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Movimento 5 Stelle - Interpellanza nr. d'ordine 613

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
613 11 05/02/2017 Davide Scano
 
Assessore
Renato Boraso
 
e p. c.
Ai Vice Presidente della VII Commissione
06/02/2017 08/03/2017 in Commissione

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
verbale seduta commissione consiliare21-09-2017Leggi

 

Venezia, 5 febbraio 2017
nr. ordine 613
n p.g. 11
 

All'Assessore Renato Boraso


e per conoscenza

Al Vice Presidente della VII Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Interrogazione del consigliere Senno sull’uso degli immobili di Forte Marghera - INTERPELLANZA ai sensi dell’art. 8 del Reg. C.C.

Tipo di risposta richiesta: in Commissione

 

Premesso che
1. la giurisprudenza amministrativa consolidata ha esteso l’applicabilità dell’art. 30 del previgente D.Lgs. n. 163/2006 (Codice dei Contratti Pubblici), dedicato alle “Concessioni di Servizi”, alle concessioni di beni pubblici: “anche in caso di concessione di beni pubblici, l’ente locale è tenuto a dare corso ad una procedura competitiva per la scelta del concessionario. Infatti, la mancanza di una procedura competitiva circa l’assegnazione di un bene pubblico suscettibile di sfruttamento economico, introduce una barriera all’ingresso al mercato, determinando una lesione alla parità di trattamento, al principio di non discriminazione ed alla trasparenza tra gli operatori economici, in violazione dei principi comunitari di concorrenza e di libertà di stabilimento…” (sentenza Consiglio di Stato, sez. V, 31/05/2011 n. 3250);
2. nel Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019, all’Allegato A1 “Aree a Rischio Generali”, si stabilisce, a proposito dell’area “Gestione del Patrimonio”, che per “l’assegnazione in uso di beni di proprietà del Comune a terzi” tra gli eventi rischiosi vi sia “l’omesso espletamento della procedura ad evidenza pubblica quando dovuta”;

premesso inoltre che
3.
lo Statuto della neocostituita “Fondazione Forte Marghera” afferma, all'art. 3, che essa: “gestisce attività in via diretta e per conto e nell’interesse dell’Amministrazione comunale all’interno di Forte Marghera quali: - ricerca di possibili conduttori di attività economiche e culturali; - attivazione di accordi di collaborazione per servizi e attività culturali e di promozione”;

considerato che
4. l’associazione “I mici del Forte” risulta detentrice di alcuni immobili, individuati con i numeri 44 e 49, all’interno del complesso di Forte Marghera, come risulta dal verbale redatto il 5 dicembre 2016 dall’arch. Luca BARISON, del Settore “Valorizzazione Beni Demaniali e Patrimoniali”. In questi locali, i volontari dell’associazione svolgono attività di gestione e di salvaguardia di circa 140 esemplari stanziali nell’ambito della colonia felina ivi residente, anche nell’interesse della salute pubblica, con mezzi e risorse propri, assicurandone giornalmente il necessario fabbisogno alimentare e sanitario;
5. sull’attività della citata associazione si è focalizzata una recente interrogazione del consigliere comunale SENNO, la n. d’ordine 580 del 27.12.2016, con la quale si dà grande lustro all’impegno di altre due associazioni, presenti sempre presso il Forte e, contemporaneamente, si getta discredito sull’altra realtà associativa;
6. l’interrogazione, dal tono già di per sé spiacevole, assume contorni assurdi, e al tempo stesso gravi, quando poi lancia pesanti accuse rispetto alla commissione di illeciti e fattispecie penalmente rilevanti da parte dei volontari dell’associazione, tutte però accompagnate da un “sembra” o un “si dice che”.
Dopo tali premesse, il consigliere propone a Codesto Assessore “di sollecitare la Fondazione Forte Marghera per affidare la gestione di uno degli immobili sopracitati ad Enpa e Dingo, continuando cosi a garantire, attraverso la gratuita attività di tali associazioni, la protezione della colonia felina”, intento certo meritevole ma, forse, in contrasto con la normativa in materia di concessione di beni pubblici. A tale quesito, l’Assessore fornisce tuttavia una risposta sibillina, scaricando la responsabilità alla neonata, e sprovvista di personale e mezzi, Fondazione Forte Marghera;

tutto quanto premesso e considerato,
si chiede:


a) di spiegare, considerato l'abbondante uso del condizionale nel rispondere all'interrogazione in esame, se Codesto assessore era o meno a conoscenza del summenzionato verbale del 5 dicembre scorso, controfirmato proprio da un dirigente comunale del settore Patrimonio;
b) di precisare, vista l'estrema gravità di alcune condotte descritte nell'interrogazione, se la documentazione relativa sia stata trasmessa alla Procura della Repubblica.
Il luogo infatti, Forte Marghera, in cui sarebbero stati posti in essere i comportamenti presuntivamente illeciti rende la segnalazione un atto dovuto, specie da parte di Codesto assessore competente per materia;
c) se corrisponde al vero la circostanza, citata nell'interrogazione, secondo cui l'associazione si sarebbe “impossessata illegalmente dell'edificio 10 bis (…) irrompendo all'interno con la forza e sostituendo la serratura”;
d) di spiegare se, in linea con la normativa nazionale e il PTPC locale, anche gli immobili ricompresi all’interno del compendio di Forte Marghera debbano essere assegnati con procedure ad evidenza pubblica;
e) quali sono i tempi previsti dall'amministrazione per l'assegnazione dei suddetti spazi, con concessioni non provvisorie e previo bando che privilegi, ovviamente, la qualità delle proposte d’uso piuttosto che la misura del canone.

 

Davide Scano

 
  1. Davide Scano
  2. Archivio atti
 
Pubblicata il 05-02-2017 ore 12:09
Ultima modifica 05-02-2017 ore 12:09
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