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II Commissione - Verbale

Seduta del 16-11-2018 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Lorenza Lavini, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Giovanni Pelizzato, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Ottavio Serena, Chiara Visentin, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Luca Battistella, Barbara Casarin, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Ottavio Serena, Sara Visman, Saverio Centenaro (sostituisce Lorenza Lavini), Alessio De Rossi (sostituisce Chiara Visentin), Francesca Faccini (sostituisce Rocco Fiano), Paolo Pellegrini (assiste), Silvana Tosi (sostituisce Maika Canton)

 

Altri presenti: Assessore Giorgio D'Este, Vice Comandante Vigili Maria Teresa Maniero, Coordinatore dell'Ufficio Studi della CGIA di Mestre Paolo Zabeo, Giovanni Gomiero ( CGIA) Direttore AEPE Ernesto Pancin,

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione delle Associazioni di Categoria a seguito dell' esame della proposta di deliberazione n.271 del 14.06.2018- Nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana

Verbale

Alle ore 9.43 il Presidente della II Commissione Consiliare Enrico Gavagnin, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta illustrando l’ordine del giorno. Quindi dà la parola al Coordinatore dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre Paolo Zabeo

PAOLO ZABEO illustra le seguenti osservazioni della CGIA di Mestre in merito al Nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana:
• Art.15 comma 2 : sostituire “ almeno sette giorni prima” con “ tre ( o quattro) giorni lavorativi prima”. Si segnala che per il trasloco di un appartamento, ad esempio, la clientela è legata all’eventuale disponibilità del nuovo alloggio, o dalla consegna della nuova mobilia, etc. Pertanto, è un’operazione che spesso non è programmabile in tempi medio lunghi. Sembra, quindi, che sette giorni prima sia un arco temporale eccessivo ed ingiustificato.
Pur comprendendo la filosofia che sta a monte dell’articolo n.20, si sottolinea che Venezia Centro Storico è una cosa, Mestre e la Terraferma sono un’altra cosa. In particolare:

• Art.20 comma 1
Assolutamente no per Mestre e la Terraferma la gestione di un servizio di raccolta differenziata per un raggio di 100 metri lineari dall’ingresso dell’attività commerciale, artigianale o di pubblico esercizio, ect.

• Art.20 comma 5
Cancellare nell’ultima riga “ e di riscaldamento”.

• Art.20 comma 6
Assolutamente no per Mestre e la Terraferma che le attività artigianali o i pubblici esercizi debbano “ brandizzare i recipienti o i contenitori….” Tutto ciò costituirebbe un costo non indifferente e inutile, visto che le attività hanno, tra l’altro, l’obbligo di esporre fuori dal locale i contenitori per la differenziata.

• Art.34 comma 4
Anche ai titolari dei negozi di vicinato,alle medie strutture e agli artigiani dev’essere data la possibilità di vendere alcolici fino alle 21.00, così come concesso ai bar/supermercati ubicati all’interno dell’Auchan, della Nave de Vero, etc.

• Art.49 comma 2
A nostro avviso questo comma va stralciato. Segnaliamo che se la casa costruttrice non l’ha previsto, non è assolutamente possibile installare un silenziatore, ad esempio, su un trattore, un escavatore, una ruspa, una trebbiatrice, una betoniera, etc., etc.

• Art.50 comma 2
Sostituire “ del giorno successivo e dalle ore 12.00 alle ore 16.00” con “ del giorno successivo e dalle ore 13.00 alle ore 15.00 “. Segnalo che, durante la stagione invernale, alle ore 16.00 è praticamente già buio.

ERNESTO PANCIN ( AEPE) sottolinea la differenza tra vendita e somministrazione di alimenti e bevande. Di solito i prodotti in vendita sono confezionati. Il Regolamento dovrebbe colpire l’abuso di alcol che spesso viene venduto a basso prezzo. Fa presente che in pescheria gravitano barchini carichi di derrate alimentari e alcol che non vengono contrastati. C’è una vendita abusiva di alcolici. Quindi fa le seguenti osservazioni:
• Art. 12 comma 1
Ritiene che in caso di occupazione occasionale di suolo pubblico, con una durata non superiore a 12 ore complessive, nell’arco di un solo giorno, per effettuare delle riparazioni ad immobili ovvero per piccoli lavori di manutenzione ordinaria, sia più opportuno darne comunicazione al Comando di Polizia Locale anzichè farne richiesta

• Art 20 comma 1 e 2
Ritiene che non sia di competenza dei pubblici esercizi che somministrano cibi e bevande per asporto posizionare all’esterno dei loro locali dei raccoglitori di rifiuti atti alla raccolta differenziata e provvedere al loro periodico svuotamento, in quanto le aziende a tale scopo pagano già profumatamente Veritas. Non si può colpire l’attività. La pulizia poi deve essere fatta in un raggio ragionevole

• Art. 21 comma 2
Propone come termine 6 ore per segnalare al Comando Polizia Locale l’inagibilità dei servizi igienici del pubblico esercizio

• Art. 25 comma 1 e 2
Evidenzia la maleducazione di alcuni cittadini che spesso dalle finestre e dalle terrazze buttano giù di tutto

• Art. 34 comma 3 e 4
Fa presente che il personale addetto alla somministrazione di bevande nei pubblici esercizi apre le bottiglie e ne versa il contenuto nei bicchieri. Ma non si può impedire che il consumo delle bottiglie aperte avvenga al di fuori dell’esercizio

• Art.41
Precisa che i cartelli menù devono essere esposti per legge dai ristoranti mentre per le altre attività non c’è tale obbligo. Nel Regolamento bisogna tenere presente le attività obbligate all’esposizione dei menù . E’ vero che alcune fotografie esposte sono esagerazioni, ma una fotografia a fianco di un menù può essere utile per chi non capisce la lingua. Quindi le foto devono essere di dimensioni adeguate

• Art.60 comma 5
Dichiara di essere favorevole all’applicazione di sanzioni nei confronti dei ristoratori che fanno concorrenza sleale.Inoltre auspica che l’autorità competente, nel caso della sospensione dell’attività per accertate violazioni, controlli che l’esercizio rimanga chiuso

• Art.69
E’ favorevole all’applicazione di sanzioni nel caso venga compromessa la quiete pubblica. Ma gli assembramenti di persone fuori dagli esercizi pubblici non sempre sono gestibili da parte dell’esercente. Ci sono aree di assembramento dove si riuniscono i giovani che non sono riconducibili all’attività del locale. Fa presente che presso i locali pubblici sono stati messi dei cartelli per invitare a consumare le bevande all’interno dell’esercizio ma i risultati non sono stati dei migliori. Inoltre se nell’esercizio viene diffusa musica ad alto volume deve essere colpito il singolo esercente non tutti

LAZZARO fa alcune osservazioni in merito all’art.50 del Regolamento ( Lavori di giardinaggio) evidenziando che non si possono bloccare le persone che devono lavorare. In merito all’art.20 ( Ulteriori obblighi a coloro che vendono o somministrano cibi e bevande anche per asporto) ritiene che il ristoratore non possa controllare i rifiuti per un raggio di 100 metri dall’ingresso dell’esercizio

PELLEGRINI chiede chiarimenti sull’ osservazione all’art.15 comma 2 della CGIA

PAOLO ZABEO risponde che a tale osservazione andrebbe aggiunta la regola del silenzio assenso o della risposta in tempi solleciti. Non è d’accordo sulla proposta dell’Aepe di un termine di 6 ore per la segnalazione dell’inagibilità dei servizi igienici perchè ritiene che la segnalazione debba essere fatta subito. E’ favorevole alla rimodulazione dell’art.20

SAMBO ritiene importante che si sia iniziato un dibattito sulla diminuzione dei rifiuti e sulla questione dei contenitori biodegradabili per ridurre l’utilizzo della plastica. Nota che c’è la volontà da parte delle categorie di venire incontro a tali esigenze

PANCIN afferma di essere favorevole all’utilizzo delle migliori tecnologie. In merito alla riduzione dell’utilizzo della plastica, sono stati già individuati dei contenitori in cellulosa

ZABEO dichiara la massima disponibilità ad un confronto su temi così importanti come la diminuzione dei rifiuti e la riduzione dell’utilizzo della plastica. Inmerito all’art.50 ritiene che si possano accorciare i tempi di divieto dell’uso di macchine taglia erba e di ogni altra attrezzatura azionata da motore . E’ sufficiente l’orario dalle 13.00 alle 15.00

LAZZARO ricorda che si era parlato di macchine agricole con il silenziatore ma non si sono mai viste

TOSI in merito all’art.20 comma 2 del Regolamento che recita: “ Tutti coloro che sono titolari o gestiscono attività commerciali, artigianali o di pubblico esercizio che vendono o somministrano cibi e bevande devono posizionare all’esterno del locale ove esercitano la loro attività un numero idoneo di raccoglitori di rifiuti atti alla raccolta differenziata e provvedere al loro periodico svuotamento”, propone che il termine devono sia smussato. Inoltre ritiene che lo svuotamento dei cestini sia compito anche della Veritas e non solo dell’attività commerciale. In merito all’art.41 trova appropriato evitare l’esposizione dei menù dei ristoranti all’esterno degli pubblici esercizi nell’area del Sito Unesco e in prospicienza di fabbricati soggetti a vincolo monumentale o paesaggistico. Le immagini dei menù dovrebbero essere esposte all’interno dei locali

FACCINI in merito all’art.34 del Regolamento, chiede chiarimenti sull’asporto di alcolici e bevande in bottiglie. Ritiene non sia controllabile la raccolta di rifiuti da parte dei titolari di pubblici esercizi, per un raggio di 100 metri dall’ingresso dei locali. Fa presente che i capannelli di persone davanti agli esercizi pubblici sono il cruccio degli esercenti

Alle ore 10.44 escono i Consiglieri Pellegrini e D’Anna

PANCIN precisa che l’art.34 comma 3 del Regolamento prevede che non si possano vendere bottiglie con tappo aperto ma non si può impedire alle persone di bere fuori dal locale. La somministrazione di alcolici e bevande per il consumo immediato spetta a bar e ristoranti, mentre le altre attività dovrebbero vendere dei pacchetti confezionati

CENTENARO ritiene che l’art.20 del Regolamento vada riscritto. Alla fine delle audizioni delle categorie la Giunta prenderà atto delle osservazioni fatte. Ringrazia le Associazioni

SCANO in merito all’art.34 comma 4, chiede chiarimenti sul divieto per i titolari di negozi di vicinato, per le medie strutture e gli artigiani di vendere alcolici di qualsiasi gradazione dopo le 19 e 30 . In merito all’art.20 comma 5, evidenzia che alcuni panifici hanno adottato macchine spremiagrumi e chiede cosa è previsto in tal caso

ZABEO in merito all’art.34, conferma che la categoria ha evidenziato la disparità di chiusura degli esercizi pubblici. Non risulta invece che i panifici abbiano macchine da caffè o spremiagrumi

PANCIN ribadisce che i panifici non possono avere macchine da caffè o spremiagrumi. Fa presente che il gruppo Majer Venezia ha trasformato i panifici in bar ma gli è stata rilasciata l’autorizzazione di pubblico esercizio

VISMAN fa alcune osservazioni al Regolamento:
• Art.34 comma 4 :propone di modificare l’orario di divieto alla vendita di alcolici di qualsiasi gradazione dalle 19.30 alle ore 21.00;
• Art.20 comma 5 : evidenzia che nonostante il divieto alcuni esercizi di vicinato, panifici e chioschi utilizzano impianti di cottura e riscaldamento;
• Art.50 : stralciare comma 3. E’ vietato far uso di macchine taglia erba, di trattorini e di ogni altra attrezzatura azionata a motore termico sprovviste di un efficiente dispositivo silenziatore
Ritiene che in collaborazione con le Associazioni di categoria si possa fare molto per la riduzione della plastica

GAVAGNIN invita i Consiglieri ad inviare eventuali osservazioni al Regolamento

ZABEO sottolinea la difficoltà di mettere il silenziatore alle macchine agricole

PANCIN precisa che il silenziatore viene applicato sul tubo di scarico. Fa presente che è interesse del titolare che i servizi igienici del locale siano funzionanti perciò invece delle 6 ore si possono mettere 4 ore per segnalare la loro inagibilità

TOSI in merito all’art.34 comma 4 del Regolamento, propone di posticipare l’orario per la vendita di alcolici di qualsiasi gradazione dalle 19.30 alle 21.00 , in quanto nei supermercati si vendono alcolici fino alle 21.00

DE ROSSI ritiene che le Associazioni di categoria abbiano dato degli spunti molto utili. Quindi chiede alla Vice Comandante Maria Teresa Maniero come viene fatta la segnalazione dell’inagibilità dei servizi igienici

MARIA TERESA MANIERO risponde che la segnalazione viene fatta via telefono

FORMENTI chiede se il pubblico esercente ha l’obbligo di permettere l’uso della toilette a tutti perchè ci sono anche persone di indubbia moralità

PANCIN risponde che le toilette sono difficili da gestire. Ma è interesse dell’esercente avere i servizi igienici in quanto le persone che entrano nel locale per usarli possono poi diventare clienti

TOSI propone la chiusura dell’esercizio se entro un determinato tempo l’esercente non segnala l’inagibilità dei servizi igienici

D’ESTE comunica che saranno analizzate tutte le proposte pervenute e poi si farà un maxi – emendamento di Giunta. Sottolinea che per segnalare l’inagibilità dei serivizi igienici bastano 10 secondi perciò è importante porre delle regole in modo che i furbetti non ne approfittino. Per quanto riguarda l’art.15 comma 2 del Regolamento, la domanda di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico per operazioni di trasloco e di manutenzione del verde deve essere fatta 7 giorni prima per consentire agli uffici di fare le opportune verifiche . In merito all’art.50, gli orari per i lavori di giardinaggio saranno oggetto di valutazione. Auspica una collaborazione tra Associazioni di categoria ,Cittadini e Comune. Invita i Consiglieri e le Categorie ad inviare eventuali osservazioni al Regolamento

Alle ore 11.35 il Presidente dichiara chiusa la seduta

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 10-02-2020 ore 12:36
Ultima modifica 10-02-2020 ore 12:36
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