Seduta del 22-02-2016 ore 09:30
Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Chiara Visentin, Sara Visman
Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Francesca Rogliani, Alessandro Scarpa, Matteo Senno, Sara Visman, Ciro Cotena (sostituisce Chiara Visentin), Andrea Ferrazzi (sostituisce Monica Sambo), Gianpaolo Formenti (sostituisce Luca Battistella), Davide Scano (sostituisce Elena La Rocca)
Altri presenti: capo di Gabinetto del Sindaco Morris Ceron, Direttore Marzio Ceselin, Dirigente Manuele Medoro
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10.00 il presidente Senno, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce la discussione per l’esame del provvedimento all’ordine del giorno. Dà quindi la parola al dirigente Medoro.
MEDORO spiega che la nuova legge regionale che è stata recentemente approvata riprende molti concetti del vecchio regolamento comunale ma è necessario approvare un adeguamento perché ci sono alcuni principi che ancora il Comune non ha recepito. Inizia quindi ad illustrare le variazioni ed integrazioni che spesso sono frutto dell’esperienza fatta dalla direzione nella gestione degli impianti che sono 75 e per garantire la maggiore trasparenza.
Alle ore 10.10 esce il consigliere Lazzaro ed alle ore 10.25 entra il consigliere D’Anna ed esce il consigliere Scarpa A.
SCANO domanda se l’elenco descritto all’articolo 3 diventa un criterio di valutazione.
MEDORO spiega che si tratta solo della definizione degli interessi di cui quello pubblico è prioritario.
SCANO domanda come si considera il gestore unico di un’attività sportiva quando si tratta di valutazione di criteri di gestione in affidamento e si parla di quelli previsti dalla legge regionale, mentre il successivo articolo prevede solo ipotesi generiche.
Alle ore 10.55 rientra il consigliere Scarpa A.
FERRAZZI sostiene che entrambi gli articoli siano funzionali alla completezza del regolamento.
MEDORO precisa che gli articoli all’esame riprendono pedissequamente gli articoli della legge nazionale e regionale.
SCANO afferma che negli impianti a rilevanza economica non deve essere prevista la ripartizione degli oneri di gestione e ricorda una deliberazione del commissario straordinario che incaricava gli uffici ad individuare proprio questa tipologia di impianto.
MEDORO ribatte che anche laddove sembra ci possa essere la condizione, non è possibile individuare esattamente l’impianto con le caratteristiche di rilevanza economica anche perché impianti in ottimo stato non ce ne sono nel territorio comunale.
SCANO dichiara che finalmente si è fatta un’analisi completa della situazione di S. Biagio dove è possibile rilevare una gestione di tipo imprenditoriale molto positiva.
PELIZZATO preso atto che l’associazione Il cerchio gestisce l’impianto di S. Alvise, chiede chi sia il proprietario dell’area prospiciente la piscina che potrebbe essere usata d’estate come appendice dell’impianto natatorio.
GIACOMIN domanda quali sono i soggetti deputati alla eventuale gestione degli impianti.
MEDORO spiega che quanto descritto nell’articolo serve a non precludere alcuna possibilità a i diversi soggetti che lo richiedessero. Precisa inoltre che sono stati pubblicati i dati delle attività svolte dai gestori.
CERON sostiene che in realtà l’ufficio dovrebbe essere potenziato e in questo, la funzione ispettiva; l’aumento delle percentuali di contribuzione alle spese diventa un deterrente contro gli sprechi.
GIACOMIN domanda se le fidejussioni saranno obbligatorie per i gestori e come è organizzato l’obbligo di avere un defibrillatore nell’impianto se questo è frequentato da più società.
CERON spiega che l’attrezzatura deve essere presente ed obbligatoriamente ci deve essere la presenza di una persona abilitata all’uso fino al termine delle attività nell’impianto.
FERRAZZI annuncia la presentazione di un emendamento, perché contrario alla formulazione dell’articolo 3 ed anche all’articolo 12 comma 5; a suo parere è una fortuna che ci siano molte attività che non afferiscono allo sport agonistico ma alle attività motorie.
Alle ore 11.30 esce il consigliere Ferrazzi.
FIANO suggerisce di dettagliare di più quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 3; nell’articolo 2 chiede se l’eventuale proponente alla gestione non deve partecipare al bando oppure se ci sono altre richieste si procede con una gara; servirebbe anche istituire un riconoscimento alle società che rispettano le norme ed ancora se è possibile verificare una rotazione dei gestori nei vari impianti sportivi.
VISMAN afferma che da un po’ le società sportive devono pagare le utenze per poi attendere che il Comune rimborsi la sua quota.
CERCATO risponde che questa modalità di pagamento non comporta ritardi o disguidi, modificare il meccanismo comporta certamente delle difficoltà a rispettare le date dei pagamenti delle bollette.
GAVAGNIN condivide l’obbiettivo di aumentare l’organico dell’ufficio; rileva che il gestore del campo sportivo di S. Giuliano ha grandi difficoltà perché, con lo stato delle pedane e pista, non si possono organizzare le manifestazioni di atletica, a parere del gestore servirebbero circa 350.000 euro per sistemare l’impianto.
MEDORO risponde che su questa situazione, c’è già stato un incontro per conoscere le possibilità di soluzione.
SCANO suggerisce che il tema delle revoche delle assegnazioni e gestioni dovrebbe essere concentrato in articoli vicini tra di loro.
MEDORO replica che le casistiche sono molto dettagliate e nei rapporti convenzionali ancora di più e si è scelto di prevedere per ogni caso le modalità di comportamento.
Alle ore 11.45 il presidente Senno, preso atto di quanto emerso dal dibattito, propone di licenziare in discussione in Consiglio comunale il provvedimento e dichiara chiusa la seduta.
La commissione approva.
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