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Gruppo Misto - Interpellanza nr. d'ordine 700

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
700 60 06/04/2017 Renzo Scarpa
 
Ottavio Serena
Assessore
Simone Venturini
 
e p. c.
Alla Presidente della III Commissione
06/04/2017 06/05/2017 in Commissione

 

 

Venezia, 6 aprile 2017
nr. ordine 700
n p.g. 60
 

All'Assessore Simone Venturini


e per conoscenza

Alla Presidente della III Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare III Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Gestione Palaplip, rispetto dei termini convenzionali del patto di sussidiarietà e articoli giornalistici.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Prendendo atto che sulla stampa del giorno 4 aprile u.s., è apparso un articolo che riprendeva la questione della gestione del Palaplip di via San Donà a Mestre e del rispetto dei termini convenzionali del patto di sussidiarietà, ci si richiama a quanto già espresso con precedente interpellanza del 10.12.2013 i cui contenuti qui di seguito si richiamano.


PREMESSO CHE:

- Il Consiglio Comunale di Venezia, con propria delibera n. 163 del 12.12.2004 ha sottoscritto gli Aalborg Committments, gruppo di impegni condivisi dai governi locali di tutta Europa per il cambiamento degli stili di vita in rafforzamento delle azioni di sostenibilità urbana e la rivitalizzazione delle Agende 21 locali. Con detti impegni si prevede di promuovere attivamente le produzioni e i consumi sostenibili, le eco–certificazioni, il commercio equo-solidale, le produzioni locali e che ciò debba avvenire con la partecipazione informata di tutti i soggetti e la nascita di nuove imprese per l’animazione economica e l’incremento occupazionale;


CONSIDERATO CHE:


- il Piano Strategico del Comune di Venezia approvato dal Consiglio Comunale con la Deliberazione n. 3/2006, individua nella Città degli abitanti, plurale, sostenibile e solidale e nello sviluppo dell’economia sociale e solidale una delle condizioni per lo sviluppo socio economico del territorio;
- il Comune di Venezia ha aderito ai progetti Comunitari “Equal Progetto Immenso”, “Equal Eccomi”, “Equal Oltre” e promosso il progetto “Cambieresti?”;
- il Comune di Venezia nell’ambito del progetto“Equal Eccomi” ha acquisito quote societarie di Banca Etica e Mag Venezia;


PRESO ATTO CHE CON DELIBERAZIONE DI GIUNTA N. 455/2006:

- è stato dato avvio ad un Tavolo permanente per l’Altra Economia e l’attuazione di specifici progetti composto da 6 dipendenti del Comune di Venezia e 51 (progressivamente ridottisi a 44, a 39, a 27) altri soggetti tra Imprese, Imprese Cooperative, Consorzi, Associazioni e gruppi informali, per arrivare in prospettiva alla strutturazione di un vero e proprio Distretto di “Economia Solidale”, basato su modalità alternative di produzione, consumo, risparmio e lavoro;
- sono stati iscritti a bilancio Comunale 2006 € 150.000,00 per la programmazione delle attività equo – solidali;
- è stato destinato l’edificio ex Plip di via S.Donà 195/ a–b–c in via permanente allo sviluppo ed alla promozione dell’Altra Economia.

Preso atto altresì che, con Deliberazione di Giunta n. 249/2010, si è deciso di:
- approvare il Patto di Sussidiarietà tra Comune di Venezia e l’Associazione AEres per attivare rapporti di collaborazione con le formazioni sociali attive nel territorio che, in assenza di scopo di lucro, esercitano una pubblica funzione, in applicazione del principio di sussidiarietà previsto dall’art. 118 della Costituzione;
- mettere a disposizione di AEres la parte dell’ex Plip destinata allo sviluppo dell’Altra Economia conferendo, nelle more di perfezionamento del patto, l’incarico a 4 cooperative sociali di tipo B, aderenti ad AEres, i servizi di pulizia, guardiania e assistenza tecnica al fine di garantirne la funzionalità ed evitarne il deterioramento.

 

CONSIDERATO CHE:


- la sussidiarietà orizzontale non riguarda i rapporti di tipo commerciale o imprenditoriale ma i rapporti tra le Pubbliche Istituzioni e le Formazioni Sociali che intendono condividere le responsabilità pubbliche relative al "bene comune” e che tale rapporto si configura come rapporto di diritto pubblico che ha per oggetto il riconoscimento di pubbliche funzioni e lo strumento giuridico dell’accordo procedimentale (art. 11 Legge 241/90) che permette al privato di aderire alle pubbliche responsabilità che caratterizzano le funzioni pubbliche;
- il Patto di Sussidiarietà - accordo di programma quinquennale, tra AEres e Comune, fa riferimento a principi comuni quali: l’economia solidale e sociale che non ha come esclusiva priorità la massimizzazione del profitto ma che valorizza le relazioni e che riconosce un’equa ripartizione delle risorse per tutti. Che assume inoltre, come principi del proprio agire, anche il benessere ed i diritti delle persone, la funzione sociale, la difesa dei beni comuni e dell’ambiente, con l’impegno di Costituire un tavolo di concertazione paritetico con il Comune; finalizzato al confronto sullo stesso Patto, alla valutazione degli obiettivi, l'attuazione del progetto, nonché alla determinazione dei piani economico–finanziari. Al fine inoltre di garantire i flussi informativi e di comunicazione tra i due soggetti, definendone le modalità operative in termini di scadenze temporali, e di:
> Andamento numero iscritti all’AEres;
> Numero soggetti non iscritti all’AEres coinvolti nella RES e nelle attività;
> Numero delle attività realizzate nel territorio;
> Numero Cittadini/famiglie coinvolte nelle attività;
> Numero giornate d’iniziative pubbliche presso gli spazi assegnati presso la ex Plip;
e in cui AEres si è impegnata a:
> valorizzare i soggetti dell’Altra Economia operanti nel territorio veneziano promuovendo la partecipazione dei Cittadini nella costruzione di politiche per la sostenibilità ambientale, sociale e lo sviluppo economico locale;
> Costruire e promuovere la Rete di Economia Solidale (RES) veneziana secondo logiche di inclusione e cooperazione attuando specifici progetti finalizzati al suo rafforzamento;
> Coinvolgere attivamente i Cittadini attraverso attività di tipo commerciale, culturale, di scambio, informativo e formativo;
> Promuovere forme di accordo e collaborazione con soggetti del territorio soci di AEres e non assumendo nella realizzazione del progetto e nella conduzione dello spazio una funzione pubblica d’interesse sociale generale;

e il Comune a garantire ad AEres:
> Forme di sostegno economico con restituzione delle somme eventualmente eccedenti;
> L’utilizzo dell’ex Plip;
> L’utilizzo gratuito di strumenti, arredi e attrezzature.

Preso atto che il Progetto per l’AE prevede in particolare che le pratiche di economia solidale si identificano per la loro tensione verso alcuni elementi caratterizzanti:
> nuove relazioni tra i soggetti economici basate sui principi di reciprocità e cooperazione;
> giustizia e rispetto delle persone e dei lavoratori (condizioni di lavoro, salute, formazione, inclusione sociale, garanzia dei beni essenziali);
> rispetto dell’ambiente (sostenibilità ecologica e basso impatto ambientale);
> valorizzazione della dimensione locale (tendenzialmente a scala provinciale);
> partecipazione democratica (autogestione, partecipazione nelle decisioni);
> impegno nell'economia locale e rapporto attivo con il territorio (partecipazione al "progetto locale");
> disponibilità a “contaminare” e ad entrare in relazione con altre realtà che fanno riferimento all’economia solidale, condividendo con queste dei percorsi comuni;
> impiego degli utili per scopi di utilità sociale;
> garanzia di un’equa redistribuzione del valore, anche verso i produttori del Sud del mondo;
> trasparenza nella costruzione dei prezzi.

Dai documenti di sintesi del Tavolo di lavoro si apprende che si sono stanziati fondi per:
- € 150.000,00 nel 2007;
- € 95.000,00 nel 2008;
- € 14.500,00 per progetti di microcredito;
- nel corso della validità del patto anche esenzione al pagamento di COSAP e CIMP e per lavori:
- € 13.755,18
- € 8.687,12
- € 19.988,02.


A CIO' SI DEVE AGGIUNGERE CHE:

- con Deliberazione n. 238/2012 la Giunta, in deroga alle previsioni comunali in materia di nuove aperture di esercizi, ha concesso, all’interno della struttura Palaplip, l’autorizzazione all’apertura al pubblico dell’esercizio di somministrazione di alimenti e bevande alla Cooperativa Sesterzo, che, pur non risultando aderente al tavolo dell’Altraeconomia né ad Aeres, nel frattempo aveva ricevuto dalla stessa AEres la richiesta di procedere, con altre 4 associazioni del territorio, al fine di animare il Palaplip. Ciò, secondo il mandato del Comune, agendo sia sul piano culturale che su quello della promozione sociale e della gestione economica, prevedendo l’obbligo di “inserire nella relazione sull’andamento della gestione l’impatto economico e finanziario dell’attività autorizzata nel bilancio della cooperativa stessa e trasmettere una relazione annuale al Comune di Venezia”.
Nonostante gli impegni in ordine di obiettivi e comportamenti fossero così stringenti e vincolassero Aeres a comportamenti etici di alto livello nei confronti della Città nel suo complesso e dei Cittadini che ne fanno parte, all'epoca della presentazione dell'interpellanza si aveva avuto notizia che:

- la Cooperativa Sesterzo, nella conduzione dell’edificio Palaplip, avesse stipulato ma non rispettato, con un numero rilevante di soggetti appartenenti al territorio veneziano, contratti di lavoro sia di tipo subordinato ad assunzione diretta, sia di tipo a prestazione professionale e che tale inadempienza si fosse concretizzata in:
- imposizione di orari di lavoro eccedenti le normative contrattuali;
- mancata retribuzione per le prestazioni lavorative dei soggetti direttamente assunti;
- mancato pagamento delle fatture corrispondenti alle prestazioni professionali richieste con conseguente esposizione dei prestatori all’onere dei versamenti degli oneri contributivi e fiscali;
- coinvolgimento economico/finanziario attraverso versamenti in denaro né riconosciuti con apposita documentazione né restituiti.
Altresì, veniva denunciato, che la cosa fosse già di conoscenza del Comune di Venezia e che vi fosse già stato, nei mesi precedenti, un autorevole ma infruttuoso intervento nei confronti della Cooperativa Sesterzo per un rientro dalle posizioni debitorie.


PRESO ATTO CHE SUCCESSIVAMENTE ALL'INOLTRO DELLA INTERPELLANZA DI CUI SI TRATTA SI ERA VENUTI A CONOSCENZA CHE AERES AVEVA:

- inoltrato alla Cooperativa Sesterzo precise lettere di diffida il 2/03/2013 e il 3/07/2013 rimaste prive di riscontro;
- comunicato il giorno 8/10/2013, alla Coop. Sesterzo, lo scioglimento/risoluzione dell’accordo di affidamento dello spazio Palaplip per gravi irregolarità e inadempimento essenziale, previsto dall’art. 2 dell’accordo reciprocamente sottoscritto il 31.10.2010, nonché la revoca di quelle obbligazioni che hanno fatto venir meno le ragioni e i presupposti dell’affidamento;
- inoltrato a Coop. Sesterzo preciso invito e diffida a rilasciare immediatamente lo spazio e/o a rimetterlo nella disponibilità di AEres per le pertinenze, i beni e i servizi precedentemente affidati;
- che tale scadenza, per decorrenza dei termini, deve essere intesa alla data del 3 Agosto 2013;
- che le motivazioni espresse da AEres riguardano non solo la condotta meramente passiva tenuta da Sesterzo, a conferma della totale mancanza di rapporti, bensì anche la gestione del Palaplip, definita totalmente fallimentare anche sotto il profilo economico e gestionale. Posto che le iniziative della Cooperativa Sesterzo sono state condotte solo da due/tre soci preoccupati più dell’immagine che dei contenuti.


CHE, DI CONSEGUENZA, DA TUTTO CIÒ RISULTAVA CHE:


- Coop. Sesterzo, già alla data del 3 Agosto 2013 non era più nella titolarità della gestione degli spazi e delle strutture Palaplip e quindi nella impossibilità di stipulare contratti, convenzioni e accordi con chicchessia in merito all’uso del Palaplip;
- con questo si dimostrava, ad avviso di chi scrive, come Sesterzo si comportasse in modo equivoco, ben prima della formulazione della precedente interpellanza. Deve anche ritenersi plausibile che al 10 Dicembre 2013, data di presentazione dell’interpellanza e, comunque, alla data di convocazione della III^ Commissione, l’Amministrazione fosse a conoscenza della situazione stante l’obbligo di svolgimento delle funzioni di coordinamento e controllo al fine di verificare se effettivamente l’attività dei privati fosse in grado di assicurare il soddisfacimento dell’interesse generale;
- che in data successiva alle comunicazioni da AEres a Sesterzo e alla stessa discussione in commissione III^ avvenuta il 21.01.2014, il Comune ha utilizzato gli spazi del Palaplip per lo svolgimento di corsi di formazione del proprio personale e iniziative di vario genere;
- il Comune, oltre all’utilizzo delle risorse a fondo perduto utilizzate per la manutenzione del Palaplip nel suo complesso e al rilascio di una licenza di somministrazione in deroga alle previsioni comunali in materia di nuove aperture di esercizi, risulta aver usato risorse della collettività per provvedere al pagamento di tutti i servizi a rete anche relativi all’esercizio dell’attività di ristorazione e bar;
- che questo esborso di denaro pubblico, di per sé ingiustificato, è avvenuto anche nel periodo in cui Coop. Sesterzo risultava sprovvista di alcun titolo per occupare/gestire la struttura Palaplip di via San Donà e che questo si configura come finanziamento senza motivazione e utilità pubblica a soggetto privato terzo;
- non sia possibile configurare una mancata conoscenza da parte dell’Amministrazione dato che questa fattispecie comporterebbe l’ipotesi di totale mancanza di quell’azione di coordinamento e controllo obbligatoria per la tutela degli interessi pubblici prevista e normata anche dagli accordi.


CONSIDERANDO CHE:


- il principio di sussidiarietà implica pur sempre la possibilità di sostituirsi al privato qualora esso risulti non esercitare adeguatamente l’attività di interesse generale.
- per attività di interesse generale si dovrebbe intendere un’attività posta in essere non per soddisfare un interesse individualistico del soggetto che agisce, ma per soddisfare un interesse della collettività;
- per l’amministrazione, di fronte ad attività di interesse generale svolte da cittadini, diventa dunque prevalente la funzione di coordinamento e quella di controllo e a tale proposito sono particolarmente rilevanti i meccanismi di controllo e vigilanza che l’amministrazione dovrebbe aver posto in essere al fine di verificare se effettivamente l’attività dei privati sia in grado di assicurare il soddisfacimento dell’interesse generale;


CONSIDERATO INOLTRE CHE:


- la ripartizione di compiti e funzioni che deriva dall’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale non serve a delimitare sfere separate di pertinenza giuridica, l’una pubblica e l’altra privata completamente non comunicanti, ma compie una operazione diversa che è quella di delineare una articolata attribuzione di competenze tra differenti soggetti senza che venga meno una comune responsabilità nei confronti di una platea ampia di persone interessate.


SI CHIEDE AGLI ASSESSORI:

- se risulta siano stati rispettati i patti circa il flusso di informazioni e l’invio di precise relazioni, al Comune, sull’andamento della gestione così come previsto dall’accordo di programma;
- se possa essere escluso si siano ripetuti gli episodi che nel 2013 venivano denunciati da Cittadini essere in difformità al Patto di Sussidiarietà – accordo di programma;
- quali azioni sono state intraprese a tutela degli interessi della Città di Venezia garantendo il rispetto degli accordi liberamente sottoscritti con Aeres;
- se vi siano gli estremi per revocare la licenza di somministrazione alla Coop. Sesterzo anche nella considerazione che la stessa non risultava far parte dell’Associazione AEres e quindi non aveva sottoscritto il Patto di Solidarietà e assunto gli oneri conseguenti nei confronti del Comune di Venezia;
- se vi sia la necessità di farsi garante presso eventuali creditori di Coop. Sesterzo;
- come intenda procedere per garantire l’attuazione del progetto legato all’Altra Economia.


Allegati
 
ALLEGATO 1 (pdf - 30 kb)
ALLEGATO 2 (pdf - 41 kb)
ALLEGATO 3 (pdf - 40 kb)
ALLEGATO 4 (pdf - 37 kb)
ALLEGATO 5 (pdf - 37 kb)
ALLEGATO 6 (pdf - 66 kb)
ALLEGATO 7 (pdf - 488 kb)

 

Renzo Scarpa

Ottavio Serena

 
  1. Renzo Scarpa
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 06-04-2017 ore 16:41
Ultima modifica 06-04-2017 ore 16:41
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