Seduta del 21-01-2019 ore 11:30
congiunta alla IV Commissione e alla VII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Emanuele Rosteghin, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Sara Visman
Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Maurizio Crovato, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Silvana Tosi, Sara Visman, Enrico Gavagnin (sostituisce Chiara Visentin)
Altri presenti: Assessore Massimiliano De Martin, Dirigente Vincenzo De Nitto, Direttore Danilo Gerotto , Funzionario Pier Paolo Bullo, Segretario Generale dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale Martino Conticelli, Direttore Tecnico dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale Andrea Menin, RUP dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale Giovanni Terranova, Progettista Alessandra Rampazzo
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11:40 la consigliera Lavini assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta della commissione che si svolgerà in due parti: questa mattina c'è il sopralluogo per la presa visione del Ponte Molin a San Basilio mentre nel pomeriggio si terrà la discussione a Ca' Farsetti.
MENIN spiega com’è nato il progetto: oggi la struttura del ponte è puntellata e necessita di interventi rapidi. Nel 2017 il progetto ha avuto l'autorizzazione paesaggistica, si sono infatti svolti degli incontri con EBA e con vari referenti del Comune di Venezia, per cui manca solo l'approvazione della variante urbanistica. L’affidamento lavori è in corso, per accelerare i termini, ma con la sospensiva.
RAMPAZZO spiega come verrà costruito il ponte e come si svilupperà la passerella; afferma che sarà più precisa nel pomeriggio, con la planimetria. Il ponte ha meno di 70 anni e quindi non è soggetto a vincolo monumentale, per cui si può fare con dei materiali diversi. Spiega i materiali preventivati e ne illustra l'aspetto.
MENIN annuncia che nel pomeriggio verranno illustrate anche le altre soluzioni scartate e i motivi. La soluzione trovata ha avuto un percorso di un anno e mezzo. Cita le prescrizioni, ad esempio del Comune di Venezia per il corrimano. Questo è il progetto che vorrebbe la soprintendenza.
RAMPAZZO spiega una piccola differenza nel progetto esecutivo dove, su richiesta ACTV , è prevista una deviazione per il pontile ACTV, per garantire una connessione diretta
GIACOMIN chiede informazioni sulla pendenza del 8% richiesta da Eba.
Alle ore 11:50 entra il consigliere Scano.
RAMPAZZO spiega che Eba ha chiesto una pendenza fissa all’8%, per avere la percorrenza minima e la pendenza fissa.
CROVATO chiede se gli alberi presenti dal lato dell’Autorità portuale verranno mantenuti.
RAMPAZZO spiega di sì.
LA ROCCA chiede come mai sia stata preferita questa soluzione a curva anziché una più lineare.
RAMPAZZO le risponde che nel pomeriggio spiegherà la storia dei progetti: è un problema di interferenza visiva e pedonale dal lato Zattere.
SAMBO chiede se appoggia in acqua.
RAMPAZZO le risponde che farà vedere nel pomeriggio.
La commissione si sposta ai piedi del ponte dal lato Zattere.
RAMPAZZO spiega che vi sono 2 metri di dislivello, più la sosta per l'8%, per cui si arriva a circa 25 metri.
VISMAN le sembra che la passerella venga chiusa invece chiede conferma che sia a scomparsa.
RAMPAZZO fa vedere l'elaborato con i cardini metallici.
DE COL chiede informazioni e chiarimenti sull'illuminazione a Led, se l’Autorità Portuale abbia previsto dei posti macchina per disabili. Cita un parere della mobilità e trasporti che prevede la possibilità di andare sotto la passerella, per cui ritiene pericoloso il passaggio delle barche.
MENIN spiega che su questo punto non hanno dato risposta perché è di competenza demaniale. Spiega il progetto dell’illuminazione mentre sull'accessibilità per le macchine si informerà.
RAMPAZZO spiega che non ci sono sottoservizi e dà informazioni sulle altezze.
VISMAN chiede di andare a vedere il ponte di S. Basegio per proporre un'ipotesi alternativa.
Alle ore 12:20 la Presidente Lavini sospende i lavori della commissione che riprenderà alle ore 15:00 a Ca' Farsetti.
Alle ore 15.15 la Presidente della V Commissione Consiliare Lorenza Lavini di concerto con il Presidente della VII Commissione Consiliare Giancarlo Giacomin, assume la presidenza della Commissione congiunta e constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, informando che nella riunione odierna verrà illustrato in maniera più approfondita il progetto relativo la “ Demolizione con nuova realizzazione del Ponte Molin sul Rio di San Basilio al Porto di Venezia” . Quindi dà la parola al Direttore Tecnico dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Settentrionale Andrea Menin
ANDREA MENIN ( Direttore Tecnico dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Settentrionale) ricorda che il progetto è nato a fine 2015 ed è stato sviluppato sia con il Comune che con la Soprintendenza. La Regione Veneto ha anche emanato un decreto per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica per la demolizione con nuova realizzazione del Ponte Molin di San Basilio al Porto di Venezia,trasmesso poi al Comune. Ci sono stati molti incontri. Si è giunti a livello di progettazione esecutiva e c’è la necessità di iniziare i lavori a breve perchè il ponte è molto deteriorato
ALESSANDRA RAMPAZZO ( Progettista) spiega che negli anni 60 il ponte è stato ristrutturato. Dal 2015 il ponte è coperto da una rampa lunghissima usata per la Maratona. La Soprintendenza ha accettato la demolizione completa dell’opera. Un nuovo progetto però ha la necessità di adeguare anche l’accessibilità . Il ponte è messo molto male: presenta problemi di struttura e di pavimentazione. Sono state studiate varie soluzioni, considerando I dislivelli presenti. La parte fondamenta è di 1 metro. La prima soluzione studiata prevedeva l’uso di un gradino agevolato, ma si è stabilito in accordo con la Soprintendenza che tale soluzione non avrebbe portato ad un beneficio completo. Poi si è ipotizzato uno sviluppo più rettilineo e rampa più dolce ma la carrozzina per disabili non aveva un percorso agevolato. Si è quindi pensato pensato ad una nuova forma geometrica, presentata sia al Comune che alla Soprintendenza, la quale però ha avuto qualche dubbio. Si è giunti a quest’ultima soluzione che garantisce il passaggio e l’accessibilità. Il ponte a gradini viene completamente rifatto con la possibilità di rimozione del parapetto
VISMAN considera importante l’excursus fatto in quanto ai Consiglieri era pervenuto solo il progetto definitivo. Fa presente che la struttura incide sulla città e sulla viabilità. Ha letto che la Soprintendenza ha scelto tale progetto tra i sette proposti insieme ad un altro a sviluppo circolare ancora più impattante. La Regione aveva suggerito il mantenimento del ponte dando delucidazioni e suggerimenti sulla balaustra.Chiede chiarimenti su chi finanzia l’opera. Ritiene che si potessero trovare soluzioni diverse
MARTINO CONTICELLI ( Segretario Generale dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale) precisa che la realizzazione della balaustra è a carico del Porto e non ci sono spese per il Comune. L’opera ha l’obiettivo di dare accesso ai disabili. Le parole sono state fraintese in quanto ripartire da zero non sarebbe una scelta ma un obbligo. Finora sul progetto non ci sono state richieste di modifica da parte del Comune ed è sempre stata interpellata la Soprintendenza . Si è andati avanti convinti che il progetto fosse corretto. Se non è così, bisogna annullare tutto
CANTON fa presente che l’Amministrazione Comunale è favorevole all’abbattimento delle barriere architettoniche. Le passerelle provvisorie poi stanno diventando definitive. C’è da chiedersi se effettivamente, dato il dislivello, ci siano altre condizioni percorribili, meno impattanti. La rampa deve essere costruita tenendo presente il tessuto di Venezia. Sostiene che è possibile riportare ad uno sviluppo verticale il nuovo ponte, su una percorrenza di 25 metri, salvaguardando la pendenza necessaria per idisabili ed evitando appunto la doppia esse
ALESSANDRA RAMPAZZO specifica che, a differenza del progetto iniziale, i parapetti sono stati ripensati per renderli meno impattanti, con elementi sottili in acciaio. Anche la questione della rampa è stata valutata, così come un percorso rettilineo ma non è facile come quello curvo. C’era l’obbligo di fare una svolta di 180 gradi
CANTON chiede se era possibile valutare una posizione alternativa con accesso ACTV
RAMPAZZO risponde che l’accesso ACTV non era una cosa ottimale. La soluzione presentata è frutto di un accordo con la Soprintendenza ed altri soggetti
CONTICELLI sottolinea che l’iter è durato un anno e mezzo e tutti i passaggi istituzionali sono stati fatti. Inoltre la Regione ha rilasciato con decreto l’autorizzazione paesaggistica.
RENZO SCARPA fa presente che l’opera è pubblica anche se realizzata interamente dal Porto ed il Comune doveva vedere il progetto prelimiare. Ricorda che il ponte è stato progettato negli anni 30. Ora c’è un abbassamento generale della città e se i 3 metri di altezza sono calcolati sul medio mare siamo alla stessa altezza del ponte vecchio. Sono cambiati anche i mezzi di trasporto che per dimensioni sono molto più grandi rispetto a quelli di 80 anni fa . Sono cambiate anche le condizioni ambientali. Il medio mare è salito e c’è il Mose. Poi c’è il problema del moto ondoso che nel canale della Giudecca può togliere l’altezza anche di mezzo metro. Dal prospetto poi si vede che la passerella abbassa la luce del ponte .Viene chiesta al Comune l’autorizzazione non per un preliminare ma per un progetto già esecutivo e andato in gara
CONTICELLI precisa che si è obbligati a fare la gara in breve tempo. Si è cercato di trovare una situazione accessibile e permanente
RAMPAZZO informa che l’altezza del ponte è di 3,25 m e non andrà ad influire sul passaggio attuale
RENZO SCARPA chiede se i 3,25 m sono calcolati sui bisogni della città altrimenti c’è da preoccuparsi
Alle ore 16.17 esce il Consigliere Scano
CONTICELLI risponde che si è parlato con le Direzioni competenti e non è pervenuta nessuna segnalazione. La passerella poi non va a toccare la luce del ponte
LA ROCCA dichiara di avere molte perplessità sull’iter che ha portato alla redazione del progetto. Non si è pensato di interloquire con l’Amministrazione comunale. Non condivide l’atteggiamento dell’Autorità Portuale. Chiede di rivedere il progetto in quanto è troppo impattante
CANTON chiede di verificare una soluzione meno impattante per la città
RAMPAZZO risponde che tutte le soluzioni precedenti sono state abbandonate perchè non riscontravano i pareri favorevoli degli altri enti come la Soprintendenza
GIUSTO ritiene sia un’offesa molto grave dire al Consiglio Comunale che non è possibile ricominciare da zero. I Consiglieri comunali rappresentano la città ed è importante pesare le parole. Il ponte e l’abbattimento delle barriere archittetoniche sono necessari per dare fruibilità alle persone. La questione è la funzionalità e la progettazione dell’opera. L’approccio con la città doveva essere diverso. Era necessario un concorso di idee con I cittadini. Bisogna inoltre prestare molta attenzione al Canale della Giudecca che può diventare un tunnel. E’ necessario costruire un’ opera dignitosa non un ponte a sostegno del cavalcavia
CONTICELLI dichiara di non avere avuto nessuna intenzione di offendere il Consiglio Comunale. Ricorda che il progetto è stato trasmesso al Comune un anno e mezzo fa e non sono stati fatti rilievi e così si è andati avanti sicuri. Bisogna annullare il progetto e rifarlo
CROVATO fa notare che maggioranza ed opposizione sono d’accordo nel bocciare il progetto. I Consiglieri sono disponibili ad arrivare ad una soluzione diversa ma il dibattito doveva iniziare prima. Chiede quanto è lungo l’iter per un nuovo progetto. Propone di invitare la Soprintendenza in Commissione per capire come mai ha scelto tale progetto
RAMPAZZO risponde che è difficile quantificare i tempi dell’iter del progetto partendo da zero
CONTICELLI dichiara che non c’è stato uno sgarbo da parte dell’Autorità Portuale nei confronti del Comune. C’è la volontà di dare accessibilità alle persone portatori di handicap. Comunque c’è la preoccupazione di ripartire con un nuovo iter anche perchè non si sa che progetto nuovo portare
LAVINI comunica che verrà invitato in Commissione un rappresentante della Soprintendenza
FIANO ricorda che la proposta di deliberazione è stata vagliata dai dirigenti. Bisogna tenere separati i ruoli delle diverse Istituzioni
TOSI fa presente che i media hanno scritto che il progetto è stato condiviso con la città. Chiede se le dichiarazioni del Presidente dell’Autorità Portuale Musolino sono vere
CONTICELLI sottolinea che la finalità del progetto è l’accesso e la struttura può avere qualsiasi forma. E’ importante non perdere tempo. Tra i vari progetti presentati è stato scelto questo. Comunque si può trovare un’altra soluzione basta che si rispettino gli obiettivi fissati. Però i vari passaggi burocratici devono essere rifatti anche se l’opera viene cambiata solo in qualche parte
RAMPAZZO ricorda che c’è un problema di precarietà del ponte esistente
SAMBO chiede quanti progetti sono stati proposti alla Soprintendenza. Spera che il dialogo tra il Porto ed il Comune continui. Propone di vedere se ci sono alternative al progetto attuale che magari abbiano un impatto minore
RAMPAZZO risponde che alla Soprintendenza sono stati proposti sette progetti .La Soprintendenza ha visto tutti i progetti ed ha autorizzato il progetto attuale insieme ad un altro a sviluppo circolare ancora più impattante. Ci sono stati molti colloqui anche se non tutti sono ufficiali
RENZO SCARPA ritiene che la regola per una buona progettazione sia partire dall’acqua. Chiede se è possibile prevedere l’innalzamento del ponte. La struttura non deve essere rigida
RAMPAZZO risponde che l’elevazione del ponte può essere fattibile ma andrebbe rimodulata l’intera rampa. E’ più difficile intervenire sulla forma della struttura in quanto è stata accettata quella
VISMAN fa notare che al Comune viene richiesta una variante urbanistica ma bisogna vedere se il progetto può essere oggetto di tale variante
Alle ore 17.15 esce il Consigliere Centenaro
ROBERTO VIANELLO ( Municipalità di Venezia) considera un delitto portare via le 9 colonne sulla balaustra per conservarle in un altro posto
RAMPAZZO risponde che la balaustra con le colonne di marmo non dovevano essere toccate ma la Soprintendenza ha ritenuto che in tal modo il ponte avesse un aspetto più omogeneo
DE MARTIN prende atto del giudizio negativo da parte della maggioranza e dell’opposizione . Le procedure burocratiche sono stati fatte in modo regolare ma non si è tenuto conto dell’impatto dell’opera sul territorio. Il ponte deve essere fruibile a tutti. Ci vogliono delle modifiche magari attraverso una Conferenza dei Servizi
Alle ore 17.30 la Presidente dichiara chiusa la seduta
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