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VII Commissione - Verbale

Seduta del 14-01-2016 ore 13:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Silvana Tosi, Chiara Visentin

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Lorenza Lavini, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Renzo Scarpa, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Maurizio Crovato (sostituisce Marta Locatelli), Giovanni Giusto (assiste), Deborah Onisto (sostituisce Alessandro Scarpa), Nicola Pellicani (assiste), Matteo Senno (sostituisce Alessio De Rossi), Sara Visman (sostituisce Elena La Rocca)

 

Altri presenti: Vicesindaco Luciana Colle, Assessora Paola Mar, Assessora Francesca Guzzon, Direttrice Alessandra Vettori, Funzionario Mario Carulli, Amministratore unico società VDV s.r.l. Alberto Sonino, Tesoriere dell'Istituto Italiano dei Castelli Andrea Grigoletto

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD 710 del 15/12/2015: Federalismo Demaniale – Accordo di valorizzazione ex art. 5, comma 5, D.Lgs. 85/2010 per il trasferimento in proprietà al Comune di Venezia dei complessi immobiliari dello Stato denominati “Isola della Certosa” e “Forte Sant'Andrea” dichiarati di interesse culturale ai sensi del D.Lgs. 42/2004.

Verbale

Alle ore 13:30 la consigliera Visentin assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Spiega brevemente le differenti modalità di acquisizione degli immobili statali e dà la parola alla Vicesindaco Colle per l'illustrazione della proposta di deliberazione all'ordine del giorno.

COLLE riprendendo quanto premesso dalla Presidente Visentin fa un breve excursus sulla norma ex art. 5, comma 5, D.Lgs. 85/2010 e spiega che quest'accordo di valorizzazione anticipa il federalismo demaniale; illustra a grandi sommi l'iter che ha interessato l'isola della Certosa e la convenzione col parco della città. Precisa che per l'isola della Certosa il partner è la società VdV s.r.l. mentre per il Forte Sant'Andrea non ci sono ancora soggetti attuatori. Aggiunge che lo Stato vigila sull'attuazione dei programmi di realizzazione.

VETTORI ricorda che questo è il primo accordo di valorizzazione e che quando è uscito il Federalismo Demaniale il Comune di Venezia ha presentato una serie di progetti e instaurato un rapporto con lo Stato attivando un tavolo tecnico con Provincia e Regione presieduto dal MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) cui partecipano anche funzionari del Demanio. Aggiunge che poi si sono susseguite una serie di riunioni e sono stati implementati i programmi di valorizzazione come descritto negli allegati alla delibera che prevede l'approvazione della bozza di accordo che consente all'Amministrazione di procedere con l'accordo stesso e di sottoscrivere l'atto finale con lo Stato. La delibera tratta un accordo-bozza che contiene i contenuti sostanziali e dà mandato agli uffici di predisporre gli atti consequenziali all'atto di sottoscrizione. Spiega che l'Amministrazione deve rispettare i progetti/programmi perché la norma prevede un controllo della Sovrintendenza e del Ministero. Ricorda che la storia recente della Certosa inizia a fine anni '90 con un primo bando per recuperare alcuni immobili con dei fondi europei cui poi è seguito un secondo bando per il centro polifunzionale con obiettivi di recupero naturalistico e di insediamento di servizi. L'obiettivo è ottenere un parco urbano senza esborsi, una volta individuato il partner adatto, in questo caso la società V.d.V. S.r.l., per recuperare il parco ad utilizzo della città. Precisa che l'avvio dell'isola ha avuto qualche intoppo per le opportune bonifiche belliche e ambientali e che la tromba d'aria del 2012 ha danneggiato qualche albero e degli immobili già in cattivo stato. Il progetto, aggiunge, prevede la ricostruzione di alcuni edifici e attualmente sono in corso di completamento le bonifiche. L'accordo di valorizzazione prevede il completamento di bonifiche, percorsi, area giochi, messa in sicurezza degli edifici per circa tre milioni di euro, mentre lo sviluppo dell'isola prevede ben altri investimenti in capo al privato. Obiettivo comune è valorizzare e far si che l'isola torni produttiva e sia un bene per la città. L'isola di Sant'Andrea invece è stata dismessa da poco dal Ministero della Difesa e c'è un accordo di valorizzazione che riguarda gli spazi e gli immobili in mano al Demanio civile, dove collocare servizi per un centro informativo, espositivo, naturalistico, con accesso all'acqua. E' inoltre previsto un collegamento tra le due isole con un ponte mobile per renderle complementari. Per S.Andrea si farà un nuovo bando.

COLLE per completezza informa che il Comune di Venezia chiederà al Magistrato alle Acque la concessione degli spazi acquei intorno alle isole.

PELLICANI dichiara che siamo di fronte ad un bel progetto e un bel recupero che ha anticipato lo spirito del Federalismo Demaniale, senza oneri a carico del Comune, altrimenti non sarebbe possibile nemmeno pensarlo. Nel merito della delibera chiede se nell'accordo di programma sia spiegato a chi stia in capo la manutenzione delle rive e degli spazi acquei, in caso contrario sostiene debba esser esplicitato.

COLLE risponde che nell'accordo di programma quanto domandato dal consigliere Pellicani non è specificato e che, come noto, le rive sono dello Stato. A tal proposito annuncia che VdV rinuncerà agli spazi acquei per una loro riorganizzazione e che i marginamenti resteranno in capo allo Stato e gli approdi in capo a VdV, anche se in questo momento VdV sta eseguendo delle opere extra per tamponare alcuni marginamenti che magari il Magistrato alle Acque potrà scontare dai canoni concessori.

PELLICANI chiede che questo passaggio venga esplicitato in delibera.

VISMAN chiede se l'accordo di valorizzazione presentato vada considerato una "bozza" pur essendo firmato.

COLLE fa sapere che per dare ufficialità alla bozza, la stessa deve essere firmata. Fa notare poi la presenza di un errore materiale riguardante la data della sottoscrizione che non è il giorno 22, bensì il giorno 11 dello stesso mese. Si impegna a raccomandare al Demanio di fare attenzione la prossima volta.

VISMAN chiede di capire se pertanto la bozza abbia o meno valore.

COLLE risponde negativamente, la bozza è sostanzialmente il testo dell'atto di accordo che verrà poi sottoscritto e che farà parte integrante e che sarà condizione essenziale per autorizzare il trasferimento.

VISMAN per chiarimento chiede quindi se la firma della bozza firmata costituisce condizione essenziale per poter predisporre la delibera.

COLLE risponde: "la delibera è un atto successivo, se non c'è questo, la firma delle bozze, non si può fare la delibera".

VISMAN chiede dei chiarimenti su quale tipo di collegamento ci sarà tra le due isole.

COLLE risponde che si tratta di un ponte mobile e che per ora è solo un progetto.

CARULLI precisa che si tratta di un ponte galleggiante che si apre e chiude che, anche da chiuso, permette il passaggio di piccole imbarcazioni e che è essenziale per la valorizzazione di S.Andrea.

VETTORI spiega che il ponte è già stato approvato in conferenza dei servizi e gli enti hanno già avvallato questo percorso pedonale mobile.

CROVATO sostiene che le isole della Certosa e di S.Andrea possano aiutare la città storica a meglio regolare e smistare i flussi turistici verso il lato est oggi penalizzato. Spiega che in un Forte del genere oggi non ci va nessuno e che oggi è la Certosa a valorizzare il Forte stesso. Aggiunge che può risultare estremamente interessante anche l'evoluzione che potrà prendere l'idroscalo che però, al momento attuale, è ancora demanio militare.

FERRAZZI pone tre domande. La prima chiede quale sia la fruibilità pubblica della Certosa e di S.Andrea, la seconda riguarda la questione della destinazione d'uso, la terza quali attività e servizi siano collocati nel progetto.

COLLE risponde alla prima domanda spiegando che per l'accessibilità via acquea alla Certosa vi sono dei pontili galleggianti e che l'isola è tutta visitabile, al contrario di S.Andrea che è una selva e comunque è previsto un percorso pubblico anche per quest'ultima.

VETTORI risponde sulla destinazione d'uso per la Certosa specificando che la realizzazione del parco è con vincolo ambientale come scritto nel PAT e poi destinata a sport, nautica e tempo libero. Sulla fruibilità pubblica aggiunge che vi è anche il collegamento pubblico con Actv e alcuni ormeggi sono dedicati ai visitatori: al riguardo sostiene che andrà fatta un'adeguata cartellonistica. Per quanto riguarda S.Andrea legge un estratto del PAT che lo definisce come polo museale ed espositivo, culturale, destinato a sedi associative ed altro.

FERRAZZI chiede se poi potrà parlare anche il soggetto attuatore.

GIUSTO dichiara d'esser "geloso" del forte di S.Andrea in quanto monumento che esalta la storia veneziana e pone delle domande. Spiega che il forte di S,Andrea è isolato e per questo ritiene positivo il collegamento previsto aggiungendo però che il ponte diventerebbe un'anomalia in quanto la sua responsabilità rimarrà in capo alla Certosa mentre verrà utilizzato da S.Andrea e questo rischia di generare un grave conflitto nel caso in cui vi sarà un concessionario diverso da quello della Certosa. Propone allora che la gestione del ponte sia in capo a S.Andrea e afferma che comunque la storia del ponte va valutata. Per quanto riguarda la fruibilità sottolinea che il forte è esaltante, maestoso, e che praticamente non ha mai sparato. L'importante, precisa, è che chiunque ne avrà la gestione non impedisca di arrivarci e che resti fruibile alla città senza pagare nulla.

PELLICANI chiede chi finanzi il ponte

CARULLI risponde che lo finanzierà un investitore privato

COLLE risponde al consigliere Giusto che sul ponte possono vedere e discutere e che sulla fruibilità pubblica non c'è discussione.

SCANO pone delle domande sui 46 edifici della Certosa da recuperare e sui 20 da abbattere e sulla realizzazione di un albergo e di un ristorante a S.Andrea. Spiega che quindi c'è un obiettivo di valorizzazione anche con destinazioni ricettive: chiede con quale tipologia e dove, visto che l'area dell'isola di S.Andrea oggetto di concessione rappresenta all'incirca solo metà dell'isola. Infine sulla mobilità chiede se verranno garantiti degli approdi pubblici.

VETTORI risponde affermativamente a quest'ultima domanda e spiega che si tratta di un progetto più ambizioso di quello che si vede oggi, perchè comprenderà anche l'area del demanio militare, mentre oggi viene trattata solo la parte del demanio civile. Aggiunge che buona parte degli spazi di S.Andrea verranno dedicati ad esposizioni e al museo mentre ci sarà un'altra parte dedicata a ricezione/foresteria; conclude che l'eventuale albergo potrà starci verso l'area dell'idroscalo ma che appunto si vedrà in quanto oggi è ancora demanio militare.

COLLE tiene a precisare che bisogna dare una sostenibilità economica per il recupero del monumento del Forte di S.Andrea.

SCARPA R. pone una considerazione generale: posto che il Forte S.Andrea ha un valore importante e significativo per la città dichiara che però va sviluppato un altro tipo di ragionamento, basato su come questi progetti possono aiutare la città a risolvere i propri problemi di vivibilità, intasamento turistico ecc. Aggiunge che al momento non si sta facendo questo ragionamento mentre bisogna chiedersi se e come questo progetto migliorerà la vita di questa città.

COLLE ribatte che se viene acquisito un bene, che per anni è stato abbandonato, si spera che questo possa diventare un volano per la città in quanto porta forza lavoro, insediamenti produttivi, è una politica dei piccoli passi, che possono aiutare.

PELLIZZATO afferma che bisogna intercettare queste occasioni per studiare le opportunità che ne derivano e che si possono creare, e condivide il pensiero del consigliere Scarpa R. al fine di massimizzare il beneficio per la città.

SONINO si presenta in qualità di Amministratore della società V.d.V. S.r.l. partner del Comune per l'isola della Certosa e si aggancia a quanto detto dal consigliere Scarpa R. spiegando che il senso di questa prima esperienza, durata finora 10 anni, sta proprio in un rapporto di partenariato che comporta degli obblighi per VdV, ad esempio completare il parco entro 3 anni dalla fine delle bonifiche, che rappresentano un bene per la città. Illustra la composizione e le attività attualmente presenti sull'isola e precisa che fino ad oggi è stato realizzato solo il 20% circa di quello che è plausibile, aggiungendo che lo sviluppo del progetto nel breve periodo prevede il completamento delle bonifiche e l'apertura di tutti gli spazi dell'isola. Descrive quanti lavoratori e quante presenze vi siano quotidianamente nell'isola. Specifica che la Certosa è un interregno tra città e laguna che serve anche per spostare l'attenzione dal centro città verso l'esterno e che il battello pubblico dà senso al parco urbano. In merito al ponte che la collegherà a S.Andrea spiega che oggi è inserito nel progetto della Certosa per la questione del parco e che la sua personale speranza è che chi gestirà S.Andrea vorrà far passare i visitatori per la Certosa, ma non è detto che sarà così: se vi sarà una gestione coordinata o unitaria il ponte rappresenta sicuramente un'opportunità, si tratta comunque di un ponte rimovibile, a basso impatto.

SCANO chiede informazioni sulla zona agricola

SONINO risponde che non esiste ancora in quanto la zona in cui è prevista è ancora oggetto di bonifiche ma che il progetto prevede di rendere disponibili aree dedicate a vigne e orti tra due anni. Pone infine l'attenzione su marginamenti e spazi acquei che chiede vengano trattati da Magistrato alle Acque e Comune e che, al riguardo, è rilevante mettere nero su bianco il fatto che i costi dei marginamenti non siano in capo al Comune.

SCARPA R. ritiene opportuno effettuare un sopralluogo e ne fa richiesta alla commissione.

GRIGOLETTO si presenta in qualità di tesoriere dell'Istituto Italiano dei Castelli e spiega che, su delega della Presidente dell'Istituto, desidera fare un intervento tecnico e scientifico su S.Andrea. Ritiene che il piano per la valorizzazione di S.Andrea sia gravemente deficitario e che manchi la presenza di un piano strategico-culturale in quanto le fortificazioni veneziane vanno valorizzate unitariamente, con le altre fortificazioni, con l'associazionismo e anche con i privati ma per fare questo serve un piano strategico. Spiega che l'Istituto di cui fa parte ha predisposto un piano di valorizzazione per la città. Pone delle altre osservazioni critiche sull'importo basso della clausola contrattuale e sul progetto generale che collega la Certosa a S.Andrea che potrebbe compromettere la scelta del soggetto terzo. Auspica che resti in mano pubblica e conclude dicendo che si tratta di un progetto non condiviso con la cittadinanza.

COLLE risponde a Grigoletto sulle critiche sollevate e chiarisce che il Forte S.Andrea ha le sue complessità, che non si può generalizzare, che si sta parlando di una norma che permette l'acquisizione di un pezzo di storia.

VETTORI risponde a Grigoletto spiegando che la clausola contrattuale è un importo di minima ma che ovviamente l'investimento sarà ben superiore.

SCANO chiede un chiarimento sul piano economico finanziario che non si capisce se si basa su 25 o 50 anni di concessione.

VETTORI afferma che non c'è un limite definito e che quello dei 50 anni è ipotizzato.

CARULLI precisa che quando predisporranno il bando metteranno un importo ben superiore

GRIGOLETTO chiede se sia possibile fare un progetto di pianificazione complessivo per tutti i forti con una visione strategica ampia.

Alle ore 15:25 la presidente Visentin, preso atto di quanto emerso dal dibattito, dispone per l'invio della proposta di deliberazione n. 710/2015 in Consiglio comunale con discussione e dichiara chiusa la riunione.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-09-2016 ore 12:08
Ultima modifica 08-09-2016 ore 12:08
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