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Risposta - Interrogazione nr. d'ordine 24

da Assessore Giorgio D'Este

Venezia, 11 settembre 2015
n p.g. 401421
 

Al Consigliere comunale Andrea Ferrazzi


e per conoscenza

Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario

 

Oggetto: risposta all'interrogazione nr. d'ordine 24 (Nr. di protocollo 6) inviata il 06-08-2015 con oggetto: Parco Albanese spaccio a cielo aperto

 

In riferimento all’interrogazione così come richiamata al nr ordine 24 del giorno 06/08/2015, si riporta quanto segue:
è opportuno evidenziare come le attività di repressione del fenomeno degli stupefacenti in genere siano in capo ai Nuclei della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri e, in via ausiliaria, al Nucleo di Polizia Giudiziaria del Corpo di Polizia Municipale.
Premesso, che è interesse di codesta amministrazione rispondere alle necessità e problematiche della città e dei cittadini, stante la atavica carenza di personale del Corpo di Polizia Municipale non è ipotizzabile accogliere il suggerimento formulato dal consigliere Ferrazzi nella sua interrogazione e cioè di fare presidiare il parco dal personale del Corpo; infatti sarebbe necessario per fare un servizio efficace dislocare all’interno del parco Albanese almeno 6 unità per ogni turno di servizio, unità attualmente non disponibili.
Si precisa che il parco Albanese è da molti mesi all’attenzione delle Forze di Polizia dello Stato e della Polizia Municipale: numerose sono state le operazioni frutto di attività info investigativa, con la denuncia di una decina di persone dedite allo spaccio all’Autorità Giudiziaria e la segnalazione di oltre un centinaio di assuntori al Prefetto, nonché, ancor più numerosi, i controlli effettuati da pattuglioni sia interforze che organizzate dalle singole forze di polizia con l’ausilio delle unità cinofile.
Per quanto riguarda la Polizia Municipale nel 2015 si è conclusa la complessa indagine denominata “Piramidi e Cristalli” che dopo alcuni mesi di attività info investigativa anche con l’utilizzo di tecnologie avanzate ha portato l’Autorità Giudiziaria ad emettere tre misure cautelari (tra cui una custodia cautelare in carcere) nei confronti di cittadini italiani e la P.M. a compiere due arresti in flagranza di cittadini stranieri di origine balcanica per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, sette denunce a piede libero nonché alla segnalazione al Prefetto di 90 assuntori abituali di sostanze psicotrope, nonché il sequestro di due etti di catinoni sintetici, un centinaio di grammi di cocaina e una cinquantina di grammi di marjuana.
Giusto nella giornata di ieri, personale del Servizio Sicurezza Urbana della PM, con l’ausilio dell’unità cinofila, ha operato all’interno del parco Albanese nella zona delle così dette “2C” denunciando a piede libero due persone straniere di origine africana per spaccio di sostanze stupefacenti nonché segnalando al Prefetto un assuntore abituale cittadino italiano. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate una ottantina di dosi di marjuana, una trentina di dosi di hashish, un telefono cellulare smarthphone ancora confezionato, nonché sono stati rinvenuti documenti abbandonati di cittadini stranieri su cui sono in corso approfondimenti investigativi.
Addirittura controproducente è la proposta, contenuta nella seconda parte dell’interrogazione, di riattivare la sezione di Bissuola ubicata all’interno del Centro Civico: infatti, al di là della non idoneità dei locali dove era ospitata la sezione oggi soppressa, riattivarla significherebbe togliere ulteriore personale da compiti di controllo del territorio per adibirlo a compiti di ufficio, ridurre la possibilità di organizzare il lavoro in modo flessibile nonché far transitare mezzi a motore all’interno dei percorsi pedonali del parco con il solo “beneficio” di vedere transitare mezzi con i colori d’istituto ad alcune centinaia di metri dai luoghi dove avvengono attualmente le azioni di spaccio, senza alcuna reale capacità operativa aggiuntiva rispetto la situazione odierna. Se si vuole potenziare il controllo del territorio come auspica l’interrogante è necessario aumentare il numero degli operatori in modo di adeguarlo a quello delle città di pari dimensioni e con caratteristiche analoghe (Firenze e Bologna) che hanno l’una oltre mille operatori e l’altra circa 850 contro i nostri 380 attuali operatori.
Portare maggiore sicurezza nei parchi è tra i nostri obiettivi principali, infatti, si sta lavorando su di un progetto che vedrebbe coinvolte delle Associazioni di Volontariato riconosciute e munite di caratteristiche e competenze specifiche, con il preciso compito di garantire una presenza deterrente nelle aree di interesse e col fine di osservare/controllare le situazioni sospette riportandole in tempo reale alla nostra Centrale Operativa che, assunte le informazioni del caso, provvederebbe a fare gli interventi necessari in maniera mirata e per questo più incisivi.

 

Giorgio D'Este

 
 
A cura della segreteria dell'Assessorato
Pubblicazione: 11-09-2015 ore 08:38
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