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Movimento 5 Stelle - Mozione nr. d'ordine 521

Logo Movimento 5 Stelle Sara Visman
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
521 154 27/10/2016 Sara Visman
 
Elena La Rocca
Davide Scano
Monica Sambo
27/10/2016

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito20-11-2019Leggi

 

Venezia, 27 ottobre 2016
nr. ordine 521
n p.g. 154
 

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: Sostegno ad Antonino Di Matteo ed a tutti i magistrati minacciati di morte dalle mafie - Mozione ex art. 9 Regolamento C.C.

 

Premesso che


recenti fatti dimostrano come siano sempre piu significativi e numerosi gli episodi di allarme per il pericolo di un'attentato contro il sostituto procuratore di Palermo Antonino Di Matteo, pubblico ministero nel processo sulla trattativa Stato-mafia, condannato a morte dai vertici di cosa nostra.
Dopo le minacce di Matteo Messina Denaro in una lettera, e quelle di Totò Riina intercettato nel carcere di "Opera", l'ultimo episodio riferisce di un'intercettazione telefonica tra un mafioso e sua moglie. Al telefono l'uomo si lamenta perché la figlia frequenta lo stesso circolo del tennis del Magistrato adducendo alla moglie che: “a quello lo devono ammazzare”.
Alla luce di questa intercettazione, quindi avendo conferma che Nino Di Matteo rischia la vita, Francesco Lo Voi, procuratore capo di Palermo e incaricato dell'indagine, ha immediatamente disposto la trasmissione di atti alla Procura di Caltanissetta e scritto al CSM, spiegando i nuovi sviluppi investigativi.
Di Matteo, convocato a Palazzo dei Marescialli, è stato ascoltato dalla Terza Commissione dove si è discusso dei fatti che comporterebbero un aggravamento dei rischi relativi alla sua sicurezza e che sarebbero emersi, appunto, dalle recenti intercettazioni: lo stesso capo dello Stato, Sergio Mattarella, nella sua qualità di presidente del CSM, ritiene troppo rischioso per il Magistrato rimanere a Palermo;

considerato che


questa dichiarazione del capo dello Stato è molto importante ai fini di riconoscere la veridicità di circostanze, molte delle quali, erano state, in un recente passato, considerate come una ricerca di protagonismo da parte di un Magistrato il quale, invece, si è contraddistinto per la sua forza, il suo coraggio, il suo impegno e per la sua ostinazione nella ricerca della verità;

considerato infine che


noi, come rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere di testimoniare solidarietà a Nino Di Matteo e a tutti quei Magistrati minacciati di morte dalle mafie e di appoggiare tutta quella parte di società civile sana che crede in uno stato giusto: lo dobbiamo ai tanti che hanno pagato con la loro vita l’impegno contro la mafia, uomini come Peppino Impastato, come Giovanni Falcone, come Paolo Borsellino e molti altri;

tutto ciò premesso e considerato il consiglio comunale

esprime solidarietà votando questa mozione con lo scopo di scuotere le coscienze contro l'indifferenza, contro il voltarsi dall'altra parte e con l'intento di tenere alta la guardia della lotta alle mafie spronando lo Stato ad iniziative affinché non si lasci nessuno da solo a combattere le collusioni, le corruzioni, e consapevoli che le storture possono annidarsi anche in uno stato di diritto, perché non uccidono solo le pallottole o il tritolo, uccidono anche la solitudine, il silenzio, l’omertà, l’indifferenza.
Solidarietà dichiarata, dunque, a tutti quei i magistrati minacciati di morte e solidarietà a Nino di Matteo: noi stiamo dalla parte della verità e della giustizia.

 

Sara Visman

Elena La Rocca
Davide Scano
Monica Sambo

 
  1. Sara Visman
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Pubblicata il 27-10-2016 ore 13:06
Ultima modifica 27-10-2016 ore 13:06
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