nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | data protocollo |
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128 | 63 | 20/11/2015 | Davide Scano Elena La Rocca Sara Visman |
20/11/2015 |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 04-04-2016 | Leggi |
verbale seduta commissione consiliare | 04-04-2016 | Leggi |
Venezia, 20 novembre 2015
nr. ordine 128
n p.g. 63
Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Mozione su “Modifica del Piano Regolatore Portuale” ex art. 9 Regolamento C.C. collegata alla P.D. n. n. 569 del 19.10.2015 su: “L.R. n. 63/1993 – Gestione degli approdi operativi a servizio del trasporto pubblico non di linea e assimilato nel Comune di Venezia – Approvazione della Relazione ex art. 34, comma 20, del D.L. n. 179/2012, convertito in L. 221/2012 – Affidamento ad AVM S.p.A.”
Premesso che
1. la Legge 28 gennaio 1994 n. 84 “Riordino della legislazione in materia portuale” prescrive, all’art. 5, l’obbligo di una generale pianificazione delle aree portuali, d’intesa con i Comuni interessati, per la stesura dello strumento urbanistico chiamato, appunto, PRP (Piano Regolatore Portuale) e della relativa VIA;
considerato che
2. l’Autorità Portuale di Venezia ha deciso finalmente di procedere, pur con ritardo ventennale, all’attuazione della citata legge, formulando un bando internazionale per la raccolta di progetti che possano sostanziare il nuovo PRP;
3. allo stato attuale, l’amministrazione comunale di Venezia non ha espresso alcuna posizione in merito all’aggiornamento del suddetto strumento urbanistico come, peraltro, accaduto in passato;
4. il PRP è lo strumento principe attraverso il quale l’Autorità portuale e gli enti locali interessati debbono concertare la definizione, e successiva pianificazione a medio-lungo termine, delle aree del demanio marittimo in cui si svolgeranno le attività portuali, largamente intese;
5. nella delibera di CC n. 70 del 14.05.2015, approvato dal Commissario Zappalorto, si specifica che il Comune, APV e Nethun S.p.A. riconoscono “la natura urbana e non portuale della quasi totalità della mobilità servita dalle unità di navigazione impiegate nell’esercizio dei servizi pubblici non di linea che fanno capo ai pontili di attracco…”;
6. l’acquisizione e gestione diretta di una parte delle acque demaniali può comportare sicuramente dei benefici sotto il profilo della miglior gestione del fenomeno turistico, all’apparenza spesso incontrollabile, e delle conseguenti economie di spesa per i mancati canoni di concessione portuali;
tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio comunale di Venezia impegna il Signor Sindaco e la Giunta
1. a promuovere qualsiasi azione, con l’ovvio coinvolgimento dell’Autorità Portuale, per quanto di sua competenza, tesa ad ottenere, in sede di redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale, o anche prima della sua stesura formale, il controllo e la gestione diretta di una porzione di almeno cinque metri dalle rive del canale della Giudecca nonché delle aree lagunari prospicienti le isole di Sant’Elena, Sant’Andrea, ecc.
2. a perseguire una politica di vero decentramento degli accessi turistici, specie lungo Riva degli Schiavoni e l’area marciana, anche attraverso lo spostamento degli attuali approdi in questione ed un maggior utilizzo delle più moderne tecnologie per monitorare, in tempo reale, presenze ed eventuali fenomeni di congestione
Davide Scano
Elena La Rocca
Sara Visman
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