anche vero che l'Associazione va a formare persone che lavorano nell'Amministrazione, è un dare-avere.

ROMANI cita come esempi i percorsi intrapresi dalla Regione Veneto e il Comune di Reggio Emilia riguardo la formazione dei propri dipendenti. Nel Dipartimento Formazione di Avviso Pubblico chiedono che si rendano disponibili eventuali bravi dirigenti per fare i relatori, per farli parlare alla pari e condividere le conoscenze. Cita come esempio il Piano Anticorruzione del Comune di Venezia, approvato l'altro giorno, che gli sembra sia ben costruito e ben fatto, da cui si capisce che c'è del lavoro alle spalle. Precisa che quando un Ente locale o un'Amministrazione hanno chiesto loro un parere, non gli è mai stato negato, senza chiedere se fossero iscritti o meno all'Associazione. Bisogna creare una rete per sostenere chi è minacciato, per fargli sentire la vicinanza, mettendo le persone in rete: questo è anche il senso della manifestazione di cui ha parlato prima. Precisa che l'ufficio di Presidenza dell'Associazione non sono 3-4 persone che decidono liberamente, ma vi è un passaggio col direttivo, poi si porta in Assemblea e infine il tutto diventa operativo. La passione civile e il volontariato sono importanti ma serve competenza, perché ad esempio parlare di mafie a Reggio Calabria o a Verona non è la stessa cosa. Sui costi: il bilancio è di circa 300.000€, di cui circa un terzo va in spese del personale.

ONISTO chiede informazioni sul Regolamento di Avviso Pubblico che non ha trovato sul sito e sul fatto che, come scritto all'art. 16 dello Statuto, gli organismi direttivi restano in carico 3 anni anche qualora l'Amministratore decada dall'incarico politico.

ROMANI risponde che il Regolamento è sicuramente pubblicato sul sito e precisa che quest'anno Avviso Pubblico compie 20 anni: decidere di aderire è un impegno, per garantire la necessaria credibilità. Sulla decadenza spiega che era stata presa questa decisione per non correre il rischio di lasciare progetti a metà, ma comunque la quasi totalità degli amministratori si dimette quando decade dal ruolo politico.
Alle ore 12:25 esce la Consigliera La Rocca

SERENA sostiene sia positivo aver chiarito tutte queste cose e fa i complimenti all'Associazione anche per le collaborazioni che, nel tempo, ha messo in piedi con ANCI, Università e altri soggetti interessati. Prende spunto dalle parole del Coordinatore Romani riguardo il fatto che il Piano Anticorruzione del Comune di Venezia gli sembra buono e ben fatto per spiegare come il Comune stesso, in modo parallelo, faccia molte delle cose richieste da Avviso Pubblico. Nel Piano Anticorruzione non viene studiato solo l'ambiente interno ma anche quello esterno, ascoltando gli stakeholder al fine di perfezionare quella mappatura che anche Avviso Pubblico fa dei territori. Stanno creando un ufficio (un accorpamento di più uffici) proprio per risolvere queste esigenze. Sostiene d'aver appreso oggi che la Carta si può modificare, per cui ritiene si potrà ragionarne con i Consiglieri, proponendo emendamenti o altro, tenendo conto di quanto detto dal Coordinatore, per promuovere così una più ampia possibilità d'adesione.

DE ROSSI chiede quali siano gli atti concreti da approvare e se sia possibile avere copia degli atti deliberativi con cui hanno aderito altri enti, quali il Comune di San Donà di Piave e la Regione Veneto.

COTENA in merito a quanto richiesto dal Consigliere De Rossi tiene a precisare che sul sito di Avviso Pubblico sono disponibili tutti gli atti di adesione dei diversi Comuni.

ONISTO, sostenendo che abbinare un regolamento di codice etico sia diverso da sottoscrivere la Carta così com'è, chiede conferma sia possibile farne una ad hoc, proponendo siano dedicate delle Commissioni per poter elaborare un codice etico.

SAMBO afferma d'aver già chiesto, nelle commissioni precedenti, che eventuali domande o chiarimenti fossero anticipate alla Commissione, valutando un arco temporale di 3 mesi più che sufficiente per giungere ad una conclusione sull'argomento, visto che la proposta di Delibera è arrivata il 23 marzo. Chiede che i Consiglieri valutino se la Deliberazione sia da mandare in Consiglio, anche perché svolgere queste Commissioni costa più che aderire ad Avviso Pubblico, oppure se aprire un dibattito per decidere, sempre in sede di Consiglio, sulla possibilità d'avere una Carta più specifica, ad hoc, in una fase successiva all'adesione all'Associazione.

SAPIA tiene a fare una precisazione tecnica: si tratta di una Proposta di Deliberazione d'iniziativa consiliare su cui hanno espresso parere di regolarità tecnica che, così come formulata, prevede l'adesione sia all'Associazione che alla Carta. Poi in Commissione, grazie agli interventi del Coordinatore, si è capito cos'è possibile fare. Ribadisce che per com'è oggi formulata, la Proposta di Delibera prevede l'adesione ad entrambe e che poi nel caso si potrà predisporre, ma non certo in tempi rapidi, di una Carta ad hoc per Venezia.

SCANO ribadisce il parere favorevole alla Proposta di Deliberazione, per sostenere trasparenza e anticorruzione, e valuta l'adesione all'Associazione un rafforzamento per chi lavora su questi temi, perché la malavita è ovunque. Sulla Carta sostiene se ne possa parlare, per metterla in modo diverso. Se il problema è economico afferma che, per risolverlo, basta revocare alcune adesioni ad associazioni che ancora oggi gravano sulle casse comunali e girare i soldi di queste. Cita alcuni esempi di adesioni costose ad associazioni che ritiene si possano rivedere. Ritiene si possa licenziare e portare in Consiglio la Deliberazione.

ROMANI tiene a precisare che un paio d'anni fa sono state abbassate le quote associative e inseriti i ratei e che la comunicazione che va data da chi vuol uscire dall'Associazione con almeno 6 mesi d'anticipo serve solo per capire su quanti soldi si può contare.

SENNO si associa alla richiesta di riconvocare la Commissione per entrare maggiormente nei dettagli.

GAVAGNIN sostiene che l'adesione ad Avviso Pubblico sia una buona opportunità, e che ben venga accogliere le proposte uscite durante i lavori della Commissione.

SAMBO si dichiara disponibile ad approfondire il tema della Carta e propone di portare comunque la Proposta di Deliberazione in Consiglio comunale e di emendarla in quel momento, sostituendo la Carta con una nuova, studiata e costruita ad hoc, visto che i tempi sono già stati lunghi, anche perché è già stato verbalizzato in altre commissioni che l'iter si sarebbe concluso con questa riunione.

COTENA ritiene un'opportunità aderire ad Avviso Pubblico, proprio per questo propone di riconvocarsi a breve presentando eventuali emendamenti e inviarla quindi in Consiglio.

PELLICANI ringrazia il Coordinatore di Avviso Pubblico e dichiara che non va perso di vista l'obiettivo, data la condivisione del tema: sostiene non si possa andare in Consiglio comunale e scontrarsi, chiede di arrivare in Consiglio con un emendamento condiviso in un'altra commissione o anche extra-commissione.

SAMBO dà la propria disponibilità a costruirlo extra-commissione.

CENTENARO ritiene che questo tipo di lavoro debba esser svolto in Commissione, non per questioni personali ma per arrivare in Consiglio con una questione chiara: afferma che questa sua proposta non vuole essere ostruzionistica.

Alle ore 13:05 il Presidente Cotena, non essendoci ulteriori domande e preso atto di quanto emerso dal dibattito, rinvia la discussione in altra seduta e dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 29-08-2016 ore 10:38
Ultima modifica 29-08-2016 ore 10:38
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