Seduta del 30-07-2015
nr. d'ordine | seduta del | espressione di voto | mozione/i di riferimento |
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odg_1 | 30-07-2015 | approvato all'unanimità tabella votazione |
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Oggetto: MOZIONE collegata alla PD 2015/423 del 09/07/2015 “Bilancio di previsione esercizio finanziario 2015. Verifica degli equilibri generali di bilancio e assestamento generale.”
Il Consiglio Comunale
Premesso che
• La situazione finanziaria del Comune di Venezia è in una fase estremamente delicata, causata da scelte non imputabili al Consiglio Comunale e all'Amministrazione attualmente in carica;
• Il Consiglio Comunale insediatosi in data 2 luglio 2015 non ha potuto che prendere atto della difficile situazione economica che si è pienamente evidenziata in sede di verifica degli equilibri generali e assestamento generale del bilancio di previsione 2015, già deliberato dalla gestione Commissariale, in cui si è rilevato che attualmente è previsto uno sforamento del Patto di Stabilità 2015 per un importo di oltre 60 milioni di Euro;
Considerato che
• il Patto di Stabilità innesca un meccanismo contabile che limita l'investimento in settori strategici che invece garantirebbero sviluppo, occupazione e ripresa economica per i cittadini di Venezia;
• è necessario, con il coinvolgimento dei cittadini, attuare una grande “verifica a tutto campo” sui conti pubblici, sia del Comune che delle aziende partecipate, evidenziando le situazioni più delicate;
TUTTO CIO PREMESSO
Constatata la propria competenza, ai sensi dell'art. 42 del D.Lgs. n. 267/2000
Il Consiglio Comunale di Venezia chiede al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi per:
• evitare lo sforamento del Patto e comunque la conseguente applicazione del regime sanzionatorio;
• ricercare le condizioni economiche e contabili possibili per il reperimento di risorse per la parte variabile del “salario accessorio” per il personale dipendente;
• rilanciare la macchina pubblica attraverso una riorganizzazione incentrata sulla valorizzazione della capacità di ogni singolo dipendente, che sarà protagonista del proprio percorso di crescita professionale;
• identificare misure anche eccezionali, ma lungimiranti per non tagliare i servizi, garantire e sviluppare l’occupazione;
• intervenire presso il Governo, i competenti Ministeri e il Parlamento affinché l’obiettivo posto dal Patto di stabilità al Comune di Venezia consideri le specificità territoriali di una città unica in Italia e al mondo, sito dell'UNESCO e prossima Città Metropolitana, e sia depurato dagli elementi che lo rendono sovrastimato rispetto all'ordinario in quando distorto dall'inclusione di finanziamenti in realtà non più disponibili, penalizzando in maniera inaccettabile il Comune di Venezia, che invece dovrebbe essere beneficiario in futuro di una fiscalità speciale;
• invitare il Governo ed il Parlamento ad attuare finalmente una riflessione completa sui Comuni e le Città Metropolitane, ipotizzando un assetto dello Stato nei prossimi anni che non penalizzi il ruolo degli Enti locali, ma gli valorizzi secondo il principio di sussidiarietà, come previsto dalla Costituzione Italiana.
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