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VIII Commissione - Verbale

Seduta del 11-02-2016 ore 12:30
congiunta alla VII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Giovanni Giusto (sostituisce Luca Battistella), Sara Visman (sostituisce Davide Scano)

 

Altri presenti: Assessore Francesca Guzzon, Assessore Paola Mar, Assessore Michele Zuin, Direttore Alessandro Martinini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della Proposta di Deliberazione PD 706 del 15/12/2015: Modifica art. 5 comma 5 del Regolamento Canone di Occupazione Spazi e Aree Pubbliche (COSAP).

Verbale

Alle ore 12:45 il consigliere Fiano assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta introducendo la proposta di deliberazione all'ordine del giorno.

GIUSTO chiede d'intervenire sull'ordine dei lavori per porre all'attenzione dei presenti una problematica riguardo gli orari delle convocazioni delle commissioni in quanto non ritiene sostenibile, per i consiglieri che svolgono anche attività lavorative, partecipare ad una commissione convocata alle 9:30, della durata magari di pochi minuti, e poi partecipare ad un'altra successiva convocata alle 12:30. Chiede che in futuro le commissioni vengano meglio "condensate".

FIANO condivide le perplessità sollevate dal consigliere Giusto e spiega che la Presidenza del Consiglio sta lavorando alla predisposizione di un nuovo calendario di riferimento per le commissioni e che questa commissione era stata originariamente prevista per le 11:30 e poi posticipata per impegni dell'Assessore. Coglie l'occasione per proporre di parlarne durante la riunione dei capigruppo di oggi.

ZUIN comprende le ragioni espresse dal consigliere Giusto e promette si faranno parte attiva per risolvere il problema, pur nella consapevolezza che spesso è difficile calibrare anticipatamente la durata di una commissione.

MAR si associa nel sostenere che sia difficile capire qual'è il limite tra l'approfondimento istituzionale dovuto e i tempi delle commissioni e che sia quasi impossibile prevedere i tempi di durata delle commissioni stesse, pur sostenendo si possa provare a fare una media e poi vedere e valutare.

LA ROCCA afferma che il motivo per cui ieri in commissione hanno discusso a lungo e questa mattina invece molto poco è perché l'argomento è lo stesso, vale a dire la sottrazione di funzioni alle Municipalità.

FIANO chiede all'Assessore Zuin di illustrare la delibera all'ordine del giorno.

ZUIN premette che le delibere in discussione in questi giorni cercano di razionalizzare il modo di lavorare e non vanno viste come una sottrazione di funzioni alle Municipalità. Spiega che la procedura per la richiesta di occupazione del suolo pubblico finora prevedeva un passaggio in Municipalità che creava delle difficoltà in quanto inseriva nell'iter un ulteriore interlocutore con conseguente allungamento dei tempi. Precisa che questa proposta di delibera affronta proprio questo tema, in modo non semplicemente politico ma anche tecnico.

GUZZON spiega come questa delibera contenga degli evidenti criteri di efficientamento: la Giunta diviene l'unico soggetto competente prima di passare alla conferenza dei servizi per la fase tecnica. Aggiunge che la modifica del comma 5 dell'art. 5 del Regolamento Canone di Occupazione Spazi e Aree Pubbliche (COSAP) provoca una semplificazione e una conseguente riduzione dei tempi.

MAR afferma che l'importante, per il cittadino, è snellire le procedure e che la conferenza dei servizi, in cui si trovano tutti i soggetti interessati, serve proprio a questo, con l'intento di favorire e velocizzare un iter che prima era di sicuro più lungo.

PELLICANI sostiene abbia ragione la consigliera La Rocca che vede il rischio di ripetersi nelle considerazioni, però si tratta di questioni fondamentali in quanto vengono trattate 8 delibere, in quasi altrettante commissioni, per cui va ribadito il fatto che non si capisce la politica dell'Amministrazione che vuole eliminare le Municipalità e la partecipazione. Spiega che partecipazione significa anche individuare dei riferimenti all'interno della società che consentano di gestire meglio i bisogni dei cittadini e che ritiene un errore questa decisione della maggioranza in quanto il decentramento esiste fin dagli anni '60, è d'accordo a modificare e migliorare le Municipalità ma non nell'eliminarle, anche per rispetto degli eletti nelle stesse.

LA ROCCA è d'accordo con la riforma ed il riordino delle Municipalità ma non condivide la metodologia con cui avviene, ritiene indispensabile un processo più partecipato: un maggior coinvolgimento dei cittadini porterebbe un risultato migliore. Ritiene che al momento si sa cosa verrà tolto ma non cosa ci sarà e non ritiene giusto votare alla cieca.

FERRAZZI ritiene che queste proposte di delibera si comprendono solo se viste tutte assieme e che l'obiettivo delle Municipalità è far funzionare al meglio i servizi ai cittadini, essendo il decentramento previsto dal Tuel proprio perché, per servire al meglio i cittadini, devi ascoltarli, dato che il nostro territorio è ampio e diversificato e, banalmente, Burano non è Marghera. Va seguito il principio di autonomia e federalismo che è il contrario dell'accentramento proposto da questa maggioranza che, al contrario, aumenterà la burocrazia. Precisa che sopprimere le Municipalità nell'attesa di fare il nuovo progetto, la nuova riforma/riorganizzazione, non è serio e che sta prevalendo l'interesse politico, rispetto all'interesse dei cittadini, camuffato con l'efficientamento. Sostiene che la verità sta nel fatto che 5 Municipalità su 6 hanno un colore politico diverso da quello della maggioranza e che è un atto politicamente sbagliato e giuridicamente illegittimo, visto nella sua totalità, ai sensi del decreto legislativo 267/2000. Passa in lettura uno stralcio di quest'ultimo sulle funzioni delle Municipalità e aggiunge che il Consiglio comunale non può andare contro la legge, basta che un cittadino faccia ricorso e poi si vedrà. Dichiara d'esser disponibile a studiare, assieme alla maggioranza, eventuali riassetti del sistema sulle Municipalità.

SAMBO condivide quanto detto dai consiglieri Ferrazzi e Pellicani nel ritenere evidente la finalità politica di questa proposta di deliberazione, considerati anche i difficili rapporti che ci sono stati in questi mesi tra l'Amministrazione e i Presidenti delle Municipalità. Rileva inoltre un non riconoscimento generale del ruolo istituzionale dei Presidenti e delle Municipalità stesse. E' d'accordo con chi sostiene che le Municipalità vadano riviste ma, nell'ottica della Città Metropolitana, andavano invece valorizzate e sfruttate di più, anche alla luce dell'evidente specificità del territorio. Conclude affermando che questa proposta di delibera, rispetto ad esempio a quella trattata durante la commissione di stamattina, stravolge la pratica e non riconosce queste differenti situazioni. Sostiene che il federalismo e la sussidiarietà siano da incentivare.

SCARPA R. spiega che il Tuel fa riferimento ai 250.000 abitanti ma non dice che automaticamente sopra questa soglia debbono esser istituite le Municipalità, infatti il comma 5 dell'art.17 sempre del Tuel si riferisce a 300.000 abitanti; questo per dire che è difficile tenere una posizione secca basata sul numero di abitanti, in quanto vanno valutati anche i costi che, in alcuni casi, possono risultare incompatibili con la situazione. Afferma che le risorse disperse per il funzionamento della macchina comunale e delle Municipalità dovrebbero essere destinate a servizi. Sostiene che il Comune di Venezia, vista la situazione del proprio bilancio, non può più permettersi di mantenere le Municipalità pur dovendo garantire gli stessi servizi. Vanno fatte delle scelte di snellimento, vi sono troppi meccanismi articolati che disperdono risorse che vanno invece dedicate direttamente ai servizi. Aggiunge d'aver calcolato in circa 10.700.000 euro i costi di funzionamento delle Municipalità che, invece, portrebbero esser destinati ad altro: occorre prefigurare un assetto che dovrà dare una risposta nei prossimi anni, con un'operazione di razionalizzazione e snellimento. Spiega che il primo punto di efficienza è rappresentato dalla percentuale di risorse che arrivano concretamente nel territorio, ai cittadini, rispetto a quanto messo dall'Amministrazione.

VISENTIN dichiara che l'intervento che si sta facendo non è sulla parte politica ma tecnica, che non si vuole eliminare la vicinanza ai cittadini e che quest'Amministrazione sta lavorando su una riorganizzazione richiesta dai cittadini; la vicinanza resterà. Togliere la parola Municipalità non vuol dire ridurre gli uffici delocalizzati ma togliere un'etichetta; questo servirà per affrontare una nuova riorganizzazione.

VISMAN saluta favorevolmente lo snellimento delle Municipalità e non lo valuta come una ripicca, ma afferma che una cosa è parlare di accentramento e un'altra è la gestione della COSAP in cui, con questa proposta di delibera, si lascia molto al caso, senza ad esempio specificare quali siano gli attori veri e propri all'interno della conferenza di servizi.

FACCINI vede una differenza rispetto alle precedenti proposte di delibera in quanto con questa il progetto di riorganizzazione espropria le Municipalità sul Cosap senza lasciar capire come avverrà, se non modificando un articolo del regolamento che darà alla Giunta potere totale in merito. Passa in lettura una parte del parere della Municipalità di Venezia Murano Burano che esprime il proprio disaccordo rispetto alla totale esclusione delle Municipalità dalla futura gestione della COSAP.

LA ROCCA afferma che questa modalità d'agire è inaccettabile: i consiglieri vengono messi davanti a uno scenario che non conoscono; chiede come sia possibile votare a queste condizioni, pur nella consapevolezza che finora le Municipalità non abbiano funzionato al meglio. Esprime la sensazione che vi siano dei ragionamenti astratti che passano sopra la testa delle persone quando invece bisognerebbe approfondire l'argomento con un processo partecipato che crede non avverrà.

SAMBO chiede al consigliere Scarpa R. di dettagliare meglio il risparmio di cui ha parlato durante il suo precedente intervento perché non si capisce a cosa si riferisca.

PELLICANI precisa che non hanno mai voluto difendere lo status quo delle Municipalità e che valuta necessaria una loro riorganizzazione ma non fatta così, alla cieca. Chiede al consigliere Scarpa R. quale sarà il percorso, ritenendo che se fatto così, alla cieca, anche eliminando le Municipalità sarà difficile recuperare i circa 10 milioni di euro di cui ha parlato.

ZUIN afferma che è da molto tempo che si ragiona sulla riforma delle Municipalità ma che nessuno finora aveva avuto il coraggio di farla. Spiega che nelle Municipalità vedono molta inefficienza, anche sul tema della delibera odierna, e cita come esempio i "pianini" che sono risultati di gran lunga inefficienti. Sostiene che a volte sembra ci siano quasi due amministrazioni distinte: i pianini infatti venivano dalle Municipalità ma poi poteva capitare che gli input degli uffici "centrali" fossero altri, con la conseguenza che l'iter, i lavori, correvano il rischio di non esser portati a conclusione. Cita come l'esempio di una situazione da migliorare e rivedere l'economato che ha 6 centri di costo: questo, precisa, non significa che i soldi siano spesi male ma è comunque una situazione inefficiente, da economizzare. In linea generale è dell'idea che comunque decentrare, in ogni caso, costi, e che pertannto con quest'operazione vi sarà un recupero di risorse e di efficienza della macchina comunale. Spiega che il ruolo politico decentrato resta, ma vanno individuate le situazioni che si possono gestire in modo burocraticamente migliore perché alcune hanno l'evidente bisogno di un rimando alla macchina comunale, ad esempio l'economato per quanto detto prima. Sostiene che ad alcuni può sembrare un voler togliere poteri al decentramento ma che per la maggioranza non è così: hanno avuto il coraggio di portare avanti un progetto e in futuro prenderanno in mano anche il numero dei consiglieri delle Municipalità che appare sproporzionato. Conclude affermando che anche sulla delibera di oggi nessuno ha detto una parola sul fatto che il sistema così funzioni bene e che quindi questa è una prova che bisogna cambiare.

VISMAN chiede se il Regolamento Canone di Occupazione Spazi e Aree Pubbliche (COSAP) si applichi comunque prevedendo di sentire la Municipalità.

MARTININI risponde alla consigliera Visman che le Municipalità non interverranno più esprimendo il proprio parere e che il regolamento si applica a tutto il territorio a seconda delle Direzioni e degli Enti competenti che che vanno invitati in conferenza dei servizi.

FERRAZZI ritiene che il tema centrale della discussione stia nel fatto che la maggioranza non sta proponendo una riforma bensì l'abrogazione delle Municipalità e che, al contrario, ritiene che le Municipalità vadano mantenute, anche perché l'accentramento di tutte le funzioni al Sindaco non è sinonimo di efficienza. Conclude affermando che non pensa che poi vi sarà una fase 2, propositiva.

MAR passa in lettura il comma 5 dell'art. 5 del regolamento com'era prima e come verrà modificato, e ribadisce che questi sono i presupposti, i passi per poter domani riorganizzare, anche in relazione alle linne guida sulla riorganizzazione già passate in Consiglio comunale.

FIANO chiede se fosse stato proprio impossibile pensare ad un tavolo di lavoro misto, maggioranza e opposizione, per definire una miglior valutazione nel merito.

ZUIN afferma di reggistrare quest'ultima come una proposta.

Alle ore 14:20 il Presidente, preso atto di quanto emerso dal dibattito, propone di licenziare il provvedimento in discussione in Consiglio comunale e dichiara chiusa la seduta.
La commissione approva.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 31-05-2016 ore 15:37
Ultima modifica 31-05-2016 ore 15:37
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