Seduta del 12-04-2016 ore 11:30
Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena
Consiglieri presenti: Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Alessio De Rossi (sostituisce Marta Locatelli), Francesca Faccini (sostituisce Felice Casson), Silvana Tosi (sostituisce Ottavio Serena), Sara Visman (sostituisce Giorgia Pea)
Altri presenti: Presidente del Consiglio Ermelinda Damiano, Coordinatore nazionale dell'Associazione Avviso Pubblico Pierpaolo Romani, Coordinatore territoriale dell'Associazione Avviso Pubblico Francesco Rizzante, Referente dell'associazione Libera per il Veneto Roberto Tommasi, Dirigente Carlo Salvatore Sapia
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11:45 il consigliere Cotena assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Al primo punto dell'ordine del giorno è iscritta l'audizione del Coordinatore nazionale dell'Associazione Avviso Pubblico Pierpaolo Romani cui lascia la parola.
ROMANI ringrazia il Comune di Venezia per la convocazione e inizia una panoramica sull'Associazione di cui è Coordinatore nazionale. Informa che Avviso Pubblico quest'anno compie 20 anni, essendo nata nel 1996 dopo le stragi di Mafia, quando 14 Comuni dal Nord al Sud Italia si misero d'accordo per mettere insieme delle persone competenti, capaci e motivate, che si riconoscono nei valori della Costituzione, per prevenire l'inserimento delle Mafie nelle organizzazioni pubbliche. Oggi aderiscono all'Associazione 330 enti pubblici, di cui 50 in Veneto, compresa l'Ente Regione. Spiega come a partire dal 2012, in Veneto, grazie o per colpa di alcune inchieste, si sia assistito a una maggiore presa di coscienza del problema da parte delle Amministrazioni. Le attività dell'Associazione sono di prevenzione, formazione e informazione per praticare le buone pratiche amministrative. Ritiene importante riuscire a fare rete per non restare isolati: l'Associazione redige dei rapporti che raccolgono, ad esempio, gli atti di intimidazione agli amministratori locali, che in Veneto sono stati 5 da inizio anno: si tratta di un dato nuovo e preoccupante. Avviso Pubblico ha uno staff composto inizialmente da 3 persone oltre il coordinatore (che seguono segreteria, organizzazione e amministrazione) e vive con le quote che gli Enti Locali versano in proporzione al numero di abitanti. Nel tempo, con l'ampliarsi dell'Associazione e delle attività, si sono poi aggiunte due persone, un addetto stampa e un informatico che gestisce il sito, mettendo on line tantissimi dati e documenti fondamentali. Aggiunge che da un anno e mezzo è stato aperto il dipartimento Formazione, focalizzato su anticorruzione e trasparenza. L'associazione è composta da una rete di Enti locali che hanno fatto cose importanti e le vengono a raccontare ai corsi di formazione, mettendo in condivisione delibere, riferimenti e quant'altro. Cita l'esempio di alcuni Sindaci dell'hinterland milanese che sono andati assieme una giornata a Reggio Emilia a fare formazione sull'ufficio gare creato da quest'ultimo comune per aiutare ed assistere i singoli impresari alla preparazione delle gare pubbliche. Tiene a precisare al riguardo che, se il Comune di Venezia aderirà all'Associazione, bisognerà anche vedere cosa potrà offrire come contributi, esperienze, non solo ricevere. Aggiunge che sono stati creati dei gruppi di lavoro tematici, sul gioco d'azzardo patologico, sull'ambiente, sulla trasparenza e altri: sono tutti gruppi aperti. Tra le loro attività vi è anche quella di preparare dossier tematici. I corsi di formazione sono rivolti sia ai Comuni aderenti all'Associazione sia a quelli non aderenti. Spiega che sono intervenuti offrendo contributi sul nuovo codice degli appalti, per dare una mano, fare lavoro di rete, oppure sono stati uditi in Commissioni Parlamentari ad esempio sul riciclo dei rifiuti. Nulla nell'Associazione è calato dall'alto ma tutto viene deciso insieme. Per i Comuni medio-piccoli mettono a disposizione l'addetto stampa per far conoscere le buone cose che fanno al riguardo, cercando sempre di lavorare con realtà diverse, istituzionali o associative, ad esempio anche con la Commissione Parlamentare Antimafia e con quella che si occupa delle minacce e delle intimidazioni ai singoli: minacce magari dovute anche a rabbia sociale, non solo mafiose. Hanno sviluppato protocolli e collaborazioni con l'ANCI, con LIBERA, con l'Associazione Italiana Calciatori (con Damiano Tommasi) per parlare di regole e su come metterle in pratica, con SOS Impresa (persone vittime di usura) e con le Università. Tengono Master e corsi di alta formazione. Tiene inoltre a precisare due cose. La prima riguarda l'Osservatorio Parlamentare di Avviso Pubblico con cui ogni settimana raccontano cos'hanno fatto o proposto i Parlamentari su questi temi, per sapere cosa succede a livello nazionale al riguardo e mettere a disposizione delle schede con leggi e proposte di legge. La seconda riguarda la Carta di Avviso Pubblico che è uno strumento nato dal basso, un codice etico per la buona politica che nasce con lo spirito di favorire la buona amministrazione. Specifica che la Carta non è rigida, non va presa così com'è o lasciata, è piuttosto un punto di riferimento che può essere cambiato, modificato e diventare la Carta di Venezia, e che non è obbligatorio sottoscrivere la Carta se si decide di far parte dell'Associazione. La Regione Veneto con la legge 48/2012 ha sancito di voler far parte di Avviso Pubblico e ha detto di voler capire bene di cosa si parla qui in Veneto quando si parla di mafia: da qui sono stati organizzati 7 seminari che hanno visto la partecipazione di più di 600 persone in collaborazione con l'Anci Veneto. Di tutto questo è stato fatto un e-book con dati, informazioni e altro, è uno strumento che può tornar utile. Inoltre la Regione Veneto ha chiesto di esser aiutata a scrivere un codice di autoregolazione per i consiglieri regionali sui temi della legalità. Illustra inoltre il progetto sulle vittime venete della mafia che ha coinvolto alcune scuole della Regione, raccontando le storie di Cristina Pavesi, Silvano Franzolin e Rosario Livatino. Quest'ultimo era un giovane giudice, non di origini venete, preso come esempio per le sue attività con la scuola.
COTENA domanda con quale andamento cresca l'associazione, nata nel 1996.
ROMANI risponde che mediamente si associano 40 nuovi enti locali all'anno, con una continua crescita dal 2010 ad oggi. Spiega che dopo le stragi, negli anni 2000 sono partite le inchieste delle procure del Nord sulle presenza delle mafie in quei territori.
RIZZANTE sottolinea il senso della parola rete: non lasciare soli amministratori che resistono in luoghi difficili. Precisa che la rete metropolitana di Venezia è una rete giovane, costituita da 5 Comuni cui si è aggiunto da pochi giorni quello di Dolo e che chi si dedica ad Avviso Pubblico nel territorio lo fa a titolo gratuito per mettere in campo le pratiche di una buona amministrazione sui temi citati prima da Romani, quali ad esempio il gioco d'azzardo patologico. Sottolinea ancora che la legge regionale 48/2012 consente d'avere una serie di opportunità, quali formazione, progetti nelle scuole e prevede vi sia anche una dotazione economica messa a bilancio.
TOMMASI porta i saluti dell'associazione Libera al Comune di Venezia e ad Avviso Pubblico con cui collaborano da tempo. Afferma che su Venezia bisogna fare uno sforzo in più, considerato che la cultura espressa in questo palazzo dev'essere patrimonio di tutti. Sostiene che in campagna elettorale siano state fatte delle richieste ai candidati Sindaci sulla trasparenza, per evitare che la corruzione a Venezia trovi facili percorsi; era stato chiesto ai candidati di prendere delle decisioni in merito, di mettersi in prima linea, ritiene che l'adesione ad Avviso Pubblico possa rappresentare lo strumento per dimostrare l'impegno promesso. La legalità è uno strumento per arrivare alla giustizia sociale, per questo chiederanno che il Comune di Venezia si impegni sui beni confiscati ad esempio alla mafia cinese affinché vi sia un utilizzo degli stessi con finalità sociali.
Alle ore 12:45 il Presidente Cotena passa al punto 2 dell'ordine del giorno, dando la parola alla consigliera Sambo.
SAMBO ringrazia per la presentazione fatta che ritiene entusiasmante, coinvolgente ed emozionante. Aggiunge di non voler accelerare l'iter approvativo della proposta di delibera augurandosi che il percorso sia il più possibile condiviso, prevedendo un'ulteriore commissione, anche alla presenza del consigliere delegato all'Anticorruzione, per presentare la Carta di Avviso Pubblico. Ritiene che un'eventuale adesione arricchirebbe entrambi, sia il Comune che l'Associazione e conclude rinnovando l'invito a qualsiasi consigliere voglia sottoscrivere con lei la proposta di delibera e ringraziando la Presidenza del Consiglio per aver garantito il patrocinio agli eventi organizzati da Avviso Pubblico e Libera il 21 e 23 marzo scorsi.
SCANO chiede ai referenti di Avviso Pubblico quali misure anticorruzione dovrebbero essere previste e che idea si siano fatti nei vari Comuni, immaginando che ve ne siano alcuni che si son mossi più di altri; spiega d'aver presentato ben 4 interrogazioni sulle misure anticorruzione previste dal Comune di Venezia, messe sulla carta e poi lasciate cadere, porta ad esempio la rotazione del personale. Chiede infine cosa ne pensino degli elenchi delle imprese.
FERRAZZI ringrazia le associazioni Avviso Pubblico e Libera, sostiene sarebbe importante che da Venezia, che viene citata come scenario dello scandalo Mose, nascesse il riscatto, data la visibilità unica della città, anche per dare solidarietà a chi subisce violenza. Ritiene fondamentale creare delle reti e spera che l'iniziativa possa divenire plurale. Domanda cosa succeda nel caso in cui i consiglieri che aderiscono alla Carta poi non tengano dei comportamenti conformi a quanto sottoscritto.
PELLICANI ringrazia Avviso Pubblico per l'esposizione e, nel sostenere che di sicuro il Veneto è stato al centro di scandali che hanno visto Venezia come epicentro, precisa che non vi è un solo dipendente del Comune inquisito per i fatti riguardanti il Mose, segno di come in quest'Amministrazione si sia agito sempre in un determinato modo. Ritiene corretto completare il percorso della delibera in un'altra commissione, precisando che Avviso Pubblico potrebbe diventare uno strumento di lavoro di riferimento per il Comune con vantaggi reciproci.
ROMANI risponde ai consiglieri affermando che è oggettivo che l'Italia è un paese ad alto rischio corruzione, molto più diffusa di un tempo. Sostiene che con la L.190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”, imposta dall'Unione Europea, bisognasse dare un segnale di un certo tipo, e che si tratta di una legge che ha bisogno di alcuni ritocchi. Ragiona sul tema della cultura rispetto alla corruzione, per cui di sicuro la Legge è importante: talvolta sembra che fare quanto prevede la legge serva a fare carte su carte con risultati poco concreti, mentre loro non pensano sia così; da questo subentra un senso di rivalutazione di chi lavora nel pubblico. Cita come esempio il fatto che con l'Anci Lombardia hanno provato a costruire delle linee guida integrative al Piano triennale dell'anticorruzione. Sugli elenchi delle imprese, come richiesto dal consigliere Scano, cita come esempio quanto successo nell'Emilia Romagna post terremoto dove, in una regione in cui la 'ndrangheta calabrese immette denaro nelle imprese, hanno fatto le c.d. white-list per scremare le imprese, un fatto che è sicuramente tornato loro utile. Nelle associazioni di categoria serve coraggio per metter da parte i disonesti. Al Nord c'è comunque omertà diffusa, legata a paura ma anche a complicità e connivenza: rileva come ad esempio a Modena, Lodi e Palermo le libere categorie si siano date un codice di comportamento, per sostenere che esistono metodi di lavoro e strumenti che altre realtà hanno già portato avanti e si possono espandere. Precisa che la Carta di Avviso Pubblico può esser sottoscritta da organi collegiali (Consiglio e/o Giunta) o da singoli: e che se una persona che l'ha sottoscritta viene meno a quanto previsto dalla Carta dovrebbe esser chiamato dal Sindaco che lo invita a dimettersi, fatto salvo ovviamente quanto previsto dall'art.27 della Costituzione.
RIZZANTE replica a Ferrazzi sostenendo che poter annoverare il Comune di Venezia tra gli associati sarebbe sicuramente un catalizzatore d'attenzione importante, quindi lo ringrazia. Conclude affermando che l'adesione ad Avviso Pubblico dev'essere consapevole, con un rapporto virtuoso.
Alle ore 13:15 il Presidente Cotena, non essendoci ulteriori domande e preso atto di quanto emerso dal dibattito, rinvia la discussione in altra seduta e dichiara chiusa la riunione.
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