Seduta del 22-12-2015 ore 12:00
Consiglieri componenti la Commissione: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Faccini, Andrea Ferrazzi, Elena La Rocca, Lorenza Lavini, Marta Locatelli, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Paolo Pellegrini, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Silvana Tosi, Chiara Visentin
Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Paolino D'Anna, Alessio De Rossi, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Silvana Tosi, Chiara Visentin, Rocco Fiano (sostituisce Francesca Faccini), Enrico Gavagnin (sostituisce Marta Locatelli), Giancarlo Giacomin (sostituisce Giorgia Pea), Bruno Lazzaro (sostituisce Andrea Ferrazzi), Deborah Onisto (sostituisce Lorenza Lavini), Matteo Senno (sostituisce Ciro Cotena), Sara Visman (sostituisce Elena La Rocca)
Altri presenti: Vicesindaco Luciana Colle, Direttrice Alessandra Vettori.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12.20 la presidente Visentin, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta; motiva la convocazione spiegando l’ordine del giorno e sospende la riunione per dar modo di riprenderla con la presenza dell’assessora.
Alle ore 13.00 la presidente Visentin dichiara riaperta la seduta e dà la parola alla direttora Vettori.
VETTORI premette che soci fondatori della Fondazione sono l’ex Ente Autonomo la Fenice, il Comune di Venezia, la Regione Veneto e lo Stato. Il Comune avrebbe garantito alla fondazione degli immobili quali il Severi al Lido e l’ex Opificio Cipriani. Precisa che non tutto il compendio Severi sarebbe stato conferito alla Fondazione dato che la palestra è ancora considerata standrd urbanistico e una piccola parte dell’area che rimarrà alla Provincia ora città metropolitana. Dell’ex Opificio Cipriani viene confermato il conferimento per la parte della falegnameria ed in seguito verrà consegnato la rimanente parte ma dopo che sarà trasferito l’archivio del personale del Comune che verrà digitalizzato; nel frattempo verrà stipulato un comodato d’uso. Questi immobili faranno parte del fondo immobiliare della Fondazione.
SCANO sottolinea il fatto che la fondazione come figura giuridica può effettuare negoziazioni purchè siano funzionali all’attività della fondazione stessa e per questo sembra ci sia l’intenzione di valorizzare il Severi. L’operazione deprime il valore del patrimonio comunale di circa 5 milioni di euro che non rientreranno nella disponibilità del Comune e ricorda che i soci sono anche la Regione Veneto e lo Stato.
VETTORI spiega che la Fondazione ha espresso la volontà di gestire direttamente l’ex Opificio Cipriani mentre per il Severi la funzione è quella di sostenere il fondo di gestione della fondazione; l’effetto della valorizzazione è positiva anche per il Comune che beneficerà dell’imposizione degli standard urbanistici rispetto alla destinazione d’uso.
Alle ore 13.15 esce la consigliera Casarin.
FIANO chiede quali sono gli effetti della vendita dell’immobile per il Comune.
VETTORI risponde che la Fondazione avrà tutto il beneficio finanziario mentre se viene modificata la destinazione d’uso, il Comune potrà acquisire il beneficio pubblico del differenziale dei valori.
GIACOMIN domanda il motivo di aver aspettato così tanto tempo dal 2010 per produrre questo atto.
VETTORI replica che questa operazione è frutto di una promessa fatta dall’Amministrazione comunale alla Fondazione.
TOSI si dichiara contraria all’approvazione del provvedimento perché non convinta del beneficio per il Comune.
ONISTO fa notare che manca la perizia di stima degli immobili e prende atto che la questione è dovuta alla necessità della Fenice di avere degli spazi per la sua attività ma dato che l’immobile verrà ceduto in proprietà, chiede perchè deve essere stipulato un comodato d’uso.
VETTORI spiega che l’operazione si deve fare per permettere il consolidamento immobiliare.
Alle ore 13.26 entra il consigliere D’Anna.
ONISTO fa presente che già il Comune è intervenuto per dare spazi alle scenografie della Fenice.
COLLE ribatte che quegli spazi sono diventati insufficienti ed essendo la Fenice un patrimonio importante per la città, il Comune ha interesse che il bilancio della Fondazione sia consolidato e ricorda il contributo di 4 milioni e quattrocentomila euro che versa l’Amministrazione mentre quest’anno si procede con la cessione dell’immobile.
Alle ore 13.33 esce il consigliere Senno.
SCANO legge che il fondo della Fondazione dovrà essere implementato dal fondo di dotazione; bisogna fare una riflessione tra socio sostenitore e socio fondatore così come descritto nello statuto.
LAZZARO afferma che sarebbe necessario imporre un biglietto di ingresso (di 2 euro a persona) in città ai turisti per ottenere risorse da destinare alla città stessa.
COLLE replica che questo argomento esula dall’ordine del giorno della riunione.
SCANO invita la presidente e l’assessora a promuovere un incontro con i responsabili della Fenice su questo argomento perché mancano delle risposte chiare.
LAZZARO condivide la proposta del consigliere Scano.
VETTORI spiega che questo conferimento costituirà un fondo di gestione e quindi la fondazione può utilizzarlo per fare operazioni di valorizzazione.
SCANO chiede se nel 2015 il Comune ha erogato finanziamenti o contributi alla Fondazione.
Alle ore 13.44 esce il consigliere Fiano.
DEI ROSSI afferma che nel corso del 2015 non sono stati versati alla Fondazione i 4,4 milioni mentre ci sono stati dei trasferimenti per effettuare la manutenzione straordinaria.
VISMAN domanda notizie sulla questione delle Schiavone.
DEI ROSSI replica che ogni anno a bilancio vengono indicate delle risorse per l’acquisto di patrimonio immobiliare.
COLLE ricorda che la Fenice è del comune di Venezia e da qui ne discende anche una responsabilità amministrativa.
Alle ore 13.50 esce la consigliera Canton.
VETTORI spiega che l’immobile del teatro è proprietà comunale lo Stato e la Regione Veneto contribuiscono notevolmente per il mantenimento e precisa che il patrimonio di gestione serve a far funzionare il teatro.
DEI ROSSI precisa che i contributi erogati sono in conto capitale; nel passato la situazione del bilancio della Fenice era sempre problematica ed allora il Comune avrebbe dato i soldi per l’acquisto dell’immobile che invece cediamo direttamente.
SAMBO chiede cosa ha fatto o farà il Comune per la Fenice sia nel 2015 che nel 2016.
DEI ROSSI risponde che l’Amministrazione non ha versato il contributo ordinario bensì ha erogato un finanziamento per le manutenzioni straordinarie e l’acquisto immobili.
VISMAN pone la seguente questione: se il Comune è parte integrante della questione, quando fu chiesto di essere presenti nelle assemblee dedicate alla definizione degli indirizzi ci fu proibito e quindi come si può effettuare il controllo sull’operato della Fondazione.
VISENTIN propone di inserire nella cartella internet dedicata alla commissioni ulteriori informazioni sulla questione.
SCANO domanda se il contributo ordinario è stato solo per il 2014, il valore di questi immobili vale come contributo per il 2015 e 2016.
DEI ROSSI spiega che quando saranno formalmente trasferiti gli immobili, gli amministratori della fondazione riusciranno a chiudere in pareggio il bilancio permettendo così di accedere ai finanziamenti statali.
SCANO dichiara che ad Aprile 2015 era stata approvata una deliberazione per il conferimento di immobili ma non erano stati calcolati come cifra totale.
SAMBO chiede che vengano resi noti tutti i dati relativi alle somme ed ai beni trasferiti alla Fondazione.
Alle ore 14.05 la presidente Visentin, preso atto di quanto emerso dal dibattito, propone di licenziare il provvedimento per la discussione in Consiglio comunale e dichiara chiusa la seduta.
La commissione approva
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