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II Commissione - Verbale

Seduta del 19-11-2018 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Ottavio Serena, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Maika Canton, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Ottavio Serena, Chiara Visentin, Sara Visman, Alessio De Rossi (sostituisce Luca Battistella), Francesca Faccini (sostituisce Rocco Fiano), Francesca Rogliani (assiste), Emanuele Rosteghin (assiste), Silvana Tosi (assiste)

 

Altri presenti: Assessore Giorgio D'Este, Dirigente Maria Teresa Maniero, Responsabile Categorie Formazione e Sviluppo d'Impresa della Confartigianato Venezia Enrico Vettore, Vice Direttore della Confcommercio Unione Metropolitana Città di Venezia Francesco Antonic, Direttore ANCE Antonio Vespignani, Direttore AVA Claudio Scarpa

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione delle Associazioni di Categoria a seguito dell' esame della proposta di deliberazione n.271 del 14.06.2018- Nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana

Verbale

Alle ore 9:50 il consigliere Gavagnin assume la presidenza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Ricorda che oggi in commissione verranno ascoltate le associazioni di categoria.

ANTONIC afferma di concordare con le linee generali del testo proposto, che mira a un miglioramento del decoro e della tutela della città: per questo da un parere positivo. Va garantita l'attività della città su un tessuto difficile qual’è il centro storico e quello in evoluzione come quello della terraferma. Vi sono nuove culture e nuove presenze anche nelle attività economiche, per questo è un compito educativo; vi sono alcuni elementi su cui lavorare e annuncia verranno richiamati in un documento. Riguardo il principio della diffida la ritiene molto importante in quanto facilita i rapporti tra le parti.

VESPIGNANI annuncia di parlare con una posizione condivisa anche con la ConfArtigianato Venezia: si sono concentrati nel titolo II che disciplina l'occupazione di suolo pubblico, dall'articolo 8; per le occupazioni di modesta entità e durata, nel caso di eventi ricorrenti. La proposta che hanno pensato è quella di superare il principio della richiesta fatta almeno 7 giorni prima, preferiscono infatti il principio del silenzio-assenso, che potrebbe maturare nelle 24 ore dalla richiesta, fatto salvo per quanto riguarda l'interruzione della circolazione, comunque giorni possono essere compressi fino a 4, anziché 7, in accordo col comandante Agostini. Hanno elaborato un testo riguardo. Altro tema è quello della movimentazione di materiali nelle zone di pregio, hanno chiesto se sia possibile movimentarlo con dei piccoli trattori elettrici, ad esempio nell'area marciana e realtina, per alleggerire il traffico legato a cariole e carretti senza compromettere ovviamente la pavimentazione. È una questione da approfondire, nelle metodologie e nelle tecniche, consegna alla segreteria una nota congiunta.

VETTORE afferma che l'intervento che l’ha preceduto è esaustivo anche per l’Associazione cui appartiene; la notta consegnata riguarda alcune semplificazioni per garantire la corretta operatività delle aziende artigiane che operano nell'edilizia. La nota è già stata consegnata al Comandante Agostini.

SCARPA CLAUDIO dichiara d’aver letto approfonditamente il regolamento su cui dà un giudizio estremamente positivo. Ricorda che il fatturato degli alberghi quest'anno è in riduzione del 13%, seppure basato sull'anno scorso che era stata una annata molto positiva. Il turismo attuale è mal regolato e produce danni al turismo stesso: il turista di alto profilo tende Infatti a non venire dove le regole di convivenza civile vengono violate, per cui ritiene positivo che la Giunta si stia muovendo su questi temi. Ritiene che ad esempio, sulla previsione per i take away, la predisposizione dei cestini vada gestita in modo più chiaro. Ritiene che tutte queste regole vanno assistite da personale che eroga le multe Positiva questa svolta verso una maggiore consapevolezza della fragilità della città, ma serve anche chi svolge i controlli.

SAMBO chiede, sui cestini da posizionare al di fuori di take away e di altri esercizi, visto che il regolamento è vago, se ci siano delle proposte chiare nel merito. Aggiunge che l’articolo va modificato.

ANTONIC afferma che hanno consapevolezza che i take away producono molti rifiuti che poi vengono distribuiti nella città, rispetto ad esempio i ristoranti, per cui hanno pensato anche loro di verificare le tariffe di asporto rifiuti. Un’attenzione positiva da questo punto di vista.

FORMENTI precisa che questo non riguarda solo il take-away ma tutte le categorie che vendono prodotti alimentari: sotto questo aspetto è un problema a cui bisogna trovare soluzione. Vorrebbe ci fosse, magari con una mozione collegata, uno sforzo collegato alla riduzione dei costi sulla tassa rifiuti.

LAZZARO, in merito all'ultimo intervento, afferma che sono belle parole ma chiede in concreto cosa si proponga per attuarlo, altrimenti restano solo parole. Vede questa norma di difficile applicazione, eanche tra le associazioni. Chiede di entrare e di scendere maggiormente nei dettagli tecnici.

SCARPA CLAUDIO vuole fare chiarezza precisando che il cittadino veneziano paga le stesse tasse di asporto rifiuti di un cittadino di Roma e Firenze: a pagare molto di più sono invece le imprese, questi sono i fatti. Potrebbe al limite lamentarsi il cittadino di Mestre che però è ricompensato da quanto i vaporetti danno per gli autobus, per il trasporto pubblico. Ribadisce che chi paga di più sono le imprese di pubblico esercizio, invece i piccoli esercizi, quali i take away, pagano poche tasse e producono però tantissimi rifiuti.

GIACOMIN condivide ma sa che l’asporto immondizie a Venezia costa di più: propone che si faccia un controllo incrociato sul fatturato e che su quello si aumenti la tassa di asporto rifiuti,

ANTONIC afferma che il problema è l'articolo 20, che ha un’applicazione molto difficile. Effettivamente le tariffe dei pubblici esercizi sono le più alte d'Italia e organizzare la raccolta differenziata è un nuovo servizio, difficile e forse penalizzante per alcuni.

PELIZZATO riprende la questione della sanzionabilità affermando che sia più importante concentrarsi su altro: bisogna capire bene di cosa si sta parlando e definire la tipologia dei cestini. È contento perché non vede alcuna preclusione da parte delle categorie. Ritiene si debba spingere e puntare sull'ecologia,  partendo da questo regolamento.

TOSI, sul comma 2 dell'articolo 20, che passa in lettura, riguardo al posizionamento all'esterno di un numero di raccoglitori, annuncia farà un emendamento per far sì che tale numero sia deciso in accordo con la Polizia Locale e la Soprintendenza. Spiega altre sue proposte di emendamento già illustrate in commissioni precedenti.

DE ROSSI ricorda che è già stato visto che l'articolo 20 dovrà essere modificato: chiede alle categorie se questa forma associata sia nei loro intenti e se hanno consigli per portare avanti il principio a tenere pulita la città. Chiede se abbiano sviluppato idee, un contributo alle categorie.

ANTONIC risponde che per ConfCommercio e AEPE si impegna a portare questo invito. Aggiunge che la forma associativa va studiata molto bene, in quanto in 100 mt possono esserci attività diverse e forme associative diverse. Oggi è ancora poco delineato: chiede all'Amministrazione di aprire un tavolo per capire come fare; non può essere aggiunto nessun onere economico per le attività.

SCARPA CLAUDIO valuta molto difficile effettuarlo per la parte alberghi: chiede di riflettere su questo. Sul cibo d'asporto la trova una scelta giusta.

SCANO sostiene non sia vero che ad un fatturato maggiore corrisponda una produzione di rifiuti maggiore: bisogna fare dei distinguo. Un'altra questione è che bisognerà modificare anche il regolamento di igiene urbana. Sulla gestione rifiuti bisogna prevedere un sistema premiale per chi mette i cestini, perché recano un servizio a tutta la collettività. Precisa che a suo parere servono cestini solo per le bottigliette e le lattine, per differenziale a monte, perché non creano molto sporco e sono un rifiuto importante e pregiato per Veritas.

ROGLIANI condivide il pensiero che i cestini al di fuori degli alberghi non ci stiano bene ma aggiunge che anche mettere troppi cestini è un problema per la sicurezza; ritiene non vadano messi 100 cestini ma trovate altre soluzioni tra gli esercenti. Riempire la città di cestini non è una soluzione: tutti vogliono una città più pulita.

VISMAN chiede alle categorie se si siano mai mosse per modificare la tabella dove si decidono le tariffe; il take-away non c'è in quanto rientra in altre categorie. La proposta è di inserire nelle tabelle una specifica voce per il take away e solo dopo si potrà parlare di scontistica. Le tabelle vanno risistemate.

ANTONIC precisa che questo studio si può fare con i tecnici dell'amministrazione comunale, nei margini della normativa di riferimento. Su questo c'è la disponibilità delle categorie e dei loro tecnici per trovare delle soluzioni.

SAMBO ricorda che ancora due anni fa era stata fatta una commissione sui cestini, poi presentata  una mozione, ma il principio è che l'obbligo delle gravare sui chi il rifiuto lo crea: è un tema importantissimo. Bisogna chiarirsi prima della prossima commissione per trovare una soluzione. Scritto così non va bene, va trovato un accordo con le categorie.

GAVAGNIN afferma che l'articolo 20 va in qualche modo riformulato: le osservazioni sono state registrate e trasferite all'assessore: non crede sia opportuno fare un'altra commissione sui cestini, ora si aspetta di ricevere delle osservazione dei consiglieri perché ormai sì è alla fine dei lavori. In questa settimana si aspetta di ricevere le ultime osservazioni da trasferire al Comandante e all'Assessore per poi portare un testo emendato al Consiglio comunale.

DE ROSSI annuncia che la maggioranza esprimerà delle osservazioni in un emendamento di Giunta.

TOSI sottolinea che le il comma 2 dell'articolo 20 non riguarda gli alberghi ed è convinta che la competenza sia della Polizia Municipale.

FORMENTI afferma che un articolo non va modificato solo perché due o tre hanno sollevato polemiche ma che deve decidere la maggioranza: ad esempio lui è d'accordo anche sull'articolo 20.
alle ore 11:10 entra la consigliera Pea.

PELIZZATO risponde al consigliere Formenti che quanto ha affermato è ovvio ma che è anche ovvio che si possano fare delle commissioni per ragionare e che questa è la democrazia.

ROGLIANI su questa tematica spiega che può esserci collaborazione tra maggioranza e opposizione.

PEA si associa a quanto dichiarato dalla consigliera Rogliani.

D'ESTE ritiene sia giusto ascoltare le categorie e ricorda che questo è un Regolamento di Polizia e pertanto riguarda solo alcune cose. Lo ritiene un regolamento di buon senso e chiede di ricevere le osservazioni con estrema urgenza; ribadisce la disponibilità ad incontrare le categorie. Sul timore per l'applicazione del regolamento afferma che sono stati effettuati vari sforzi per incrementare l'organico della Polizia municipale. Conclude che la logistica dei cestini a Venezia Centro storico va studiata bene.

Alle ore 11:20 il presidente Gavagnin, rinviando la continuazione dell’esame della Proposta di deliberazione ad altra seduta, chiude la commissione e ricorda che nelle prossime commissioni si studieranno le nuove proposte.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 23-11-2018 ore 14:54
Ultima modifica 23-11-2018 ore 14:54
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