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X Commissione - Verbale

Seduta del 20-01-2016 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Luca Battistella, Maika Canton, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Nicola Pellicani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Ottavio Serena, Silvana Tosi, Sara Visman, Barbara Casarin (sostituisce Chiara Visentin), Giancarlo Giacomin (assiste), Giovanni Pelizzato (assiste), Paolo Pellegrini (assiste)

 

Altri presenti: Assessore Paolo Romor, Direttore Maurizio Carlin, Rappresentanti RSU Luca Lombardo e Laura Chimisso

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 727 del 16/12/2015: " Criteri generali in materia di organizzazione degli uffici e dei servizi e di adozione del Regolamento sull'Ordinamento degli uffici e dei servizi".

Verbale

Alle ore 9:45 la consigliera Locatelli assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e introduce la proposta di delibera in oggetto specificando che questa si richiama ad alcuni principi quali l'economicità, l'efficacia ed l'efficienza necessari per migliorare la macchina comunale. Lascia quindi la parola all'Assessore Romor.

ROMOR passa a trattare i punti fondamentali della proposta di delibera 727/2015 che richiama le linee di mandato del Sindaco che esigono una macchina comunale migliore di quella attuale; per questo serve una riorganizzazione che consenta di raggiungere l'efficienza per migliorare il servizio al cittadino. Aggiunge che occorre perseguire delle economie di scala, evitare doppioni e che in questo modo va intesa la volontà di ridurre le Direzioni e responsabilizzare maggiormente i Dirigenti. Spiega che la macchina va strutturata in funzione del cittadino, con una catena di comando breve, che va valorizzato il controllo strategico e che va ridisegnata l'organizzazione di PO e AP che vanno redistribuite in maniera diversa da quella attuale, laddove la macchina lo richieda. Aggiunge che obiettivo della riorganizzazione sarà distribuire incentivi in base alla valutazione del merito, sviluppare la Smart City, l'anticorruzione e la trasparenza.

SERENA fa notare che questi sono i criteri generici della riorganizzazione e si dice preocccupato perché si sta ancora parlando dei caratteri generali mentre da questi bisogna passare subito a dati di fatto concreti; precisa al riguardo che le determinazioni dell'ANAC prevedono che si passi dalla fase teorica a quella pratica, con obiettivi concreti e dati da conseguire. Pone tre domande. La prima riguarda la rivisitazione del sistema dei controlli e del controllo strategico: chiede come questi avvengono oggi concretamente e come avverranno in futuro. La seconda riguarda la verifica dell'efficienza prevedendo la misurazione degli obiettivi: chiede se questo venga fatto o se siamo ancora ad un piano generale. Con la terza, premettendo che il Comune deve ricorrere alle consulenze esterne solo in casi particolari, anche per valorizzare al meglio quelle interne, chiede quante siano le consulenze del 2015 e del 2016 e se siano residuali come previsto dall'Anac e come scritto in delibera. Precisa che le consulenze sono state 161 nel 2015 e 6 nei primi venti giorni del 2016, chiede quale sia il totale di spesa in merito.

CARLIN risponde che le consulenze sono date e decise dai singoli Direttori, con tutti i criteri previsti e sempre nel caso in cui non sia possibile trovare le adeguate competenze all'interno dell'Ente. Specifica che spesso si tratta di incarichi legali e che verranno forniti numeri, cifre e nomi al riguardo. Spiega poi che il paino delle performance interagisce col paino anticorruzione così come previsto dall'Anac: viene individuato un obiettivo strategico che rigurada trasversalmente tutte le Direzioni. Aggiunge che con questa proposta di delibera viene istituito il controllo strategico che aiuterà il Direttore Generale a controllare lo sviluppo delle linee di Giunta.

ROMOR fa sapere che molto spesso le consulenze sono date a legali per l'esigenza, nel rispetto di legge, di eleggere un Avvocato domiciliato nel loco della sentenza.

SERENA afferma che poneva una questione generale che chiede di approfondire meglio, in altra circostanza, con dati alla mano.

PELLIZZATO rileva che nella proposta di deliberazione si parla di razionalizzazione delle Municipalità con cui è in corso una contrapposizione: spiega che non vorrebbe che dietro giustificazioni amministrative si nascondesse un gioco per ridurre i poteri delle Municipalità dato che 5 su 6 sono all'opposizione.

FIANO chiede se sia ancora valido il riferimento alla Delibera 52/2011 "Regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi" e se intendano dare le opportune informazioni alle Organizzazioni Sindacali. Domanda inoltre quali siano le modalità per valutare efficienza ed efficacia e se vi siano degli organismi esterni che le valutano.

SCANO dichiara che si tratta di una delibera annunciata da tempo, che proclamava grandi stravolgimenti, mentre poi alla lettura si trovano cose condivisibili ma scontate, che il punto 2 sul miglioramento dell'assetto organizzativo lo lascia perplesso e che, in generale, si aspettava delle linee guida più incisive. Chiede cosa si intenda per redistribuzione delle PO /Responsabili di Servizio) e quale sarà il numero di Dirigenti, Po e UOC totale dato che ha letto sulla carta stampata che il numero delle Direzioni scenderà da 22 a 10. Tiene a precisare che le mozioni presentate dal Movimento 5 Stelle e bocciate in Consiglio chiedevano altro. Domanda inoltre cosa voglia dire Alte Professionalità "maturate", sulle quali ricorda che è in piedi un ricorso. Dichiara che secondo lui è il caso di resettare tutti gli incarichi. Pone delle ulteriori domande sulle performance.

CARLIN risponde al consigliere Fiano che verranno ripresi in mano i regolamenti sull'ordinamento degli uffici e dei servizi e verranno coinvolti i sindacati. Riguardo ai Dirigenti precisa che l'idea è presentare la nuova struttura con la figura del Direttore che svolgerà funzioni di controllo e farà da coordinatore dei Dirigenti che saranno pienamente operativi.

ROMOR riguardo alle Municipalità spiega che la Giunta ritiene che la situazione così com'è non funzioni: serve un maggior controllo delle funzioni dal centro anche se gli uffici resteranno decentrati e verranno sentite tutte le Municipalità in merito. Aggiunge che questa proposta di delibera non soddisfa chi vuole conoscere i numeri delle PO che comunque a breve si sapranno. Precisa che ridurre il numero dei Responsabili di servizio e delle Alte Professionalità è un effetto benefico della riorganizzazione, mettendole solo dove servono in un numero minimo e indispensabile. Chiude dicendo che i Dirigenti non si possono licenziare.
Alle ore 10:25 esce il consigliere Battistella.

SCARPA R. pone tre questioni. La prima sull'intercambiabilità e la rotazione: spiega che bisogna rendere intercambiabili le funzioni, ad esempio quelle che gestiscono i rapporti col pubblico. La seconda riguarda il sistema dei controlli che deve certificare che gli operatori del Comune di Venezia sono onesti. La terza, già richiamata in delibera, riguarda la riduzione dei costi: sia dal punto di vista del numero dei dipendenti sia da quello dei costi di funzionamento per il quale, ad esempio, si possono sviluppare telelavoro e part-time. Sul numero dei dipendenti, invece, precisa che il confronto del Comune di Venezia con altri Comuni simili, quale ad esempio quello di Verona, fa notare che quest'ultimo abbia circa il 30% dei dipendenti in meno, E' vero, aggiunge, che il Comune di Venezia ha la sua specificità ma bisogna capire quanto questa vale anche nei termini di un maggior numero di dipendenti. Spiega che la somma con i lavoratori delle società Municipalizzate ci fa superare, in percentuale confrontata al numero degli abitanti, anche Roma e che quindi la riduzione dei costi è il cuore del problema.

PELLICANI dichiara che è difficile non esser d'accordo con i criteri generali della delibera ma che poi bisogna capire con quali tempi e come venga attuata, e che la rotazione delgli incarichi è prevista per legge dalla 190/2011, che non c'è nulla di nuovo. Aggiunge che le Municipalità non possono esser svuotate di tutto e che è previsto dalla legge che, per i Comuni sopra tot numero di abitanti, ci sia un decentramento. Chiede cosa voglia fare del personale chi ritiene sia in numero eccessivo.

CARLIN rigurado intercambiabilità e rotazione riferisce che la Legge 190/2011 riguarda il piano anticorruzione che stabilisce le modalità con cui arrivare alla rotazione. Aggiunge che serve un piano formativo partendo dalle aree a rischio, con momenti formativi permanenti. Sulla riduzione dei costi per il personale precisa che con il part-time c'è un risparmio mentre il telelavoro non genera grossi risparmi per l'Amministrazione e che oggi quest'ultimo non si rivolge più solo a chi ha delle problematiche ma viene inteso come un nuovo modo di lavorare.

ROMOR risponde al consigliere Scano sulle AP (alte professionalità) maturate precisando che il termine non è una formula di salvezza dello status quo ma anzi la logica è quella, detta prima, di assegnarle solo nei casi indispensabili date le competenze necessarie per il servizio e che in questo senso va inteso il termine "maturate".

SCARPA R. esclude che si possa licenziare e spiega che nei suoi interventi dà per scontata l'impossibilità a farlo. Tiene a precisare che però se il Comune di Venezia è in emergenza in qualche modo bisogna uscirne, con i tempi necessari e nel rispetto delle leggi vigenti, senza licenziare. Precisa che i costi di funzionamento sono circa il doppio di quelli degli stipendi: sono due voci separate ma che incidono pesantemente sulla spesa corrente anche perché oggi non ci sono più le risorse che c'erano 10 anni fa. Spiega che il Comune di Venezia deve intraprendere una strada virtuosa, come ha fatto il Comune di Verona, poi ci vorranno gli anni necessari per arrivare a dei risultati. Aggiunge che la riduzione per il blocco del turn-over (pensionamenti) può essere la prima soluzione, confrontandosi con le Organizzazioni Sindacali, anche per arrivare a pagare i dipendenti con la loro dovuta retribuzione.

SAMBO afferma che non le piace il paragone con le altre città, che la specificità di Venezia c'è e si vede, basti pensare al lavoro degli operatori ecologici e che il problema piuttosto è a quali attività siano destinati i lavoratori, ad esempio spesso c'è un numero eccessivo di amministrativi rispetto agli operativi. Dichiara che le linee generali sono talmente vaghe che è difficile capire dove si vada a parare e si ritiene preoccupata dagli accenni, scritti in delibera, riguardo le Municipalità, perché togliere funzioni e accentrarle per poi redistribuirle non è razionalizzare. Spiega che prima vanno aperti dei tavoli di confronto con le Municipalità e dopo si decide, in caso, cosa togliere.

PELLEGRINI si riallaccia a quanto detto dai consiglieri Scarpa R. e Pellicani e, premesso che non si può licenziare, come unica soluzione intravede il blocco del turn-over. Afferma di essere culturalmente contrario al part-time e al telelavoro che non hanno concrete forme di efficienza. Chiede se la valutazione delle performance dia origine a premi e sanzioni e se nel corso del 2016 non succederà nulla di tutto questo per questioni di tempo oppure ci sarà un piano di incentivazione. Domanda infine a che punto sono i tempi di realizzazione.

LAZZARO sostiene che sullo spostamento degli impiegati bisogna andare cauti in quanto si rischia che l'ufficio si blocchi se viene spostata la persona che lo regge in piedi; bisogna stare attenti a non sviluppare l'effetto contrario.

SCANO tiene a precisare che il ministro Calderoli con la legge 191/2009 ha di fatto soppresso le circoscrizioni lasciando libera facoltà ai Comuni di decidere se avere o meno le Municipalità. Domanda se sia indispensabile la nomina del nuovo Direttore Generale dal momento in cui i Direttori saranno solo 10 e avranno funzioni di coordinamento.

SAMBO ribatte che le Municipalità nel 2009 erano già nate e previste dallo Statuto comunale.

CARLIN spiega che oggi la valutazione viene fatta dal superiore gerarchico più vicino al controllato, che il piano delle performance dà premialità e che l'Amministrazione si dà tanti e vari obiettivi misurabili e valutabili, al riguardo precisa che su questo vi lavora il nucleo di valutazione.

LOMBARDO vuole capire se ci sia differenza tra l'essere invitati o meno alle commissioni, come organizzazioni sindacali, per avere la possibilità di prendere la parola. Spiega che per fare la riorganizzazione è utile conoscere il lavoro fatto nell'Ente e non solo quanto dice al riguardo la dirigenza. Aggiunge che oggi i lavoratori hanno molto da dire sulla possibile riorganizzazione e che la sua speranza è che la Giunta voglia convocare, come opportuno, dei tavoli tecnici e coinvolgere i lavoratori.

CHIMISSO afferma che nella proposta di delibera non si parla di numeri ma che si andrà a vedere il lavoro svolto e poi si valuterà, chiede al riguardo che fine faranno i dirigenti se verranno ritenuti in numero eccessivo.

PELLIZZATO accenna ad un lavoro, un contributo delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune per le politiche di razionalizzazione delle spese, fatto dai Cobas che va tenuto in ampia considerazione.

ROMOR precisa che non ha detto che non ci sarà una riduzione del numero di Dirigenti, PO e UOC, che ha parlato di criteri generali per la riorganizzazione e ripete che la riduzione sarà un effetto di questa.

SAMBO, SCANO E SCARPA R. chiedono di convocare un'ulteriore riunione della commissione consiliare, prima del Consiglio, per ascoltare le organizzazioni sindacali.

Alle ore 11:15 la presidente Locatelli, preso atto di quanto emerso dal dibattito, propone di proseguire con l'esame della proposta di deliberazione nella prossima seduta prevedendo l'audizione delle Organizzazioni Sindacali e dichiara chiusa la riunione.
La commissione approva.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 14-03-2016 ore 11:48
Ultima modifica 14-03-2016 ore 11:48
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