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Mozione nr. d'ordine 91

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nr. d'ordine nr. protocollo data pubbl. proponente data protocollo
91 35 02/11/2015 Monica Sambo
 
Felice Casson
Giovanni Pelizzato
Francesca Faccini
Rocco Fiano
Bruno Lazzaro
Nicola Pellicani
Andrea Ferrazzi
02/11/2015

 
tipo comunicazionedata pubblicazionetesto
esito02-11-2015Leggi

 

Venezia, 2 novembre 2015
nr. ordine 91
n p.g. 35
 

Al Sindaco
Alla Presidente del Consiglio comunale
Ai Capigruppo consiliari
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Al Vicesegretario Vicario


 

Oggetto: MOZIONE n. 4 collegata al punto 2 dell'O.d.g. “Linee programmatiche di mandato 2015-2020 del sindaco Luigi Brugnaro” Oggetto: Valorizzazione del ruolo decentrato delle municipalità

 

Premesso che:

- Il decentramento amministrativo costituisce uno dei principi fondamentali dell’organizzazione amministrativa e un corollario dell’ordinamento democratico, essendo finalizzato a realizzare la partecipazione effettiva della collettività all’esercizio e alla cura degli interessi pubblici attraverso l’esercizio diretto delle funzioni amministrative.

- L’Art. 5 della Costituzione italiana sancisce che la Repubblica è “ una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali e attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento»

- Il concetto di “decentramento” è altresì previsto agli art. 114 e 133, Titolo V, parte II della Costituzione, laddove si descrive l’assetto organizzativo della Repubblica.

- La Legge n. 59/1997 (cosiddetta legge Bassanini), aveva come obiettivo la realizzazione del massimo decentramento possibile con legge ordinaria, nei limiti consentiti dalla Costituzione, indicando i principi e i criteri cui dovevano ispirarsi le leggi di attuazione successive. In particolare, nell’art. 1 si specifica che per «conferimento» si intende il trasferimento, la delega o l’attribuzione di funzioni e compiti e che, per «enti locali», si intendono le provincie e i comuni, le comunità montane e gli altri enti locali.

Considerato che:

- La realizzazione della nuova città Metropolitana, intesa in tutte le sue articolazioni, assumerà i caratteri di una sfida politico-istituzionale per un mutamento storico- epocale che vedrà allargarsi la dimensione della Città. Per evitare la perdita della partecipazione e vanificare il principio di decentramento, diventa importante far risaltare il ruolo delle Municipalità quali articolazioni territoriali di prossimità.

- Si tratta di un passo importante in quanto la Città Metropolitana, se realizzata compiutamente, porterà ad una nuova fase di riqualificazione e di valorizzazione delle identità locali, in particolare se sarà attuato il principio di sussidiarietà e di decentramento.

- L'avvento delle Municipalità quale nuovo sistema d'espressione del decentramento politico amministrativo nel Comune di Venezia, ha comportato una ridefinizione dell'assetto dei servizi e funzioni secondo un processo che ha condotto l'istituzione pubblica ad un radicamento nel territorio e ad un rapporto costruttivo con i cittadini in termini di rappresentanza.

- Questi presupposti implicano che ogni Municipalità sia portatrice di diverse e variegate istanze. Riteniamo che queste diversità costituiscano una ricchezza culturale e sociale che va preservata sia dall'omologazione, sia dall'isolamento, prevedendo forme di dialogo, comunicazione e coordinamento, finora non troppo emersi, tra i vari organismi di decentramento e tra questi ed il Centro politico amministrativo.

- i servizi che le Municipalità forniscono oggi ai cittadini sono: la tutela delle fasce deboli con l’impegno di risorse nel sociale, l’attenzione alla famiglia con la gestione di nidi e scuole d’infanzia, la campagna per una città accessibile, la variegata e apprezzata proposta culturale, la tutela della residenza con l’opposizione, ad esempio, ai cambi di destinazione d’uso, l’attenzione all’associazionismo e al volontariato, la tutela della salute e dell’ambiente.

- Grazie alle esperienze maturate in questi anni di esercizio delle funzioni decentrate, vi è la consapevolezza dell’obbligatorietà nel proseguire in tale percorso, aggiungendovi i caratteri innovativi previsti dalla Città Metropolitana.


Tenuto conto che :

- Le linee programmatiche dell’attuale amministrazione prevedono al punto 6.1.5 “revisione dell’assetto amministrativo e del ruolo delle Municipalità secondo criteri di efficientamento, centralizzando alcune funzioni fondamentali”. Tali linee gettano una inquietante domanda sulla funzionalità delle Municipalità quali articolazioni territoriali di prossimità che risulterebbero così svuotate delle possibilità di dare risposte alla cittadinanza.

- Insistenti notizie annunciano un imminente accentramento di settori quali le politiche sociali ed educative, per sottrarli alle sei Municipalità.

- Al riguardo, si prevede che il cittadini perderanno l’attuale riferimento diretto, vicino e decentrato; si verificheranno lunghe attese di risposte che tarderanno sempre più a causa dell’aumento delle funzioni nella nuova gestione amministrativa.

- La centralizzazione dei servizi non potrà che aumentare le richieste al sistema amministrativo centrale e il rapporto col cittadino peggiorerà inevitabilmente.

- Le Municipalità ritengono fondamentale l’informazione ai cittadini circa i servizi forniti, come indicato in premessa; pertanto


Impegna il Sindaco e la Giunta comunale a:


- affidare alle Municipalità la gestione in autonomia dei principali servizi di prossimità al cittadino;


- rafforzare il ruolo delle Municipalità fornendo dotazioni, funzioni e competenze certe, evitando la sovrapposizione o duplicazione degli uffici con l’amministrazione centrale.

 

- Per raggiungere questo obiettivo in primo luogo andranno razionalizzati gli uffici, accentrandone alcuni e decentrandone altri, secondo la distribuzione delle competenze;


- assegnare adeguate risorse finanziarie, umane e strumentali in quei settori in cui si possano soddisfare le esigenze e i bisogni della comunità cittadina in modo più efficace ed efficiente, secondo un principio di adeguatezza e sussidiarietà;


- coinvolgere le Municipalità sin dalla fase di elaborazione del bilancio comunale e non solo attraverso un parere nella fase finale della sua approvazione. Va previsto un vero percorso partecipato articolato per ciascuna Municipalità che parta dalla redazione di un budget annuale delle risorse economiche - finanziarie necessarie ad ogni ente decentrato che verrà poi recepito nel bilancio comunale;


-definire il rapporto tra le Municipalità e le Società partecipate nell’attuazione delle funzioni di scopo di dette società;


- Ad incontrare, finalmente i presidenti delle Municipalità che hanno ripetutamento chiesto un incontro congiunto al fine di sviluppare e realizzare le azioni volte al miglioramento dei servizi di base ai nostri cittadini (tutela fasce deboli, servizi infanzia e nidi, tutela della residenza);

Si impegna il Sindaco a spiegare :

-Quali benefici avrà la la cittadinanza quando, attività da sempre gestite dalla Municipalità, saranno in capo all'Amministrazione Centrale ?  

- Quali specifici criteri di efficientamento l’Amministrazione Comunale intende applicare?

 

-Come sarà possibile attivare in modo efficiente a livello Centrale servizi oggi garantiti capillarmente dalle Municipalità nel territorio?


-l’Amministrazione Comunale come pensa di tutelare i diritti e l’ascolto dei bisogni dei cittadini, allo stesso modo in cui è stato garantito finora dalle Municipalità?


- Quando il sindaco ha intenzione di ricevere i presidenti delle Municipalità? Quale causa ostativa impedisce al Primo Cittadino, dal suo insediamento ad oggi, l’incontro istituzionale?

Venezia, 29 ottobre 2015

 

Monica Sambo

Felice Casson
Giovanni Pelizzato
Francesca Faccini
Rocco Fiano
Bruno Lazzaro
Nicola Pellicani
Andrea Ferrazzi

 
 
Pubblicata il 02-11-2015 ore 13:27
Ultima modifica 02-11-2015 ore 13:27
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