nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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412 | 59 | 06/07/2016 | Davide Scano |
Sindaco Luigi Brugnaro e p. c. Al Presidente della XI Commissione |
07/07/2016 | 06/08/2016 | in Commissione |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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verbale seduta commissione consiliare | 19-02-2019 | Leggi |
Venezia, 6 luglio 2016
nr. ordine 412
n p.g. 59
Al Sindaco Luigi Brugnaro
e per conoscenza
Al Presidente della XI Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare XI Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Il futuro dello Stadio F. Baracca di Mestre - INTERPELLANZA a risposta orale in Commissione ai sensi dell’art. 8 del Reg. C.C.
Tipo di risposta richiesta: in Commissione
Premesso che
1. con la delibera di C.C. n. 95 del 30 luglio 2009 l’impianto sportivo dello stadio Francesco Baracca di Mestre è stato inserito nell’elenco delle proprietà immobiliari da alienare, attraverso conferimento all’apposito fondo immobiliare “Città di Venezia”;
2. con la delibera di GC n. 312 del 02.09.2015, il Comune ha stipulato un accordo di mediazione con la società gestrice del fondo, EST CAPITAL SGR S.p.A. per risolvere le pendenze pregresse e confermare interesse al “…mantenimento del diritto di usufrutto, a causa del permanere delle ragioni di interesse pubblico alla prosecuzione, in particolare, dell'attività sportiva nello storico campo da calcio di Mestre, a beneficio della vasta utenza cittadina che utilizza l'impianto sportivo, la cui frequentazione contribuisce a non determinare degrado nella zona in caso di abbandono e di tempi non immediati di valorizzazione dell'immobile”;
3. all’art. 6 dell’accordo, intitolato “Manutenzione ed eventuali interventi”, si precisa che “tutti gli interventi di manutenzione ordinaria saranno eseguiti a cura e spese del Comune. Quelli di natura straordinaria, che si rendessero necessari, a condizione che non incidano sulla destinazione d’uso dell’immobile, rimarranno ad esclusivo carico del Comune…”.
Poi ancora si dichiara che: “il Comune, alla luce di tutto quanto esposto in premesse, si assume l’impegno di eseguire, a propria cura e spese, i lavori necessari per rendere l’Immobile conforme, in base all’uso sportivo che ne verrà fatto, alle prescrizioni normative vigenti in materia di sicurezza e applicabili al gioco del calcio, anche se a livello dilettantistico (in seguito “Interventi Sicurezza”). Il Comune, inoltre, si impegna ad eseguire tutte le opere necessarie e funzionali alla prevenzione degli infortuni nello stadio, (in seguito “Opere funzionali”), compatibilmente con il tipo di attività sportiva che vi verrà svolta…”.
Lo stesso articolo precisa anche che: “il Comune s’impegna, infine, a non acconsentire all’esercizio dell’attività calcistica in ipotesi di mancata realizzazione a regola d’arte degli Interventi Sicurezza e delle Opere Funzionali e comunque di tutti gli interventi necessari per la conformità dello Stadio alla normativa applicabile”;
4. con le delibere di CC n. 95 del 19.11.2014 e di GC n. 381 del 17.11.2015, è stata deliberato di liquidare anticipatamente il fondo immobiliare nonché, come chiesto dal Commissario Straordinario della SGR Est Capital e con la banca finanziatrice Unicredit S.p.A., di “…indirizzare la società immobiliare del Comune di Venezia (IVE S.r.l.) all’acquisto degli altri immobili del Fondo con accollo e ristrutturazione del residuo debito da essi garantito, ad eccezione dello Stadio Baracca che verrebbe riassegnato alla proprietà del Comune di Venezia”. Il differente trattamento dell’impianto sportivo viene motivato, nel testo della delibera, così: “il venir meno per il Comune di qualsiasi controllo sulla destinazione di alcuni cespiti ancora utilizzati per fini di interesse dell’Amministrazione, tra cui in particolare a Mestre (…) lo Stadio Baracca, con conseguente impossibilità di onorare l’impegno assunto di garantirvi lo svolgimento del gioco del calcio, che invece verrebbe garantito a tempo indeterminato dalla riassegnazione al Comune della proprietà dello Stadio, a suo tempo trasferito al Fondo per un valore di 6,6 milioni”;
premesso inoltre che
5. con la delibera di GC n. 383 del 17.11.2015 è stato concesso l’impianto, in regime di sub detenzione, all’A.C. Mestre S.S.D. a.r.l. per le annualità sportive 2015/16 e 2016/17: in tale documento si precisa che la società sportiva “si è proposta di farsi carico della gestione dello Stadio “F. BARACCA” e dei relativi lavori di manutenzione necessari alla sua apertura e allo svolgimento all'interno di esso dei campionati 2015/2016 e 2016/2017 secondo le modalità e le prescrizioni delle vigenti normative sportive e non, anche in riferimento a quanto verrà deciso dalla competente Commissione Pubblico Spettacolo” nonché a pagare 5.000 euro l’anno di canone ed il 30% dei costi relativi alle utenze;
6. nella stessa delibera si dà atto che la società ha già presentato da un mese “la documentazione tecnica sui lavori necessari per poter rendere agibile lo stadio (…), dalla quale si evince la volontà per il momento di raggiungere una capienza inferiore ai 2.000 (duemila) spettatori all'interno dello stadio”;
7. all’art. 4 della Convenzione, sottoscritta dalle parti, si precisa che “il Subdetentore assume l’utilizzo e la gestione dell’impianto in oggetto, nello stato e nelle condizioni in cui si trova (…) con specifico, ma non esclusivo, riferimento alla documentazione in ordine alle carenze per l'agibilità dell'impianto” mentre all’art. 10 si aggiunge che: “Il Concessionario assume a proprio carico, tutti gli interventi di manutenzione e adeguamento necessari, secondo quanto definito nell'allegato B sotto l'alta sorveglianza del settore Edilizia Comunale della direzione Lavori Pubblici al fine di rimettere in efficienza lo Stadio F. BARACCA e di avere le condizioni di agibilità per disputare gli allenamenti e i campionati 2015-2016-2017.
Fino a quando non sarà ottenuto, a cura della Società sportiva, il Certificato di Prevenzione incendi e l'agibilità pubblico spettacolo non potranno essere disputate manifestazioni sportive con presenza di spettatori”. Nel ricordato allegato B si elencano alcune tipologie di lavori da eseguire e si prescrive il breve termine di 2 mesi dalla firma della convenzione per l’esecuzione dei lavori;
considerato che
8. lo Stadio F. Baracca raggiungerà nel 2019 l’importante traguardo dei 100 anni dalla sua costruzione. Per questo e per le numerose realtà sportive ivi cresciute e sviluppatesi, esso va considerato e tutelato, non soltanto quale luogo di sport ma anche come importante traccia della storia più recente di Mestre;
9. da notizie assunte in modo informale, sembra che la società sportiva dell’A.C. Mestre abbia fatto predisporre, oltre al già depositato progetto per una capienza inferiore ai 2.000 posti, un progetto più complessivo per raggiungere una capienza da 3.660 posti grazie al quale poter giocare non soltanto le partite della serie D ma anche quelle di un’eventuale LEGA PRO, nell’ipotesi di avanzamento alla categoria superiore;
10. le progettazioni sembrano aver ottenuto già un beneplacito, di massima, da parte di CONI e Federcalcio mentre invece l’iter di autorizzazione dei lavori da parte della Commissione “Agibilità Pubblico Spettacolo” si è arenato presso Prefettura e Questura, nel silenzio generale dell’amministrazione comunale;
11. la società sportiva A.C. Mestre, ad oggi, non ha dunque potuto avviare i lavori necessari e si appresta ad iscrivere la squadra al campionato di serie D con utilizzo di uno stadio fuori Comune, come quello di Mogliano Veneto (come ha fatto l'anno scorso con inutile dispendio di risorse), oppure con la richiesta d’utilizzo dell’altro stadio comunale, il “P.Penzo” di S. Elena a Venezia;
12. le convenzioni per l'affidamento di altri impianti sportivi, assimilabili allo stadio F. Baracca, recano condizioni contrattuali, inspiegabilmente, ben più favorevoli per il soggetto gestore. Le sette piscine comunali, ad esempio, sono caratterizzate da concessioni di durata dai 9 ai 40 anni circa con previsioni di investimento, per manutenzioni straordinarie e/o innovazioni, dai 18 ai 40 mila euro l’anno e con contributi comunali sui consumi che variano, nel tempo, dal 50 sino al 100% di copertura. Il palasport “G. Taliercio” è affidato in concessione per una durata di 14 anni con l'obbligo, a carico del gestore, di sostenere circa 400 mila euro di costi di manutenzione straordinaria, defalcati però dal canone annuo pari a 18.500 euro e dal 7% (ora 30) di quota delle utenze a carico del privato, ma con il riconoscimento di un altro “...contributo annuo...commisurato alle attività sportive e promozionali praticate dal concessionario” (nel 2012 è stato di 167.550,00 euro, dal 2014 in poi le esigenze di bilancio hanno prevalso);
13. l'amministrazione comunale ha speso, anche di recente, ingenti risorse per la manutenzione dell'altro stadio comunale (939.446,93 euro nel 2013, per demolizione, smaltimento e sostituzione delle Torri Faro). Il Sindaco ha poi agevolato l’iscrizione al campionato di serie D della squadra assegnataria dell’impianto, la VENEZIA FOOTBALL CLUB S.r.l., dichiarando alla FIGC che essa risulta essere la squadra rappresentativa dell’intero Comune (ciò le ha permesso di non partire dalla terza categoria e un bel risparmio economico). Ne consegue che un corrispondente impegno, in termini politici ed economici, debba essere riservato anche all’altra squadra iscritta alla serie D;
14. lo stato di agibilità dello stadio, va ricordato, sembra sia stato tolto per decisione dell’ex Commissario Prefettizio, Vittorio Zappalorto, in occasione del derby, svoltosi il 1 febbraio 2015, tra la F.C. MESTRINA e l’A.C.D. TREVISO ma, non tanto per ragioni di sicurezza della struttura quanto piuttosto per temuti pericoli di ordine pubblico. Successivamente a tale data tuttavia, la F.C. MESTRINA ha potuto finire il proprio campionato di Eccellenza, grazie agli interventi dell’ex Presidente della Municipalità, Massimo VENTURINI, per l’apertura dell’impianto e utenze;
premesso e considerato tutto quanto sopra,
si chiede:
1. di conoscere i motivi per cui nell'accordo di mediazione con ESTCAPITAL SGR S.p.A. come anche in sede di liquidazione del fondo e riacquisizione dello stadio F. Baracca (delibere GC n. 312 del 02.09.2015 e 381 del 17.11.2015) il Comune si sia preso l'impegno di garantire lo svolgimento del gioco del calcio, con riferimento almeno alle partite di campionato di serie D, eseguendo i necessari lavori di manutenzione straordinaria, mentre poi nello stesso periodo (lo stesso giorno!) delibera di affidare in concessione per soli due anni l'impianto, scaricando il gravoso impegno sulla società sportiva, peraltro accettato;
2. di spiegare i motivi, e il fondamento giuridico, per cui gli uffici comunali hanno predisposto una convenzione, a favore dell'A.C. Mestre S.S.D. a.r.l., con contenuti e clausole molto difformi rispetto a quelle inserite in convenzioni relative a impianti sportivi similari, come descritto sopra, violando così i principi d'imparzialità e pari trattamento;
3. di spiegare le ragioni per cui, durante questo primo anno, l’amministrazione non si sia impegnata politicamente per far giungere a buon fine il procedimento per il ri-ottenimento dell’agibilità e per quale ragione il Sindaco non sia riuscito a firmare delle deroghe, nel frattempo, per far svolgere le partite di campionato analogamente a quanto pare sia stato fatto dal citato ex Presidente di Municipalità;
4. di illustrare se, alla luce dell'ormai avvenuta riacquisizione dello stadio e delle clausole contrattuali favorevoli applicate ad altri soggetti, si stia valutando, con l’ovvio coinvolgimento della società sportiva, di modificare la concessione in essere nel senso di una sua maggior durata e con un'eventuale compartecipazione degli investimenti da parte dell'amministrazione locale (fondi PON-METRO o altre risorse);
5. di trattare la presente interpellanza in una commissione ad hoc da svolgersi a Mestre, al fine di agevolare la partecipazione della cittadinanza interessata al tema.
Davide Scano
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