nr. d'ordine | nr. protocollo | data pubbl. | proponente | assessore competente | data protocollo | data scadenza | tipo risposta |
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28 | 11 | 14/08/2015 | Davide Scano |
Assessore Paolo Romor |
17/09/2015 | 17/10/2015 | scritta |
tipo comunicazione | data pubblicazione | testo |
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risposta | 14-09-2015 | Leggi |
Venezia, 14 agosto 2015
nr. ordine 28
n p.g. 11
All'Assessore Paolo Romor
e per conoscenza
Alla Presidente della X Commissione
Alla Presidente del Consiglio comunale
Al Sindaco
Al Capo di Gabinetto del Sindaco
Ai Capigruppo Consiliari
Al Vicesegretario Vicario
Oggetto: Accesso agli uffici comunali di personale in quiescenza (interrogazione ai sensi dell’art. 7 Regolamento C.C.)
Tipo di risposta richiesta: scritta
Premesso che
1. l’articolo 5 comma 9 del decreto legge n. 95 del 2012, come modificato dall’articolo 6 del decreto legge 24 giugno 2014 n. 90, prevede: ““E’ fatto divieto alle pubbliche amministrazioni (…) di attribuire incarichi di studio e di consulenza a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza…”;
2. la norma, in pratica, è volta ad agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale nelle pubbliche amministrazioni. Come altre disposizioni vigenti, che già limitavano la possibilità di conferire incarichi ai soggetti in quiescenza, essa non vuol introdurre discriminazioni nei confronti dei pensionati, ma assicurare il fisiologico ricambio di personale nelle amministrazioni, da bilanciare con l’esigenza di trasferimento delle conoscenze e delle competenze acquisite nel corso della vita lavorativa;
considerato che
3. l'ex direttore della Direzione Sviluppo del Territorio, Oscar Girotto, è in quiescenza dal 01.07.2015 ma ciò nonostante sembra che, in base a voci girate tra il personale comunale, egli si sia presentato più volte presso l’ex sede dei suoi uffici all’ex Carbonifera, di viale Ancona, per continuare a lavorare con i suoi ex colleghi;
4. successivamente all’annuncio della presente interrogazione sulla stampa locale, sono giunte allo scrivente ulteriori voci circa la presenza di altri dipendenti in pensione che frequenterebbero talvolta gli uffici tecnici (settori Urbanistica e Lavori Pubblici);
5. lo spirito di servizio dimostrato da questi ex dipendenti, nell’ipotesi di conferma di tali “voci di corridoio”, è sicuramente lodevole ma resta, quanto meno, inopportuno che dei privati cittadini, quali essi ora sono, possano ingerirsi in procedimenti amministrativi altrui in corso;
6. il venir meno del rapporto di dipendenza implica, peraltro, la cessazione delle coperture assicurative connesse alla frequenza degli ambienti di lavoro pubblici in una veste che non sia quella di utente e/o privato cittadino;
si chiede all’assessore
1. di spiegare innanzitutto se le circostanze sopra descritte corrispondono a verità e, in caso affermativo, se vi sia una qualche esplicita autorizzazione comunale in tal senso e se l’amministrazione cercherà di adeguarsi alla chiara norma di legge sopra ricordata;
2. di indicare puntualmente i motivi, se del caso, in ragione dei quali vi sia stato questo accesso “improprio” nonché le eventuali responsabilità per i fatti sopra descritti;
3. di indicare infine la persona, se già individuata, che andrà a ricoprire l’incarico di Direttore rimasto vacante.
Davide Scano
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