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Movimento 5 Stelle - Interrogazione nr. d'ordine 1899

Logo Movimento 5 Stelle Elena La Rocca
nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente assessore competente data protocollo data scadenza tipo risposta
1899 94 11/05/2020 Elena La Rocca
 
Assessore
Paolo Romor
11/05/2020 10/06/2020 scritta
 
rinviata
in Consiglio

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
cambio iter per scadenza termini risposta11-06-2020Inviata per la trattazione in Consiglio comunale ai sensi dell'art. 16 c. 5 del Regolamento del C.c.

 

Venezia, 11 maggio 2020
nr. ordine 1899
n p.g. 94
 

All'Assessore Paolo Romor


e per conoscenza

Alla Presidente della X Commissione
Alla Segreteria della Commissione consiliare X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: Individuazione dei dipendenti che svolgono attività che devono essere svolte “in presenza” e dotazione di strumenti di protezione individuale

Tipo di risposta richiesta: scritta

 

Premesso che
1) il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19», convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 13, successivamente abrogato dal decreto-legge n. 19 del 2020 ad eccezione dell’art. 3, comma 6-bis, dispone automaticamente con forza di legge tutti i dipendenti pubblici in lavoro agile
2) disporre in lavoro agile i dipendenti non è una scelta discrezionale, lasciata al libero apprezzamento dell’Amministrazione Comunale , ma obbligo di legge di cui al punto 1;
3) il datore pubblico deve individuare quelle attività che devono necessariamente essere rese in presenza, peraltro con l’onere di motivare tale scelta;
4) l'osservanza del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6 è un obbligo, di carattere duplice: innanzitutto come azione organizzativa obbligatoria di enti pubblici e privati, ma soprattutto come azione necessaria per la tutela della salute pubblica, dei lavoratori in primis, diminuendo il rischio di contagio sui luoghi di lavoro, ma anche sui mezzi pubblici di trasporto, diminuendo il l'affollamento sugli stessi, nei luoghi ove pranzano, nei supermercati che i dipendenti devono affollare per procurano il cibo da asporto;


premesso inoltre che
5) i lavoratori, ad esempio, del Settore Edilizia Privata devono recarsi in ufficio un giorno alla settimana per dare informazioni al pubblico, non è chiaro se con ricevimento e in tal caso con che modalità e con quali presidi e DPI. Tali informazioni a nostro parere possono essere date sia tramite email che telefono, previa adeguata informazione sul sito web del Comune di Venezia, che in proposito è alquanto carente;
6) molti sono stati richiamati alla prestazione in presenza con sms e telefonate, senza atto del dirigente, che motivi in base all'attività specifica l'indifferibilità della prestazione del lavoratore in presenza.


considerato che

7) il contagio da Covid 19 si qualifica come “infortunio” sul lavoro qualora contratto nell'adempimento della prestazione lavorativa;
8) la legge qualifica come infortunio anche l'accadimento che intervenga durante il percorso di andata e di ritorno casa – lavoro e nel caso specifico un contagio contratto su mezzi pubblici affollati o inadeguati;
9) nel caso di infortunio del lavoratore le responsabilità civili e penali incombono sul dirigente nella qualità di datore di lavoro, specificatamente se inottemperante a disposizioni di legge;
10) richiamata la recente direttiva nr.3/2020 del ministero per la pubblica amministrazione con Oggetto: Modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell’evolversi della situazione epidemiologica da parte delle pubbliche amministrazioni;
11) considerato infine che ad oggi il Governo non ha individuato una data plausibile per la cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, né l'Amministrazione comunale ha provveduto ad aggiornare l'elenco delle attività indifferibili da rendere in presenza del 25/3/2020;

si chiede all’Assessore

a)di relazionare della situazione generale sul piano di rientro dei lavoratori, e sulle motivazioni che, in base all'attività specifica, determinino l'indifferibilità della prestazione del lavoro in presenza;
b)di rendere noto il cronoprogramma dei rientri e di conoscere nel dettaglio la motivazione della necessità del lavoro in presenza con riferimento a ciascuna singola direzione e alle relative unità di personale;
c)di illustrare quali siano le misure di prevenzione adottate, se vi siano agevolazioni per i dipendenti sull'uso di mezzi privati e/o l'utilizzo gratuito di parcheggi a pagamento per evitare l'utilizzo del sistema dei mezzi di trasporto pubblici, già gravemente deficitario.




Venezia, 11 maggio 2020

 

Elena La Rocca

 
 
Pubblicata il 11-05-2020 ore 16:13
Ultima modifica 11-05-2020 ore 16:13
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