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XI Commissione - Verbale

Seduta del 16-12-2015 ore 14:30
congiunta alla I Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Felice Casson, Saverio Centenaro, Ciro Cotena, Paolino D'Anna, Andrea Ferrazzi, Rocco Fiano, Gianpaolo Formenti, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Elena La Rocca, Bruno Lazzaro, Marta Locatelli, Deborah Onisto, Giorgia Pea, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Monica Sambo, Davide Scano, Alessandro Scarpa, Renzo Scarpa, Matteo Senno, Ottavio Serena, Sara Visman

 

Consiglieri presenti: Luca Battistella, Maika Canton, Barbara Casarin, Saverio Centenaro, Rocco Fiano, Enrico Gavagnin, Giancarlo Giacomin, Giovanni Giusto, Bruno Lazzaro, Deborah Onisto, Paolo Pellegrini, Nicola Pellicani, Francesca Rogliani, Davide Scano, Renzo Scarpa, Ottavio Serena, Sara Visman, Alessio De Rossi (sostituisce Ciro Cotena), Silvana Tosi (sostituisce Marta Locatelli)

 

Altri presenti: Assessore Francesca Zaccariotto, Direttore Manuel Cattani, Direttore Raffaele Pace, Ing. Rosario Lo Cascio consulente per il Comune di Venezia

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione PD.695.2015 del 10 dicembre 2015 – affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas naturale: approvazione dei valori complessivi di rimborso ai proprietari della rete e del documento guida per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento della rete, di cui all'art.9 comma 4 del D.M: 226/2011.

Verbale

Alle ore 14:50 il Presidente Scarpa R., constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta invitando l'Assessora all'illustrazione del provvedimento.

ZACCARIOTTO premette che si tratta di una proposta di delibera tecnica di straordinaria importanza per diverse ragioni, poiché con questo bando pubblico, ai sensi del decreto Letta (Dlgs 164/2000), il Comune di Venezia metterà a gara il servizio di distribuzione locale del gas naturale, così come avverrà in tutta Italia. Questo – aggiunge - produrrà dei notevoli interessi economici. Spiega che il Comune di Venezia è all'interno dell'ambito 1, assieme ad altri 7 Comuni: Caorle, Cavallino-Treporti, Cavarzere, Chioggia, Cona, Eraclea, Jesolo, così come stabilito dal "Decreto Comuni" (Decreto ministeriale 18 ottobre 2011) e che la rete del gas metano è presente in tutti i comuni di quest'area denominata Atem Venezia 1 – Laguna Veneta. Precisa che ci sono tre distributori di metano presenti nell’Atem: Italgas, Edison e 2iRete Gas (ex Enel Rete Gas). L'iter nasce come procedura ancora nel 2013 e al Comune di Venezia, essendo capoluogo, viene riconosciuto dal legislatore e dagli altri 7 Comuni il ruolo di "stazione appaltante": a quest'ultima spetta il compito di indire il bando. Il Comune di Venezia può quindi in teoria decidere anche per gli altri 7 Comuni e, per gestire al meglio questa situazione, ha costituito un "Comitato di monitoraggio", proprio per coinvolgere questi ultimi anche se formalmente questo passaggio non era necessario. Illustra la slide nr. 3. Il Comune di Venezia è l'unico in Italia che, a seguito della Legge Speciale del 1973, è stato interamente metanizzato. Illustra infine gli indirizzi operativi dati dalla Giunta riportati nella delibera di Giunta n. 344 del 19 ottobre 2015.

SCARPA R. ringrazia l'Assessora e passa la parola ai tecnici.

PACE fa un'introduzione di carattere generale, precisando che il Gas a Venezia c'è fin dagli anni '20 ed era prodotto dalla combustione del carbone che si svolgeva proprio nell'edificio dove oggi è riunita la commissione; poi veniva inviato alla distribuzione, non era Gas Metano. La Legge Speciale, alla fine degli anni '60 aveva previsto che, a partire dal 1971, a Venezia si potessero usare solamente elettricità e/o Gas Metano per scaldarsi. Per questo motivo nel 1970 venne siglata una Convenzione con cui veniva affidata alla Veneziana Gas (la cui proprietà era tenuta al 66% da Italgas e al 33% dal Comune di Venezia) la distribuzione del Gas Metano che arrivava dalla Russia, mentre il Comune di Venezia si occupava delle condutture. Il Comune di Venezia mantiene le quote in Veneziana Gas fino al 1995 anno in cui decide di uscire dalla società. Nel 1998 e nel 2006 sono state apportate delle modifiche alla convenzione del 1970 ma le clausole fondamentali di quest'ultima sono rimaste in essere. Ai sensi del processo di liberalizzazione previsto dal D.Lgs 164/2000 si è reso necessario separare l'infrastruttura da "chi vi viaggia dentro" e quindi affidare il servizio di distribuzione con un bando perché è evidente che non vi possono essere più infrastrutture disponibili di quella unica esistente: occorre così fare un bando per i distributori.

LO CASCIO passa in rassegna le slide ponendo l'attenzione sul fatto che la competenza del Comune incide solo sul 17,9% circa delle bollette.

PACE illustra la slide nr 5, riprende il discorso aggiungendo che il Decreto del Fare del 2013 prevedeva delle sanzioni per chi non si muoveva nei termini stabiliti e che il Comune di Venezia è uno dei tre soli Comuni, in Italia, che si sono mossi. Spiega che il DM 266 del 2011 descrive i criteri per poter fare la gara, occorrono due attività. La prima consiste nella verifica dello stato di consistenza della rete, la seconda nel definire un piano di riqualificazione e potenziamento della rete che il gestore si impegna a fare. La verifica dello stato di consistenza della rete, eseguita dal 2013 ad oggi, è stata fatta in contraddittorio col gestore uscente (illustra slide nr 7 e 8). Precisa che i vari Comuni dell'Atem, tranne Cavallino-Treporti, hanno fornito una delega per far fare la verifica dello stato di consistenza anche per loro conto e che per far questo si sono avvalsi della consulenza del Consorzio Concessioni Reti Gas di cui fa parte l'Ing. Lo Cascio. Illustra la slide nr 10. Aggiunge che sono partiti dall'analisi delle convenzioni, in particolar modo da quella del 1970 di cui non è stato modificato l'art.7 al comma 5 che risulta molto importante in quanto dispone che tutti gli impianti realizzati dal 1970 al 2000 vanno ceduti gratuitamente al Comune di Venezia in caso di scadenza della convenzione (illustra slide nr. 9). Le infrastrutture sono pubbliche – precisa - perché realizzate sul terreno pubblico. Specifica che la durata di 30 anni serviva ai costruttori (Italgas) per ammortizzare i costi. A questo punto le ipotesi in campo sono due: nella prima la legge ha stabilito che la convenzione terminasse nel 2013 e per questo il gestore ha già presentato ricorso; nella seconda si sostiene che la convenzione fosse scaduta già nel 2000. La differenza fra le due ipotesi, con le differenti scadenze, 2000 e 2013, vale circa 65 milioni di €.

CATTANI ricorda che Italgas, d'altra parte, ha utilizzato degli spazi del Comune gratis, per 40 anni, pur mettendo la "ghisa" e avendo costruito le condutture.

PACE sostiene che l'infrastruttura sia di proprietà dell'ente su cui si appoggia, ma può esser data in gestione per 12 anni (durata della gara) a chi vince il bando.

SCARPA R. chiede, una volta definito il valore di acquisto del bene, cosa cambi in bolletta.

LO CASCIO risponde che non cambia nulla in quanto viene calcolato il valore medio in sei macroaree per tutta Italia: la differenza piccola di questa rete va spalmata nell'ambito tariffario che è molto ampio.

PELLEGRINI chiede se l'opposizione di Italgas sia collegata al fatto che ritengono gli impianti di loro proprietà.

PACE risponde che concordano sull'ammontare dei valori ma non sull'appartenenza delle infrastrutture: il Comune di Venezia pensa siano di sua proprietà come si evince dall'atto del 1970 che spiega come i beni debbano passare in proprietà del Comune stesso a prescindere dalla proroga. Il DM 226/2011 regola il valore individuato dal Comune. Spiega che il bando di gara durerà 5-6 mesi e si chiuderà verosimilmente verso fine 2016, dopo i tempi necessari per la valutazione, salvo imprevisti. Aggiunge che il piano di sviluppo della rete è un altro elemento che deve approvare il Consiglio comunale: vi sono delle linee programmatiche d'ambito che fissano gli interventi di estensione manutenzione e potenziamento (slide 12) richiesti dai 7 Comuni. Precisa che nel nostro territorio in pratica non ci sono servizi di estensione della rete, salvo qualche "casetta" isolata. Passa in rassegna la slide 15 spiegando che tutti i Comuni hanno dato le proprie indicazioni sul piano di sviluppo, che sono state pesate ed è stata attribuita una priorità degli ordini di investimento del nuovo gestore, questo anche per tutelare i Comuni più piccoli.

BATTISTELLA domanda cosa succeda nel caso in cui la gara vada deserta.

PACE risponde che non crede che la gara andrà deserta, non esclude invece la possibilità che vi partecipi uno solo soggetto, e aggiunge che la base d'asta è tutto il valore della rete, un numero che è meglio non specificare.

LO CASCIO precisa che il bando ha una sua sostenibilità economica data dai numeri su cui hanno lavorato, che c'è il rischio che la gara vada deserta se ad esempio si crea un cartello ma questo non dipende dal Comune di Venezia che, come stazione appaltante, avrà un compito nuovo che consiste nel controllare il distributore; per ogni incongruenza, afferma, il bando prevede delle sanzioni. Il vantaggio per l'ente locale, spiega, è che non investe: investirà il nuovo gestore che comunque rientrerà dei propri costi.

PACE precisa il Comune può affittare al gestore o cedere quella parte di infrastrutture costruita dal 1970 al 2000 e che l'indicazione della Giunta al riguardo è stata quella di massimizzare il profitto decidendo di cederla in quanto costituita dai cespiti più vecchi, difficili da gestire.

SERENA afferma di non avere perplessità sui dati tecnici forniti ma desidera approfondire il passaggio della relazione che riguarda il comitato tecnico di Insula, con consulenti, pareri legali e altro. Domanda quale parte abbia avuto Insula in tutto questo, se sia stata retribuita e se siano necessarie tutte queste consulenze.

PACE risponde che nel 2013 la Giunta aveva deciso che i contraddittori andassero fatti con l'ausilio di Insula, di cui originariamente faceva parte anche Italgas. Poi Insula, per la perizia, ha affidato una consulenza esterna il cui costo è coperto, per legge, dal gestore uscente che dovrà anticipare i soldi per pagare queste consulenze e poi se li farà rimborsare da chi vincerà il bando. Precisa che anche la piattaforma informatica è pagata in questo modo.
Alle ore 16:20 esce la consigliera Casarin

LO CASCIO afferma che questa probabilmente sarà la gara più grande che farà il Comune di Venezia nei prossimi anni e che le competenze, data la peculiarità dell'argomento, sono molto particolari: anche per questo è stata prevista la formula del rimborso. Aggiunge che gli enti locali dal 1995 in poi non hanno più annoverato al proprio interno le competenze necessarie per seguire in autonomia questa vicenda, mentre prima, ad esempio nel 1970, le possedevano, visto che hanno fatto la convenzione: oggi a suo dire non esiste un ente locale che sappia come funziona la tariffa del Gas.

BATTISTELLA chiede come farà il Comune a controllare la tariffa.

LO CASCIO risponde che l'"ufficio Gas" controllerà la tariffa stabilita dall'autorità per l'energia elettrica e Gas e applicata dal distributore e che una percentuale della tariffa remunererà i costi di controllo e monitoraggio.

PELLEGRINI chiede cosa accada se la gara andrà deserta e quando il Comune passerà all'incasso visto che sono previsti sei mesi per fare la gara e sei mesi per chiuderla.

PACE in risposta a Pellegrini fa sapere che resterà il gestore attuale ma l'Amministrazione potrà procedere con trattativa diretta e che oggi è in piedi il ricorso di Italgas che comunque non ha chiesto la sospensiva proprio per poter partecipare alla gara, passerà quindi qualche anno. Aggiunge che il Comune ha rispettato il DM che tutela i lavoratori che attualmente lavorano presso il gestore attuale.

LO CASCIO spiega che esistono due piattaforme informatiche: una per raccogliere documenti e un'altra per definire il valore di rimborso. Aggiunge che poi ne è stata creata un'ulteriore che dà priorità agli investimenti, ad esempio la messa in sicurezza degli impianti avrà massima priorità così come la metanizzazione di una casa di cura rispetto ad altro. Le priorità sono decise dal comitato tecnico.

SCARPA R. afferma che si tratta di un argomento di massimo interesse, che affronta ruoli che il Comune in futuro dovrà svolgere ricoprendo anche quanto faceva Insula: su questo bisognerà definire il nuovo ruolo del Comune. Apprezza il fatto che sia stato rispettato il termine per la presentazione del bando.

Alle ore 16.50 il Presidente, preso atto di quanto emerso dal dibattito, propone di licenziare il provvedimento in discussione in Consiglio comunale e dichiara chiusa la seduta.
La commissione approva.

 


Allegati
 
Costi Mensa Capoluoghi (pdf - 141 kb)
Costo Pasti (pdf - 27 kb)
Confronto (pdf - 18 kb)

 

 

 

Atti collegati
convocazione tabella presenze resoconto sintetico
leggi apri leggi
 
 
A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 04-05-2016 ore 14:49
Ultima modifica 25-10-2016 ore 11:04
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