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X Commissione - Verbale

Seduta del 09-06-2016 ore 10:30
congiunta alla I Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Luca Battistella, Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Sara Visman, Ermelinda Damiano (assiste), Alessio De Rossi (sostituisce Chiara Visentin), Francesca Faccini (sostituisce Felice Casson), Lorenza Lavini (assiste)

 

Altri presenti: Direttore Francesco Vergine, Direttore Antonio Iannotta, Funzionarie Natalia Menardi e Chiara Russo Perez, Dirigente Avvocatura Città Metropolitana Giuseppe Roberto Chiaia, Avvocati Sitran Marco e Gian Angelo Bellati

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Proseguimento esame della proposta di deliberazione P.D. n.189/2016: Progetto di legge regionale n.8 di iniziativa popolare " Suddivisione del Comune di Venezia nei due Comuni di Venezia e di Mestre". Parere del Comune di Venezia ai sensi art.5 c.3 legge regionale Veneto 24 dicembre 1992, n.25, su richiesta della prima Commissione consiliare del Consiglio Regionale del Veneto ( nota P.G. 161558 - 5 aprile 2016).

Verbale

lle ore 10.52 la Presidente della X Commissione Consiliare Marta Locatelli di concerto con la Presidente della I Commissione Consiliare Monica Sambo assume la presidenza della Commissione congiunta e constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta illustrando l'ordine del giorno. Quindi dà la parola alla Consigliera Sambo

SAMBO eccepisce la non competenza della X Commissione consiliare in materia, perchè l'argomento è di competenza della I Commissione Consiliare. Richiama la relazione del Dott. Vergine e trova scorretto il comportamento della Giunta. Ritiene necessario un confronto con la città

LOCATELLI trova vergognoso ritornare sugli stessi elementi e argomenti

VERGINE risponde che la competenza della X Commissione è stata decisa in base al regolamento e alla città metropolitana. Non esistono precedenti in quanto è la prima volta che il Comune si esprime in merito

LA ROCCA condivide l'intervento della Consigliera Sambo. Ritiene che il dibattito sull'argomento non si chiuderà con la seduta odierna ma proseguirà all'interno della I Commissione Consiliare

SCARPA RENZO ritiene che ci sia stato abbastanza tempo per esaminare la proposta di deliberazione. La Commissione odierna non ha il compito di esprimere un parere di meritevolezza e non si può mettere in discussione la legittimità di una legge. Inoltre non si può mettere in conflitto Regione e Comune

CHIAIA ROBERTO sottolinea che la legge Delrio ha una profonda portata innovatrice. C'è un contrasto tra la legge Delrio e la legge regionale che in applicazione dell'articolo 133 della Costituzione ha il potere di modificare i confini dei Comuni. La separazione territoriale avrebbe conseguenze imprevedibili dando vita ad un contenzioso

JANNOTTA spiega che il percorso della proposta di deliberazione è corretto in quanto rispetto alla legge Delrio a soccombere è la normativa regionale. Ritiene che la Regione non possa non tenere conto del mutato assetto governativo anche in merito alla legge n.25 del 1992. Ci sono rischi di impugnative istituzionali

LA ROCCA osserva che il conflitto non è così evidente per alcuni avvocati. La legge Delrio disciplina un caso particolare ed è necessaria una visione più ampia. In base all'art.133 comma 2 della Costituzione non c'è conflittualità tra le due norme. Il Consiglio regionale ha votato la legittimità. E' necessario entrare, sentendo anche il parere di esperti, nella meritevolezza. Propone che la proposta di deliberazione non venga licenziata

IANNOTTA risponde che ci sono profili giuridici seri che evidenziano la correttezza. Si è in presenza di un conflitto tra la legislazione regionale 25 del 24 dicembre 1992 che affida alla Regione Veneto la competenza sulle modifiche dei confini comunali e la nuova legge 56 del 7 aprile 2014 che istituisce la Città Metropolitana

CROVATO chiede se possono essere ascoltati Sitran e Bellati

RENZO SCARPA fa presente che si sta dando valore retroattivo alla legge Delrio, ma una legge intervenuta dopo non può cancellare un diritto dei cittadini. Gli abitanti del Comune di Venezia non possono essere assoggettati agli altri comuni. Chiede a che titolo ha parlato il Dott. Chiaia. Bisognava sentire anche la parte contraria perchè la Commissione non sia sbilanciata. C'è un pieno conflitto istituzionale e non si può assolvere al compito di meritevolezza. Propone un'altra seduta di Commissione

LOCATELLI chiede chiarimenti sul principio di retroattività della legge

JANNOTTA risponde che esiste un principio di carattere generale a cui tutti gli atti adottati devono tenere conto

CROVATO ritiene che i due esperti esprimino un parere prettamente tecnico e dissente da quanto detto nella seduta odierna

FIANO evidenzia che il punto 4 del deliberato conferisce pieno mandato al Sindaco per far valere le ragioni dinanzi agli organi giurisdizionali ma non si possono dare deleghe esclusive al Sindaco. Inoltre si parla di illegittimità costituzionale ma non ci sono riferimenti agli articoli della Costituzione che vengono violati. Inoltre la proposta di deliberazione parla di entrare nella meritevolezza ma anche di altre cose che spettano al Consiglio Regionale. E' importante sentire tutti i cittadini. Apprezza gli interventi degli avvocati ma sono solo una tesi. Pensa che di fronte ad un problema così vasto più che ricorrere a cavilli giuridici l'Amministrazione comunale dovrebbe misurarsi sui pro e contro della divisione ed entrare nel merito. E' importante inoltre che tutti i cittadini siano informati

ONISTO fa notare che il Consiglio Comunale ha solo il compito di esprimere un parere in merito alla separazione di Venezia e Mestre. Ritiene che tale divisione non sia vantaggiosa e considera sufficiente la relazione dei tecnici. Tutto il resto può essere affrontato in altri incontri

PELLICANI dichiara di essere contrario alla separazione di Venezia e Mestre. Il conflitto legislativo ha ragione di essere e di conseguenza anche le diverse posizioni

D'ANNA concorda con l'intervento della Consigliera Onisto

CENTENARO dichiara di affidarsi ai giudizi dei tecnici. Il momento è storico in quanto 5 referendum per la separazione significano che c'è una richiesta ben precisa da parte dei cittadini . Bisogna capire però se Mestre sarà meglio di oggi separandosi e Venezia cosa farà. Forse questa è l'occasione giusta per far capire alla cittadinanza la cosa migliore da fare

MARCO SITRAN considera sconcertanti le modalità con cui si discute su questo tema. Fa presente che la Regione ha chiesto sul referendum un parere obbligatorio ma non vincolante. Il Sindaco poi ha banalizzato la questione su cavilli giuridici scandalosi tanto che si sta valutando una denuncia per abuso di potere. Crede che la divisione sia l'unico mezzo perchè le città di Venezia e Mestre possano esistere. Il referendum infatti porterebbe benefici alle due città perchè ci sarebbero meno costi. Qualora poi si separassero Venezia e Mestre manterebbero una partecipazione sulla società che gestisce l'aereoporto. Venezia ha circa 85mila residenti, Mestre quasi 200mila e divise potrebbero avere uno statuto speciale da un lato e una minor spesa amministrativa dall'altro. La città metropolitana non porterà finanziamenti. La legge Delrio indica la soluzione dello scorporo

GIAN ANGELO BELLATI nota che si è di fronte ad una lotta di tipo giuridico sulla possibilità che la Regione possa o no indire il referendum . Bisogna andare oltre ai cavilli giuridici ed ascoltare la voce dei cittadini . La divisione poi porterebbe molti benefici

CROVATO ricorda che l'unificazione dei due Comuni è stata fatta tanti anni fa e con la divisione si ritornerebbe alla situazione del 1926. Il Comune di Venezia è al 15 posto per estensione del territorio ed in una grande città metropolitana c'è spazio per tanti comuni. La città di Mestre poi si troverebbe piena di debiti

VISMAN trova sbagliati i punti 1- 2-3-4 della delibera. Non c'è stato molto tempo per discutere sul parere del Comune di Venezia. Ricorda che ancora in ottobre aveva presentato una mozione in merito e c'era tempo per esaminare i pro e i contro del referendum

RENZO SCARPA sottolinea che quando si sono cominciate a raccogliere le firme la situazione della città era pessima per l'assenza di capacità politiche e la insufficienza della classe dirigente che aveva portato la città al declino. I cittadini hanno perciò sentita la necessità di chiedere un referendum per la divisione di Venezia e Mestre

LOCATELLI fa presente che subito dopo l'approvazione della delibera la Regione procederà nel suo iter. I temi della illegittimità e del merito avranno ampio spazio in futuro

La proposta di deliberazione viene inviata in Consiglio Comunale per la discussione

Alle ore 12.56 esaurito l'ordine del giorno la Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 01-02-2019 ore 11:39
Ultima modifica 01-02-2019 ore 11:39
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